ROMA: LA FONTANA DI PIAZZA TESTACCIO TORNA A SPLENDERE

Redazione


Roma
– “E' stata effettuata la pulitura della fontana di piazza Testaccio. L’intervento è stato realizzato dal Dipartimento SIMU e dalla Sovrintendenza Capitolina con la collaborazione dei PICS-Decoro Urbano”. E’ quanto comunicano in una nota congiunta l’Assessorato ai Lavori Pubblici di Roma Capitale e la Sovrintendenza Capitolina ai beni culturali.
“Dalle 8 di ieri mattina sono state effettuate le operazioni di svuotamento, di pulitura delle vasche e delle superfici in travertino ricoperte da spesse patine biologiche, il lavaggio generale della fontana e l’applicazione di un prodotto biocida sulle superfici. L’elemento centrale, decorato con le anfore, è quello maggiormente interessato dagli attacchi algali, in quanto l’acqua, che scorre lungo tutta la sua superficie, in concomitanza con l’irraggiamento solare e le alte temperature delle settimane scorse, ha creato un microclima idoneo alla proliferazione dei microrganismi.
Tale fenomeno, in questo caso, è aggravato dalla particolarità del materiale costruttivo, il travertino, che presenta una superficie scabra e con diffuse alveolizzazioni di diverse dimensioni, dove si 'annidano' le colonie microbiologiche, che possono essere eliminate con prodotti biocidi idonei per non danneggiare le superfici. Martedì 25 verrà rimosso il biocida. Le superfici saranno sottoposte a lavaggio con spazzolatura da restauratori con l’ausilio dell’impresa di manutenzione fontane”, conclude la nota.




ROMA, NUOVI DIRETTORI "ROSA" PER TRE MUSEI: CAMBIA ANCHE A GALLERIA BORGHESE

Redazione

Roma – "Si è conclusa la procedura di selezione internazionale per i direttori dei 20 principali musei italiani prevista dalla riforma Franceschini. L’età media dei vincitori è di 50 anni. Su 20, 10 sono uomini e 10 sono donne. Gli stranieri, tutti cittadini UE, sono 7 (3 tedeschi, 2 austriaci, 1 britannico e 1 francese), gli italiani che tornano dall’estero sono 4 (Bagnoli, Gennari Santori e D’Agostino che rientrano dagli Stati Uniti e Degl’Innocenti dalla Francia). Quanto alle professioni: 14 storici dell’arte, 4 archeologi, 1 museologo/manager culturale e 1 manager culturale. Nominata anche un'interna del ministero". E' quanto si legge in un comunicato del ministero dei Beni Culturali. A Roma arriveranno tre nuovi direttori rispetivamente per la Galleria Borghese, per la Galleria nazionale di Arte Moderna e per la Galleria nazionale di Arte Antica. Si tratta rispettivamente di: Anna Coliva, Cristiana Collu e Flaminia Gennari Santori.
"Davvero con queste 20 nomine di così grande levatura scientifica internazionale il sistema museale italiano volta pagina e recupera un ritardo di decenni – dichiara il ministro Franceschini che sottolinea come "la Commissione presieduta da Paolo Baratta e di cui hanno fatto parte parte Lorenzo Casini (professore di diritto amministrativo dell'Università di Roma 'la Sapienza' ed esperto di legislazione per il patrimonio culturale), Claudia Ferrazzi (segretario generale dell'Accademia di Francia-Villa Medici di Roma, già vice amministratore generale del Louvre), Luca Giuliani (professore di archeologia classica e Rettore del Wissenschaftskolleg di Berlino) e Nicholas Penny (storico dell'arte, direttore della National Gallery di Londra) ha fatto un grande lavoro ed ha offerto al Direttore Generale dei Musei del Mibact, Ugo Soragni, e a me la possibilità di scegliere in terne di assoluto valore. I nuovi direttori sono italiani, stranieri e italiani che tornano nel nostro Paese dopo esperienze di direzione all'estero".
"Negli incontri che ho avuto nei mesi scorsi con i direttori dei più grandi musei del mondo e con molti colleghi ministri della Cultura – prosegue Franceschini – ho riscontrato grande apprezzamento per la procedura di selezione internazionale avviata contestualmente per i nostri più grandi musei statali. Un passo storico per l'Italia e i suoi musei che colma anni di ritardi, che completa il percorso di riforma del ministero e che pone le basi per una modernizzazione del nostro sistema museale. I risultati di questo anno di nuove politiche di apertura dei musei italiani e l'investimento sulla valorizzazione dimostrano che grande contributo si può dare alla crescita del Pese con scelte coraggiose sia per una migliore tutela del patrimonio che per una sua valorizzazione, per la cittadinanza e i turisti di tutto il mondo".
"Secondo le procedure previste dalle norme all'interno delle terne indicate dalla Commisione per ciascun museo – conclude la nota – il Ministro ha scelto i direttori dei 7 musei di I fascia, mentre il Direttore Generale Musei Ugo Soragni ha scelto i Direttori dei 13 musei di II fascia".




ROMA: DUE GIOVANI MALMENATI A CENTOCELLE

di M.L.S.


Roma – Dopo la vicenda del giovanissimo aggredito a Nettuno nella notte tra il 14 ed il 15 agosto, un altro episodio di apparente violenza gratuita rimbomba per le strade della Capitale. Lunedì sera, infatti, 3 giovani sono stati aggrediti in circostanze misteriose nel quartiere periferico di Centocelle. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia poco prima delle 23, a cui le vittime non hanno saputo fornire spiegazioni in merito all'accaduto. Sopraggiunta anche l'ambulanza, in due sono stati trasportati all'ospedale Vannini per essere medicati dalle brutte ferite riportate. Il terzo componente del gruppo è invece rimasto illeso.

La ricostruzione. Secondo quanto appreso dagli investigatori, l'aggressione apparentemente senza una precisa motivazione ha avuto luogo in Piazza dei Mirti, in corrispondenza dell'entrata alla stazione della linea metro C. Una donna e due uomini sulla trentina avrebbero raggiunto i tre ragazzi, prima di ingaggiare una rissa con due giovani del gruppo, colpendo un 20enne ed un 21enne rispettivamente alla tempia e allo zigomo. Il terzo ragazzo sarebbe invece rimasto illeso.
All'arrivo dell'ambulanza, i due giovani sono stati trasportati nella struttura ospedaliera delle “Figlie di San Camillo”, prima di essere dimessi con una prognosi inferiore ai 30 giorni.

Indagini. Sul caso, intanto, indagano gli investigatori del Commissariato Prenestino. Ancora da chiarire il movente del pestaggio in merito al quale le vittime non hanno saputo rispondere. Unica indiscrezione fornita per ora dai 3 giovani sarebbe il colore dell'automobile: un veicolo chiaro che avrebbe consentito la fuga agli aggressori. 




ROMA, VIA DI SALONE: GIOVANE ROM INVESTE UN AGENTE PER FORZARE IL BLOCCO STRADALE

di M. L. S.


Roma – Lunedì sera, un giovane rom di 21 anni è stato arrestato nei pressi del campo di Via di Salone, dopo aver forzato un posto di blocco investendo un agente. Braccato dagli uomini della Polizia locale di Roma diretti dal comandante Antonio Di Maggio, il 21enne ha poi tentato di sottrarsi all'arresto continuando la sua fuga, prima in auto e poi a piedi. Intercettato mentre si faceva strada nelle campagne circostanti, il giovane è stato bloccato e ammanettato.

Il posto di blocco. Un esito ben più grave avrebbe potuto seguire il gesto insano del rom 21enne che, giunto in prossimità di un posto di blocco a bordo di una Renault Megane, ha deciso di continuare a premere sull'acceleratore, investendo un agente della Polizia Locale del Gruppo Spe. Solo la prontezza di riflessi ha scongiurato il peggio per il vigile urbano, che, in seguito all'impatto, ha riportato solo lievi ferite, giudicate guaribili in 7 giorni.

L'inseguimento. Intanto, il 21enne lanciato a tutta velocità, ha continuato la fuga inseguito dai caschi bianchi. In fine, messo alle strette, ha deciso di abbandonare il veicolo per cercare riparo nelle campagne circostanti con esito negativo. Gli agenti, infatti, lo hanno raggiunto, bloccato ed ammanettato.

Scarcerato da poco e senza patente. Dai successivi controlli, il ragazzo di etnia rom è risultato essere sprovvisto della patente di guida mentre il veicolo deputato alla fuga mancava di assicurazione e revisione. Inoltre, ulteriori accertamenti sul conto del 21enne hanno portato alla luce i precedenti per cui era stato scarcerato da poco. Il giovane, infatti, era finito dietro le sbarre per rapina, violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. 




ROMA: BANCOMAT MANOMESSO PER CLONAZIONI, ARRESTATO IL MALFATTORE

di M.L.S.


Roma – I Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato, lunedì mattina, un 43enne di nazionalità bulgara, colpevole di aver manomesso una postazione bancomat con l'intento di clonare carte di pagamento. L'uomo, senza fissa dimora, era già noto alle forze dell'ordine per intercettazione illecita ed installazione di apparecchiature atte ad intercettare le comunicazioni telematiche.

Il bancomat “truccato”. Durante un controllo mirato, gli uomini dell'Arma hanno constatato la manomissione di uno sportello bancomat in Corso Vittorio Emanuele II, approntata tramite l'applicazione di uno skimmer e di una telecamera utili ad impossessarsi dei codici contenuti nelle bande magnetiche delle carte di pagamento. In seguito alla scoperta, dunque, i Carabinieri si sono appostati in attesa del malfattore.

L'arresto. Alla vista del furfante, tornato sui suoi passi per recuperare l'attrezzatura elettronica precedentemente installata, gli uomini dell'Arma sono entrati in azione. L'uomo è stato arrestato prima di essere traslato in caserma dove resta a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Il materiale utilizzato per sottrarre i codici ai leggittimi proprietari, invece, è stato confiscato. Con l'arresto del 43enne, il numero degli arrestati per reati analoghi dai Carabinieri, per lo più di origine bulgara, ha raggiunto quota 13 per l'anno in corso.  




ROMA, ATTACCO HACKER: SCRITTE IN ARABO SUI SITI DI TRE RADIO CAPITOLINE

di M.L.S.

Roma – Lunedì mattina, i siti web di 3 radio romane sono stati invasi da scritte arabe e musica medio-orientale. Le emittenti radiofoniche, potenzialmente finite nel mirino dei pirati informatici sono: Dimensione Suono Roma, Dimensione Suono 2 e Ram Power, tutte appartenenti al gruppo capitolino di RDS.

“Hacked c. jihed”. Sulle pagine web in questione è comparsa la scritta: "hacked c. jihed", una foto accompagnata da musica araba. I contenuti inusuali ha attirato subito l'attenzione di alcuni ascoltatori affezionati che hanno chiesto spiegazioni alle diverse emittenti. Queste, con l'aiuto dei tecnici, si sono immediatamente prodigate per il ripristino dei siti internet. Ancora da appurare la natura dell'intromissione informatica, frutto, forse, di uno scherzo di cattivo gusto. Rimane aperta, intanto, la pista dell'attacco Hacker riconducibile alla famigerata “Cyber Jihad”. 




ROMA, PANICO IN STRADA: 35 ENNE NON SI FERMA ALL’ALT E TENTA DI INVESTIRE UN POLIZIOTTO


di Ci. Ma.

Roma – Scene da panico per le vie di Roma ad opera di un 35enne, che ha pensato bene di non fermarsi all’alt di un posto di controllo realizzato dalla Polizia di Stato e fuggire seminando terrore e creando durante la folle corsa diverse situazioni ad alto rischio nella viabilità romana.
Quando gli agenti della Polizia di Stato in servizio al Reparto Volanti gli hanno intimato l’alt, l’uomo, alla guida di un’autovettura in via delle Isole Curzolane, ha accelerato la corsa tentando di investire uno dei poliziotti.

 

Folle corsa, impatti, scontri tra macchine e testacoda. Dopo un lungo inseguimento da parte degli Agenti della Polizia di Stato e di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri in ausilio, l’uomo non ha esitato ad attraversare incroci con semaforo rosso, percorrendo contromano via Giovi fino ad impattare quasi frontalmente contro un’autovettura che viaggiava regolarmente sulla carreggiata. Non contento, ha proseguito la sua folle corsa urtando un’auto parcheggiata e, dopo un testacoda ha ripreso la marcia in direzione di viale Carnaro.

Raggiunto dagli agenti, l’uomo alla guida del mezzo in fuga, ha cercato di speronarli perdendo nuovamente il controllo e andando a sbattere contro alcuni contenitori dei rifiuti. A quel punto i poliziotti sono scesi dalle volanti e lo hanno circondato. Questo, improvvisamente ha innescato la retromarcia cercando di investire di nuovo gli agenti. Durante la manovra uno degli operatori di Polizia è rimasto ferito dal passaggio dell’auto sul piede. Ormai braccato, l’uomo in fuga ha spento il motore ed è sceso dall’autovettura mettendo in atto un ultimo estremo tentativo di fuga. Percorsi pochi metri è stato bloccato dagli agenti della Polizia di Stato con l’ausilio di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri sopraggiunta sul posto. Identificato per R.A. romano di 35 anni, con vari precedenti di Polizia, a causa delle ferite riportate è stato accompagnato in ospedale per le cure necessarie e per accertamenti tossicologici a seguito dei quali è risultato positivo agli oppiacei e alla cocaina. 

 

Dalle prime indagini il fermato, è risultato non aver mai conseguito la patente di guida. Contravvenzionato per le numerose infrazioni al Codice della Strada. L’uomo è stato arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. All’interno dell’autovettura gli agenti hanno rinvenuto vari attrezzi atti allo scasso e per questo è stato denunciato all’autorità giudiziaria.




ROMA, A VITINIA CADE UN ALBERO SU VIA DEL MARE: DISAGI E STRADA CHIUSA

Redazione


Roma
– Una domenica di disagi e maltempo nonché traffico in tilt. La Polizia di Roma Capitale è dalle 17.00 impegnata con numerose pattuglie provenienti dai gruppi GPIT, EUR, Mare a seguito della caduta di un albero sulla via del Mare, altezza Vitinia, che per questo è stata chiusa in ambedue i sensi di marcia. Le pattuglie si stanno prodigando per effettuare le necessarie deviazioni dal GRA e da Acilia e per mettere in sicurezza l'area. Il traffico è stato deviato sulla via Ostiense, i vigili del fuoco stanno operando per liberare la carreggiata, che sarà riaperta appena messa in condizioni di sicurezza.




ROMA, MAFIA CAPITALE: ASSOTUTELA CHIEDE CHIAREZZA IN MERITO ALL'-I60

di M.L.S.


Roma – Una coltre di fumo avvolge il Progetto dell' I-60, il piano di costruzione pensato per l'area verde ai margini del Parco naturale dell'Appia Antica, tra Via di Grottaperfetta e Via Ballarin, in corrispondenza del Fosso delle Tre Fontane recentemente sbloccato. Per lo spicchio di terra, infatti, già dal 2008 è in corso una disputa che vede negli anni la cittadinanza ed il Municipio contrapposti all'amministrazione e ai costruttori del “Consorzio Grottaperfetta”, tra i quali, manco a farlo apposta, spunta il nome di Bernardino Marronaro, più volte protagonista delle intercettazioni ambientali dei Ros in merito alla inchiesta su Mafia Capitale. Nello specifico, il Marronaro, viene citato da Salvatore Buzzi che, addirittura, in una conversazione con Massimo Carminati lo dipinge come:”Uno dei nostri”. Ed è proprio in merito a questi presunti rapporti che nella giornata di martedì 11 agosto, il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato ha chiesto chiarezza sulla vicenda, lasciando affiorare lecite perplessità ed interrogativi sull'intera vicenda.

I fatti. L'intervento urbanistico numero 60, meglio conosciuto come I-60, affonda le sue radici agli inizi degli anni 90', quando ad un gruppo di costruttori fu negata la possibilità di concretizzare un piano edilizio all'interno del Parco dell'Appia Antica, quando questo era ancora la Tenuta di Tor Marancia. I “palazzinari”, messi alle strette da cittadini e forze politiche , misero in tasca la sconfitta e si appostarono in attesa della rivalsa che arrivò poi qualche anno dopo, nel 2003. Proprio tre anni dopo l'ingresso nel XXI secolo, la giunta capitolina guidata da Walter Veltroni volle appianare la faccenda consentendo ai costruttori uniti nel “Consorzio Grottaperfetta” l'aggiudicarsi di un lotto da 20 ettari per la messa in opera del progetto rimasto incompiuto anni prima, oltre a tanti altri sparsi per la capitale. In quella stessa sede, inoltre, fu aggiunto alla cubatura dettata dal disegno primario un bonus da 220mila mc, che sommati ai 180mila mc del piano pregresso, portarono ad un totale di 400mila mc le costruzioni da effettuare. Di questi 400mila mc, 220mila mc sarebbero messi in piedi ad uso residenziale mentre i restanti 180mila andrebbero destinati ai servizi dell'intero intero complesso. Col passare degli anni, però, il progetto venne bloccato su più fronti dalle contestazioni dei cittadini di zona e del minisindaco Catarci, convinti che il polmone verde al margine del Parco naturale dell'appia Antica dovesse rimanere inalterato per scongiurare un'ulteriore intasamento della zona, già satura di abitanti. Inoltre, in corrispondenza della zona interessata dal piano urbanistico furono portati alla luce reperti archeologici, oltre al fosso delle Tre Fontane, intoccabile habitat naturale che fu elemento centrale  dell'interdizione della zona da parte del MiBACT. Ad oggi, però, dopo i reiterati stop del cantiere, la palla sembra essere passata nuovamente tra i piedi del Consorzio di costruttori. Pochi giorni fa, infatti, il "Consorzio Grottaperfetta" ha recintato la zona misteriosamente dissequestrata,  su cui ancora pende l'interdizione del MiBACT. Una storia infinita quella dell'I-60, su cui secondo AssoTutela dovrebbe essere fatta la giusta chiarezza.

La voce di AssoTutela. “Vorremmo fosse fatta chiarezza sulle dichiarazioni di Salvatore Buzzi, relative a sospetti traffici sulla vendita di case dal suo fraterno amico Bernardino Marronaro”. Queste le parole del numero 1 AssoTutela, Michel Emi Maritato, che spiega: “Ci ha molto inquietato leggere due tabella del quotidiano ‘La Repubblica’, il primo del 17 dicembre 2014, il secondo dell’altro ieri, domenica 9 agosto, relativi a una salda amicizia, nata dietro le sbarre, tra il boss delle cooperative e il boss dell’edilizia romana Marronaro. In particolare, leggere – secondo l’intercettazione del Ros dei carabinieri – che un collaboratore dell’onorevole Umberto Marroni, Pd figlio di Angiolo (per decenni garante dei detenuti del Lazio), contrattava al telefono con Buzzi la compravendita di due appartamenti dal costruttore, mentre due sarebbero stati regalati all’uomo di Marroni proprio da Marronaro, pone inquietanti interrogativi”, continua il presidente. “Interrogativi che si fanno pressanti considerando la lunga vicenda giudiziaria che grava sul cantiere che regala, grazie alle compensazioni, 400 mila metri cubi al consorzio di costruttori di cui Marronaro è socio. Lo stesso cantiere, su cui grava un vincolo ambientale legato allo storico fosso delle Tre Fontane, è stato improvvisamente dissequestrato mentre la soprintendenza ai Beni paesaggistici confermava la validità del vincolo sul fosso”, conclude il presidente.




ROMA, A TOR BELLA MONACA "COCOMERI ALLA COCAINA"

Redazione

Roma – Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato un 31enne, ambulante di professione, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo aveva pensato bene di nascondere la sua attività di pusher facendosi scudo con la sua bancarella ambulante di cocomeri posizionata lungo via Marmocchini Cortesi A Tor Bella Monaca. I Carabinieri, avuto sentore della sua illecita attività, hanno eseguito dei mirati servizi di osservazione e controllo riuscendo a documentare il suo reale business. Durante la perquisizione, i militari hanno sequestrato decine di dosi di marijuana, altre di hashish, alcuni grammi di cocaina e poco più di 2.000 euro in contanti ritenuti provento della sua illecita attività. Il 31enne è stato portato in caserma, dove attende di essere sottoposto al rito direttissimo.




ROMA, ATAC: CONFERMATO LO SCIOPERO DEL 7 AGOSTO

di M.L.S.

Roma – Tra corse annullate e disagi a iosa, la faida all'interno di Atac non si cheta. Nell'incontro volto a scongiurare lo sciopero di venerdì 7 agosto, nessun intesa tra la municipalizzata, il sindacato Usb e la prefettura, tutti a bordo di un convoglio che viaggia dritto verso l'ennesima giornata nera per pendolari straziati e turisti. I dipendenti, già precettati da Franco Gabrielli lo scorso 27 luglio, continueranno dunque a “bloccare” a suon di rimostranze la nuova strada scelta per l'azienda dei trasporti capitolina, fatta di: accordi sindacali “storici” troncati, produttività legata al salario e di un nuovo orario di lavoro legato al badge elettronico. “Nessuna apertura di fronte alle nostre istanze per cui confermiamo lo sciopero”, ha graffiato Fabiola Bravi dell'Usb, lo stesso movimento sindacale che ha inviato una lettera ai parlamentari per rivendicare il diritto allo sciopero dei lavoratori. 

Venerdì nero. Lo sciopero della durata di 4 ore avrà inizio alle 8 e 30 di venerdì. Potenzialmente interessate le linee di autobus, filobus, tram e metropolitana, oltre alle ferrovie Roma-Lido, Roma-Nord e Termini-Centocelle. Sulle linee del metrò, in caso di stop, i tempi per la riattivazione del servizio potranno raggiungere anche i 90 minuti, mentre, in caso di adesione allo sciopero da parte del personale addetto al controllo, gli ascensori e le scale mobili delle stazioni sub-urbane sarebbero inutilizzabili.

L'ultima parola, ora, spetta al prefetto di Roma Gabrielli che, ancora una volta,  potrebbe ricorrere alla precettazione.