Roma, caos a Cinque Stelle: al Bilancio arriva Lemmetti ma Mazzillo non ne sa nulla

 

Redazione


ROMA – Gianni Lemmetti, assessore al Bilancio e alle partecipate del Comune di Livorno, saluta la giunta del sindaco Filippo Nogarin (M5s) per andare ad assumere la stessa delega al Comune di Roma. Le voci circolavano da qualche tempo, ma stamani c'è stata l'ufficialità data da una comunicazione del presidente del consiglio comunale di Livorno Daniele Esposito, indirizzata ai capigruppo, in cui si annunciava che l'assessore Lemmetti si era dimesso dall'incarico.

"Io non ne so nulla, non ho avuto informazioni a riguardo. Sono stato fino a ieri sera con la sindaca e non mi è stato detto nulla. Sono informazioni di stampa di cui non sono al corrente. Sinceramente non so di cosa si stia parlando. Io ad oggi continuo ad essere assessore al bilancio, nessuno mi ha comunicato nulla". Così l'assessore al bilancio Andrea Mazzillo, interpellato dall'ANSA, commenta la notizia dell'arrivo al suo posto nella giunta Raggi di Gianni Lemmetti, già responsabile dei conti e delle partecipate di Livorno e dimessosi da tale carica.

"A quanto pare, un altro assessore di peso, Andrea Mazzillo, è stato defenestrato dalla Raggi, di cui non si hanno più notizie da almeno un mese, troppo impegnata a godersi le vacanze nella località top secret, mentre Roma versa in un totale stato di abbandono e l'Atac sta per chiudere. L'unica che dovrebbe essere sostituita nella giunta capitolina è la Raggi, che ha scambiato il Comune di Roma per un tram da cui salgono e scendono assessori, senza che ai cittadini ne venga dato conto. La giunta Raggi ormai è una barzelletta che non fa più ridere. Mettiamo fine a questa pagliacciata". Lo dichiara Gianfranco Librandi del Pd.

"Continuano i record negativi di Virginia Raggi. Con Roma sull'orlo del default e con l'Atac prossima alla chiusura, la Raggi trova il tempo di fare l'ennesimo rimpasto di giunta: siamo al quarto assessore al Bilancio in un anno. Dopo aver cacciato Marcello Minenna, Raffaele De Dominicis è ora il turno di Andrea Mazzillo. Ora arriva da Livorno tal Gianni Lemmetti, che curriculum ha? E soprattutto, quanto durerà?". E' quanto afferma in una nota il consigliere capitolino del Partito Democratico Marco Palumbo. "A questi quattro assessori al Bilancio – prosegue – aggiungiamo anche la cacciata dell'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini, di quella ai rifiuti Paola Murano, oltre ad inchieste e all'arresto di Raffaele Marra che hanno decimato le persone più vicine alla sindaca. L'incompetenza e le lotte di potere dei 5 Stelle stanno uccidendo Roma".




Roma, furti di bagagli nelle auto straniere: nomadi in manette

 

Redazione

 

ROMA – Continua l’azione dei Carabinieri per contrastare i reati che vedono come vittime i turisti in visita nella Capitale. Dopo i numerosi arresti dei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro hanno arrestato quattro nomadi di etnia bosniaca, di 26, 35, 42 e 53 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine e domiciliati nel campo nomadi di via Pontina, specializzati nei furti di bagagli sulle auto con targa straniera, infrangendo i vetri o forzare le portiere.

Transitando in via Clivo dei Publicii, all’Aventino, i Carabinieri hanno sorpreso in flagranza il 26enne, il 42enne e il 53enne, intenti ad asportare i bagagli da un minivan con targa tedesca, dopo aver forzato la portiera anteriore con un grosso cacciavite. I 3 complici sono stati immediatamente bloccati e la refurtiva recuperata e riconsegnata al gruppo di turisti, rientrato poco dopo al veicolo.

In via dei Bresciani, invece, i Carabinieri hanno arrestato il 35enne che, dopo aver infranto il vetro del portellone posteriore di un veicolo con targa francese, ha rubato dal suo interno alcune valige e un trolley. La refurtiva è stata riconsegnata al proprietario.

Tutti gli arrestati sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo. Dovranno rispondere, a vario titolo, di furto aggravato e tentato furto aggravato in concorso.
 




Roma, Dia: le nuove leve della criminalità organizzata investono in tecnologia

 

Redazione

 

ROMA – Negli ultimi dodici mesi, la D.I.A. ha concluso 32 operazioni di polizia giudiziaria, con il sequestro penale di beni per un valore di oltre 210 milioni di euro e la confisca di patrimoni per 6 milioni. Centocinquantadue i soggetti colpiti da provvedimenti restrittivi della libertà personale, di cui 47 'ndranghetisti, 33 camorristi, 24 riconducibili alla criminalità organizzata pugliese, 23 appartenenti a Cosa nostra e 25 collegati ad organizzazioni di altra matrice mafiosa. Da queste indagini e dalle analisi condotte dalla D.I.A. nell'ambito della "Relazione Semestrale" recentemente pubblicata, emerge poi un dato significativo: le "giovani leve" di Cosa nostra, della 'ndrangheta, della camorra e della criminalità organizzata pugliese tendono ad affiancarsi, se non addirittura a sostituirsi, alla generazione criminale precedente, investendo capitali verso aree d'impresa innovative e ad alto contenuto tecnologico; settori sino ad oggi apparentemente esclusi dalla sfera d'interesse delle mafie.




Roma, scene da film a Batteria Nomentana: si affrontano in strada con bastoni e coltelli

 

Redazione

 

ROMA – Scene da film, nel pomeriggio di ieri, in zona Batteria Nomentana. Un romano di 43 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, e due cittadini filippini, di 29 e 30 anni incensurati, dopo una lite verbale scaturita per futili motivi, hanno deciso di regolare i conti affrontandosi in strada.

Da una parte il romano, armato con un lungo bastone con l’estremità in metallo, dall’altra i due cittadini filippini, entrambi con coltellacci da cucina in pugno.

Solo grazie all’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli la situazione non è degenerata.

I militari si trovavano in zona nel corso di uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio e hanno udito delle urla provenire da via Migiurtina.

Quando si sono affacciati sulla strada hanno subito intuito la potenziale pericolosità di quanto stava per accadere e sono intervenuti senza esitazioni, bloccando e disarmando i contendenti ancor prima che potessero iniziare a colpirsi.

I Carabinieri hanno sequestrato due grossi coltelli da cucina con lame lunghe 20 cm, in possesso dei cittadini filippini, e un bastone lungo 90 cm impugnato dall’italiano.

Nei loro confronti è scattata la denuncia a piede libero per tentate lesioni personali e porto di armi o oggetti atti ad offendere.




Roma, olio sulla fontana dei Tritoni in piazza Bocca della Verità

ROMA – Nuovo sfregio ad una fontana della Capitale. Questa volta ad esser presa di mira è stata la fontana dei Tritoni in piazza Bocca della Verità, in centro. Ignoti hanno versato nella vasca un notevole quantitativo di olio, contenuto in una tanica da 4 litri di liquido per motori, poi abbandonata sul posto. Sono stati alcuni passanti a segnalare l’episodio, su cui ora indagano i carabinieri del comando Roma Piazza Venezia. Ferma condanna dal Campidoglio, con il vicesindaco Luca Bergamo che ha puntato il dito contro il danno a “un monumento simbolo di Roma”. Il personale della Soprintendenza Capitolina e del dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Campidoglio ha organizzato il pronto intervento in giornata: è stata svuotata e pulita la vasca. Così, già nel primo pomeriggio, è stato possibile riattivare il flusso idrico e restituire il monumento alla fruizione pubblica.




Orrore a Roma, donna uccisa e mutilata dal fratello: i suoi arti gettati in diversi cassonetti

ROMA – Si è appena concluso con il fermo da parte del P.M. del fratello della vittima, il mistero delle due gambe ritrovate ieri sera all’interno di un cassonetto in Via Maresciallo Pilsudsky.  Ieri, intorno alle 20, una ragazza che rovistava nei cassonetti, ha trovato due gambe apparentemente di donna legate con del nastro da pacchi.

La ragazza si è rivolta immediatamente alla Polizia di Stato. Gli investigatori della Squadra Mobile, coadiuvati dai colleghi del commissariato Villa Glori e della Polizia Scientifica, hanno subito acquisito alcune immagini di telecamere installate nei pressi del luogo ove sono stati rinvenuti gli arti, dalle quali emergeva che un uomo nella notte tra il 14 e il 15, gettava un oggetto voluminoso nel cassonetto.

Simultaneamente, sono state passate al setaccio le più recenti denunce di scomparsa, tra le quali emergeva quella di una donna di 59 anni di cui non si avevano notizie dal 14.
La donna, Nicoletta Diotallevi, abitava con un fratello poco più grande di lei, in un appartamento del quartiere Flaminio dove i poliziotti hanno rintracciato l’uomo, che fin da subito forniva dichiarazioni contrastanti.
L’uomo, Maurizio Diotallevi di 62 anni, è stato condotto in questura dove è stato sottoposto ad interrogatorio dal P.M. titolare dell’indagine. Dinanzi al magistrato, il Diotallevi ha ammesso di essere l’autore dell’omicidio e del tentativo di occultamento del cadavere, il delitto sarebbe avvenuto per motivi familiari.
Nella tarda mattinata, in un cassonetto di Via Guido Reni avvolti in un sacco è stato rinvenuto il resto del cadavere.
Al termine dell’interrogatorio, il P.M. ha emesso un decreto di fermo che è stato notificato all’indagato e che dovrà essere convalidato nei prossimi giorni da parte del G.I.P. del Tribunale di Roma.




Roma, droga a piazza Vittorio: 5 arresti in 24 ore. Carabiniere morso da un pusher

 

Redazione


ROMA – I Carabinieri di Roma, con il supporto di quelli della Compagnia Speciale, stanno portando avanti da tempo una pianificazione di servizi ad hoc nella zona di piazza Vittorio Emanuele II, cuore pulsante del popoloso e multietnico quartiere dell’Esquilino, finalizzati alla repressione dei fenomeni di illegalità diffusa e di degrado.

In sole 24 ore, i Carabinieri hanno arrestato 5 pusher sopresi in azione nei giardini “Nicola Calipari”, nel dedalo di stradine e di piazze laterali sequestrando centinaia di dosi tra hashish e marijuana, oltre ad un ingente somma di denaro frutto della loro illecita attività.

A finire in manette per mano dei militari della Compagnia Roma piazza Dante sono stati due cittadini del Gambia di 21 e 31 anni, uno della Guinea di 21 anni e uno della Nigeria di 41 anni – tutti nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti – sorpresi mentre stavano cedendo dosi a potenziali clienti, a loro volta segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo in qualità di assuntori di droghe.

Durante l’arresto del cittadino della Guinea, un Carabiniere della Compagnia Speciale è rimasto ferito all’avambraccio dopo essere stato morso dal pusher al momento dell’arresto. Portato in ospedale, il militare è stato giudicato guaribile in 7 giorni.

Nella stessa giornata, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno acciuffato uno spacciatore di marijuana 23enne del Gambia, nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, che aveva fatto base in piazza Manfredo Fanti. Oltre alle dosi pronte per lo spaccio trovate nelle sue tasche, i militari hanno trovato altre decine di grammi di “cannabis” nell’abbigliamento intimo durante la perquisizione.




Roma, paura al Flaminio: fiamme in un villino, un morto


 

ROMA – Una persona è morta in un incendio divampato la scorsa notte in un villino in via Prato della Corte 1.915. A quanto riferito il rogo è divampato poco prima delle quattro per cause ancora in corso di accertamento. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Roma con tre squadre, due autobotti, il carro autoprotettori, il funzionario di servizio, nonchè gli agenti della polizia di Stato del commissariato Flaminio Nuovo e delle volanti. Nell’abitazione, a quanto riferito, vie erano quattro persone (due uomini e due donne tutti italiani). Il personale dei pompieri dopo aver indossato le protezioni individuali, ha iniziato l’opera di spegnimento del villino. Delle quattro persone presenti solo tre si sono messe in salvo riuscendo a fuggire da una finestra, una quarta, un uomo nato il 27 ottobre 1946, è deceduto all’interno. A quanto si è appreso, l’uomo, compagno di una delle donne presenti e residente dell’abitazione, aveva problemi di deambulazione è rimasto all’interno ed è stato trovato privo di vita intorno alle 6 quando i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme. Indagini sono in corso per far luce sulla vicenda. Sul posto anche la Squadra Mobile e la Polizia Scientifica per i rilievi del caso.




Roma, medico chirurgo "fatto" di cocaina e crack: arrestato per violenza sessuale

 

ROMA – Maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni nei confronti della compagna, e corruzione di minorenne nei confronti del figlio. Questi i reati ai quali dovrà rispondere, P.F., un medico chirurgo di 55 anni, arrestato dalla Polizia di Stato. Sono stati gli agenti della squadra mobile della Questura di Roma, nell’ambito di indagini coordinate dalla locale Procura, a notificare all’uomo la misura della custodia cautelare in carcere.
L’indagine trae origine dalla denuncia sporta dalla sua compagna che ha riferito agli investigatori una serie di abusi sessuali, lesioni e maltrattamenti, aggravati dall’uso di cocaina e crack, da parte del medico, di cui sarebbe stata vittima da diverso tempo.
Grazie alle indagini effettuate, sono stati raccolti una serie di elementi probatori che hanno confermato quanto riferito dalla parte offesa, ormai stremata dalle continue offese verbali del compagno, dai suoi gesti violenti e dalle sue insolite abitudini sessuali.
All’esecuzione della misura cautelare, ha partecipato anche personale del Compartimento di Polizia Postale Lazio, con il quale si è proceduto al sequestro di materiale informatico, al fine di verificare l’eventuale sussistenza anche dei reati di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico, al momento esclusi




Roma, Portonaccio: stroncata sul nascere rapina a mano armata in negozio di animali

 

ROMA – Non c’è due senza tre. Questo devono aver pensato i due rapinatori che, con un’auto appena rubata, pistola in pugno e passamontagna calato sulla testa, erano pronti a rapinare un grande negozio per animali nel quartiere Portonaccio.
A seguirli però, c’erano gli agenti della Polizia di Stato che li hanno ammanettati appena scesi dall’auto.
La prima nota, giunta al 112 Nue nella tarda mattinata di sabato, che segnalava un movimento sospetto nei pressi di un esercizio commerciale dedito alla vendita di cibo per animali, è stata inviata agli agenti del commissariato Prenestino, diretto da Antonio Soluri, che stavano svolgendo un servizio anti-rapina. I poliziotti, hanno così localizzato il veicolo “sospetto” da dove, dopo pochi secondi, sono scesi due uomini che, con pistola in pugno, dopo aver calzato guanti e passamontagna, stavano per entrare nel negozio. Neanche il tempo di chiudere lo sportello dell’auto che, A.A. e M.E., queste le iniziali dei due romani di 41 e 54 anni, sono stati disarmati e arrestati.
La pistola era una fedele replica di un famoso revolver, i passamontagna erano stati ricavati artigianalmente da alcuni pezzi di stoffa e l’auto era stata rubata solo da pochi minuti.
L’arresto odierno, ha permesso di risolvere, almeno in parte, altre 2 rapine subite dallo stesso esercizio commerciale nel mese di giugno. Gli investigatori infatti, grazie ai filmati delle due precedenti rapine, hanno potuto riconoscere in A.A., uno degli autori.
Gli investigatori sono ora al lavoro per chiarire le dinamiche di queste e di altre rapine simili avvenute nella zona.
A.A. e M.E. già noti alle forze dell’ordine per fatti simili, dopo l’arresto sono stati accompagnati a Regina Coeli. 




Roma, tangenti Anas: chiesto il giudizio immediato per 52 persone

 

ROMA – La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di 38 persone fisiche e di 14 società per il giro di tangenti da centinaia di migliaia di euro che ha coinvolto dirigenti e funzionari dell'Anas in carica fino al 2015. Associazione per delinquere, corruzione, turbativa d'asta, voto di scambio, truffa e abuso d'ufficio i reati contestati a seconda delle posizioni tra gli imputati Antonella Accroglianò, la "Dama Nera", ex capo coordinamento tecnico amministrativo Anas, e l'ex sottosegretario Giuseppe Meduri. Tra gli imputati anche gli ex dirigenti e funzionari Anas Oreste De Grossi, Antonino Ferrante, Sergio La Grotteria e Giovanni Parlato, tutti licenziati, come la Accroglianò.