ROMA, SCOPERTO IL LIMONE PIÙ ANTICO DEL MEDITERRANEO

Redazione

Roma – È il Foro romano a custodire il limone più antico mai ritrovato in un'area archeologica del Mediterraneo, risalente al I secolo dopo Cristo. Una scoperta, avvenuta durante gli scavi effettuati dalla Soprintendenza speciale al Carcere Mamertino, che rivela la presenza di questi frutti asiatici a
Roma «prima di quanto non si pensasse finora». Ma non solo, perchè i resti del limone sono in grado di raccontare un pezzo della storia di Roma ancora più antico. Già, perchè quel luogo proprio a ridosso del Campidoglio, prima ancora di ospitare il famoso carcere, che secondo la tradizione vide prigioniero anche San Pietro, era un'area sacra, l'edificio circolare conosciuto come Tullianum. Sono le archeologhe a ricostruire la complessa stratificazione del carcere, oggi restituita a Roma con un Museo che ripercorre secoli e tappe di questo pezzo di Foro, passato dal culto alla prigionia, per poi tornare al sacro con la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami. A tracciare cronologia e usi del carcere, invece, sono gli stessi reperti trovati durante le ultime campagne di scavo, a cui ha contribuito anche l'Opera romana pellegrinaggi. Grazie alla misura del radiocarbonio, gli esperti sono riusciti a datare il limone all'anno 14 dopo Cristo. Il Museo adesso conserva semi e polpa, trovati in una piccola fossa votiva insieme ad altri resti vegetali e animali e a pezzi di ceramica, risalente però all'età arcaica e repubblicana. «Va dal VI al II secolo avanti Cristo- racconta l'archeologa Patrizia Fortini, responsabile degli scavi- perciò dobbiamo immaginare che questo fosse già un luogo adibito a culto probabilmente delle acque sotterranee, vista la presenza dell'acqua tulliana». Ancora un'ipotesi, precisa l'archeologa, ma senza dubbio suggestiva: «Quando durante il I secolo dopo Cristo i romani costruirono la facciata del carcere, probabilmente trovarono queste ceramiche e capirono che si trattava di materiale sacro. Era dunque necessario compiere un rito espiatorio, visto che avevano alterato la funzione sacrale del luogo e disturbato una divinità». E allora deposero altro materiale, tra cui piccoli maiali sacrificati e frutta. «Ma era fresca- specifica Fortini- e questo è un particolare importante, perchè generalmente alle divinità che si trovavano sopra il cielo le offerte venivano bruciate, perchè gli Dei si alimentano con il fumo. Questi frutti, invece, sono interi perchè probabilmente il culto è rivolto a una divinità sotterranea, forse l'aspetto infero di Demetra o di Proserpina». In ogni caso, dice ancora Fortini, «sicuramente una divinità femminile, data la presenza dell'acqua e dei feti di animali»




ROMA, CONCORSO DISABILI. QUATTRO ANNI DI PROMESSE: LA RAGGI FACCIA QUALCOSA

di Silvio Rossi

Roma – Non si rassegnano alle troppe carenze della burocrazia gli idonei al concorso per categorie protette indetto da Roma Capitale nel 2012, in attesa di una possibile assunzione. Quattro anni di promesse, di attese vane, non hanno scoraggiato quanti hanno creduto, al momento della lettura dei risultati del concorso, di aver finalmente risolto i problemi.

Dal momento in cui sono state effettuate le prove del concorso siamo ormai al terzo sindaco. Fu durante la giunta Alemanno che si bandì la procedura, assieme a una serie di altri concorsi per 22 figure diverse. Alle categorie protette fu riservato un bando come “redattore pagine web e operatore URP”, con 60 assunzioni immediate, oltre alla possibilità di scorrimento della graduatoria per le ulteriori necessità.

Dopo la chiamata dei vincitori, però, rallentata anche per via delle verifiche effettuate da Marino, convinto di trovare irregolarità nelle procedure, gli idonei oltre la sessantesima posizione sono stati chiamati col contagocce. A oggi sono stati chiamati fino alla posizione numero 95, su una graduatoria di circa 280 idonei.

Carenza di personale Eppure Roma Capitale si trova in carenza di personale assunto con categorie protette, obbligatorie per legge in percentuale rispetto al totale del personale assunto. Negli uffici capitolini e dei suoi municipi le categorie protette sono inferiori, rispetto a quanto stabilito dalle norme, di circa 260 unità, un numero che è ben superiore al numero di idonei ancora in graduatoria.
Una rappresentante del comitato disabili, Silvia Agostinetto, ha scritto una lettera denunciando questa situazione alla neo sindaca Virginia Raggi, che ha tenuto tra le sue competenza la delega al personale.
“Prima delle elezioni – ci dice – gli ex consiglieri cinque stelle ci hanno espresso più volte la loro solidarietà, oggi devono dimostrarci che alle parole possono e devono seguire i fatti”.
Ora il comitato sta inviando nuovamente tutta la documentazione al sindaco, perché si metta definitivamente fine a questa vicenda che si è protratta oltre i tempi umanamente accettabili




ROMA, COLLE OPPIO: SOMALO SI MASTURBA AL PARCO DAVANTI AI BAMBINI

Redazione

Roma – Il ragazzo era tranquillamente disteso su di una panchina non lontano da dove si era reso protagonista del fatto. Privo della maglietta e con i jeans calzati ma ancora sbottonati e macchie evidenti. Così lo hanno trovato gli agenti delle volanti intervenuti ieri sera poco prima delle 19.30 all’interno del Parco di Colle Oppio, a seguito della segnalazione giunta alla sala operativa della Questura di Roma. L’autore della chiamata alla Polizia di Stato, mentre si trovava all’interno del parco con il suo cane, ha notato il ragazzo, con i pantaloni abbassati, intento a masturbarsi mentre guardava dei bambini giocare a pallone poco distanti.
Gli agenti giunti immediatamente sul posto hanno individuato l’uomo, in base alle descrizioni fornite via radio dalla Questura e confermate successivamente dal responsabile della segnalazione ancora sul posto. Il ragazzo, privo di documenti e successivamente identificato per A.O., somalo di 18 anni, in Italia senza fissa dimora, è stato quindi accompagnato negli uffici del commissariato dove è risultato essere già conosciuto alle forze dell’ordine e con diversi Alias. Ultimati gli atti, A.O., è stato arrestato per atti osceni aggravati.




ROMA, COMPUTER NON PROTETTI IN UNA SCUOLA: I BIMBI FINISCONO SUI SITI PORNO

Redazione

Aula multimediale di una scuola elementare di Roma. Gli alunni, di 7-8 anni, vengono divisi per gruppi dalla maestra e a ognuno viene messo a disposizione un pc. Alcuni bambini digitano la parola 'sesso'. Ci fosse stato un filtro per la ricerca non sarebbero riusciti a vedere materiale pornografico e, addirittura, come riferito poi da alcuni di questi piccoli studenti immagini fetish.

L’insegnante dal canto suo gira tra i gruppi, pensando che sui computer scolastici sia attiva la funzione che blocca preventivamente la navigazione su siti inappropriati. E invece bastano 5 minuti e il gioco è fatto: i bambini possono vedere ciò che vogliono.

"E’ già successo in altre scuole. Lasciare i pc senza filtri è pericoloso e problematico – afferma all'Adnkronos il direttore generale del Moige, Antonio Affinita – è necessario che tutto il sistema informatico, ancor di più ora che si parla di scuola 2.0, sia messo in sicurezza da ogni punto di vista, non solo delle strutture". "In ogni caso – conclude – poiché questo fenomeno ci preoccupa molto, chiederemo al ministero un inventario sulle attrezzature informatiche nelle scuole per conoscere il grado di sicurezza".

"Per quanto riguarda la fornitura di postazioni informatiche nei laboratori delle scuole, il ruolo del Miur si limita al finanziamento di progetti inseriti nelle azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale, che possono prevedere anche l’acquisto di tecnologie – spiegano all'Adnkronos dal ministero dell’Istruzione – Quanto alla scelta dei fornitori, alla successiva installazione e alla manutenzione (del software e dell’hardware) delle suddette postazioni, queste sono di competenza dei dirigenti scolastici".

“Il Miur – aggiungono – è inoltre impegnato in una vasta attività di sensibilizzazione di studenti, insegnanti e genitori sui temi della lotta al bullismo e cyber bullismo e della navigazione sicura e consapevole in internet attraverso il progetto Generazioni Connesse".

In ogni caso, come è normale che sia, i genitori si sono immediatamente mossi per capire bene cosa fosse successo e perché. E, a questo punto, come intervenire anche nei confronti dei bambini, in modo da gestire nel modo migliore emozioni e curiosità. Quello che è certo è che una falla nel sistema di controllo c’è stato e ci si chiede se esista un regolamento preciso da osservare nelle aule computer delle scuole.

"Non esistono delle norme precise – dice all’Adnkronos Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione nazionale presidi – e comunque la norma non è garanzia, è il senso di responsabilità individuale che garantisce. Insomma ogni dirigente scolastico deve occuparsi di controllare che i computer siano predisposti per un corretto uso. In tal senso la Polizia postale, dal punto di vista preventivo, può essere un valido aiuto".

"La scuola avrebbe dovuto mettere dei parental control facendo una ‘white list’, una lista cioè di siti sui quali i bambini possono andare – afferma all'Adnkronos Marco Valerio Cervellini, Progetti educativi della Polizia postale – Perché basta anche sbagliare una sola lettera per trovarsi su un sito pornografico. La white list, soprattutto per bambini così piccoli, è fondamentale: scegli tu i siti su cui possono navigare. Anche se è incuriosito non può andare altrove senza controllo".

"Noi facciamo formazione per gli insegnanti – ricorda Cervellini – un corso in 3 moduli: 1. Rischi e opportunità della rete; 2. Alfabetizzazione informatica; 3. Come riconoscere eventuali segnali di abusi su minori". "In ogni caso – conclude – mettere un filtro sul computer non è difficile e quando noi facciamo questo corso spieghiamo agli insegnanti come fare".

Ci sono comunque scuole della Capitale che, per ovviare al problema, hanno scelto la Lim (Lavagna interattiva multimediale). "I laboratori sono spesso difficili da gestire. Ovviamente i filtri sono necessari, visto che i ragazzi sono bravissimi a usare i pc. La Lim è un sistema – spiega all'Adnkronos Tilde Iadeluca, insegnante presso la scuola Pistelli – che prevede un solo computer con una grande lavagna interattiva. In questo modo ogni ricerca effettuata dal bambino può essere tenuta sotto controllo dagli insegnanti, in quanto unico. Anche nel caso in cui la scuola avesse a disposizione dei tablet, questi ultimi vengono collegati a un unico computer".

Ma una volta che i bambini sono venuti 'a contatto' con queste immagini, come bisogna comportarsi? "Non bisogna mettere la testa sotto la sabbia ed evitare di parlarne, facendo finta che non sia successo nulla perché magari siamo a disagio prima di tutto noi – sottolinea all’Adnkronos la psicoterapeuta Paola Vinciguerra – I genitori sono dei punti di riferimento per i più piccoli ed è meglio che siano loro a fornire informazioni e spiegazioni. Già a 6 anni si può parlare di sessualità ai bambini, magari a mo' di favola, in modo dolce e romantico, senza aggressività".

"E' importante rispondere in modo veritiero se fanno delle domande precise – sottolinea Vinciguerra – e non insistere, nel senso che i bambini ascoltano fino a quando diciamo cose che non gli mettono ansia. Quando cambiano discorso, dobbiamo imparare a stare zitti. Perché se sentiranno la necessità di tornare su quell’argomento e approfondirlo, lo faranno".

"Internet è una risorsa straordinaria per i bambini, ma ci sono anche molti pericoli, quindi per i genitori è importante non solo avere un certo controllo su quello che fanno i figli al computer, al cellulare o sul tablet, ma soprattutto impedire loro di visitare un certo tipo di siti sconvenienti", afferma all'Adnkronos Anna Oliverio Ferraris, psicologa dell'età evolutiva. "Queste scene rimangono impresse nella memoria dei più piccoli ed è difficile che se ne liberino. Può essere una esperienza dissestante – sottolinea l’esperta – Gli adulti devono fare in modo che i bambini non possano vagare ovunque e senza controllo su pc e tablet. Devono sempre sapere cosa stanno guardando".

"Nel caso in cui vedano video o immagini pornografiche – aggiunge – bisogna fargli capire che non sono la normalità e che danno un’idea sbagliata dei rapporti sentimentali e della sessualità. Che si tratta di perversioni di adulti malati". "Loro non sono pronti a questo tipo di immagini – aggiunge – e si riempiono l’immaginario di idee che non gli appartengono. Studi dimostrano che ragazzi che frequentano siti pornografici si convincono talvolta che lo stupro sia una cosa normale, che la sessualità venga vista come qualcosa di estremo che va al di là dei sentimenti fino a diventare un rapporto tra due corpi e non tra due persone".




ROMA, STUDENTE AMERICANO MORTO NEL TEVERE: FERMATO UN UOMO

di Angelo Barraco
 
Roma – Fermato presunto killer di Beau Solomon, il giovane studente americano di 19 anni rinvenuto cadavere nel Tevere. Si tratterebbe si un uomo di 41 anni, romano e senza fissa dimora. Su di lui pende la grave accusa di omicidio aggravato da futili motivi. Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Trevi stanno indagando sulla vicenda. Beau Solomon Jordan era uno studente originario di Spring Green, nel Wisconsin. Era arrivato a Roma giovedì per un corso all’università di John Cobot che sarebbe durato 5 settimane. Il giovane scompare nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio. Il suo corpo è stato rinvenuto all’altezza del ponte Marconi, nel Tevere, tra la vegetazione. E’ stato recuperato dai Vigili del fuoco e dalla Polizia fluviale. Allo studente americano è stato rubato il telefono cellulare, il portafoglio e dalle indagini sui suoi movimenti bancari è emersa una spesa effettuata con la sua carta di credito che ammonta a 1500 dollari, effettuata a Milano. Gli inquirenti hanno ascoltato due testimoni che avrebbero riferito di aver visto un uomo che gettava lo studente nel fiume, il 30 giugno. Avrebbero dato l’allarme quella notte stessa e gli inquirenti hanno immediatamente avviato la macchina investigativa. Sul corpo segni di ferite, una sulla testa che è compatibile con la caduta. Una prima analisi in merito al decesso del giovane stabilisce che sarebbe morto annegato dopo essere stato tramortito e successivamente gettato nel fiume. Sarà l’autopsia a chiarire con certezza quanto accaduto. Beau era un ragazzo che amava la vita e che in passato era riuscito a sconfiggere un brutto male che lo stava strappando via per sempre dalla terra. Gli inquirenti stanno battendo diverse piste, una tra tutte è quella della rapina finita male, poiché gli sono stati rubati oggetti come cellulare e portafoglio. Gli inquirenti hanno ascoltato il compagno di stanza del giovane che ha riferito “Beau mi ha detto 'Vado al bagno' poi non l'ho più visto. No, non era ubriaco”. Sono in corso analisi anche sui sistemi di videosorveglianza della zona, che potrebbero chiarire la dinamica di quanto accaduto. Il fratello del giovane studente aveva scritto su facebook il sequente post “Mio fratello è scomparso da più di 48 ore L'ultima volta è stato visto con un gruppo di 11 studenti intorno a mezzanotte di giovedì. La sua carta di credito e telefono sono stati rubati e lui non è stato visto da allora. Stiamo lavorando con l'ambasciata degli Stati Uniti per cercare di trovarlo. Vi chiediamo di condividere una foto di Beau e dire una preghiera”. 



GRANDI EMOZIONI IERI PER IL PRIMO MEMORIAL “UN AMORE COSÌ GRANDE" DEDICATO A CESARE PUTZU

di Ch. Ma.

Roma – Nel tardo pomeriggio di ieri presso il campo sportivo della Roma VIII si è disputato il primo memorial in memoria di Cesare Putzu. I tanti partecipanti e i calciatori hanno ricordato in modo meraviglioso Cesare che a suo modo donava amore a tutti. Le tre squadre partecipanti si sono battute con forza e ardore, ma soprattutto con tanta correttezza.
Il momento più toccante della manifestazione, probabilmente, è stata la proiezione di un video-ricordo con il livello di emozione che è salito alto negli occhi e nel cuore di tutti, grandi e piccoli, che tenendosi per mano hanno visto ed ascoltato in silenzio. La famiglia Putzu desidera ringraziare tutti i partecipanti e la società che gestisce il campo della Roma VIII per essersi messa a completa disposizione degli organizzatori di questo evento.
Un ringraziamento speciale va a chi l'ha fortemente voluto, l’ideatrice di questa giornata per noi tutti indimenticabile, vale a dire la figlia Vanessa che con la collaborazione della madre Adele, dei fratelli Katia, Samanta ed Enrico, dello zio Alessandro Macchioni, del marito Candido e di un grande amico come Franco Manzullo, hanno fatto sì che questa giornata potesse rimanere nei cuori di tutti. 
 




UN RAPPER IN COSTANTE ASCESA: ASTOL BALLA DA SOLO CON IL BRANO “I LOVE YOU”

Redazione

Roma – E’ uno dei talenti “in rampa di lancio” più attenzionati del momento. Si tratta di Pasquale Giannetti, in arte Astol, rapper classe 1995 di origine campana ma da tempo residente a Roma. L’artista ha iniziato la sua attività nel 2013 quando ha cominciato a pubblicare le prime canzoni su YouTube che in breve tempo hanno raggiunto un buon successo e un numero elevato di visualizzazioni. Nel 2014, per esempio, il brano “amore#4” accompagnato da videoclip riscuote un ottimo riscontro e attualmente ha quasi totalizzato 200.000 visualizzazioni. Negli anni seguenti ha partecipato a vari eventi musicali tra i quali l’Honiro summer fest di Ostia, cantando allo Zoobar di Roma, al centro commerciale di Parco Leonardo di Fiumicino e al “Freedom” di Parete (in provincia di Caserta) esibendosi al cospetto di oltre tremila persone. Nel gennaio di quest’anno ha pubblicato il brano “Aria”, anche questo accompagnato da videoclip, che ha superato in pochissimo tempo le 100.000 visualizzazioni. Quest’ultimo singolo ha lanciato il mixtape “Spettacolo”, primo progetto indipendente dell’artista che lo ha confermato come uno dei giovani più promettenti della scena hip hop. Il 18 maggio Astol ha pubblicato il brano “I love you”, prodotto da 3D ed accompagnato dal videoclip diretto da Mattia Di Tella. Un pezzo che segna per lui l’inizio di un percorso da solita improntato verso un nuovo sound con strofe d’impatto accompagnate da un ritornello che sia melodico e dunque orecchiabile. A breve è in programma l’uscita di altri due singoli che insieme ad “I love you” segneranno il nuovo progetto musicale di Astol e che saranno accompagnati da videoclip ai quali parteciperanno attori di “Distretto di Polizia” diretti dal regista Gianluca Risi.
 




ROMA, STUDENTE DI BIOLOGIA COLTIVA MARIJUANA INSIEME AL PADRE

Redazione

Una “grow box”, in pratica una sorta di armadio pensato per ospitare piante che necessitano di un ambiente controllato per la crescita, lampade di riscaldamento a led, temporizzatori e dispositivi per il controllo di temperatura e luminosità.
Il giovane, studente di biologia e particolarmente appassionato di botanica, aveva allestito in cantina una vera e propria serra, senza lasciare nulla al caso.
Ad aiutarlo, come accertato dagli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato Primavalle, era proprio il padre, finito anch’egli in manette.
A far insospettire gli agenti è stato il continuo viavai di giovani presso l’abitazione, che iniziava già dalle prime ore della mattina.
Sono iniziati i servizi di appostamento, resi particolarmente difficili dall’ubicazione dell’appartamento, situato in un agglomerato di case popolari densamente popolato.
Il servizio è andato avanti fino a ieri mattinata, quando gli agenti del Commissariato, diretto dal dott. Pietro Tortora, hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione.
Dopo un primo momento in cui hanno provato a negare, alla fine i due hanno ammesso le loro responsabilità accompagnando i poliziotti nel sottoscala e fornendo loro le chiavi per l’apertura della porta della cantina.
All’interno, oltre alla “grow box” che conteneva 15 vasi con piante di marijuana in avanzato stato di crescita, vi erano sacchi di terriccio, forbici e tutto il necessario per la potatura delle piante. In altri quattro vasi vi erano solo le radici delle piante, evidentemente già recise. All’esterno confezioni di fertilizzante ed una rete in tela a più scomparti per l’essiccamento.
La perquisizione è stata quindi estesa anche all’abitazione, sul terrazzo della quale vi erano altre 5 piante di marijuana, varie piantine appena sbocciate, e numerosi semi.
Inoltre, in casa sono state trovate alcune buste contenenti circa 200 grammi di “erba” essiccata, oltre ad una agendina con riportate scrupolosamente le date delle varie fasi della coltivazione, dalla semina alla crescita, al raccolto.
I due, al termine, sono stati arrestati. Dovranno rispondere di produzione di sostanze stupefacenti al fine di spaccio.




ROMA, TANGENTI NELLA GESTIONE DEI CAMPI ROM: IN MANETTE DIPENDENTI DEL COMUNE E IMPRENDITORI

Redazione

Arresti e perquisizioni a Roma nell'ambito di una inchiesta, che non riguarda la più famosa Mafia Capitale, che tocca la gestione dei campi nomadi. Coinvolti un giro di tangenti ci sono funzionari del dipartimento delle Politiche sociali del Comune e imprenditori. I fatti contestati riguardano un periodo tra il 2013 e il 2014.

I reati sono quelli di corruzione, falso in atto pubblico e turbativa d'asta. Raggiunti da provvedimento di custodia cautelare in carcere gli imprenditori delle coop Roberto Chierici, Massimo Colangelo, Loris Talone e Salvatore di Maggio. Ai domiciliari il funzionario Alessandra Morgillo e il vigile urbano Eliseo De Luca. Disposta una misura interdittiva per il funzionario Vito Fulco. L'ordinanza di arresto è stata firmata dal gip Flavia Costantini su richiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo e dei sostituti Carlo Lasperanza, Edoardo De Santis, Luca Tescaroli e Maria Letizia Golfieri. Nel procedimento risulta indagata anche Emanuela Salvatori, la funzionaria del Comune che lo scorso novembre è stata condannata a 4 anni di reclusione, in abbreviato, per i suoi affari con il 'ras' delle cooperative Salvatore Buzzi in uno dei rivoli di Mafia Capitale.




ROMA, IL MOVIMENTO CINQUE STELLE CONQUISTA 12 MUNICIPI SU 14

Redazione

Roma – Il M5S, che ha conquistato il Campidoglio con il primo sindaco donna Virginia Raggi, si è imposto in 12 municipi su 14. Solo in due municipi, il I e il II, il centrosinistra è riuscito a eleggere due minisindaci: nel caso del centro storico si tratta dell'uscente Sabrina Alfonsi che ha battuto Maria Giuseppina Campanini (M5S); nel II municipio, invece, Francesca Del Bello, candidata del centrosinistra e del Pd, ha superato Fabio Fois (M5S). In tutti gli altri municipi hanno vinto invece i pentastellati. E in sette municipi su 14 il presidente è una donna.

Nel Municipio III il presidente uscente di centrosinistra Paolo Emilio Marchionne è stato battuto dalla pentastellata Roberta Capoccioni (M5s) con il 62,9%. Nel municipio IV Roberta Della Casa (M5s) con il 68,2% ha superato il presidente uscente Emiliano Sciascia, del centrosinistra e del Pd. Nel Municipio V ha vinto Giovanni Boccuzzi (M5s) con il 67,7% che ha battuto Alessandro Rosi, candidato del centrosinistra e del Pd. Nel Municipio VI Roberto Romanella (M5S) con il 72,8% si è imposto su Nicola Franco (Fdi-Lega).

Nel Municipio VII la candidata del centrosinistra e del Pd Valeria Vitrotti è stata battuta dalla pentastellata Monica Lozzi (64,8%). Nel Municipio VIII il candidato pentastellato Paolo Pace è il nuovo minisindaco con il 59,1% battendo Anna Rita Marocchi, del centrosinistra e Pd. Nel Municipio IX Dario D'Innocenti (M5s) con il 64,9% ha vinto su Andrea Santoro, il presidente uscente del centrosinistra e del Pd.

Nel Municipio XI il presidente uscente del centrosinistra Maurizio Veloccia ha perso al ballottaggio contro Mario Torelli (M5s) che ha avuto il 61,8% delle preferenze. Nel Municipio XII la presidente uscente Cristina Maltese, del centrosinistra, è stata sconfitta dalla candidata grillina Silvia Crescimanno del M5s (56,8%). Nel Municipio XIII invece tra Massimiliano Pasqualini, del centrosinistra e del Pd, è stato battuto da Giuseppina Castagnetta (M5s) con il 64,7%.

Nel Municipio XIV il presidente uscente di centrosinistra Valerio Barletta ha perso contro Alfredo Campagna (M5s). Nel Municipio XV il presidente uscente di centrosinistra Daniele Torquati è stato sconfitto da Stefano Simonelli (M5s). Non si è votato invece nel X Municipio (Ostia) per il rinnovo del consiglio a causa del commissariamento




COMUNALI BALLOTTAGGIO, L'AFFLUENZA A ROMA ALLE 19 PARI 34,90%

Redazione
 
Roma – Urne aperte fino alle 23 per il ballottaggio delle elezioni comunali. Sono  8.610.142 i cittadini che oggi andranno a votare, dilazionati in 126 comuni, sei capoluogo di regione -Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e Trieste- e 14 di provincia, Benevento, Brindisi, Carbonia, Caserta, Crotone, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Olbia, Pordenone, Ravenna, Savona e Varese. Ecco i dati relativi alla regione Lazio. I cittadini di Roma che si sono recati alle urne sono stati il 34,90%, numero nettamente inferiore rispetto quanto registrato al primo turno, ovvero il 39,39%.
 
“Oggi è una bella giornata”. Così Virginia Raggi, candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, arrivando alla scuola Octavia per votare al ballottaggio, ha risposto ai cronisti che le chiedevano se oggi fosse una giornata importante. Arrivata al volante della propria vettura la candidata era in compagnia del giovane figlio. Poi su Twitter ha citato l’ex presidente Pertini: “Oggi servono due qualità: l’onestà e il coraggio. Sandro Pertini”.

Roberto Giachetti (Pd) ha votato in un seggio allestito presso una scuola a via Fonteiana, a Monteverde. In maglietta e jeans, Giachetti è stato accolto al suo arrivo da giornalisti, fotografi e operatori. A chi gli chiedeva come stesse, ha risposto: “Bene grazie, ma cerchiamo di dare meno fastidio possibile”. All’uscita poi Giachetti ha salutato alcune persone che si trovavano lì, tra cui una signora che gli ha rivolto un “in bocca al lupo”, mentre un’altra gli ha detto: “Mettiamocela tutta, per favore!”. Nel pomeriggio su Twitter l’ultimo appello al voto: “Non dimenticate di andare a votare! Chi non sceglie delega agli altri il futuro di Roma. Si vota solo oggi, fino alle 23. Buon voto a tutti”.

 
Anguillara Sabazia 41,53 contro il 52,14% del primo turno
 
 
Bracciano  42,08 contro il 52,65 del primo turno
 
 
Genzano di Roma 42,94 contro il 48,78 del primo turno
 
 
Marino Laziale 38,05 contro il 46,67 del primo turno
 
 
Mentana 37,84 contro  48,11 del primo turno
 
 
Nettuno 41,28 contro 51,73 del primo turno
 
 
Rocca di Papa 42,36 contro 47,79 del primo turno
 
 
Roma 34,90 contro il 39,39 del primo turno