ANZIO. RUBAVA OGGETTI IN ORO E DENARO A PAZIENTI E MEDICI ALL’OSPEDALE DI ANZIO. INFERMIERA IN MANETTE.

Redazione

Anzio – Sono finora tre i furti accertati e riconducibili inequivocabilmente alla stessa persona. Ma a questi se ne potrebbero aggiungere molti altri.

E’ per questo motivo che gli agenti del Commissariato di Anzio diretto dal dr. Fabrizio Mancini  vogliono fare piena luce su una serie di furti avvenuti a partire dal 2010 all’interno dell’ospedale di Anzio.

Episodi che inizialmente potevano sembrare isolati, ma che da quanto emerso finora su tre di essi, potrebbero ricondurre alla “stessa mano”.

Gli investigatori del Commissariato avevano già avviato le indagini, ma nel corso degli ultimi tempi alcune circostanze hanno fatto emergere delle responsabilità oggettive proprio a carico di una dipendente del plesso ospedaliero.

Gli oggetti, monili in oro, catenine, denaro ed altri preziosi erano spariti proprio quando in servizio in quel reparto era presente C.M., infermiera 55enne.

Le indagini degli investigatori si sono orientate oltre che nella struttura ospedaliera, anche in alcuni “compro oro” della cittadina.

Sono state infatti oltre 50 le circostanze in cui la donna ,da quanto emerso dalle indagini degli investigatori, si sarebbe presentata presso le rivendite di preziosi  per poter vendere degli oggetti in oro.

Ad inchiodare l’infermiera sono stati proprio alcuni oggetti sottratti poco prima in ospedale e che la donna aveva tentato di “piazzare”, oggetti sulle quali erano incise le iniziali della vittima.

Da quanto emerso dalle indagini, quella di rivolgersi a rivenditori di preziosi era una pratica piuttosto ricorrente da parte della donna ed è anche quanto hanno potuto accertare i poliziotti verificando i registri di entrata ed uscita delle merci degli esercizi commerciali.

Gli agenti stanno ora verificando le denuncie effettuate dalle vittime che venivano opportunamente scelte tra i frequentatori dell’ospedale, sia che fossero pazienti, visitatori o personale dipendente della struttura ospedaliera.

Al momento dell’arresto, all’interno del portafogli della donna, gli agenti hanno anche sequestrato un involucro contenente cocaina, mentre una piccola quantità di marijuana è stata scoperta all’interno della sua abitazione.

Gli accertamenti della Polizia proseguono per acquisire informazioni anche su altri episodi alcuni dei quali potrebbero non essere stati denunciati, ma che potrebbero essere comunque riconducibili alla stessa responsabile.




ROMA SCUOLE, ANCORA UN'ALTRA MAZZATA CON IL NUOVO BILANCIO COMUNALE. IL PD CHIEDE STIPENDI DIGNITOSI PER GLI INSEGNANTI

Alberto De Marchis

Roma – La scuola sempre più sofferente, previsti ancora tagli e a rischio i cibi biologici nelle mense.

“Le notizie di oggi ci dicono che molte scuole di Roma stanno letteralmente cadendo a pezzi, tra degrado, sporcizia e cedimenti strutturali. Non osiamo immaginare cosa succederà con l’approvazione del bilancio ‘lacrime e sangue’ che la giunta Alemanno sta per approvare, che lascerà in eredità macerie dal punto di vista delle politiche sociali”. Lo scrive sulla sua pagina facebook Nando Bonessio, presidente regionale dei Verdi.

“Tagliare sulla scuola significa pesare ancor più sulle famiglie, già martoriate dalle tasse, e significa tagliare il futuro. Inoltre, con il nuovo appalto sulle mense scolastiche, potremo dire addio al biologico”.


Anche il Partito democratico invece è pronto a dare battaglia sul fronte della scuola. "Vanno soppresse  le norme della legge di stabilità che danneggiano la scuola, la qualità della didattica e la vita lavorativa degli insegnanti", afferma Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd. "Abbiamo fatto proposte chiare – sottolinea – su dove andare a prendere le risorse per fermare i tagli al bilancio dell'istruzione: spesa corrente rimodulazione del ministero della Difesa, fondo per la vendita degli immobili di Stato e fondo Catricalà. Proprio perchè la scuola ha fame di innovazione e di qualità, occorre tornare a investire, restituendo il maltolto alla più grande istituzione democratica del Paese. Serve anche maggiore stabilità e stipendi dignitosi per gli insegnanti, per questo chiediamo al governo l'impegno nel trovare le risorse per gli scatti degli stipendi".




ROMA, ACCIUFFATO LADRO SERIALE DI "CULTURA"

 

Redazione

Roma – E’ senza dubbio un ladro “sui generis” quello preso ieri dalla Polizia all’interno della  Galleria Alberto Sordi.

Alle ore 13 circa il direttore di una nota libreria che si trova nella Galleria ha chiamato il 113 dicendo che una persona sospetta, che avevano cercato di fermare, si stava dileguando.

Arrivati sul posto gli agenti del Commissariato Trevi, diretti dal dott. Lorenzo Suraci, lo hanno subito individuato e bloccato.

Si tratta di un romano di 50 anni, con diversi precedenti penali e con già a suo carico un avviso orale emesso dal Questore di Roma, T.A. le sue iniziali.

L’uomo è stato fermato da un responsabile della sicurezza subito dopo le casse per aver fatto suonare il dispositivo antitaccheggio.

Nascondeva due libri identici sotto il giacchetto del valore complessivo di 160 euro, scelti evidentemente tra quelli più costosi.

Alla Polizia ha subito confessato che era sua intenzione rivenderli al mercato di Porta Portese la domenica successiva.

Visto che l’uomo diceva di essere arrivato lì con la propria autovettura, i poliziotti hanno fatto un controllo anche sul veicolo, scoprendo nel portabagagli  altri 10 libri, di cui 4 identici a  quelli appena rubati.

Anche di questi l’uomo non ha saputo dare spiegazioni.

L’autovettura, senza assicurazione, è stata sottoposta a sequestro amministrativo.

L’autore del furto è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato e accompagnato in Questura in attesa di essere processato.




ROMA SCUOLE NEL MIRINO DELLA QUESTURA: A CENTOCELLE CORTEO DI STUDENTI AL LICEO SCIENTIFICO GIORGI

Redazione

Identificati altri 15 giovani che hanno dato vita a una manifestazione non preavvisata.

Prosegue il monitoraggio degli istituti scolastici della Capitale predisposto dal Questore di Roma Fulvio della Rocca.

Nella mattinata odierna intorno alle ore 08:30,nella zona di Centocelle, un nutrito gruppo di studenti ha messo in atto un corteo per le vie del quartiere.

La Polizia, ha seguito e monitorato il corteo, terminato in poco tempo con l’arrivo dei studenti all’interno dell’Istituto Scolastico – il “Liceo Scientifico Giorgi” di via Palmiro Togliatti – dove è in atto un’assemblea.

15 ragazzi appartenenti al gruppo “Blocco Studentesco” sono stati identificati; saranno denunciati per manifestazione non preavvisata.




ROMA VIALE MARCONI, AUTISTA 39 ENNE ROMANO UBRIACO ALLA GUIDA DI UN AUTOBUS DI LINEA

Redazione

E’ stato fermato ieri sera alle 22:00 in viale Marconi.

L’uomo, 39enne romano, stava effettuando il turno di servizio serale al volante di una vettura dell’ATAC, la linea 170.

Un passeggero però, “spaventato” dal modo di guidare dell’autista, è sceso alla prima fermata utile, fermando immediatamente una pattuglia della Polizia.

L’uomo ha “chiesto” ai poliziotti di fermare quell’autobus, in quanto l’uomo alla guida non era assolutamente in grado di guidare.

Raggiunto, l’autobus è stato fermato in viale Marconi all’altezza della via del Mare.

Già alla vista degli agenti, l’uomo è apparso in uno stato psico-fisico alterato; evidenze poi suffragate dall’alcol-test hanno evidenziato un tasso alcolemico di 2,30g/l.

All’interno di un vano porta oggetti, accanto al posto di guida, gli agenti hanno anche trovato due bottiglie di birra vuote.

All’uomo, dopo essere stato accompagnato negli uffici di Polizia, è stata ritirata la patente, ed è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica.

Nei suoi confronti, l’azienda di trasporti, ha avviato un procedimento disciplinare, oltre alla sospensione immediata dal servizio.




ROMA DELITTO PARCO DEGLI ACQUEDOTTI: FERMATO L'OMICIDA A L'AQUILA

Redazione

È stato fermato questa mattina presso la Questura de L’Aquila, da uomini della Squadra Mobile romana e dell’omologo ufficio abruzzese, Giovanbattista Cricelli, calabrese di 42 anni responsabile dell’omicidio di SALAH KAMAL Ali Mohamed Mahmoud, ferito mortalmente con tre colpi d’arma da fuoco al torace nel primo pomeriggio di ieri.

Al Cricelli è stato notificato il provvedimento di Fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Roma alla luce delle risultanze delle indagini condotte dalla Squadra Mobile capitolina nell’immediatezza dei fatti.

L’arma del delitto, una pistola calibro 6.35, è stata sequestrata.

L’omicidio sarebbe riconducibili a controversie connesse al rapporto professionale che legava la vittima all’omicida.

 




ROMA BOCCEA, RISSA TRA BENGALESI: CALCI, PUGNI E COLPI D'ACCETTA

Redazione

Ieri pomeriggio, subito dopo le ore 16, diverse telefonate al “113” hanno segnalato una rissa tra numerose persone, in atto in via di Boccea – angolo via Gregorio XI.

Sono state quindi  immediatamente inviate sul posto  due pattuglie del Reparto Volanti e una del Commissariato Aurelio.

Quando gli agenti sono arrivati, hanno trovato diverse persone che si stavano picchiando con pugni e calci.

Alcuni di questi alla vista della Polizia sono scappati, ma gli agenti sono comunque riusciti a bloccarne 7.

Ristabilita la calma, gli agenti hanno provveduto a soccorrere alcuni di loro che, a seguito delle percosse, avevano riportato diverse contusioni e che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale Cristo Re e dell’Aurelia Hospital.

In terra, da un sopralluogo effettuato, è stata rinvenuta un’accetta che, secondo una testimonianza, era in mano ad uno dei corrissanti.

Le sette persone fermate, tutte originarie del Bangladesh e con un’età compresa tra i 24 ed i 42 anni, al termine sono state tutte arrestate per rissa aggravata.

Le successive indagini effettuate dagli investigatori del Commissariato cercheranno di individuare i motivi che hanno scatenato la furia dei 7 arrestati, anche se da una prima ricostruzione il tutto sembrerebbero essere stato determinato da motivi economici.




ROMA CASILINO, ENTRA IN UN BAR AFFOLLATO DI RAGAZZI E FA FUOCO

Redazione

Ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di una donna e del suo attuale compagno, ma questa volta la gelosia non c’entra.

È successo la mattina del 23 ottobre scorso, nella zona del Casilino, quando un uomo,  arma in pugno, è entrato nel bar gestito dalla donna ed ha fatto fuoco.

Fortunatamente, nonostante il locale fosse affollato da clienti e ragazzi della vicina scuola, i proiettili non hanno colpito nessuno.

Prima di darsi alla fuga, appena uscito dal bar, il malvivente ha sparato un ultimo colpo in direzione di un balcone al secondo piano di uno stabile, da dove, incuriosita dagli spari, si era appena affacciata la nonna di una delle due vittime.

Subito dopo il fatto sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di zona, diretti dal dr. Antonio Roberti, che, dopo aver raccolto le prime informazioni, a seguito di una battuta nelle vicinanze, hanno sequestrata una pistola, trovata incustodita in un parco non distante da dove si era consumato il fatto.

Ricostruita l’intera vicenda, anche con l’aiuto di alcuni testimoni presenti sul posto, gli agenti hanno avviato immediatamente le indagini, identificando, come possibile autore del tentativo di omicidio, un 31enne, originario della regione Puglia, che tuttavia si è reso da subito irreperibile presso il suo domicilio.

Dalle verifiche è emerso anche che l’episodio, con molta probabilità, sarebbe da ricondurre ad attriti insorti e che vede coinvolti tutti i protagonisti.

Le indagini sono ancora in corso e non si esclude che nelle prossime ore, il responsabile del duplice omicidio possa essere assicurato alla giustizia.




ROMA, MOVIDA ROMANA E COCAINA: CLIENTELA LEGATA A CINEMA E TV, IN ARRESTO TRE PERSONE PER SPACCIO

Redazione

Roma – Nelle prime ore della mattina odierna, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma hanno dato esecuzione a una ordinanza restrittiva della libertà personale a carico di M. B., G. A., e T. G. ,rispettivamente di 58, 34 e 32 anni, ritenuti responsabili di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso delle indagini è emerso che M.B, già noto alle Forze dell’ Ordine, ha posto in essere un’intensa attività di spaccio, rifornendo di sostanze illecite esponenti della cd. Roma bene, assidui frequentatori della movida romana, che raggiungeva nei locali del centro della capitale dopo essersi preventivamente accordato al telefono.

Tra  i clienti, anche persone legate all’ambiente televisivo e cinematografico.

M. B. , lo scorso 14 luglio, era già stato arrestato dalla Squadra mobile, nell’ambito della stessa indagine, mentre si trovava in viale Parioli, sorpreso a cedere dello stupefacente a dei giovani che stavano entrando in un locale notturno della zona.

L’uomo si è rivolto a G.A.

Sia nei confronti di M.B., attualmente detenuto, che di G.A. è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere; nel corso dell’esecuzione del provvedimento a carico di quest’ultimo, è stata sequestrata cocaina, sostanza da taglio, bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

Nel corso delle indagini è emerso che G.A., in più occasioni aveva rifornito di cocaina anche un'altra persona, G.T., che a sua volta provvedeva al successivo spaccio per proprio conto.

A confermare quanto emerso nel corso delle indagini, è stato proprio l’arresto di G.T. avvenuto lo scorso 20 luglio a Magliano Romano .

Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto per M.B. e G.A. la misura restrittiva della custodia cautelare in carcere mentre per G.T. quella degli arresti domiciliari.




ROMA CRIMINALITA': DUE ROMANI SORPRESI CON ARMI CLANDESTINE

Redazione
 
Roma – I Carabinieri continuano la caccia al supermarket delle armi che foraggia la criminalità romana. Così 2 persone sono finite in manette nell'ambito di una serie di controlli eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma. Il primo arresto è stato eseguito nei confronti di un pregiudicato romano di 35 anni a cui è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma con l'accusa di detenzione illegale di armi e munizioni da guerra. L'uomo, a seguito di accurate indagini svolte dai Carabinieri di via In Selci, è stato individuato quale responsabile della detenzione di un fucile mitragliatore AK 47 Kalashnikov, sequestrato dagli stessi Carabinieri lo scorso 22 febbraio. Il secondo arrestato è un 37enne romano, con alcuni precedenti, sorpreso nella sua abitazione di via Boscoreale, in possesso di una pistola semiautomatica cal. 380, di marca sconosciuta, replica della pistola Beretta Mod. 85/F, sulla cui canna erano state apportate delle modifiche artigianali per renderla idonea allo sparo e all'applicazione di un silenziatore, con caricatore inserito e 4 colpi all'interno. Il 37enne dovrà rispondere di detenzione illecita di arma comune da sparo clandestina alterata e detenzione illecita di munizioni. Entrambi gli arrestati sono stati associati al carcere di Regina Coeli a disposizione del'Autorità Giudiziaria.



ROMA, UN'ALTRA BOTTEGA STORICA CHE SE NE VA

La pelletteria Piferi si aggiunge alla triste lista di botteghe che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni: Libreria Croce, Bar dei socialisti, Piperno a Campo de fiori e La Casa delle Bambole.

 

Redazione

“Un’altra Bottega Storica chiude per il caro affitti: a Roma non si riesce a fermare l’emorragia che la sta dissanguando l’anima migliore del suo commercio e dell’artigianato di antica tradizione”: a denunciare l’ennesima chiusura  della Botteghe Storica “Pelletteria Piferi”, fondata nel 1934 e attiva in via Federico Cesi da tre generazioni, è il presidente dell’associazione Botteghe Storiche di Roma, e responsabile di Cna Città Storica, Giulio Anticoli. “Per un locale di 28 mq, più 12 di magazzino, il canone è passato da 900 a 1300 euro e nel 2016 arriverà a 3000. E come questa, ci sono tante storie simili: nel 1991 le botteghe artigiane erano oltre 5000, oggi sono meno di 2000, tra le chiusure si contano molte attività che avevano raggiunto il riconoscimento di storicità, e quindi in teoria sotto vincolo di tutela”. Il grido d’allarme che l’associazione Botteghe Storiche e Cna lanciano, prosegue Anticoli, è quello di aver intrapreso una strada senza ritorno che impoverisce la città delle sue tradizioni migliori e dunque delle sue botteghe, a favore di attività che con la tradizione cittadina, non hanno nulla a che vedere. “Chiediamo – conclude Anticoli -che venga indetto al più presto un tavolo con i rappresentanti delle categorie coinvolte per rendere efficaci le delibere esistenti a tutela delle Botteghe Storiche. Servono normative adeguate che ne tutelino anche le insegne e gli esterni, un patrimonio architettonico irrinunciabile, per Roma ed i romani. Temiamo invece che la deliberazione approvata dall'Assemblea capitolina sulle dismissioni immobiliari peggiori il quadro trasferendo anche i locali commerciali e artigianali alla rendita immobiliare aumentando ulteriormente i canoni d'affitto" conclude Anticoli. La pelletteria Piferi si aggiunge alla triste lista di botteghe che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni: Libreria Croce, Bar dei socialisti, Piperno a Campo de fiori e La Casa delle Bambole.

tabella PRECEDENTI:

03/07/2012 ROMA ANTICA FONDERIA LEFEVRE: IL I MUNICIPIO RISPETTI LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DI STATO
01/06/2012 ROMA, BOTTEGA ARTIGIANA STORICA A RISCHIO CHIUSURA