Roma, Cassia: sventato grosso giro di droga: 7 arresti

 

ROMA – Alle prime ore del mattino, i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, coadiuvati dalla Compagnia Carabinieri di Meldola (FC), a conclusione di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e stupefacenti – presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto Dott.ssa Lucia Lotti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale Ordinario di Roma, nei confronti di 8 soggetti, dei quali 3 tradotti in carcere, 4 agli arresti domiciliari mentre ad uno è stato notificato il provvedimento dell’obbligo di presentazione presso gli uffici della Polizia Giudiziaria. Gli otto soggetti destinatari del provvedimento cautelare sono ritenuti responsabili, in concorso, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di marijuana.

L’attività investigativa, durata 6 mesi, che ha visto l’iscrizione nel registro degli indagati di 15 persone, ha permesso di infliggere un ulteriore colpo al fenomeno illecito dello spaccio di stupefacenti a nord della Capitale e nelle zone limitrofe, ricostruendo uno spaccato quotidiano dell’attività criminosa posta in essere da un gruppo di giovani ragazzi, perlopiù di nazionalità italiana. Il sodalizio, con base nel quartiere di Roma “Prima Porta”, era capace di gestire un importante volume d’affari, nell’ordine di migliaia di euro, attraverso la vendita di diversi chilogrammi di marijuana al mese. L’indagine ha permesso di individuare un giovane romano quale referente principale del gruppo, che si avvaleva, da un lato, di persone fidate con il compito di "corrieri" per l'acquisto delle partite dal canale ostiense e la successiva distribuzione, dall'altro, di altri piccoli gruppi di spaccio che gestivano il traffico locale e la vendita al dettaglio.

È stato un sequestro operato nel mese di marzo del 2016, nel comprensorio di Prima Porta, a far scattare l’attività investigativa, nella cui circostanza venne rinvenuto ben 1 chilogrammo di marijuana lanciato da un’auto in corsa, che faceva perdere le proprie tracce alla vista delle forze dell’ordine. Nel corso dell’indagine è stato possibile riscontrare come gli indagati, per evitare che le forze dell’ordine potessero seguire i loro movimenti ed individuare sia il loro canale di approvvigionamento che la loro rete di spaccio, adottassero numerosi stratagemmi, come l’utilizzo un linguaggio criptato nel corso delle conversazioni, di schede telefoniche intestate ad utenti fittizi ovvero cambi di tragitti o dei mezzi di trasporto per impedire pedinamenti, che comunque non gli sono valsi l’impunità.

Numerosi giovani provenienti da diversi quartieri a nord di Roma sono risultati i principali acquirenti dello smercio di marijuana, per lo più appartenenti alla rete di amicizie e conoscenze dei giovani pusher, di età compresa tra i 20 ed i 35 anni.
La fiorente ed intensa attività illecita del gruppo disarticolato questa mattina non era posta in essere solo nei quartieri di Roma Nord, anzi cospicui affari derivavano dalla vendita della droga ad uno degli arrestati residente nella zona di Forlì, il quale ne ordinava ingenti quantitativi per rifornire i locali della movida notturna forlivese ove lo stesso prestava la sua attività lavorativa.

Durante le indagini i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno arrestato in flagranza di reato altre 7 persone, segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti 10 assuntori abituali e sequestrato complessivamente circa 1900 gr. di marijuana ed una serra composta da una ventina di piante di marijuana.




Roma, Tor Carbone: entra in banca e aggredisce tutti, compresi i poliziotti



ROMA
– Lesioni, violenza, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata ed interruzione di pubblico servizio. Questi i reati contestati a D.O.C.M., un romano di 41 anni, con vari precedenti di Polizia, arrestato dai poliziotti del commissariato Tor Carbone, diretto dal dr. Antonino Russo.
L’uomo, dopo essersi recato presso una filiale di un noto istituto bancario, per futili motivi, ha iniziato a dare in escandescenze, offendendo alcuni dipendenti, e aggredendo verbalmente anche la guardia giurata del posto che ha telefonato al 112.
L’aggressore poi, ha iniziato a colpire i presenti lanciando loro alcuni oggetti prelevati sul tavolo della reception.
I dipendenti, spaventati, si sono barricati all’interno di una stanza insieme ad alcuni clienti.
Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato di zona che, malgrado le difficoltà riscontrate, sono riusciti a bloccare l’uomo che rifiutava di farsi identificare.
Una volta accompagnato negli uffici di Polizia, il fermato, ha continuato nella sua condotta aggressiva, offendendo prima verbalmente gli agenti presenti e poi aggredendo due poliziotti, uno con un morso e l’altro con un calcio, tanto che sono dovuti ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso.
 




Roma, correte mi stanno rubando l'auto: gli agenti del Casilino si precipitano e poi lo arrestano


ROMA
– Questa la bizzarra vicenda accaduta ad un romano 54 anni. L’uomo ha notato, dalla finestra della sua abitazione, delle persone armeggiare accanto alla sua macchina e, pensando che gliela stessero per rubare, ha chiamato il NUE per chiedere aiuto.
Immediatamente è giunta una pattuglia della Polizia di Stato che però non ha trovato nessuno. Temendo che qualcuno si fosse introdotto in casa sua mentre era sceso ad attendere gli agenti, C.M. ha chiesto loro di controllare con lui.
Entrati nell’appartamento, i poliziotti del commissariato Casilino non hanno trovato alcun intruso ma hanno notato, su un tavolino in soggiorno, un fucile ed una scatola con 9 cartucce calibro 12. Alla richiesta del titolo per detenere l’arma, il 54enne ha dichiarato di averla presa da casa del padre, deceduto anni prima, senza adempiere però alle dovute prescrizioni di legge che ignorava.
Vicino l’arma inoltre, gli uomini in divisa hanno visto una busta in cellophane sporca di cocaina ed un bilancino di precisione con tracce della stessa sostanza. A quel punto hanno perquisito tutte le stanze trovando altri 3 bilancini di precisione, una dose di droga occultata in una tazzina riposta all’interno del mobile della cucina, una busta trasparente con quasi 200 grammi di sostanza da taglio e 120 bustine piccole per il confezionamento delle dosi.
Nelle tasche dei pantaloni infine, il romano aveva 1180 euro, in banconote di vari tagli, di cui non ha saputo spiegare la provenienza.
Arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi, chissà se C.M. dentro di sé avrà pensato :”forse era meglio che mi facevo i fatti miei e mi rubavano la macchina!”?
 




Roma, Monte Mario: la Madonnina compie 64 anni

ROMA – Compie 64 anni la Madonnina che da Monte Mario domina sulla città eterna. La statua alta 9 metri che poggia su un piedistallo alto 18 metri, è uno dei simboli della storia recente di Roma.

Fu collocata sul colle di Monte Mario come compimento di un voto popolare durante la Seconda Guerra Mondiale, promosso dagli Orionini e incoraggiato da Pio XII, per il quale si raccolsero oltre un milione di firme. La liberazione di Roma avvenne il 4 giugno 1944 quando, tra lo stupore di tutti, l’esercito tedesco lasciò la capitale incrociandosi con l’esercito alleato che vi entrava, senza alcuna forma di violenza.

I documenti storici documentano quanto è avvenuto, ma la modalità con cui avvenne la liberazione, rapida e pacifica, fece pensare a una speciale protezione di Maria. A compimento del voto, nel 1953, fu posta sul colle di Monte Mario la bella statua della Madonna “Salus Populi Romani”, opera dello scultore ebreo Arrigo Minerbi, protetto e salvato dalla comunità orionina del Quartiere Appio.

Lo stesso Papa Benedetto XVI visitando la Madonnina il 24 giugno del 2010 ha sottolineato come: “La Madonnina – come amano chiamarla i romani – nel gesto di guardare dall’alto i luoghi della vita familiare, civile e religiosa di Roma, protegga le famiglie, susciti propositi di bene, suggerisca a tutti desideri di cielo. “Guardare al cielo, pregare, e poi avanti con coraggio e lavorare. Ave Maria e avanti!” – esortava san Luigi Orione”.

È divenuta tradizione cara ai romani festeggiare e ringraziare la Madonnina proprio il 4 giugno di ogni anno, anniversario della liberazione della Città avvenuta nel 1944.

Gli eventi principali dei festeggiamenti sono anticipati al sabato 3 giugno. Alle 18.30, una breve processione si snoderà dal Centro Don Orione al Piazzale della Madonnina, accompagnati dal Gruppo Bandistico N. Ferrilli di Fiano Romano e Guidonia. Seguirà la Messa, celebrata dall’arcivescovo Francesco Gioia. Al termine, l’omaggio floreale vedrà protagonisti i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Roma che porteranno al braccio della Madonnina, a 27 metri di altezza, una corona di fiori. La serata di festa continuerà con uno spettacolo musicale animato dal Gruppo Quimar.

“Alla Madonna fu promessa un’opera di culto e un’opera di carità”, precisa il parroco di Monte Mario, DON FLAVIO PELOSO. “Per questo la Congregazione accettò già durante la guerra di occuparsi di Orfani e Mutilatini nei due grandi edifici di Via della Camilluccia, che ospitavano attività per la Gioventù Italiana del Littorio. Appena possibile innalzò la grandiosa statua della Madonna”.




Roma, 30 euro al giorno per stazionare con il suo camper ai Parioli



ROMA
– “Diamo fuoco al tuo camper se non paghi 30 euro al giorno per il parcheggio”. Questa la minaccia rivolta alla vittima da alcuni appartenenti a famiglie di etnia rom gravitanti in zona flaminio. All’ennesima richiesta, la donna ha deciso di rivolgersi agli agenti della Polizia di Stato del commissariato Villa Glori.
Ai poliziotti ha raccontato numerosi episodi, ultimo quello in cui ha subito un tentativo di incendio al proprio camper, avendo ritrovato uno straccio bruciato nei pressi dello stesso. Incidente per il quale proprio gli uomini in divisa erano intervenuti.
Dopo un’accurata attività investigativa, gli autori sono stati rintracciati ed accompagnati negli Uffici di Polizia del commissariato per gli atti di rito. R.A. di 54 anni, R.P. di 56 anni , B.L. di 40 anni originari campani, R.M. di 26 anni e R.N. di 34 anni romani, tutti residenti a Roma, sono stati denunciati per il reato di tentata estorsione




Roma, si fingeva procacciatore di baby squillo ma in realtà cercava altri uomini per fare sesso


ROMA – La Polizia di Stato, nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura di Roma, ha tratto in arresto A.M. , 39 anni, originario di Taranto, per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. L’attività investigativa della Squadra Mobile di Roma e del commissariato Viminale, corroborata dalle competenze del Compartimento di Polizia Postale rientra in un più ampio scenario mirato al contrasto dello sfruttamento della prostituzione minorile e della produzione di materiale pedopornografico, in quanto l’indagato, già condannato con sentenza ancora non passata ingiudicato per reati della stessa specie, millantava un ampio giro di prostituzione che, a suo dire, avrebbe riguardato molte zone della Capitale.
Le numerose attività, protratte per diverse settimane, fornivano chiari riscontri in merito allo spasmodico utilizzo di materiale pedopornografico da parte dell’indagato, che lo diffondeva non solo via web ma anche attraverso incontri con uomini adulti.
Il pedofilo, infatti, aveva escogitato una vera e propria strategia per abbordare, attraverso chat e social network , uomini interessati a incontri di natura sessuale con minorenni ma, all’atto di concretizzare quanto proponeva, svelava il proprio intento, quello cioè di consumare rapporti con lui stesso, utilizzando anche materiale pedopornografico che, infatti, è stato rinvenuto in notevole quantità.
Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti sulla condotta di A.M., che si trova ristretto presso il carcere di Regina Coeli.




Luneur 1953 – 2008 : Roma verso Norcia attraverso i nostri ricordi


di Damiano Lucarelli, Il portavoce del gruppo Riapriamo il Luneur 1953 – 2008

ROMA – “Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi. Alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni, cosi citava Jeremy Irons”, e noi a quei ricordi siamo ancora attaccati e allo stesso tempo rimaniamo dei sognatori perché i sogni vanno difesi per far si che possano realizzare.
Il nostro ricordo è il LUNEUR chiuso nel 2008, il nostro sogno è la sua riapertura che doveva avvenire dopo tanti rinvii nel 2016.
Oggi ancora quel sogno non si è realizzato ed il ricordo del LUNEUR è ancora vivo dentro di noi e da anni ci battiamo per riavere il nostro parco, ancora oggi lottiamo per avere delle risposte .
L’accostamento con una città colpita da un sisma che ha prodotto tante vittime e danni alle abitazioni è forte, ma l’accostamento serve per evidenziare come lo Stato sia nelle piccole situazioni, si fa per dire visto che anche qui 120 famiglie sono state abbandonate al loro destino, dove hanno perso il proprio lavoro ed il loro futuro, sia nelle situazioni più gravi è “LATITANTE “ .
Il nostro gruppo Facebook RIAPRIAMO IL LUNEUR 1953/2008 riparte da qui, da questa iniziativa che unisce la richiesta di una risposte ai CITTADINI.
Con questa nostra iniziativa “UNA MAGLIETTA PER NORCIA “, si è voluto realizzare delle T-shirt che ricordano il “ Luneur le mejo luci de Roma" dove una parte degli incassi verranno devoluti agli abitanti di Norcia, in segno di solidarietà e vicinanza, dove si comprende il valore della parola” ABBANDONO”.
Le magliette possono essere acquistate sul nostro sito https://riapriamoilluneur19532008.jimdo.com/
E’ nostro intento, con questa iniziativa chiedere un incontro con l’ amministrazione capitolina nella persona del Sindaco di Roma Virginia Raggi, del presidente del consiglio comunale Marcello De Vito ed dell'assessore alla Cultura Paolo Bergamo, dove consegneremo nelle loro mani il nostro sogno “ Luneur le mejo luci de Roma “ auspicando una risposta per la SUA realizzazione .

 




Roma, Ponte Mammolo: autobus in fiamme

 

ROMA – Ha preso fuoco un altro autobus a Roma. Un pomeriggio di "fuoco" dopo gli incendi di ieri di un mezzo Atac ad Anagnina e un altro della Cotral in località Maenza. L’incendio di questo è divampato nel piazzale antistante la fermata della metro B Ponte Mammolo dove fanno capolinea molti bus. Stando alle prime notizie circolate il rogo avrebbe interessato il vano motore ma, per fortuna, è stato spento senza nessuna conseguenza per conducente e passeggeri. Intanto si rafforza la polemica sul parco bus e sulle vetture troppo vecchie e senza manutenzione che circolano in città. Quella interessata dall’incendio a Ponte Mammolo aveva oltre dieci anni di servizio. Quello di oggi, infatti, è già il decimo caso registrato dall’inizio dell’anno.




Roma, IDI (l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata): 24 a processo

 

ROMA – Ventiquattro rinvii a giudizio, due condannati e una decina di patteggiamenti. E' quanto deciso dal gup di Roma per le persone coinvolte nell'inchiesta sul dissesto della "Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione", ente ecclesiastico a cui fanno capo tra l'altro, l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (Idi), il San Carlo di Nancy e Villa Paola. Un crac di decine di milioni di euro. A processo, tra gli altri, anche padre Franco Decaminada, consigliere delegato dell'Idi.
Il processo è fissato per il prossimo 16 novembre davanti ai giudici della nona sezione penale. La procura contesta, a seconda delle posizioni, la bancarotta fraudolenta, l'emissione e utilizzo di fatture false e l'occultamento di scritture contabili e riciclaggio in relazione a tutta una serie di attività di spoliazione dei beni avvenute tra il 2007 ed il 2012.




Roma, prostituzione in via Ardeatina: botte e minacce a giovani ragazze romene

 

ROMA – Sgominato un giro di prostituzione sulla via Ardeatina. I carabinieri della compagnia di Pomezia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (2 in carcere e 4 ai domiciliari) nei confronti di sei indagati, ritenuti responsabili di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ed estorsione. I sei, tutti uomini, due di nazionalità romena e quattro italiani, sfruttavano e favorivano l’attività di alcune giovani donne, tra i 20 ed i 30 anni, tutte di origine romena che si prostituivano su via Ardeatina. L’indagine, nata dalla denuncia presentata da una giovane donna stanca dei soprusi subiti e condotta dal N.O.R.M. – Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Pomezia dall’ottobre 2016 al gennaio 2017, anche con l’ausilio di attività tecniche, ha consentito di accertare come gli sfruttatori tramite violenze e minacce costringessero le donne a consegnargli parte dei profitti della loro attività ricavandone un ingiusto profitto. L’indagine ha inoltre dimostrato come alcuni indagati favorissero l’attività di prostituzione delle giovani donne, accompagnandole sul posto di lavoro e riaccompagnandole a casa a fine giornata, ottenendo in cambio la corresponsione di somme di denaro.




Roma, villa Torlonia: Casina delle Civette in mostra fino all’11 giugno


 

di Gabriella Resse

ROMA – La varietà del vetro, i suoi giochi di luce e di colore e la trasfigurazione in composizione raffinata, luminosa, superba e senza tempo: La Vetrata Artistica. Da mercoledì 10 maggio e fino all’11 giugno, presso la Casina delle Civette di Villa Torlonia a Roma, sarà possibile visitare la mostra “La Vetrata Artistica: Luce e Colore” curata dalle docenti del corso di Vetrate Artistiche della Scuola d’Arte e dei Mestieri “Ettore Rolli” di Roma Capitale, in cui saranno esposti i lavori degli allievi.


Molte sono le tecniche di lavorazione utilizzate per la realizzazione di questo genere di vetrate e parliamo della tecnica della sabbiatura, quella a grisaglia ,la tecnica Tiffany o con legatura a piombo. Nello spazio espositivo dedicato, è possibile ammirare il risultato di questo tipo di lavorazioni, talvolta combinate tra loro, con risultati artistici di pregevole spessore in termini di grazia, bellezza e leggerezza, tra colori e trasparenze suggestive .
In questa mostra, oltre a soggetti in stile astratto, stilizzato, classico e figurativo ,alcuni degli allievi della scuola Rolli, per le loro opere, si sono ispirati ed hanno reinterpretato alcune vetrate che furono realizzate dai mastri vetrai nei primi del 900 per la Casina delle Civette che è proprio adiacente allo spazio espositivo .
La Luce ed i colori che si librano dalle opere di questi talentuosi allievi avvolgono totalmente lo spettatore, tuffandolo in una dimensione di magiche emozioni oniriche, grazie all’abile utilizzo ed accostamento di differenti tipologie e colorazioni di vetro, dai rullati ai cattedrali, dagli opalescenti ai soffiati.
Questi autori, hanno realizzato vetrate che in alcuni casi sono andate disperse, come la ‘Rugiada’ e la ‘Danzatrice’ di Vittorio Grassi, in altri manufatti in vetro invece, si sono ispirati alle illustrazioni destinate ai libri per l’infanzia o alle incisioni di Duilio Cambellotti.
I lavori esposti sono stati realizzati da: Eleonora Bernardi, Giuliana Catenaro, Roberto Arduino Celegato, Vittorio De Angelis, Tullio De Santis, Giulia Fiaschetti, Gabriella Innusa, Laura Oliva, Lidia Pasquali, Paola Quattrini, Annamaria Resse, Maria Rizzuti e Laura Storaro.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.