ROMA, VIGILI URBANI: LA CISL FP SCENDE IN CAMPO IN DIFESA DEI LAVORATORI

di Simonetta D’Onofrio

Roma Capitale – Come andrà a finire la vicenda sui vigili urbani di Roma Capitale, sotto la lente di ingrandimento dal 31dicembre scorso per non essersi presentati sul posto di lavoro? Si dovrà attendere qualche settimana prima di avere un quadro completo di quanto accaduto e i provvedimenti che eventualmente l’amministrazione capitolina potrà e dovrà adottare in merito a un episodio che ha fatto scuotere l’opinione pubblica e la politica.

Quel che è certo è sicuramente la posizione del sindacato, la vertenza andrà necessariamente avanti con un crescendo di iniziative a tutela della professionalità e la dignità dei lavoratori e cittadini davanti ad una amministrazione sempre più chiamata a gestire le emergenze generate dalla miopia di una politica sulla gestione del personale e dei servizi ormai acclarata. A dirlo è il sindacato della funzione pubblica della Cisl, che ha aggiunto che difenderà a spada tratta i lavoratori “incriminati” nella vicenda: “La prima ad essere licenziata è la politica miope del sindaco Marino sulla macchina organizzativa di questa città. Sta dissipando un patrimonio di 24.000 dipendenti che ogni giorno fanno si che Roma possa erogare servizi ad oltre tre milioni di abitanti e assolva al suo ruolo di Capitale d’Italia.”

Infatti il Segretario dell’organizzazione sindacale di Roma e Lazio della Funzione Pubblica Cosentino in una nota comunica: “In queste ultime ore il Sindaco continua ad infangare ciò che non conosce. Infanga gratuitamente 6.000 lavoratori della polizia locale, sta distruggendo un settore quello della scuola che conta oltre 10.000 lavoratrici tra personale di ruolo e precariato storico. Continua a mettere a repentaglio i servizi alla città con politiche miopi sui 12.000 dipendenti tra tecnici amministrativi, assistenti sociali, autisti, operatori della protezione civile, custodi dei musei e tutti colori che ogni giorno sono gli unici ad essere il fronte-office dell’Amministrazione.”

Sotto l’aspetto delle modalità organizzative dell’ente avanzano le critiche, considerate carenti per un’amministrazione grande come quella di Roma Capitale e che si nasconde enfatizzando mediaticamente l’”incidente”.
Non si può paragonare un corpo di polizia locale a quello di un commissariato, poiché è molto più piccolo e non si può sempre continuare a giocare alla caccia alle streghe, ribadisce in sintesi il sindacato FP Cisl, una gestione complessa che dovrà essere finalmente sdoganato dall’assurda ambiguità del ruolo, diritti di un impiegato, oneri di un appartenente alle forze di polizia.