ROMA, IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: 7 NIGERIANI IN MANETTE

Redazione Cronache

Roma – Associazione a delinquere finalizzata al reclutamento, all’induzione ed allo sfruttamento della prostituzione, anche minorile, nonché procurato aborto in persona non consenziente e rapina.
Sono questi i reati di cui dovranno rispondere a vario titolo i 7 cittadini nigeriani arrestati dagli della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Roma.
Le indagini hanno consentito di smantellare una complessa organizzazione criminale, interamente composta da persone di etnia nigeriana, attive nello sfruttamento della prostituzione di giovani donne – loro connazionali – fatte giungere appositamente in Italia attraverso la classica rotta Nigeria-Libia-Sicilia.
L’attività – coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma – ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Roma, a carico dei 7 cittadini nigeriani.
Nel corso delle indagini, condotte dalla 2^ Sezione della Squadra Mobile – Criminalità straniera ed extracomunitaria – si è accertato come tale organizzazione criminale annoverasse esponenti in Nigeria, in Libia ed in Italia e come in particolare, nella madre patria, venisse curata la fase del reclutamento delle ragazze tramite raggiri, anche con la compiacenza delle famiglie di origine, prospettando ad esse facili guadagni nel Belpaese.
In Libia, i referenti del sodalizio criminale curavano l’organizzazione dei viaggi delle ragazze, sia nel tratto dalla Nigeria alla Libia, con pullman o autoveicoli, sia per ciò che concerne la traversata del canale di Sicilia, con destinazione Lampedusa, Pozzallo, oppure semplicemente alla ricerca di un intervento delle squadre di soccorso in mare aperto.
Tutta l’attività, consentita dalla connivenza tra i cittadini nigeriani arrestati ed alcuni appartenenti ad organizzazioni criminali libiche, che operando sul proprio territorio curavano in esclusiva la predisposizione delle imbarcazioni destinate alle traversate, permetteva ai referenti nigeriani di limitarsi a curare la raccolta e l’accoglienza delle ragazze nelle c.d. “connection house” fungendo di fatto da mediatori con i trafficanti libici.
Gli sviluppi investigativi dell’indagine, scaturita dalla dettagliata denuncia di una ragazza nigeriana, vittima dell’organizzazione criminale in parola, ha evidenziato come, nell’aprile del 2013, le veniva offerta la possibilità, da parte di una donna nigeriana a capo del sodalizio criminoso, di raggiungere Roma per trovare lavoro.
La giovane, convinta a partire con questa falsa promessa, veniva dapprima consegnata ad un uomo nigeriano che l’accompagnava attraverso il continente africano sino a raggiungere le coste libiche, per poi imbarcarsi, dopo un periodo di attesa in una “connection house” in compagnia di altre ragazze sempre reclutate dalla medesima organizzazione, su di un barcone che trasportava circa 70 clandestini, giungendo sulle coste siciliane nei pressi di Lampedusa.
Prima di partire per l’Europa, la vittima veniva sottoposta ad un rito Woodoo, da parte dei parenti della sua sfruttatrice in quanto i vari riti magici delle tribù nigeriane (quali woodoo, jiujiu, ecc…) non rivestono solamente una mera valenza simbolica ma, nell’ottica di chi lo subisce, assume il valore di legame coercitivo con la persona alla quale, attraverso quel rito, viene fatta la promessa di lealtà e di restituzione di denaro. Questa coercizione psichica prescinde dal luogo dove si trova la persona assoggettata, la quale ha coscienza del fatto che, fin quando non avrà mantenuto la promessa (o saldato il debito), la sua anima ed il suo corpo saranno di “proprietà” della persona a cui la promessa è stata fatta.
Una volta giunta a Roma, la giovane nigeriana, dopo essere stata sistemata in un appartamento di viale Alessandrino, veniva costretta a prostituirsi dalla sua sfruttatrice che originariamente le aveva proposto il viaggio a Roma, attraverso varie minacce, ricordandole il rito woodoo alla quale era stata sottoposta nel suo paese d’origine. Addirittura, nel corso delle investigazioni, si è accertato come la “Maman” abbia costretto la denunciante ad abortire con un cocktail di farmaci ed alcool perché rimasta accidentalmente incinta di un cliente, abbandonandola in strada prima di essere soccorsa da personale del 118 e ricevere le cure del caso presso il Policlinico “Tor Vergata”.
Le ragazze sfruttate, circa una decina, venivano costrette a prostituirsi nella zona nord dell’hinterland romano, lungo le strade consolari Salaria, Flaminia e sulla via Palmiro Togliatti.
Tutti gli arrestati, ad eccezione di uno già in carcere a Civitavecchia, sono stati associati presso la locale Casa Circondariale di Rebibbia.




ROMA, FAR WEST IN VIA NOMENTANA :UOMO FERITO CON 6 COLPI DI PISTOLA ALLE GAMBE

Redazione

Roma – Un uomo di 53 anni è stato ferito con sei colpi di pistola alle gambe questa mattina intorno alle 7.30 vicino a un centro ippico all'altezza del civico 1553 di via Nomentana a Roma. Due persone si sono avvicinate all'uomo che era piedi e lo hanno chiamato per nome. Poi hanno aperto il fuoco. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e gli uomini della Squadra mobile di Roma. Il ferito è stato trasportato in ospedale in codice rosso. Non sarebbe in pericolo di vita.




ROMA: GIALLO A PRATI, MADRE E FIGLIO TROVATI MORTI IN CASA

Redazione

Roma – Una donna di 89 anni e il figlio sono stati trovati morti nella loro abitazione nel quartiere Prati a Roma. A chiamare la polizia è stato un collega del figlio che non ne aveva notizie da tempo. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato madre e figlio morti in una stanza. L'appartamento era in ordine e porte e finestre erano chiuse dall'interno. Da un primo esame sui cadaveri risulta che i due siano morti da almeno dieci giorni. Sono in corso le indagini per ricostruire quanto accaduto.




ROMA, MINORE TENTA DI SCAPPARE DALLA CASA FAMIGLIA DI TORRE SPACCATA CON LA CASSAFORTE IN MANO

Redazione

Roma – Sabato pomeriggio, un ospite di una casa famiglia situata in zona Torre Spaccata ha deciso di andare al cinema e per questo ha pensato di “usufruire” dei soldi destinati ai fabbisogni della struttura. Poco dopo le 18 il ragazzo – un marocchino minorenne – si è presentato presso l’ufficio di un’operatrice del centro, chiedendole dieci euro. Al rifiuto della donna, il giovane non ha esitato ad avvicinarsi all’armadio dove era custodito il denaro e, dopo averlo forzato, ha prelevato una cassettina blindata ed ha tentato di allontanarsi.
La donna ha tentato di parlare al giovane per convincerlo a restituire il maltolto, cercando di fargli capire che quel “denaro comune” viene elargito in base ad una sorta di merito, e solo a coloro che fanno dei piccoli lavoretti all’interno della struttura, quali turni di pulizie.
Dopo qualche momento di esitazione, il minore ha deciso di portare comunque a termine il suo piano e si è dato alla fuga. L’operatrice si è vista costretta a chiamare le forze dell’ordine. Immediatamente sono giunti sul posto gli uomini del Commissariato Casilino – diretto dal dott. Mangino – che hanno individuato il ragazzo mentre fuggiva con la cassaforte stretta tra le braccia. Fermato, è stato accompagnato negli uffici di polizia ed arrestato per rapina.




ROMA CAPITALE DELLO SPACCIO: IN MANETTE ANCHE UNA MINORENNE

Redazione

Roma – Tre gli arresti effettuati dalla Polizia di Stato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nel corso della settimana. I primi due, lo scorso martedì in Via Faleria. Gli investigatori del Commissariato Prenestino, erano già da tempo sulle tracce di T.C.O., 27enne romano, peraltro già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari fino all’inizio del mese di gennaio. Erano appostati nei pressi della sua abitazione quando, verso le 17.30 lo hanno visto uscire dal portone per incontrarsi con una ragazza – poi risultata minorenne – e consegnarle furtivamente una busta di plastica bianca, che la stessa nascondeva velocemente nella propria borsa.
Immediato il blitz dei poliziotti, che hanno trovato all’interno della busta “scambiata” poco prima, vari tipi di sostanza stupefacente, tra cui cocaina, hashish e marijuana, tutta suddivisa in oltre 60 dosi, per un totale di circa 130 grammi.
Dalla successiva perquisizione domiciliare in casa del T.C.O. sono stati rinvenuti materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione e 180 euro in contanti. Un altro spacciatore è stato colto in flagrante dalla squadra investigativa del Commissariato Flaminio Nuovo, lo scorso giovedì. D.R., queste le sue iniziali, 35enne capoverdiano, è stato invece individuato nei pressi di Largo Sperlonga, mentre veniva avvicinato da alcuni giovani.
Alla vista dei poliziotti D.R. ha tentato la fuga dopo aver gettato a terra un borsellino di colore scuro, immediatamente recuperato dagli agenti. Fermato subito dopo, l’uomo è stato trovato in possesso di 340 euro nonché di un foglio manoscritto con nomi e cifre riferiti alla sua attività di spaccio, mentre nel borsello sono state rinvenute 17 dosi di hashish. Anche in questo caso, all’interno dell’abitazione dello spacciatore, sono stati rinvenuti un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
Per tutti e tre i soggetti sono scattate le manette.




ROMA, AFFITTOPOLI: PRIME CARTE A PROCURA E CORTE DEI CONTI

Redazione

Roma – Il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca, a quanto si apprende, ha trasmesso la prima parte di carte sulla cosiddetta affittopoli romana in contemporanea alla Procura della Repubblica presso il Tribunale e alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti.
Intanto non saranno coinvolti solo i vigili negli sgomberi legati alla nuova affittopoli della Capitale. A quanto si apprende, ci sono stati contatti tra il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca e le altre forze dell'ordine per un coinvolgimento nelle squadre operative anche di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Si punta ad allargare il 'contingente' dedicato fino a triplicarlo.

 

Uno scandalo dietro l'altro E gli scandali proseguono. Prima le case di proprietà del Comune di Roma affittate a prezzi stracciati nelle migliori zone della città. Poi lo scandalo dei mancati pagamenti riguardo il canone di affitto di alcune sedi di partiti tra cui quella del Pd a via dei Giubbonari, si parla di arretrati per circa 170 mila euro, oppure degli affitti talmente bassi da diventare quasi ridicoli che sborsano, per esempio, i militanti di Fratelli d’Italia ora riuniti nell’ex storica sezione dell’Msi di Colle Oppio, a due passi da Colosseo, per il quale si parla di 154,92 euro all’anno. Non solo abitazioni però sarebbero coinvolte, perché a pagare affitti irrisori sono anche bar, associazioni, ristoranti, alberghi, centri sociali e via dicendo. Una matassa talmente intricata da essere molto difficile da sbrigliare. I luoghi interessati sono tra i più centrali di tutta la città: Borgo Pio, Esquilino, via dei Bresciani e zone limitrofe a via dei Fori Imperiali. Tra gli edifici interessanti dallo scandalo affittopoli rientra anche l’associazione fondata dall’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, “Imagine Onlus”. Situata in zona San Lorenzo, per 100 metri quadrati di grandezza verrebbero sborsati meno di 300 euro al mese

 

Reazioni politiche Intanto Alemanno è furioso: "Le dichiarazioni di Morassut, che cercano di scaricare sulla nostra Giunta le responsabilità rispetto all'affittopoli romana, dimostrano invece con chiarezza che l'origine del problema fu proprio durante la giunta Veltroni di cui lui faceva parte". Lo scrive in una nota l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Ma non finisce qui perché sarebbero circa 9.000 persone che vivono in abitazioni di proprietà del Comune senza avere un regolare contratto di affitto. Per avere la possibilità di continuare ad abitarci, si limitano a versare ogni mese nelle casse del Comune una sorta di indennizzo, evitando in questo modo di essere sfrattati. Sarà interessante capire, dunque, quali sono effettivamente i meccanismi di questa diffusa pratica e se può considerarsi in qualche modo regolare.

"Morassut, infatti, ammette che le dismissioni del patrimonio abitativo non Erp fatte da Veltroni hanno riguardato solo 700 unita abitative su 1400, lasciando quindi intoccate e coperte le 574 abitazioni che oggi sono oggetto dell'inchiesta del Prefetto Tronca. Perchè quelle abitazioni furono escluse da un'operazione di dismissione immobiliare così vasta? La realta – prosegue Alemanno – è che quando noi siamo arrivati nel 2008 il Dipartimento Patrimonio sosteneva di aver regolarizzato tutte quelle posizioni proprio attraverso la dismissioni decise dalla Giunta Veltroni, coprendo rispetto al decisore politico tutte le situazioni che oggi stanno venendo alla luce".

"La realtà è che, da dopo le dismissioni di Veltroni in poi, nè durante la mia Giunta nè durante quella di Marino, nè durante la gestione commissariale di Tronca gli uffici hanno comunicato la situazione immobiliare al sindaco agli assessori o al Commissario. La situazione è emersa solo attraverso inchieste giornalistiche che hanno scoperto ció che gli uffici tenevano nascosto", conclude.




ROMA: SABATO A PIAZZA NAVONA SFILATA EQUESTRE PER IL "CARNEVALE ROMANO"

Redazione

Roma – Sabato 6 febbraio alle ore 15,30 a piazza Navona avrà luogo la tradizionale sfilata equestre rinascimentale, il più atteso evento del Carnevale romano. Coordinato da Alessandro Salari, il corteo, a differenza degli anni passati, si svilupperà nella storica piazza romana, Platea agona dove si svolgevano sin da Medio Evo tauromachie, caroselli e giostre a cavallo e su cui convergeva l'attenzione dell'intera città oltre che di ospiti della cultura e della nobiltà europea. «La mancanza di finanziamenti per questa ottava edizione – spiega in una nota Marco Lepre dell'Associazione Carnevale romano, promotrice degli eventi- non consente più i fasti dei grandi spettacoli carnevaleschi che ebbero luogo in passato a piazza del Popolo, ma siamo certi che la rinnovata location renderà intatta la magia e la gioia dei secoli di carnevali romani succedutisi in questi luoghi. Infine, un grande ringraziamento va a tutti i protagonisti per aver voluto contribuire insieme a noi a questo atto di amore verso la città ed i suoi bimbi». Alla sfilata prenderanno parte 60 cavalli, carrozze, oltre 100 figuranti in costume, artisti equestri, gruppi storici, le rappresentanze buttere della regione, simbolo culturale e storico dell'equitazione da lavoro del nostro Paese, e i corpi militari che hanno dato lustro alla storia della cavalleria italiana, come la fanfara a cavallo del Reggimento Lancieri di Montebello (8°) e la Polizia di Stato a cavallo. Parteciperanno, inoltre, gli Sbandieratori e musici di Velletri, i rappresentanti della Comunitas sublacensis di Subiaco, del Palio del Velluto di Leonessa, il Gruppo Musici di Torre Orsina, e i rievocatori storici dell'antica Roma a rappresentare la riscoperta della classicità greco-romana avvenuta nei cortei rinascimentali carnevaleschi su via del Corso. Ritornano, inoltre, gli artisti equestri del Carnevale romano che, con le loro esibizioni, sono stati protagonisti assoluti all'arena di piazza del Popolo per cinque anni, tra cui Andrea Giovannini, volteggiatore e dressagista di fama internazionale, e Roberto Concezzi, reduce da grandi spettacoli internazionali, dove ha lavorato per tanti anni addestrando cavalli sottratti alla macellazione. Sfilerà in carrozza anche Franco Ariano, già protagonista con i suoi «attacchi» di tante edizioni del carnevale e di alcuni celebri film e sceneggiati in costume. Saranno presenti anche i muli dell'Associazione italiana Muli montati in omaggio alla «cavalcata papale» sulla mula bianca, oltre ai Cavalieri del Passato della Protezione civile a cavallo a testimoniare l'origine medioevale del Carnevale romano. L'appuntamento è alle 14,30 in piazza Navona dove sbandieratori, tamburini e gruppi storici intratterranno il pubblico in attesa della sfilata. Tra gli ospiti più attesi, l'attore Alessandro Benvenuti, amico e protagonista delle precedenti edizioni del Carnevale romano. Presenta Daniele Coscarella.




ROMA, BAGNO DI FOLLA PER L'ARRIVO DI PADRE PIO NELLA BASILICA DI SAN LORENZO FUORI LE MURA

Redazione

Roma – È arrivata la salma di Padre Pio alla Basilica di San Lorenzo fuori le Mura. Le reliquie hanno viaggiato su un carro, sono state prelevate dai frati cappuccini che sono entrati con la salma nella chiesa. Un lungo applauso dei fedeli dietro le transenne ha accolto il Santo. Sono tanti – almeno 5.000 secondo le forze dell’ordine in servizio sulla piazza – i fedeli assiepati dietro le transenne che delimitano l’area antistante la Basilica di San Lorenzo fuori le Mura. “È un sogno, mi dia un pizzicotto perché è un sogno”. Queste le parole di una signora che da questa mattina è in fila, in attesa di entrare. Tanti i fedeli capitolini del Santo di Petrelcina, ma c’è anche gente che arriva da altre città dello stivale come Padova, Lucca e Genova, proprio per vedere i due Frati appartenenti ai cappuccini. “Veniamo a ringraziarli e a chiedergli perdono per le marachelle cha abbiamo fatto” sorride una donna che arriva da Capannori in provincia di Lucca. Ci sono anche persone malate e disabili che entrando da un altro passaggio. Tra i fedeli c’è chi tiene una rosa in mano, chi prega e chi si commuove al pensiero di vedere la salma del Santo. Misure di massima sicurezza messe in campo per il trasporto e l’arrivo delle spoglie di Padre Pio nella Capitale. No Fly zone su San Giovanni Rotondo e su Foggia. Unità cinofile, squadre antiterrorismo e agenti per la verifica del sottosuolo. Il piano sicurezza, messo a punto dal questore di Roma Nicolò D’Angelo e dal Prefetto di Roma Franco Gabrielli, vede l’utilizzo di oltre mille uomini delle forze dell’ordine.




ROMA, NUOVA ORDINANZA DI TRONCA: URTISTI E AMBULANTI TORNANO A SAN PIETRO

Redazione

Roma – Urtisti e venditori di bibite e gelati possono tornare a vendere a ridosso di piazza San Pietro. È quanto dispone un’ordinanza del commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, firmata venerdì scorso. La disposizione nasce dopo una’analisi dei flussi di pellegrini negli ultimi mesi effettuata dalla questura che, in una riunione tenutasi in Prefettura il 15 gennaio scorso, “ha rappresentato la possibilità di consentire agli esercenti – si legge nel provvedimento del Comune di Roma – il commercio su area pubblica insistenti nell’area” a ridosso di San Pietro, che era stata classificata nella precedente ordinanza di Tronca, con la quale era stata disposta un’interdizione assoluta, come “livello periodo ordinario livello 0”. Si tratta, in pratica, della zona immediatamente a ridosso della piazza, delimitata dal primissimo tratto di via della Conciliazione, da largo del Colonnato, piazza Pio XII e via dei Corridori. L’ordinanza prevede che gli ambulanti possano comunque tornare nelle postazioni originali solo nei giorni feriali, eccetto il mercoledì giorno di udienza papale, “a meno che in tali giorni non siano in programma eventi giubilari”.




ROMA, FIAMME IN UN APPARTAMENTO A VIA APPIA NUOVA: MUORE UN'ANZIANA

Redazione

Roma – Tragedia a Roma sud dove un'anziana è morta nell'incendio divampato nel suo appartamento al primo piano di uno stabile in via Appia Nuova a Roma, all'incrocio con via Enea, tra le fermate della metro di Furio Camillo e Colli Albani. Sul posto per spegnere le fiamme sono intervenute sei squadre dei vigili del fuoco. Sono presenti anche i carabinieri della stazione Tuscolana. La vittima è un'anziana di 88 anni, disabile, che viveva con la figlia e la nipote. Le due donne, come apprende l'Adnkronos da due amiche della nipote della vittima, accudivano la congiunta malata di Parkinson 24 ore su 24 e oggi l'avevano lasciata sola per pochi minuti, il tempo di andare a fare la spesa. Quando la figlia dell'anziana signora è rientrata in casa, vedendo il fumo ha cercato di soccorrere la madre e di aprire le finestre, ma le fiamme l'hanno costretta ad uscire dall'appartamento e chiamare i soccorsi




ROMA, TRAFFICO ILLECITO RIFIUTI E TRUFFA: SEQUESTRATO L'IMPIANTO DI GUIDONIA

Red. Cronache

Roma – Nella mattina di venerdì 29 gennaio 2016 il Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Roma ha eseguito – coadiuvato dalle paritetiche articolazioni di Ancona, Campobasso, Firenze, Grosseto, Perugia e Pescara, nonché dal Comando Provinciale Carabinieri capitolino – cinque ordinanze di applicazione delle misure sia cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, sia interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali o professionali, oltre al sequestro preventivo dell’impianto industriale di trattamento dei rifiuti gestito da una società di Guidonia Montecelio ovvero della somma ritenuta profitto dei reati contestati pari ad euro 1.200.000, emesse dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale romano, che ha accolto – tenendo conto delle modifiche introdotte dalla legge n. 47/2015 in materia cautelare – le richieste della competente Direzione Distrettuale Antimafia in relazione ai reati di attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti ed alla truffa.

L’indagine – avviata nel 2009 dal citato Nucleo Operativo Ecologico e coordinata dalla Procura Distrettuale romana – ha permesso di accertare come gli indagati, a vario titolo, dal 2008 al 2014, avessero gestito illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali.
In particolare, l’attività investigativa ha consentito di documentare come 7.500 Ton – costituiti da fanghi da depurazione prodotti dall’impianto in parola – fossero stati declassati da pericolosi a non pericolosi mediante falsi certificati di analisi, così da assicurarsi ingenti profitti illeciti derivanti dal minor costo di smaltimento degli stessi. Nel medesimo ambito, inoltre, è stato acclarato come ad ulteriori 9.600 Ton scarti derivanti da grassi prodotti da mense industriali e trattati dalla Società in argomento fosse stato attribuito un diverso codice C.E.R. (Catalogo Europeo dei Rifiuti) tale da figurare tra quelli elencati nell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla medesima azienda. L’inchiesta ha altresì accertato come gli indagati, in concorso tra loro, si fossero aggiudicati una gara a procedura negoziata bandita nel 2009 da ACEA ATO 2 S.p.a. per il “servizio di noleggio mezzi d’opera specializzati da adibire all’esercizio degli impianti di depurazione, adduttrici e sollevamenti fognari nonché alla disostruzione dei fognoli delle fontanelle pubbliche – lotto 1, 2 e 3”, dell’importo di circa tre milioni di euro annui per il periodo 2010/2013, concordando preventivamente le offerte da presentare – così da costituire un “cartello” – peraltro aggiudicandosi due dei tre lotti previsti dal bando, del valore rispettivamente di euro 1.287.000 e 819.000. La turbativa d’asta – assorbita per prescrizione – ha concretizzato una truffa contrattuale in ragione dei minori ribassi presentati per l’aggiudicazione della predetta gara.

Nel medesimo contesto eseguite 15 perquisizioni presso i domicili degli indagati e le sedi operative delle aziende coinvolte, una delle quali sarà affidata a due amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Roma al fine di mantenerne la produzione, nel rispetto della normativa ambientale.