Albano Laziale, Il Sindaco Marini alla Raggi: "Non diventeremo la pattumiera di Roma"



ALBANO LAZIALE (RM)
– Dopo le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Roma durante la trasmissione “Porta a Porta”, in cui Virginia Raggi ha riferito in merito al “progetto” di individuare, al di fuori dei confini comunali, aree dove trattare e stoccare i rifiuti della Capitale, è intervenuto anche il Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini.
“Trovo improprie e inopportune le dichiarazioni del Sindaco Virginia Raggi. E’ impensabile ipotizzare di scaricare i rifiuti di Roma sui territori dei Comuni limitrofi. Non è mia intenzione dare giudizi sulla gestione dei rifiuti della città di Roma, a partire dalla contingente situazione del mancato svuotamento dei cassonetti, ma è bene chiarire che la soluzione non potrà certamente essere quella dichiarata a Porta a Porta. Non è colpa dei Comuni limitrofi se Roma, a distanza di un anno dall’insediamento del nuovo Sindaco, non ha ancora una programmazione realistica della gestione dei rifiuti, né del fatto che tra pochi giorni scadrà la deroga dell’Unione Europea, non rinnovabile, che consente a Roma di inviare i rifiuti all’estero. Ha avuto un anno di tempo per trovare una soluzione. Di sicuro la soluzione, non potrà essere quella di far diventare i territori circostanti la “pattumiera” di Roma. Nel nostro caso, Albano Laziale ha già dato molto, anzi ha già dato troppo. E’ sufficiente ricordare le ordinanze che fummo costretti a subire dell’allora Commissario Straordinario per la Gestione dei Rifiuti, Goffredo Sottile, per non parlare delle conseguenze derivate dai due decreti del Ministro Clini. Disposizioni che obbligarono a trattare i rifiuti provenienti da Roma nel nostro territorio. La città di Albano Laziale da molti anni è sede di un impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) e della discarica a servizio dell’impianto, che è prossima all’esaurimento e che ha già dato molti problemi ambientali. Proprio per questi motivi è oggetto di revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Non intendiamo, quindi, in nessun modo contribuire, ancora una volta, a risolvere i problemi di Roma Capitale. Ci opporremo con ogni mezzo amministrativo, legale e politico a tutela del nostro territorio”.




“The Carnage” al Teatro dell’Angelo di Roma

Redazione

Roma – Fino al 21 maggio al Teatro dell’Angelo di Roma va in scena “The carnage – I cannibali” con  Stefano Ambrogi, Massimiliano Caprara, Antonella Alessandro, Alessandra Muccioli. Uno spettacolo scritto dall’autore e regista Massimiliano Caprara. Una tragicommedia che racconta con ironia le competitività e le sfumature della stupidità sociale portando in scena quattro personaggi, che il pubblico non dimenticherà facilmente. Attraverso le garbate formalità̀ di una cena, si accende un teatrino di ostentazioni e auto rappresentazioni che finiranno per servire un minestrone di pressapochismo culturale e crudeltà etica destinato a ribaltare le cordiali premesse in un feroce consesso tra cannibali.




Roma, incendio camper a Centocelle: morte due bambine e una ragazza

 

ROMA – Tragedia a Centocelle a Roma dove una ragazza e due bambine sono morte nell'incendio di un camper stanotte a Roma. E' accaduto intorno alle 3 in viale della Primavera, in zona Centocelle. Sul posto vigili del fuoco e polizia. Dalle prime informazioni, sembra si tratti di tre sorelle di 20, 8 e 4 anni. Genitori e fratelli sarebbero riusciti a scappare dal rogo.
Dalle prime informazioni sembra che il camper si trovava nel parcheggio di un centro commerciale e all'interno viveva una famiglia di nomadi composta dai genitori e 11 figli. Le fiamme hanno avvolto completamente il veicolo. Ancora da accertare le cause del rogo




Roma, sigilli al ristorante dei vip Assunta Madre: in manette il titolare e i prestanome

 

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, personale della Squadra Mobile della Questura di Roma e dei Finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma stanno eseguendo l’ordinanza applicativa di misure cautelari personali ed il decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della locale D.D.A., a carico di:

1. MICALUSI Gianni, detto “Johnny”, nato a Terracina (LT) il 30.09.1964;
2. NICOLINI Adriano, nato a Roma il 31.05.1979;
entrambi destinatari di custodia cautelare in carcere;

3. GENOVESE Vito Francesco, nato a Spezzano Albanese (CS) il 28.08.1947;
4. BOZZI Luciano, nato a Roma il 09.05.1967;
5. MICALUSI Francesco, nato a Latina il 24.08.1990;
6. MICALUSI Lorenzo, nato a Roma il 10.09.1992;
destinatari della misura degli arresti domiciliari;

Tutti ritenuti responsabili dei reati di intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro di provenienza illecita.
È stato ulteriormente disposto ed eseguito, nei confronti degli indagati, il sequestro preventivo dei seguenti beni:

quote sociali e complesso aziendale delle società:
• ASSUNTA MADRE s.r.l. ristorante, con sede a Roma in via Giulia 14;
• METRO FISH s.r.l. società di commercio all’ingrosso e dettaglio di prodotti ittici, con sede a Roma in Marmorata 67;
• CENTRO ITTICO LAZIALE s.r.l. società di commercio all’ingrosso e dettaglio di prodotti ittici, con sede a Roma in via Marmorata 69;
• PAPA GIULIO s.r.l. società di gestione e conduzione di esercizi pubblici e di ristorazione, con sede a Roma in via S. Eligio 19;

conti correnti bancari:
• intestato a MICALUSI Francesco (acceso c/o la Banca del Fucino);
• intestato a MICALUSI Lorenzo (acceso c/o la Banca del Fucino);
• intestato a GENOVESE Vito Francesco (acceso c/o la Banca del Fucino);

unità immobiliari:
• ubicata a Roma in via San Alberto Magno 3, formalmente
intestata a MICALUSI Francesco dal 20.01.2014 (riconducibile al padre MICALUSI Gianni);
• ubicata a Terracina (LT) in via Vecchia San Francesco 62, formalmente intestata a MICALUSI Lorenzo dal 17.03.2016 (riconducibile al padre MICALUSI Gianni).

I provvedimenti cautelari rappresentano la sintesi ed il punto di incontro di un’indagine, condotta, in una prima fase dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Roma e, successivamente, dal Gruppo Investigativo Antiriciclaggio del Nucleo Speciale Polizia Valutaria, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma.
L’attività operativa si è concentrata sulla ricostruzione e l’analisi delle circostanze che hanno caratterizzato l’ascesa imprenditoriale di MICALUSI Gianni, alias “Johnny”, pregiudicato per reati associativi, di natura anche mafiosa, delitti contro il patrimonio, usura ed estorsione aggravata, già coinvolto in contesti associativi e destinatario di misure di prevenzione a causa dei suoi rapporti mai cessati con esponenti di spicco della criminalità organizzata.
MICALUSI si è dimostrato capace di costituire numerose e redditizie attività commerciali, tra cui i rinomati ristoranti con il marchio “ASSUNTA MADRE”, effettuando svariati investimenti immobiliari, il tutto avendo cura di intestare i beni a prestanome privi di risorse economiche per evitare di figurare come titolare effettivo, pur mantenendone saldamente la direzione.
Le indagini hanno permesso di accertare come MICALUSI, grazie alla collaborazione dei propri figli, utilizzati quali “teste di legno”, nonchè da professionisti che hanno garantito l’apporto tecnico necessario per realizzare un’articolata rete societaria, sia riuscito formalmente a non apparire quale titolare delle attività, sottraendo, in questo modo, parte delle proprie disponibilità economiche all’applicazione di provvedimenti di sequestro.
In particolare proprio il timore di ulteriori provvedimenti ablativi di prevenzione, ha indotto il MICALUSI a creare innumerevoli società occultando la propria persona dietro una rigorosa intestazione fittizia delle quote sociali, di denaro e di beni immobili, in favore di familiari e di terzi di fiducia, quali i figli MICALUSI Francesco e Lorenzo, l’imprenditore GENOVESE Vito Francesco, pur essendo lui l’effettivo titolare e nel contempo ricoprendo di fatto la carica di amministratore della persone giuridiche a lui riconducibili, avvalendosi del contributo causale del commercialista BOZZI Luciano, il quale partecipava alla pianificazione delle operazioni societarie nonché alla loro esecuzione.
Anche la figura di NICOLINI Adriano, direttore di una filiale romana della Banca del Fucino, ha assunto un rilievo investigativo e probatorio, con specifico riguardo alla propensione del suddetto a dissimulare la reale natura delle operazioni bancarie poste in essere per conto e nell’interesse di Gianni MICALUSI, ricorrendo anche alla formazione di documentazione contabile fatta predisporre ad hoc e prelevando addirittura direttamente il contante, recandosi personalmente presso gli uffici del MICALUSI, accordando poi modalità operative in palese contrasto con la specifica normativa di settore, e garantendo in tal modo la non tracciabilità dell’operazione.
Le illecite attività sono state realizzate in un contesto associativo in cui sono maturati dei rapporti qualificati e privilegiati intrattenuti dall’indagato con esponenti della criminalità organizzata, come emerso nel corso delle indagini da intercettazioni telefoniche e ambientali.
In particolare, determinante nel disegno criminoso è stato l’apporto fornito dal commercialista e dal direttore di banca, raggiunto dal provvedimento restrittivo per aver riciclato 888.244,36 Euro, provento derivante dalle attività illecite dell’indagato principale MICALUSI.
L’attività illecita cui l’imprenditore è ricorso in questi ultimi anni è stata estremamente redditizia, consentendogli importanti investimenti immobiliari ed imprenditoriali, nonché permettendogli anche un’espansione oltre che in Italia, con l’apertura del ristorante Assunta Madre a Milano, anche all’estero, con l’avviamento di un ristorante a Londra e, successivamente, a Barcellona, pianificando ulteriori espansioni commerciali in Europa.
Significativo in tal senso il contenuto di alcune intercettazioni del MICALUSI, da cui si evince che il successivo passo sarebbe stato: “…fare un’operazione a Montecarlo seria e importante..”.
Gli accertamenti bancari effettuati dai militari del Gruppo Investigativo Antiriciclaggio sui conti correnti della rete delle società e dei prestanome, hanno permesso di ricostruire i flussi finanziari, rilevando come i proventi illeciti siano stati riciclati in attività imprenditoriali ed immobiliari.




Roma, stazione metro C piazza dei Mirti: Elvino Echeoni presenta la sua opera

 

ROMA – “Un omaggio al luogo delle origini”: è così che Elvino Echeoni, artista eclettico, vivace e profondamente emozionale definisce i suoi “Momenti musicali”, l’opera pittorica che dalle ore 12:20 di Domenica 7 maggio si potrà ammirare presso la stazione metro C di Piazza dei Mirti, a Centocelle, storica piazza della periferia est di Roma.
“Già durante i lavori di realizzazione della stazione, Remo Panacchia, direttore commerciale della Galleria Il Mondo dell’Arte mi propose l’idea di donare una mia opera al territorio. L’idea mi piacque subito tantissimo – racconta l’artista – così, poco tempo fa, quando con Mauro Paggi, presidente del comitato spontaneo di via dei Noci, si è adoperato per la realizzazione di quella idea è stato come la realizzazione di un sogno. E’ stata contattata l’Atac, che si è resa disponibile ed entusiasta del progetto e con alcuni tecnici abbiamo fatto un sopralluogo per verificare la fattibilità e punto esatto del posizionamento. Di fronte a questa stazione così moderna ed elegante, pur avendo affrontato tanti generi pittorici, ho scelto di realizzare uno dei miei “Momenti Musicali”, conosciuti in tutto il mondo, serie di opere astratte a cui sono state dedicate molte mostre.”
Nell’opera, un trittico realizzato in tecnica mista su forex, misura 1,80 metri di altezza per 4,30 metri di larghezza, attraverso colori brillanti e vivaci il pittore intende trasmettere energia a chi la guarderà durante il transito nella stazione metro, perché con quella stessa energia possa affrontare l’intera giornata. Anche in questo caso, come in tutta la sua produzione artistica, la musica ha giocato un ruolo fondamentale per l’estro creativo di Echeoni, che dipinge sempre ascoltando musica e lasciandosi ispirare dall’armonia e dal ritmo: “ho cercato – spiega l’artista – di trasmettere l’armonia attraverso i colori. In questo caso, poiché ritenevo che l’opera dovesse avere respiro internazionale ho voluto dipingerla ascoltando musiche di Frank Sinatra, ma se armonia e ritmo vengono tradotte in pittura, la melodia rimane prerogativa della musica e lo spettatore è libero di pensare a qualsiasi suono tuffandosi nel colore”. 




Roma, no al femminicidio: Michele Baldi inaugura il Muro delle bambole

 

ROMA – “Lo avevo annunciato e ora è diventato realtà: anche Roma avrà il suo “Muro delle bambole” per dire no al femminicidio. Riprendendo una tradizione indiana per cui ogni volta che una donna subisce violenza una bambola viene affissa su ogni porta, questo muro sarà un simbolo permanente di questa Città. Una Roma solidale, una Roma che rifiuta la violenza dei vigliacchi e degli ignoranti, la Roma del rispetto, della tolleranza e dei valori”. Cosi’ in un comunicato Michele Baldi, capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio.
“Questo simbolo verrà inaugurato lunedì 8 maggio alle ore 12.30 a Via degli Acquasparta, al centro di Roma eterna – aggiunge Baldi – La data non è casuale, ma è quella che una volta era la festa della Mamma, una festa che molte madri non potranno festeggiare perché vittime di violenza. Un grazie va al determinante contributo dell’Ater e del suo commissario Giovanni Tamburino.
E un grazie a chi ha aderito e sarà presente a cominciare da Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio che ha saputo approvare unanimemente una legge contro la violenza di genere importante e innovativa rispetto a tutto il resto d’Italia; alla Presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, a Jo Squillo, ideatrice del “Wall of dolls” di Milano e autrice del docu-film proiettato non solo alla Festa del cinema di Roma ma anche al Los Angeles International Culture Film Festival accompagnata da Valentina Pitzalis, sopravvissuta a un tentativo di femminicidio, alle magistrate Assunta Cocomello e Francesca Passaniti con le quali abbiamo organizzato la giornata contro la violenza alle donne con le scuole romane.
E poi agli artisti Simona Izzo, Antonello Venditti, Lino Banfi, Noemi, Ricky Tognazzi, Luca Verdone e Monica Ward, alle giornaliste Vittoriana Abate e Mariella Anziano, al Procuratore della Repubblica di Tivoli il Dott. Francesco Menditto che ha aperto uno sportello di ascolto per le donne vittime di violenza presso la Procura della Repubblica di Tivoli, proponendo un nuovo ed efficace modello d’intervento che vede coinvolti tutti gli attori Asl, Forze dell’Ordine, Camera Penale, Ordine degli avvocati e degli Psicologi, Comune, centri di ascolto e associazionismo. Sopra al muro verrà posta un opera originale sul tema del noto streetartist Mauro Pallotta, in arte Maupal. Hanno aderito per altro la “Fondazione Biagio Agnes” rappresentata dalla Presidente Simona Agnes, l’Andi Roma con la Presidente Sabrina Santaniello, l’Unione Sportiva Acli di Roma con il presidente Luca Serangeli e l’Acli di Roma con la Presidente Lidia Borzì) e il Movimento per Roma”.
La manifestazione inizierà alle 11.30, quando il teatro Tor di Nona (che era il teatro di Luigi Pirandello), adiacente al muro, aprirà le porte a “performances” e testimonianze sulla violenza di genere dove, coordinati dal direttore artistico Renato Giordano, reciteranno artisti come Maurizio Battista, Luca Ward, Giada Desideri, Giovanna Rei, Beatrice Aiello, Chiara Alberti e tanti altri. Contemporaneamente nel fojer del teatro ci sarà una mostra fotografica sul tema del noto fotografo Michele Simolo. E un grazie speciale per la collaborazione all’agenzia “LaPresse” di Marco Durante che realizzerà il docu-film dell’evento. Una grande giornata per quello che deve diventare il simbolo di tanti.” 




Roma, San Basilio: pensionato confezionava marijuana in camera da letto

 

ROMA – E’ un pensionato di 61 anni, l’uomo arrestato ieri dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Basilio nell’ambito dei servizi straordinari finalizzati alla repressione del traffico di stupefacenti. M.A., romano, è finito in manette grazie al fiuto di Yago e Alek – cani poliziotto – della Questura che, dopo aver annusato l’odore inconfondibile della marijuana, hanno condotto gli investigatori proprio davanti all’appartamento dell’uomo.
Durante la perquisizione, nella camera da letto, i poliziotti hanno rinvenuto una vera e propria serra adibita alla coltivazione di droga con tanto di impianto per l’ irrigazione e ventilatori.  Sequestrate 14 piante di marijuana per un peso di 5 kg. nonché 3.875 euro in banconote di vario taglio, provento dell’attività illecita.
Rinvenuto inoltre, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle singole dosi. Accompagnato negli uffici del commissariato per l’uomo sono scattate le manette.




Roma, femminicidio: lei voleva lasciarlo e lui l'ha uccisa nel sonno

 

ROMA – Omicidio in un appartamento nel centro di Roma. Una donna è stata trovata morta, riversa sul letto, in un'abitazione di vicolo del Babuino. A dare l'allarme il compagno, un 55enne italiano incensurato, che poco prima delle 6 si è presentato a una caserma dei carabinieri dicendo di aver ucciso la convivente, un'italiana di 47 anni. Sul corpo sarebbero state riscontrate ferite alla testa provocate da un corpo contundente. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia Roma centro e del Nucleo radiomobile.

A quanto emergerebbe nei primi riscontri, l'uomo avrebbe fracassato il cranio della vittima colpendola ripetutamente con un peso da palestra. La coppia aveva figli da precedenti matrimoni. Lui, dirigente di una banca a Roma, è padre di due figlie e altrettanti ne aveva la vittima, che lavorava come insegnante. A quanto ricostruito finora, erano in crisi nell'ultimo periodo. In particolare sembrerebbe che la donna da qualche mese fosse intenzionata a lasciare il compagno. Alcuni vicini avrebbero raccontato di aver sentito urlare ieri sera. Ancora da chiarire con esattezza l'orario del decesso e se l'uomo sia rimasto del tempo a vegliare il corpo prima di andare dai carabinieri. Sulla vicenda sono in corso indagini dei militari del Nucleo investigativo di Roma. Sembrerebbe, comunque, che non siano stati riscontrati segni di difesa, un aspetto che lascia ipotizzare che la donna sia stata uccisa mentre dormiva. Sarà l'autopsia a chiarire i dettagli dell'omicidio. 




Roma, giornata mondiale libertà di stampa: Ossigeno per l'informazione organizza un convegno in Senato

 

ROMA – In occasione della Giornata Mondiale della libertà di stampa indetta dall’ONU, il 3 maggio prossimo a Roma l'Osservatorio sui giornalisti minacciati Ossigeno Informazione terrà un convegno dal titolo “Informazione. Diritto violabile? in memoria dei giornalisti uccisi, a sostegno dei cronisti minacciati”. L'iniziativa si svolgerà nel pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00, nella Sala Zuccari del Senato, a Palazzo Giustiniani (via della Dogana Vecchia 29). Interverrà il presidente del Senato, Pietro Grasso. Il convegno è accreditato dall’Ordine dei Giornalisti ed è accreditato come un seminario di formazione.
Lo stesso mercoledì 3 maggio, alle ore 12.30, presso al Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, omaggio alla lapide in memoria delle vittime della criminalità organizzata, tra cui nove giornalisti.
La giornata si concluderà con il concerto “Musica e libertà”, presso la Sala Europa dell’Ufficio di Rappresentanza della Commissione Europea (via 4 Novembre 149, ore 20:30). Ingresso gratuito con obbligo di registrazione.




Roma, presa la banda latino americana che rubava nei gli alberghi del centro

 

ROMA – Operava negli alberghi del centro di Roma una gang latino americana, sgominata dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Trevi, che rubava borse e oggetti di valore agli ospiti degli alberghi. Il modus operandi era sempre lo stesso: la “spalla” distraeva la vittima designata mentre il “capo”, con estrema destrezza, rubava la borsa.
Le indagini sono partite dalla denuncia di una turista a cui, nel mese di febbraio, era stata rubata la borsa, mentre sostava nella hall di un albergo del centro. Gli agenti hanno cominciato a monitorare le denunce dei turisti avvenute con le medesime modalità, accertando che, in tutti i casi, i furti erano stati compiuti da due o più persone di origine latino americana.
I poliziotti hanno quindi controllato le immagini dei sistemi di videosorveglianza degli alberghi in cui si erano verificati i furti. Numerosi sono stati gli episodi immortalati in cui si vede la banda in azione, con i complici che distraggono le vittime ed un uomo, sempre lo stesso, che mette a segno il colpo.
Analizzando i filmati, i poliziotti hanno identificato i componenti della banda, tutti noti alle forze dell’ordine.
Il capo C.R.R. un cittadino di origine messicana, di 46 anni, era già stato arrestato dalla polizia per un furto ai danni di turisti, in un albergo del centro, nel settembre scorso, insieme a due complici, di origini peruviane.In quell’occasione C.R.R. aveva dato delle false generalità, dichiarando di essere un cittadino argentino, e un indirizzo di residenza falso.
Nel proseguo delle indagini, i poliziotti hanno individuato l’ abitazione del messicano, e durante la perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato numerosi oggetti rubati, tra cui zaini, borse, telefoni cellulari, orologi e altri oggetti di valore.
Gli agenti hanno anche sequestrato occhiali e capi di abbigliamento indossati durante i furti ripresi dalle telecamere.

Nell’appartamento, è stato fermato B.B.C.F, un peruviano di 56anni, che per sfuggire ai poliziotti, si era nascosto nel bagno. L’uomo è stato arrestato perché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Milano. Fermata anche una donna di origini peruviane, che è stata denunciata dalla polizia per ricettazione.
Per C.R.R., al termine degli accertamenti, sono scattate le manette per furto.
 




Roma, San Basilio: cocaina, hashish e munizioni nascoste in un seminterrato

ROMA – Un seminterrato utilizzato come deposito e base per lo spaccio della sostanza stupefacente. E’ quanto gli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Basilio, diretto dal dr. Massimiliano Maset, hanno scoperto nel corso di una operazione finalizzata al contrasto dello spaccio di droga .
Appostamenti hanno portato, ieri, la squadra di polizia giudiziaria, sulle tracce di una macchina, pedinata fino ad un seminterrato. Qui è sceso dall’auto un uomo con le stampelle che si è diretto verso l’ingresso.
Gli agenti, quindi, con un rapido accertamento sulla targa, sono risaliti a un 41enne, con numerosi precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti.
Indosso all’uomo, identificato per E.L., gli investigatori hanno trovato la chiave dello scantinato, che è stato quindi sottoposto a perquisizione
Nel locale, all’interno di una cassaforte, sono stati rinvenuti 1kg di cocaina, 27 cartucce calibro 9×21, una pressa artigianale per il confezionamento in panetti della cocaina, 3 bilancini digitali di precisione, sostanza da taglio, 240 grammi di hashish e una grossa quantità di materiale idoneo al confezionamento della sostanza stupefacente.
Dalla perquisizione personale dello spacciatore, gli agenti sono poi riusciti a recuperare altri 50 involucri contenenti cocaina e due “stecche” di hashish.
Al termine degli accertamenti, il pusher, indagato in stato di arresto per il reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente è stato associato presso la casa circondariale di Regina Coeli.