Roma, fuga di gas in zona La Giustiniana

ROMA– Nella mattina del 20 novembre, squadre di Vigili del Fuoco del comando sono intervenute, sotto un cavalcavia in zona La Giustiniana, per una fuga di gas da una condotta di media pressione.

Gli operatori, giunti sul posto con il funzionario di servizio, hanno effettuato una serie di misure strumentali per individuare la perdita di gas dalla condotta. Sul posto, erano presenti anche i tecnici dell’Ente che gestisce il gas per le riparazioni.

A scopo precauzionale, per la messa in sicurezze dell’area coinvolta dalla fuga di gas, è  stato temporaneamente chiuso il cavalcavia nei due sensi di marcia fino alla riparazione della condotta.

Non si sono registrate persone ferite o casi di intossicazione.




Violenza contro le donne, Tagliente: “A Roma una straordinaria iniziativa”

ROMA – Il prefetto Francesco Tagliente, il quale di recente ha rilasciato una intervista sul tema della violenza contro le donne, sulla sua pagina Facebook, ha segnalato un’iniziativa molto particolare e da non perdere che si terrà a Roma. Tagliente, già Questore di Roma e Prefetto di Pisa, il quale da circa 10 anni sostiene che per ridurre i casi di femminicidio bisogna intervenire anche sugli autori, ovvero sui i carnefici, scrive: “In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne nella Capitale è prevista una straordinaria iniziativa con circa 800 donne imprenditrici e rappresentanti di governo provenienti da circa 100 Paesi.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita 18 anni fa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione che ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a promuovere attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.

Verso la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituzioni ed associazioni – prosegue Francesco Tagliente – propongono vari incontri, convegni, dibattiti, conferenze, tavole rotonde, spettacoli, incontri nelle scuole, videoinstallazioni e flashmob per far riflettere sul tema della violenza di genere e combattere maltrattamenti e abusi sulle donne.

Peraltro, In alcune realtà territoriali le celebrazioni abbracciano tutto il mese di novembre. Nell’ambito delle celebrazioni, Roma sarà teatro di una grande manifestazione in favore della difesa delle Donne e sarà alla ribalta nelle televisioni e sui social network dei circa 100 Paesi partecipanti, dando così voce ad una nuova generazione di Donne impegnate a lottare e promuovere i valori della parità di genere, valori che superano le differenze culturali, politiche, economiche, sociali, religiose e razziali.

Dal 20 al 22 novembre 2017 avrà luogo a Roma il 65esimo Congresso Mondiale FCEM (Femmes Chefs d’Entreprises Mondiales) che porterà nella capitale circa 800 donne imprenditrici E rappresentanti di governo provenienti da CIRCA 100 Paesi. Considerato il grande impegno profuso da FCEM nella gestione di problematiche legate al mondo del lavoro e della diversity, ma soprattutto nella tutela della donna, e considerata la vicinanza del Congresso alla Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, Laura Frati Gucci World President dell’Associazione ha organizzato il 22 Novembre una “Celebrazione delle donne del mondo del business contro la violenza sulle donne. Il giorno 22 novembre alle 17.00 le congressiste al termine dei lavori che si terranno al Teatro Sistina scenderanno la scalinata di Trinità dei Monti. L’evento apporterà un significativo e prestigioso contributo di valore culturale, sociale ed educativo alla città di Roma e non solo”.




Roma, caso liceo Virgilio: droga e sesso a scuola. E spunta un video

ROMA – Dopo i petardi esplosi nel cortile il Virgilio, storico liceo classico nel cuore di Roma, torna sotto i riflettori per un video che ritrae due studenti che fanno sesso a scuola. Riprese fatta all’insaputa dei due protagonisti.

Durante l’occupazione del Liceo Virgilio di Romadue ragazzi si appartano e fanno sesso. Qualcuno, probabilmente un altro studente, li vede, tira fuori lo smartphone, filma di nascosto e posta il video su Whatsapp. Le immagini in pochi minuti fanno il giro della scuola e poi escono anche fuori dall’istituto tanto che raggiungono i genitori dei diretti interessati che vengono così a scoprire dell’esistenza del filmato. Ora i genitori della ragazza sarebbero pronti a sporgere denuncia contro chi ha filmato per produzione e diffusione di materiale pedopornografico e anche per violenza privata.

Si trattava di un momento intimo, fuori dalle regole della scuola, ma che comunque era destinato a rimanere privato. Invece la privacy è stata violata e le immagini sono finite in rete. Non è chiaro se i due diretti interessati ne fossero a conoscenza e se addirittura fossero stati ricattati per quelle immagini. Sta di fatto che in tanti hanno visto il video dentro e fuori le mura dell’istituto. Come riporta il Corriere della Sera, la notizia avrebbe raggiunto anche i genitori dei due giovani che non l’hanno presa bene. I genitori della ragazza starebbero valutando la denuncia contro chi ha filmato e ha diffuso le immagini in rete.

Un ennesimo episodio che va a macchiare il nome del liceo romano. Nei giorni scorsi era già finito sulle pagine di cronaca per una bomba carta esplosa durante la ricreazione. Inoltre durante l’occupazione dell’istituto la struttura sarebbe stata trasformata in una discoteca con ingresso a pagamento (5 euro per entrare). In quelle notti sarebbe accaduto di tutto al Virgilio, secondo alcune tesimonianze girava droga, alcool e a quanto pare si faceva anche sesso. Tanto che la preside Carla Alfano si era rivolta alla polizia per sollecitare lo sgombero della struttura.

Alcuni studenti e genitori sostengono che ci sia “un attacco a questa scuola”, altri, tra cui i rappresentanti in Consiglio di istituto, auspicano provvedimenti disciplinari criticando le “esagerazioni” di certa stampa. “Questo video nessuno lo ha visto e, prima che uscisse sui giornali – assicura il rappresentante degli studenti Emanuele Tirello – non ne avevamo nemmeno sentito parlare. Riteniamo in ogni caso che sia un fatto gravissimo e lo condanniamo”. A mettere in discussione che il video davvero esista è il presidente uscente del comitato genitori Marco Luzzatto, che parla di “attacco mediatico”. Il fronte dei genitori, comunque, è tutt’altro che monolitico, e sono sempre di più le famiglie che chiedono un ritorno alla normalità, preoccupati dei recenti episodi.




Roma, operazione centurione: “La Raggi fa copia e incolla”

ROMA – Operazione “Centurione”, così era stato battezzato il progetto che il comitato cittadino S.O.S. sicurezza Roma ed il Laboratorio una donna per la tutela dei diritti dei deboli, avevano inviato con PEC in data 26 settembre 2017 alla Sindaca di Roma.

Tantissimi i cittadini che hanno firmato una petizione a supporto di questo progetto che chiede la militarizzazione dei punti sensibili nel comune di Roma. Questo chiedeva in sostanza il progetto “Centurione”.

Si leggono negli ultimi giorni comunicati da parte dell’amministrazione capitolina che chiede con forza che le strade di Roma vengano militarizzate, copiando o facendo suo, come meglio preferite, il progetto “Centurione”.

Peccato che i proponenti non siano stati convocati dall’amministrazione capitolina per elaborare insieme un percorso condiviso nell’attuazione di questo progetto. Troppe le esigenze ed i bisogni di una città ormai allo sbando.

Bambini, giovani donne, soggetti deboli riuniti nel chiedere più sicurezza e maggiore attenzione per le esigenze dei quartieri decentrati. Bisogno di vigilanza dei mercati, nelle scuole, davanti alle banche, vicino alle chiese. Quartieri ormai ridotti in ghetto come Torpignattara. Sono queste le voci che si sono elevate nel proporre il progetto “Centurione”.

Le associazioni tornano a scrivere alla Raggi inviando una nuova pec pur dicendosi felici della decisione del Sindaco di fare suo il progetto “centurione” chiedono l’immediata attuazione ed un tavolo di collaborazione con la città.

Simone Carabella




Roma, Aci: Sos strade, 22% senza cinture

 ROMA – A Roma il 22% dei conducenti ancora non allaccia le cinture di sicurezza. Tale percentuale sale a 26% tra i passeggeri anteriori e sfiora l’80% sul sedile posteriore. Sono i dati che emergono dal monitoraggio realizzato dalla fondazione Filippo Caracciolo presentato oggi da Automobile Club Roma e Direzione Compartimentale Centro Studi Aci su 66 mila veicoli in 9 punti nevralgici della rete viaria della Capitale. “Preoccupa” anche “il dilagare di un uso scorretto dello smartphone alla guida”, l’sos lanciato. Sul fronte dei bambini secondo l’indagine c’è una vera e propria “emergenza sociale: il 57% viaggia senza i sistemi di ritenuta previsti dal Codice della strada”, spiega lo studio.”




Roma, viale del Policlinico: trovato cadavere donna in sottopasso

 ROMA – Il cadavere di una donna, dell’età apparente di 40-45 anni, è stato trovato stamattina in strada a Roma in un sottopasso all’altezza di piazza della Croce Rossa, nei pressi di viale Policlinico. Sul posto i poliziotti del commissariato Porta Pia, della Squadra Mobile, della polizia scientifica e personale medico del 118. Sono in corso indagini.




Amedeo Minghi, intervista esclusiva: il 13 novembre al Sistina di Roma

Il 13 novembre al Teatro Sistina di Roma Amedeo Minghi terrà un grande concerto spettacolo dal titolo “Sono un artigiano della canzone”. Il titolo dell’evento la dice lunga. A guardarlo sembra davvero che il tempo non abbia cancellato la passione e la professionalità di uno degli artisti del canto e della composizione fra i più importanti che l’Italia può vantarsi di avere.

Amedeo Minghi compie un passo importante per la sua carriera giunta a ben cinquant’anni che oltre ad una copiosa discografia di tutto rispetto, lo pone in modo assoluto fra i migliori “cantori della purezza del sentimento” che con decine e decine di pezzi memorabili è entrato nei cuori dei romantici inguaribili divenendo una colonna sonora di eventi della vita. L’artista torna con una recentissima uscita sul mercato discografico mondiale di un triplo CD e vinile “La bussola e il cuore”, distribuito dalla Sony zeppo di brani antologici della sua carriera che già sta riscuotendo il plauso dei fans vecchi e nuovi che riscoprono e scoprono un artista che alla fine del primo ventennio degli anni duemila riesce ad emozionare con una poesia canora che lo ha sempre contraddistinto.

Il 26 Ottobre è uscito il libro dal titolo “SiAmo questa musica”, una sorta di romanzo a tre voci in cui Amedeo Minghi, il pubblico e la voce narrante, raccontano esperienze di vita, ricordi, emozioni: storie legate a questa musica che insiste e si tramanda da più generazioni, come testimoniano le centinaia di lettere di cui si compone questo libro presentato ufficialmente il 28 Ottobre ad Ascoli Piceno. Amedeo Minghi condivide la gioia dei suoi fans con un nuovo tour di concerti-spettacoli che hanno già sbancato i botteghini con sold-out per i concerti previsti per Firenze il 15 Novembre e Bologna il 16 Novembre che dimostreranno qual’ora ce ne fosse bisogno quanto egli sia un artista visionario, melodista e quanto confermi sempre la sua enorme capacità di essere un autore e interprete sognatore della canzone italiana che tutto il mondo oramai conosce.

I manifesti pubblicitari del concerto spettacolo dal titolo “Sono un artigiano della canzone”  previsto per giorno 13 novembre al Teatro Sistina di Roma parlano chiaro e ci anticipano che vedremo Amedeo Minghi “parlare, cantare, ballare, suonare e vivere”; una festa gioiosa che egli stesso ci spiega con le sue parole: “In occasione dei miei cinquant’anni di carriera, avevo la necessità di far ascoltare ciò che sono oggi con nuove canzoni, ma nello stesso tempo, senza toni celebrativi, riconsiderare la mia esperienza musicale.

Durante questo concerto spettacolo racconterò di questo mio ultimissimo lavoro, muovendomi dentro questi tre cd, che, come tre satelliti, orbitano intorno a ciò che è il mio mondo musicale, fatto di tante occasioni e percorsi. Questo lavoro mette in luce una profondità espressiva che si rintraccia nei miei provini inediti, nell’inconsapevolezza di canzoni che hanno resistito al tempo e nello stesso tempo, il piacere di condividere nuovi brani ora, da teatrante, quale mi definisco, è il momento di vederli in scena”.

Noi de L’Osservatore D’Italia abbiamo intervistato in esclusiva il Maestro Amedeo Minghi, che attraverso le sue parole ci ha pregiato di alcuni aneddoti che si celano dietro la nascita del nuovo album, del fortunatissimo libro e dello spettacolo teatrale che sta riscuotendo un grande successo in tutta Italia.  

 

E’ tornato in Teatro con un nuovo spettacolo dal titolo “Sono un artigiano della canzone” in cui porta in scena il triplo album “La bussola e il cuore” e festeggia anche il successo del suo libro “Siamo questa musica”. Come nasce l’esigenza di fare ascoltare la sua musica in teatro?

E’ una cosa che faccio da moltissimi anni, una cosa molto antica, non c’è una motivazione nuova. E’ la stessa di sempre, da quando ho iniziato a fare teatro nel lontano 4 aprile 1989 al Piccolo Eliseo, che era un piccolo teatrino di prestigio qui a Roma. L’esigenza era quella di portare questa musica alla gente, perché il mio referente in tutti questi anni, oltre cinquanta che siamo insieme, è sempre stata la gente, il pubblico. Ho sempre avuto un rapporto molto stretto con il pubblico, quindi incontrarli mi sembrava normalissimo. E’ da quel lontano aprile 89 che va avanti questa cosa, per cui è un rapporto antico e molto consolidato con la gente che segue il mio lavoro, tanto più adesso che è arrivato questo disco e soprattutto questo libro “SiAmo questa musica”.

 

Parliamo del nuovo disco “La bussola e il cuore”, un viaggio artistico tra il presente e il passato. Lei ha ripescato quindi vecchi nastri, vecchi brani…

Si, che poi è la parte migliore del disco, di tutto il lavoro. Cinque brani,tra i tanti successi, ne abbiamo scelti cinque che sono stati rivisitati, riarrangiati e ricantati ma in realtà su quaranta brani ben trenta sono inediti quindi è un lavoro assolutamente originale, non è una rivisitazione del mio repertorio né una collection. Sono tre CD con tre percorsi diversi: uno di inediti, il secondo con alcuni brani celebri rivisitati e il terzo “Mappe” dove ci sono tanti brani inediti ma che erano rimasti nascosti nelle varie epoche, secretati, dimenticati chissà perché e scritti chissà per chi. Una riproposta insomma che parte da lontano per arrivare fino al presente e in qualche modo, possiamo dire, che il disco è tra il passato e il futuro. E’ tutto meno che una raccolta, è tutto meno che una compilation. E’ un lavoro assolutamente composito, con il suo perché.

 

Possiamo definirlo un punto per un nuovo inizio artistico?

Si. E’ per fare anche il punto della situazione; siamo arrivati a cinquant’anni ed oltre di carriera; come siamo arrivati a tutto questo, come è stato possibile, attraverso quali tappe, quali meccanismi? Ho chiesto al pubblico di dirmi qual’era, secondo loro, il punto focale per cui siamo insieme da oltre cinquanta anni; è venuto fuori questo libro “Siamo questa musica”.

 

Che abbraccia lo stesso concetto del disco…

Si, il libro praticamente è il disco ma è anche lo spettacolo . Tre cose che sono mescolate tra di loro quindi il mio punto di vista è diventato uno spettacolo, il loro punto di vista è diventato un libro meraviglioso, bellissimo che tra l’altro sta avendo un grande successo in questo momento.

 

Lo spettacolo teatrale ha fatto sold out a Milano e Napoli, questo bisogna anche ricordarlo…

Milano, Napoli, Torino, Mestre, un po’ ovunque praticamente. Poi ripeto, il mio rapporto con il teatro è antico, risale all’89, per cui siamo abituati ad incontrarci in teatro…

 

Nel panorama musicale italiano, spiccano i talent show. Che opinione ha in merito?

Lasciamo perdere…

 

Tra qualche mese ci sarà il festival di Sanremo 2018. La vedremo sul palco dell’Ariston?

Francamente non lo so, non è nei miei programmi. Claudio ha già tolto le eliminazioni, mi sembra una cosa sacrosanta. Ha portato la canzone a quattro minuti dando un po’ di dignità a questi brani, per cui sicuramente metterà al centro dello spettacolo la musica. Se dovesse invitarmi e chiamarmi, diciamo che si, mi renderei  disponibile.

 

Progetti futuri?

Sono tanti, spero di realizzarne se non tutti qualcuno. Nel cassetto ne ho alcuni pronti e in testa ancora tanti sogni da realizzare e progetti.

Angelo Barraco e Paolino Canzoneri

 

 




Bitcoin: la criptovaluta del momento

Nella scena finanziaria del momento si sente parlare spesso di criptovalute. Cosa sono e come funzionano? Due domande lecite, soprattutto alla luce delle recenti performance di Bitcoin, Ethereum e Litecoin, solo per citarne qualcuna.

Nel pieno del boom virtuale, capire cosa sono le criptovalute e come funzionano è qualcosa di fondamentale importanza soprattutto perché, critiche a parte, esse potrebbero davvero rappresentare il futuro.

Una criptovaluta rappresenta a tutti gli effetti denaro virtuale, che dunque non possiamo toccare con mano, ma che basa il proprio funzionamento sui principi della crittografia. Stiamo parlando di strumenti digitali open sourceche superano il concetto di denaro tradizionale posseduto dai governi e permettono di compiere operazioni in sicurezza e anonimato.

Le informazioni alla base delle transazioni in criptovalute vengono memorizzate e trasmesse, ma soltanto i destinatari delle stesse possono leggerle. Per capire cosa sono ma soprattutto come funzionano le criptovalute, bisogna immaginarle come degli strumenti ricchi di dati da decodificare.

La già citata crittografia viene utilizzata per verificare le transazioni e controllare l’entrata della valuta nel sistema attraverso l’attività di mining. Il procedimento rende il sistema stesso più robusto, ma soprattutto più sicuro.

Una delle criptovalutee più in voga del momento, grazie alle sue performance molto soffisfacenti sono i Bitcoin. Parliamo di una valuta elettronica fra le più famose e una delle loro caratteristiche peculiari è che non c’è un organo centrale che li emette, ma essi utilizzano un database distribuito tra i nodi della rete che traccia le transazioni, processo noto come blockchain.

Inoltre, i Bitcoin utilizzano la crittografia per gestire gli aspetti funzionali quali, ad esempio, la creazione di nuova valuta.

I Bitcoin, dunque, sono una moneta che non ha padrone e che non esiste fisicamente, ma può essere usata per i pagamenti proprio come se fosse una moneta fisica.

Il loro valore, poi, è stabilito sulla base di complessi calcoli e il loro mercato è abbastanza ristretto, oltre al fatto che la crescita di questa moneta è controllabile e stabilita a priori, aspetto questo che la rende immune dalle fluttuazioni legate alle politiche monetarie e che permette di stabilire un certo livello di inflazione.

Cosa sono i Bitcoin?

I Bitcoin sono, dunque, una valuta virtuale creata nel 2009 da Satoshi Nakamoto, un informatico di cui in realtà non si conosce la vera identità.

La nascita dei Bitcoin è corrisponde alla concretizzazione del concetto di criptovaluta che è una valuta digitale, decentralizzata e paritaria implementata sulla crittografia per generare moneta e validare le transazioni.

La volontà era quella di creare una valuta indipendente da ogni autorità e che permettesse, dunque, di effettuare pagamenti elettronici su scala globale in modo veloce e anonimo.

Questo tipo di valuta, dunque, esiste solo virtualmente e non ha una corrispondenza fisica. Questo aspetto ha creato diversi problemi in termini di fiducia tanto che in alcuni paesi la valuta è stata vietata. 
La modalità di scambio dei Bitcoin, infatti, prevede l’assenza di un’autorità di controllo e i trasferimenti vengono definiti come un cambio di proprietà della valuta.

Questa peculiarità impedisce di annullare una transazione e riappropriarsi dei Bitcoin trasferiti, anche perché la transazione viene trasmessa ai nodi più vicini della rete che poi propagano il pagamento attraverso la rete.

I nodi onesti, però, rifiutano le transazioni fraudolente o invalide, cosa che aumenta il livello di sicurezza degli scambi effettuati.

La caratteristica essenziale dei Bitcoin, poi, è che nessuno può controllarne il valore, proprio grazie al metodo di creazione della valuta che è decentrato.

La quantità di valuta in circolazione è definita a priori e tutti ne sono a conoscenza; in questo modo l’inflazione, che è prevedibile, può essere utilizzata da un ente centrale per ridistribuire la ricchezza tra gli utenti. La quantità totale di Bitcoin è stata stabilita a priori e tende a 21 milioni.

Come si usano i Bitcoin?

Per poter utilizzare i Bitcoin si deve prima scaricare sui propri supporti informatici il portafoglio Bitcoin, detto anche wallet che ha la funzione di custodire il denaro che poi genererai o che ti verrà dato.

Il portafoglio genera automaticamente un indirizzo Bitcoin, ma si ha la possibilità di crearne uno ogni volta che se ne ha necessità. 
Il portafoglio Bitcoin e l’indirizzo Bitcoin non sono la stessa cosa: il wallet è un portafoglio unico a cui si possono associare i vari indirizzi che si generano mano mano, secondo regole precise di comportamento.

L’attività di reperimento dei Bitcoin si chiama Mining e può essere svolta tramite l’acquisto dei Bitcoin da altre persone o aderendo ad un pool che è una sorta di consorzio a cui ogni persona cede una parte delle risorse del proprio pc.

Attraverso il cedimento delle risorse del pc, si possono effettuare calcoli molto complessi che porteranno a risolvere crittografie, la cui soluzione mette a disposizione un certo numero di Bitcoin da dividere fra coloro che hanno messo in comune le risorse in base al contributo iniziale.

Bitcoin: vantaggi e svantaggi

L’utilizzo dei Bitcoin presenta tutta una serie di vantaggi e di svantaggi. Uno dei principali svantaggi, ad esempio, è la ristrettezza del mercato: non sempre è facile, infatti, trovare persone che accettano pagamenti in Bitcoin.

Ciò determina anche il fatto che tale valuta è poco diffusa, diventando sensibile agli eventi ed avendo ancora un valore molto volatile. 
Infine, la giovane età della valuta determina servizi in via di sviluppo, con conseguenti limitazioni nell’utilizzo rispetto alle altre valute.

D’altra parte, però, i pagamenti effettuati con i Bitcoin sono liberi e trasparenti: è possibile, infatti, trasferire Bitcoin in ogni momento e da ogni parte del mondo, senza limitazioni; ogni transazione, poi, è registrata in forma anonima nella rete Bitcoin e consultabile in ogni momento.

Inoltre, i pagamenti tramite Bitcoin sono soggetti a rischi minori proprio per il loro carattere di anonimato che non diffonde i dati personali dell’acquirente e permette un commercio pressoché libero da frodi fiscali e furti d’identità.

Infine, le commissioni di pagamento sono personalizzabili dall’acquirente sulla base della velocità di conferma di pagamento che si vuole avere, mentre invece non esistono per la ricezione di Bitcoin.

Aspetto negativo di questa valuta è che è sempre più spesso utilizzata nei traffici illegali, ad esempio quelli di droga, proprio per l’anonimato delle transazioni che rendono impossibile recuperare i dati sensibili dell’acquirente e del venditore.

Giulia Ventura




Roma, insegnanti precarie senza futuro: lunedì la protesta in Campidoglio

ROMA – Lunedì 6 novembre 2017 centinaia di insegnanti precarie del Comune di Roma scenderanno in piazza di fronte al Campidoglio per manifestare contro la loro situazione. Sono insegnanti che si trovano in questo stato da anni nonostante ricoprano importanti incarichi presso l’Amministrazione capitolina e garantiscano il servizio scolastico con grande professionalità: “Ad oggi – dichiarano le docenti – non vediamo ancora nessuna speranza per una stabilizzazione concreta ed appropriata per tutte noi. Ci viene chiesto di partecipare ad un concorso pubblico di soli 50 posti per un precariato storico con delle modalità e requisiti che fanno restare fuori molte di noi”.

Sono persone stremate che si sentono prese in giro. La loro idoneità è stata dimostrata in tutti questi anni di Lavoro Professionale nelle Strutture scolastiche Comunali e adesso, tutti questi docenti precari si vedono tagliati fuori da una futura stabilizzazione: “Siamo tante – dichiara un’insegnante – arrabbiate, organizzate e sicure di raggiungere il nostro obiettivo che è quello di far annullare il bando”.

Era il 6 maggio del 2016 quando il commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha approvato la pianificazione triennale 2016-2018 delle assunzioni del personale capitolino: “Più di un terzo delle assunzioni complessive sarà destinato al settore educativo-scolastico, tramite l’assegnazione di 360 nuove educatrici e maestre a scuole e nidi – faceva sapere in una nota il Campidoglio – La scelta di privilegiare tale ambito conferma l’impegno dell’amministrazione di garantire la corretta e tempestiva calendarizzazione scolastica e pone le basi per una razionale pianificazione dei futuri piani assunzionali dell’ente”.
Eppure, denunciano le maestre storiche, “le assunzioni non bastano” e “tagliano fuori noi che abbiamo lavorato per più di 36 mesi e non potremo più farlo per via di una sentenza della Corte di Giustizia Europea che vieta alle pubbliche amministrazioni di prolungare i contratti a termine oltre quel termine”. Chiedono una cosa semplice, la stessa che era stata promessa loro nel settembre del 2015: l’assunzione. Nel 2015 il ministro Madia ha pubblicato la circolare che consentiva anche ai Comuni di poter reiterare i contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi, equiparando in sostanza la disciplina a quella valida per gli insegnanti statali. E si erano aperte delle speranze oggi infrante. E dunque lunedì sarà una giornata di protesta per le maestre precarie
Simone Carabella

 




Roma, stuprate da rom: per il Gip è stato un atto feroce

ROMA – Nello stupro di due 14enni, avvenuto il 10 maggio scorso a Roma e che ha portato all’arresto di due rom italiani di origini bosniache, siamo in presenza di un atto “feroce” in cui le due ragazzine sono state anche minacciate di morte. E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia emessa dal gip Costantino De Robbio nei confronti di Mario Seferovic di 21 anni e di Bilomante Maikon Halilovic di 26, accusati di violenza sessuale e sequestro di persona. Per il gip, “lo stupro è stato compiuto con estrema freddezza e determinazione unite ad un’ assoluta mancanza di scrupoli e a una non comune ferocia verso le vittime”. L’incubo vissuto dalle due amiche 14enni legate con delle manette a un recinto in un terreno isolato, violentate e minacciate di morte è durato poco meno di un’ora. Probabilmente lunedì ci sarà l’interrogatorio di garanzia dei due arrestati.
Non è escluso che si avvalgano della facoltà di non rispondere.




Choc a Roma: due quattordicenni stuprate da rom conosciuti in chat

ROMA – Violentate da un ragazzo conosciuto in chat. E’ quanto sarebbe accaduto a due quattordicenni romane.  I carabinieri hanno arrestato due giovani di 20 e 21 anni, nati a Roma da famiglie di origini bosniache e domiciliati in un campo nomadi. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo continuata e sequestro di persona continuato in concorso. Stando a quanto ricostruito, una delle ragazze aveva conosciuto in chat il 21enne. All’incontro, a cui è andata con la sua amica, il 21enne le avrebbe costrette a seguirlo in un terreno nascosto alla vista dei passanti dove avrebbe abusato sessualmente di loro, mentre il suo amico faceva da palo, dopo averle legate per impedire loro di allontanarsi.

Dalle indagini dei Carabinieri è emerso che solo il 21enne avrebbe avuto un rapporto sessuale con le vittime, dopo averle minacciate di morte, costringendole a farsi legare in una zona boschiva alla periferia di Roma, mentre il 20enne faceva da palo. I fatti sono avvenuti a maggio, ma le minori in un primo momento non hanno denunciato l’accaduto né sono ricorse a cure mediche. Dopo un mese, venuti a conoscenza dell’episodio, i genitori di una delle due vittime si sono rivolti ai Carabinieri.