ROMA, TERMINI: 13ENNE PRESA AL SUO 54ESIMO FURTO CON STRAPPO

di Matteo La Stella


Roma– Ad essere fermata dai Carabinieri del Comando Roma Aventino, una giovane di 13 anni al suo 54esimo furto con strappo nella capitale. La 13enne, cittadina bosniaca nata a Roma, è stata colta dai militari durante una "battuta di caccia” alla fermata Termini della metropolitana. Aveva appena sottratto il portafoglio ad un turista siciliano, quando i Carabinieri gli sono piombati addosso per bloccarla. L'uomo, ignaro della sottrazione indebita, ha inteso sporgere denuncia querela nei confronti della giovane, prima di ringraziare i militari e riprendere il suo tour nella capitale.
Dai successivi controlli, effettuati sulla banca dati delle forze di polizia, i militari hanno potuto constatare come la giovanissima avesse già 53 precedenti specifici commessi a Roma. Priva di documenti ed in mancanza di un genitore o di un tutore a cui affidarla, la 13enne è stata trasferita ad un centro di prima accoglienza tramite la Sala Operativa Sociale del Comune di Roma. Allo stesso tempo, la situazione della giovane borseggiatrice è stata anche segnalata al Tribunale per i Minorenni.




ROMA, DON BOSCO: BRUTALE TENTATIVO DI RAPINA IN GIOIELLERIA.

di Matteo La Stella
Roma
– Un cittadino egiziano di 60 anni è stato arrestato giovedì dagli agenti del commissariato Tuscolano dopo aver accoltellato un gioielliere nel tentativo di sottrargli alcuni preziosi. È successo nel pomeriggio, in una gioielleria di Via Tuscolana. Il gioielliere, ignaro delle vere intenzioni dell'uomo che peraltro già conosceva, ha aperto tranquillamente la porta dell'esercizio commerciale permettendogli di entrare. Il 60enne ha espresso il desiderio di visionare alcuni anelli al gioielliere che a quel punto gli ha dato le spalle. L'egiziano, coltello alla mano, ha allora sferrato un fendente alla schiena del negoziante per poi arraffare i preziosi. La vittima ha reagito, tentando con tutte le forze di evitare la fuga del 60enne che, armatosi di un grosso lucchetto trovato sul bancone del negozio, ha iniziato a colpire ripetutamente il gioielliere alla testa. Le urla del commerciante hanno attirato l'attenzione di un passante che ha prontamente allertato il 113. Proprio grazie alla chiamata di quest'ultimo, gli agenti sono intervenuti in pochi minuti, bloccando l'uomo mentre stava uscendo dal negozio. La vittima è stata trovata all'interno dell'esercizio commerciale riversa in una pozza di sangue ma cosciente. L'egiziano, A. H. M., è stato invece arrestato con l'accusa di tentata rapina aggravata.




ROMA: ALL'AURELIO TASSISTA VIOLENTATA DA CLIENTE

Redazione

Roma – Una tassista 43enne è stata violentata e rapinata da un cliente a Roma, nel quartiere Aurelio. Come ha raccontato la donna alla polizia, intorno alle 7 di venerdì mattina l'uomo le ha chiesto di essere accompagnato in una strada di campagna a Ponte Galeria. Qui ha tirato fuori un coltello e poi l'ha costretta a un rapporto orale. Dopo aver rubato l'incasso del turno di notte, è scappato.




CITTA' METROPOLITANA, SILVESTRONI: "MARINO NON SI INVENTI DI DARE IL BONUS CASA AI ROM"

di Marco Silvestroni, consigliere della Città Metropolitana di Roma


Apprendo con vivissima preoccupazione le indiscrezioni comparse su giornali e siti web di questa mattina secondo le quali l’assessore alle politiche sociali del Campidoglio Francesca Danese durante la presentazione del rapporto dell’associazione 21 luglio sui centri di raccolta avrebbe detto che “…il buono casa potrebbe essere fruibile anche dai rom. Non è detto che una persona non possa uscire dai campi, trovare lavoro e avere una casa”. Il bonus casa previsto dalla giunta Marino al momento non prevede la possibilità per i rom di ottenere gli 600-800 euro al mese per affittarsi un appartamento. Per realizzare questa idea ci sarebbe bisogno di una delibera ad hoc. Se si realizzasse questa ipotesi sarebbe uno schiaffo morale rivolto a tutti i cittadini italiani che da anni sono alle prese con il problema dell’emergenza abitativa. Non si tratta di discriminare gli immigrati, i rifugiati politici ne tantomeno le comunità rom ma semplicemente evitare che si creino delle corsie preferenziali per costoro togliendo il diritto ai cittadini italiani di ottenere un alloggio abitativo divenuto ormai un miraggio. Combatterò questo finto buonismo che caratterizza la giunta del Sindaco di Roma nonché Sindaco dell’area metropolitana con tutti i mezzi istituzionali e democratici che la mia carica di consigliere metropolitano mi attribuisce, in difesa di coloro che senza santi in paradiso si trovano da anni nelle liste per ottenere un’abitazione e che si vedono quotidianamente privati di un diritto fondamentale quale è il diritto ad una casa. La mia proposta è di utilizzare l’unico sistema possibile, che è quello percentuale, ovvero se la popolazione straniera equivale al 10%, di quella italiana, all’interno del territorio della Città Metropolitana, questa percentuale sarà quella riservata al “bonus casa” per gli stranieri il 90% del bonu spetta agli italiani residenti nella Città Metropolitana




ROMA, SOUMAHORO CONTRO LA PROPOSTA DI "SCHIAVITU'" DI ALFANO: "SCENDEREMO IN PIAZZA"

Redazione

Continua a sollevare polemiche su polemiche l'uscita di ieri del ministro dell'interno Angelino Alfano in merito alla richiesta avanzata dallo stesso ai Comuni di applicare una circolare che permetta di far lavorare gratis i migranti anziché farli stare con la mani in mano. A scatenare la sua furia è Aboubakar Soumahoro, portavoce della Coalizione Internazionale Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo (CISPM) e membro dell'Esecutivo Nazionale USB: "Il ministro Angelino Alfano chiede ai comuni di far lavorare gratis migranti e richiedenti asilo che risiedono nei loro territori. Come se non bastasse il sistema del business dell'accoglienza, che ha visto la sua massima espressione in 'Mafia capitale, con lo sfruttamento dei lavoratori e la trasformazione dei migranti in merce di scambio a discapito dei loro diritti e dignità".

Tutti in piazza. Soumahoro lancia poi l'iniziativa di scendere in piazza: "Finalmente si chiude il cerchio delle leggi o dispositivi che introducono le nuove forme di schiavitù nel XXI secolo – aggiunge – perché è la schiavitù il comune denominatore tra l'ennesima scandalosa e incivile richiesta del ministro Angelino Alfano, la legge Bossi-Fini, il jobs act e il lavoro gratis a Expo. A questo punto andremo in piazza con palette e scope il prossimo 22 maggio, nell'ambito della Giornata Internazionale d'Azione contro il Regolamento Dublino III, per la regolarizzazione e la rottura tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro. Chiamiamo tutti a portare con sé palette e scope, ma per spazzare via ogni forma di razzismo, sfruttamento e schiavitù»




ROMA, CASALE SAN NICOLA E LA RIVOLTA CONTRO I RIFUGIATI

Redazione

Roma – "I richiedenti asilo qui non li vogliamo". Scendono sul piede di guerra i residenti di Casale San Nicola contro l'arrivo di un centro di accoglienza per richiedenti asilo nell'elegante comprensorio a cavallo dei municipi XIV e XV, previsto dal bando della prefettura. E ieri, in un'affollata e tesa assemblea al circolo del tennis delle "Molette", hanno ribadito davanti agli amministratori dei due municipi, tra cui il presidente del XV Daniele Torquati, tutti i loro timori per l'arrivo di un centinaio di rifugiati nel comprensorio di ville immerse nel verde abitato da professionisti, nobili e diplomatici. "Abbiamo timori per la nostra sicurezza anche perché sullo status e l'identità di queste persone non ci sono certezze – ha detto l'avvocato Gloria Conti, presidente del comitato cittadini di San Nicola – Inoltre vogliamo sapere se la struttura scelta, ossia la ex scuola 'Socrate', possieda i requisiti per ospitare un centro del genere. C'è l'acqua potabile? Le fogne sono adeguate? E poi, in un settore segnato dalle inchieste di Mafia capitale, perché la cooperativa che gestirà il centro, la 'Isola Verde onlus', ha già iniziato i lavori pur in assenza di un'assegnazione definitiva del bando?". Presenti all'incontro, i rappresentanti della onlus sono stati contestati. "Metteteli a casa vostra, noi non li vogliamo", hanno gridato in molti durante l'assembla.
La rappresentante di Isola Verde, Michela Fagiolari, ha replicato: "A metà aprile abbiamo avuto una riunione in prefettura, e delle strutture che concorrevano per i 250 posti contenuti nel lotto 4 previsto dal bando, una è stata esclusa. Siamo sicuri di esserci per una questione numerica, per questo abbiamo cominciato i lavori di preparazione del centro", ha spiegato Fagiolari che assicura di non trascurare la questione sicurezza. "Predisporremo telecamere e una navetta dal centro alla stazione", ha dichiarato. Ma i cittadini sono determinati e ieri hanno annunciato l'attivazione di un presidio fisso per impedire che arrivino i rifugiati e l'avvio di una raccolta firme.
"È una strada privata a uso pubblico, qui non entreranno", hanno detto in molti, chiedendo sostegno alla politica. Oltre a esponenti locali, ieri sera era presente anche il consigliere comunale FdI-An Lavinia Mennuni: "Quest’area appare totalmente inadeguata. Inoltre il municipio ha già strutture di questo genere con evidenti problematiche, e non se ne possono immaginare altre", ha aggiunto Mennuni annunciando anche interrogazioni in Campidoglio perché i cittadini vengano ascoltati. "Sono disposto a portare qualsiasi istanza sollevata dai cittadini all'attenzione del prefetto Gabrielli – ha detto il presidente del XV Municipio Torquati – ma sappiate che qualunque questione di tipo pseudo-razzista non sarà appoggiata per nulla". E oggi pomeriggio, secondo quanto si è appreso, rappresentanti del comitato incontreranno il prefetto Gabrielli nella sede del Municipio XV in via Flaminia.




ROMA, OSPEDALE FORLANINI: SPUNTANO DEI DOCUMENTI INEDITI SULLA RICONVERSIONE DEL NOSOCOMIO

La proposta di trasferire il Consiglio Regionale presso l’ospedale, viene osteggiata dal consigliere regionale Santori: “decisione sembra assurda, considerato che la struttura di Via della Pisana è nuova e ben funzionante”. E domani presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale alle 17 alle 19 Santori produrrà documenti inediti

di Cinzia Marchegiani

Roma – Appuntamento domani 7 Maggio dalle ore 17 alle ore 19 in Via della Pisana 1301 presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, con il consigliere regionale Fabrizio Santori con documenti inediti, interventi e aggiornamenti sulla situazione dell’ospedale romano Forlanini.
Santori non ci sta sulla riconversione di un ospedale storico che ha segnato e fatto della sanità laziale un riferimento indiscutibilmente importante per i suoi fruitori e per gli stessi medici, un vanto dell’eccellenza italiana.
L’on. Santori parla chiaro sui progetti che vedono l’ospedale al centro di un grande cambiamento: “il Forlanini rappresenta un patrimonio di questa città e in particolare dei nostri quartieri e di tutto il territorio. I progetti di riconversione di questa eccellenza appaiono ancora molto grigi, poco chiari, e soprattutto non sembrerebbero garantire l’utilità sociale, la garanzia dell’interesse collettivo, una progettazione attenta alla trasparenza e al contenimento dei costi. C’è quindi il sospetto- continua Santori – che qualcosa non vada bene e che, di fatto,ci si trovi ad assistere all’ennesima speculazione di pochi.” Per questo motivo Santori vuole vigilare, denunciare ed essere parte attiva in questo momento, cercando anche il coinvolgimento di associazioni, comitati e anche la partecipazione dei singoli cittadini.

SANTORI PROMOTORE DELL’INIZIATIVA E DELLA DENUNCIA L’On. Santori non ci sta, e rispedisce al mittente l’incapacità di saper attuare strategie mirate: “Stante la sordità della Regione Lazio, incapace fino ad oggi di recepire qualunque impulso delle opposizioni, soprattutto in sede di approvazione del Collegato di Bilancio dove con oltre 30 emendamenti, invano, ho tentato in qualunque modo di garantire un’adeguata riconversione per il territorio, ho voluto fortemente farmi promotore di un’iniziativa concreta, ma soprattutto di denuncia con l’intento di poter raggiungere l’obiettivo di vedere valorizzato questo complesso e anche per il contenimento della spesa che si avrebbe trasferendo al suo interno uffici su cui Comune, ASL e Regione ad oggi pagano affitti salati per i servizi socio-sanitari”.

 

APPUNTAMENTO IN REGIONE Con quest’appuntamento Santori invita tutti e ammonisce: “è importante farlo bene ma anche presto, al fine di evitare che le strutture siano soggette a obsolescenza, degrado, occupazioni abusive, abbandono generalizzato. C’è anche uno splendido quanto importante Museo al suo interno. La proposta di trasferire il Consiglio Regionale in quella sede ci sembra assurda, considerato che la struttura di Via della Pisana è nuova e ben funzionante."

Allora domani 7 Maggio dalle ore 17 alle ore 19 in Via della Pisana 1301 presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, l’On. Santori sarà presente con documenti inediti, interventi e aggiornamenti sul caso Forlanini.




ROMA: TRA PASSATO E FUTURO LA CAPITALE SI METTE IN MOSTRA

 

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Redazione
Roma
– Si inaugura la mostra “Visage en pose”, curata da Francesca Anfosso, con una trentina di opere ad inchiostro di china di Roberto Di Costanzo. Visitabile sino al 10 maggio.

Si trovano a pochi passi l'una dell'altra, e raccontano Roma da due diversissimi punti di vista. L'esposizione "Visage en pose”, nata dall'incontro di Roberto Di Costanzo con Francesca Anfonso della Galleria 28 Piazza di Pietra, si concluderà il 10 maggio e offre allo spettatore un viaggio nella storia dell’arte e nell’architettura capitolina attraverso la ritrattistica e la veduta paesaggistica. Un intenso viaggio tra Roma antica e Parigi del tardo Ottocento attraverso delicate chine, volti messi a nudo e ambientazioni eterne.

Sempre in centro, nella storica via dell'arte indissolubilmente legata a Fellini, un ulteriore viaggio: quello alla scoperta di una Roma inedita, che ispira l’artista ma non viene copiata, riscoperta e ricolorata dall’arte di Gianpaolo Conti che si allontana dalla staticità dell’immagine reale per dar nuova vita al luogo rappresentato. E' visitabile sino al 16 maggio presso gli spazi espositivi de Il Margutta RistorArte, in via Margutta 118, la mostra “My Eyes on the Road”, a cura di Francesca Barbi Marinetti e organizzata da Tina Vannini.

“VISAGE EN POSE” DI ROBERTO DI COSTANZO – “La mostra “Visage en pose” – afferma l’artista Roberto Di Costanzo – intende raccontare i miei ultimi tre anni di prolisso ed intenso scambio tra la capitale romana e quella francese, l’amore per la figura e il grande interesse che nutro per il racconto di viaggio. Dopo l’incontro a Parigi con il Maestro Pierre Cardin, ho cercato di esportare qui l’accademismo del disegno fiorentino appreso attraverso gli studi con il maestro Piero Tosi, per provare a narrare l’eccellenza dello stile italiano”.

Tra le rovine del tempio di Adriano appaiono così paesaggi di una Roma storica che profuma di Francia, arricchita da una dolce atmosfera fuori dai tempi. Nei suoi incisivi ritratti appare evidente la ricerca dell'espressione interiore e dello studio anatomico, attraverso una rete di segni e virtuosismi grafici. Centinaia di sguardi che accolgono l'osservatore in una calda "mise en scene" su parete, a ricordo di quel vivace collezionismo ottocentesco. Un corteggiamento dal sapore antico rievocato da un'esposizione nostalgica, con un doveroso atto di ossequio alla storia e all’arte che non c’è più.
“Un omaggio doveroso per una location che racconta millenni di storia – spiega la gallerista Francesca Anfosso – La galleria fa parte di Palazzo Ferrini-Cini (1600) e custodisce una porzione rilevante di quella che anticamente era la struttura di fondazione del porticato dell’antico Tempio di Adriano risalente al II secolo d.C., riportate alla luce tramite una sapiente operazione di restauro sovrintesa dalle Belle Arti. La Roma antica e la Roma Barocca si “incontrano” in questo spazio nel cuore di questa meravigliosa città di cui Roberto Di Costanzo restituisce tramite le sue opere immagini caratterizzate da una bellezza senza tempo”.

 “EYES ON THE ROAD” DI GIANPAOLO CONTI – Dal Colosseo quadrato al Gazometro, dal vecchio tram all’Arco di Costantino, dai muri della Città alla tangenziale: Roma entra nel quadro e viene immortalata in movimento, coinvolta in un turbinio di colori e di vita, grazie all’elaborazione propria dell’artista, che della stessa immagine seleziona decine di scatti riassemblandoli in sequenze di forme e cromatismi. L’arte digitale non è, però, una scuola o un movimento artistico d’avanguardia. E’ possibile tracciare connessioni con alcuni precedenti storici del Novecento, come Costruttivismo, Dadaismo, Fluxus, fino all’arte concettuale, a seconda degli artisti in questione, ma si tratta piuttosto di una nuova sensibilità che risponde alla misura estetica del nostro tempo.

“Per la mia tecnica – spiega l’artista GianpaoloConti – che non è solo sovrapposizione di immagini, non mi ispiro a nessuno, non ho maestri. E' una mia ricerca iniziata nel 1975 in camera oscura e proseguita poi in sala di montaggio cinematografica e video. Ho iniziato proiettando diapositive su un muro e fotografando poi soggetti frapposti tra la proiezione e il muro. Oggi il ruolo della fotografia, con l'avvento del digitale prima e degli smartphone e i social networks poi è cambiato radicalmente. Direi che è un ruolo centrale. E’ un mezzo espressivo potentissimo, ormai assunta agli onori dell’arte”.
 




ROMA: FERMATA LA BANDA DI LADRI DI AUTO. LE RIVENDEVANO ALL'ESTERO

di Matteo La Stella


Roma -Sono 4 le persone fermate la notte di venerdì nell'ambito dell'indagine promossa dalla questura di Siena in merito ai furti di auto nuove che da tempo affliggevano i concessionari di tutto il centro Italia. La banda, con base a Roma, rubava le automobili di grossa cilindrata sempre con lo stesso modus operandi, per rivenderle in un secondo momento all'estero, con un giro d'affari da diversi milioni di euro.
A mettersi sulle tracce dei furfanti, è stata la Questura senese già dal 21 marzo scorso, quando una nota concessionaria della città era finita nel mirino dei criminali. Le indagini portano a Roma, da dove la banda muove i primi passi verso ogni “colpo” in giro per il centro Italia. Viene accertato inoltre che dopo il “colpo”, i 4 sono soliti appoggiarsi ad un distributore per fare il pieno, prima di ripartire alla volta della capitale. In seguito allo studio del caso, gli investigatori giungono venerdì ad una concessionaria Mercedes di Foligno. Sul posto, gli agenti notano da lontano una Fiat Stilo con a bordo un componente del sodalizio criminale che funge da precursore per gli altri, con l'intento di sventare possibili controlli da parte delle forze dell'ordine ai danni dei complici, che lo seguono a bordo dei veicoli rubati. La cordata di auto, sempre monitorata dagli agenti di Polizia, prende allora l'autostrada A1 in direzione Roma, fermandosi a Guidonia Montecelio. Quì, il gruppo di auto si ferma, le Mercedes vengono parcheggiate tra le altre auto in strada e i componenti della banda risalgono sulla Fiat Stilo. È proprio in questo momento che entrano in azione gli uomini della Questura di Siena, coadiuvati dagli agenti della Squadra Mobile di Roma e della Polizia Stradale di Orvieto e Roma Nord che, raggiunti i ladri di auto sulla Autostrada del Sole, tirano una volta per tutte il freno a mano al loro illecito operato. I quattro, 2 cittadini moldavi di 25 e 28 anni e due albanesi di 25 e 36 anni, dopo l'arresto sono stati trasferiti, a disposizione dell'autorità giudiziaria, all'interno del carcere di Rieti.




ROMA: PARRUCCHIERE UCCISO A SASSATE A PINETA SACCHETTI. VOLEVANO 50 EURO E IL SUO OROLOGIO

Angelo Barraco

Roma –  Vi sono importanti novità in merito all’omicidio del parrucchiere e visagista cinematografico Mario Pegoretti di 61 anni, trovato ucciso a sassate al volto presso il quartiere della Pineta Sacchetti, a Roma. Le indagini hanno portato ad una svolta clamorosa ed è emerso che il parrucchiere è stato ucciso per 50 euro e un orologio. Per l’omicidio sono finiti in carcere due romeni; Eduard Theodor Brehuescu e Florin Vlad Axente, di 18 anni e 21 anni che sono detenuti a Regina Coeli. I due soggetti sono stati interrogati e hanno ammesso di fronte al Pm Gianfranco Cirielli che si erano appartati con il parrucchieri per fare sesso. Si attende la convalida del fermo. I due soggetti hanno confermato che frequentavano la zona perché frequentata da prostituzione maschile ma spesso la frequentavano anche per fare rapine. Secondo quanto emerge dalle ricostruzioni, il parrucchiere deve aver reagito alla tentata rapina ad opera dei due soggetti, successivamente è stato prima picchiato e poi ucciso con una pietra al volto. L’autopsia ha rivelato che i due soggetti avrebbero tentato di strangolarlo, ma la causa della morte è stata la pietra e non lo strangolamento. Il colonnello Lorenzo Sabatino, comandante del reparto operativo di Roma ha dichiarato: “L'omicidio e' stato risolto in tempi brevissimi, grazie all'integrazione del Nucleo investigativo con gli uomini dell'Arma territoriale. Si trattava di un incontro occasionALe con pochi dati su cui lavorare ed e' quindi stata fondamentale la conoscenza del territorio”. 



ROMA, BUFERA UGL PER POLVERINI E CETICA: AVVIATA L'ESPULSIONE

Redazione

Bufera all'interno del sindacato per i due consiglieri nazionali Ugl Polverini e Cetica. A comunicarlo è la stessa sigla sindacale: "Questa mattina la Segreteria generale dell'UGL ha comunicato di aver sospeso cautelarmente da ogni carica e dall'attività sindacale Renata Polverini e il suo braccio destro Stefano Cetica, entrambi consiglieri nazionali dell'UGL. Il provvedimento disciplinare si è reso necessario a seguito dei gravi comportamenti tenuti dal duo Polverini-Cetica, già segretari generali dell'UGL, culminati nella illegittima elezione del loro candidato alla carica di Segretario generale dell'UGL, Paolo Capone, già destituito dal Tribunale di Roma con ordinanza del giudice Garri a seguito delle gravissime violazioni statutarie riscontrate nel corso della sua fantomatica elezione.

Le carte di credito. A carico della Polverini, poi – continua la nota Ugl –  si profilano possibili anomalie in ordine alla sua qualità di iscritto all'UGL. Siamo stati quindi costretti a formalizzare un provvedimento di sospensione cautelare a carico di entrambi i dirigenti sindacali e ad avviare l'iter disciplinare che potrà concludersi con la loro definitiva espulsione dall'UGL, tenuto conto, altresì, delle prime risultanze istruttorie emerse in ordine al possesso di due carte di credito dell'UGL delle quali, ad oggi, non hanno fornito alcuna plausibile giustificazione. Si tratta di un provvedimento sofferto ma inevitabile, adottato per evitare la definitiva implosione dell'UGL e conseguenze ancor più drammatiche per una confederazione che ha appena festeggiato i suoi 65 anni di storia".