Roma, Trastevere: spacciatore si getta nel tevere per sfuggire ai carabinieri

Red. Cronaca

ROMA – Lo hanno sorpreso all’altezza di Ponte Sisto mentre stava contrattando con un suo “cliente” il prezzo per la cessione di alcune dosi di hashish e quando i Carabinieri della Stazione Roma Trastevere hanno tentato di fermarlo lui è corso sulla banchina del Tevere gettandosi in acqua nel tentativo di sfuggire alla cattura.
Protagonista della vicenda è un cittadino afgano di 24 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con numerosi precedenti alle spalle. I Carabinieri lo hanno rincorso e dopo averlo visto scendere nelle acque del Tevere, lo hanno fortunatamente convinto a non tentare la traversata anche per salvaguardare la sua incolumità.
Il ragazzo è, quindi, tornato sulla banchina da dove si era tuffato ed è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle sue tasche i militari hanno recuperato complessivamente una ventina di grammi di hashish. Trattenuto in caserma, il 24enne è in attesa di essere giudicato con il rito direttissimo.




ROMA TRASTEVERE: MULTE PER 84.000 EURO AI COMMERCIANTI ABUSIVI

Redazione

Roma – Maxi intervento degli agenti della Polizia di Roma Capitale nel cuore di Trastevere: iniziate alle ore 22.00 di ieri, le operazioni sono continuate fino alle 2.00 di stamattina. Personale del gruppo Trevi diretto da Angelo Moretti, sezione commercio abusivo, ha operato al contrasto dei venditori abusivi in via Della Lungaretta e limitrofe, zona S.Maria in Trastevere. Numerosi sono stati i sequestri e le sanzioni amministrative comminate ad altrettanti venditori, sia italiani che bengalesi. Duro colpo alla vendita di sciarpe, cappelli, bigiotteria, abbigliamento e tabella vari, posizionati su banchetti improvvisati: numerosi i sequestri. Sanzionati anche venditori di composizioni artigianali che vendevano senza licenza. Le operazioni sono state coadiuvate da alcuni uomini della Legione Carabinieri, Comando Stazione Trastevere. A fine operazione sono stati elevati verbali amministrativi per ben 84.000 Euro.




TRASTEVERE: SI FINGEVANO AGENTI E RAPINAVANO PROSTITUTE, 4 ARRESTATI

di A. B.

Roma – Una complessa indagine ha i portato i Carabinieri della Stazione Monteverde Nuovo e del Nucleo Operativo della Compagnia Trastevere ad eseguire delle ordinanze di custodia cautelare per quattro soggetti, di Roma e pluripregiudicati. L’ordinanza di custodia cautelare è avvenuta perché i soggetti sono ritenuti responsabili di aver compiuto rapina, sequestro di persona, e porto d’armi in luogo pubblico. Uno dei tre soggetti è stato condotto in carcere e gli altri 3 ai domiciliari. Ma analizziamo bene i fatti: I 4 soggetti hanno commesso rapina e sequestro ai danni di tre prostitute che esercitavano la loro professione presso la loro abitazione. I soggetti prendevano un appuntamento telefonico con le donne e si fingevano dei clienti, poi si presentavano presso la casa della donna, si presentavano come forze dell’ordine e minacciavano con una pistola la donna e la rinchiudevano in bagno. Successivamente rapinavano la donna dei suoi averi, che potevano essere gioielli ma potevano essere anche soldi. Ai soggetti vengono contestati 3 episodi ed un valore economico sottratto pari a 10.000 euro. I soggetti sono stati riconosciuti e condannati sulla base dei tabulati telefonici e anche di alcuni riconoscimenti fotografici. 



ROMA, TRASTEVERE E PIGNETO: ARRESTATI 5 PUSHER DAI CARABINIERI

Redazione

Roma – Proseguono i servizi di controllo dei Carabinieri nelle strade della movida della Capitale. In manette sono finiti 5 pusher stranieri: si tratta di un cittadino del Mali, due egiziani, uno tunisini ed uno del Sudan di età compresa tra i 17 e i 31 anni e perlopiù già noti alle forze dell’ordine. Il primo a finire in manette è stato un cittadino del Mali di 21 anni, sorpreso dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere, all’altezza di Ponte Sisto, a cedere 7,5 g di marijuana, in cambio di 10 euro ad un giovane acquirente che è stato segnalato alla Prefettura in qualità di assuntore. Poco dopo, in piazza dell’Immacolata, sempre nel quartiere Trastevere, gli stessi militari hanno arrestato anche un cittadino tunisino di 31 anni, sorpreso a cedere 10 g di marijuana ad un altro acquirente, che è stato segnalato. I Carabinieri della Stazione Roma Trastevere hanno arrestato due cittadini egiziani di 17 e 25 anni, con precedenti, fermati all’altezza di Ponte Sisto mentre cedevano 2 g di marijuana ad un giovane consumatore poi segnalato. A seguito di perquisizioni i due pusher sono stati trovati in possesso di altri 23 grammi di marijuana e 100 euro in denaro contante probabile provento della loro attività illecita, tutto sequestrato. Infine in via del Pigneto, i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante hanno arrestato un cittadino del Sudan di 25 anni, con precedenti, trovato in possesso di 15 grammi di marijuana che è stata sequestrata. Dei cinque pusher arrestati dai Carabinieri i quattro maggiorenni sono stati accompagnati in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo. Il 17enne, invece è stato accompagnato al centro di Prima Accoglienza di via Virginia Agnelli, tutti dovranno rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti.




ROMA TRASTEVERE, SAN LORENZO E TESTACCIO: ECCO LE ZTL NOTTURNE

Redazione

Roma – Tornano, con l'approssimarsi della bella stagione, le Ztl notturne estive nei quartieri della movida: Trastevere, San Lorenzo, Testaccio. Il 1° maggio, varchi elettronici con orario estivo a Trastevere e San Lorenzo, dal mercoledì al sabato dalle 21.30 alle 3, festivi inclusi fino al 31 ottobre. Dal 2 maggio è in vigore la Ztl notturna di Testaccio, con i varchi attivi il venerdì e il sabato, dalle 23 alle 3.

Orari invariati per le Ztl notturne del centro storico e del rione Monti, attive come sempre dalle 23 alle 3 ogni venerdì e sabato. Tutte e cinque le Ztl notturne si fermano durante il mese di agosto.

I permessi per accedere alle Ztl notturne possono essere richiesti da residenti, domiciliati con residenza fuori provincia, titolari di laboratorio artigianale nella Ztl, operatori che lavorano di notte nella Ztl, proprietari di posto auto all'interno della Ztl.




ROMA TRASTEVERE, 500 EURO PER CHIUDERE UN OCCHIO: ARRESTATO ISPETTORE SANITARIO

Redazione

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Bravetta hanno arrestato, lo scorso 28 aprile, per concussione, un operatore addetto ai servizi di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della ASL Roma D. L’uomo, di 39 anni, romano, incensurato, aveva appena ricevuto “una mazzetta” da 500 euro, in contanti, da un imprenditore romano di 56 anni, per evitargli una multa salatissima. L’operatore dell’ASL si era recato, per dei controlli, in un cantiere, in zona Bravetta, dove l’imprenditore stava effettuando dei lavori edili, riscontrando delle irregolarità che avrebbero comportato al titolare dell’impresa sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 7 mila euro. L’ispettore dell’ASL ha subito fatto capire che la multa poteva essere evitata in cambio di 1000 euro in contanti, scontati poi a 500. Una volta concordato l’appuntamento per la consegna del denaro, l’imprenditore si è recato dai Carabinieri di Bravetta per denunciare tutto. Così all’appuntamento, in via Casetta Mattei, luogo designato per la consegna del denaro, si sono presentati anche i Carabinieri in borghese che hanno arrestato il dipendente dell’ASL RM D non appena ha intascato i soldi. Dopo l’arresto l’uomo è stato associato al carcere di Regina Coeli e dopo l’interrogatorio di garanzia è stato condotto agli arresti domiciliari dove ora si trova. Dovrà rispondere del reato di concussione. I soldi recuperati dai militari sono stati riconsegnati all’imprenditore. Le indagini dei Carabinieri proseguono per accertare se il dipendente pubblico si sia reso responsabile di episodi analoghi. A tal proposito, qualora vi fossero, altri imprenditori rimasti vittime di abusi simili, nella zona, sono invitati a segnalarli ai Carabinieri della Stazione Roma Bravetta.
 




ROMA, TRASTEVERE: IN MANETTE FRUTTIVENDOLO SPACCIATORE

Redazione

Roma – Mele e zucchine ma anche hashish e marijuana.
Scoperto, e arrestato dalla Polizia un fruttivendolo dedito ad una seconda ed illegale attività: lo spaccio di droga.
Ad individuare e bloccare l’uomo sono stati ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato di Trastevere; l’indagine è scaturita da alcuni servizi antidroga effettuati per le vie del quartiere dagli investigatori, diretti dalla dott.ssa Maria Sironi.
Gli agenti si sono “interessati” all’attività commerciale dopo aver notato strane “soste” effettuate da alcune persone, le quali poi entrando nel negozio né uscivano però sempre senza aver effettuato acquisti di frutta o verdura.
Ieri i poliziotti – decidendo di approfondire il controllo – si sono finti clienti della frutteria; dopo poco sono stati testimoni di un sospetto scambio di “merce” tra il titolare dell’esercizio commerciale e un “cliente”.
Quest’ultimo all’uscita è stato fermato e perquisito; indosso aveva alcune dosi di cocaina; ha subito confessato di averla acquistata nel negozio un miuto prima.
Gli investigatori hanno così identificato il titolare.
P.I., queste le iniziali di un 35enne romano già noto alle Forze dell’Ordine per reati inerenti gli stupefacenti – è stato trovato in possesso di altre dosi di sostanza stupefacente.
Estendendo la perquisizione – con l’ausilio del Reparto cinofili della Questura – anche presso la sua abitazione, sempre a Trastevere, i poliziotti hanno trovato e sequestrato 2 “panetti” di hashish, 8 sigarette artigianali “costruite” con la marijuana oltre ad altre piccole quantità di stupefacente per un peso complessivo di circa 200 grammi; sequestrati inoltre anche 400 euro in contanti, probabili provento dell’illecita attività.
Per l’uomo sono scattate le manette per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 




ROMA TRASTEVERE: CIBI SURGELATI VENDUTI COME FRESCHI

Redazione

Roma – Locali, bar ambulanti; queste le principali attività commerciali sottoposte ad accertamenti dalla Polizia.
Controlli effettuati dagli agenti del Commissariato Trastevere, in collaborazione con la Divisione della Polizia Amministrativa della Questura, con il personale della ASL e dell’Ispettorato del lavoro.
Verifiche pianificate nell’arco di tutta la giornata di ieri dislocate nei luoghi maggiormente frequentati da giovani italiani e stranieri che specialmente nelle ore serali si riversano per le strade del quartiere dando vita alla cosiddetta “Movida”.
Diverse le irregolarità riscontrate: di natura sanitaria, d’igiene e conservazione dei cibi, oltre che amministrative.
In un caso, durante le verifiche all’interno di una frutteria, sono stati scoperti cibi surgelati che il gestore, successivamente denunciato, esponeva sui banchi “spacciandoli” per freschi.
Individuati anche 8 lavoratori stranieri non in regola con i documenti, che di fatto le loro prestazioni “in nero”, e che hanno comportato complessivamente, per i datori di lavoro, sanzioni per alcune migliaia di euro.
L’operazione ha portato all’ identificazione di 52 persone tra italiani e stranieri.




ROMA, TRASTEVERE: INDIVIDUATO MOLESTATORE SERIALE DI GIOVANI STUDENTESSE

Redazione

Roma – Da diversi giorni gli agenti del Commissariato di Trastevere, diretto dalla dottoressa Maria Sironi, stavano ricevendo alcune denunce che segnalavano la presenza di un uomo che, nelle ore serali in alcuni vicoli del quartiere, molestava giovani ragazze al rientro nelle proprie abitazioni.

In particolare l’uomo, secondo quanto segnalato e soprattutto nelle vicinanze dell’università americana, dopo essersi abbassato i pantaloni, iniziava a mostrare le sue parti intime.

I primi accertamenti hanno portato gli investigatori del Commissariato a sospettare di un uomo, già noto per analoghi comportamenti ed hanno quindi iniziato ad intensificare la vigilanza nelle zone segnalate.

Ed è così che è stato pizzicato ieri sera quando, dopo essersi avvicinato ad un gruppo di studentesse in via della Lungara, con i pantaloni aperti e l’”organo in bella mostra” ha iniziato a masturbarsi.

Le giovani si sono subito allontanate dal posto ma l’uomo ha iniziato a seguirle fino al residence dove queste alloggiavano.

Una volta arrivate a destinazione hanno raccontato l’accaduto al personale addetto alla vigilanza che ha telefonato al 113. Nel frattempo l’uomo però ha tentato di allontanarsi.

Immediatamente intervenuti, i poliziotti hanno ascoltato la giovane. Questa ha raccontato che l’uomo in questione già alcuni giorni fa l’aveva avvicinata e, dopo averle alzato la gonna, l’aveva palpeggiata sul fondoschiena e lei, spaventata, era rientrata a casa senza denunciare il fatto.

Acquisita così la descrizione del molestatore, gli agenti hanno iniziato una battuta nella zona.

L’uomo è stato rintracciato poco dopo in via della Lungara.

Identificato per I.P., romano di 43 anni, noto alle forze dell’ordine per aver commesso analoghi reati, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato dove è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico.

 




ROMA, TRASTEVERE: IMPRENDITORE VITTIMA DI UN AGUZZINO TENTA IL SUICIDIO NEL TEVERE

Redazione

Roma – La vicenda ha inizio lo scorso 14 gennaio quando gli agenti del Commissariato di Trastevere vengono inviati dalla Sala Operativa della Questura, sul Lungotevere Aventino, nei pressi di Ponte Sublicio, dove alcuni passanti avevano segnalato la presenza di una persona con propositi suicidi.

Con i piedi immersi nell’acqua del fiume, la persona stava tentando di lasciarsi cadere, ma i poliziotti lo avevano immediatamente soccorso convincendolo a desistere dall’insano proposito.

L’uomo, un imprenditore romano 40enne, ancora visibilmente scosso, era stato accompagnato dagli agenti negli Uffici del Commissariato Trastevere, dove, dopo qualche iniziale riluttanza, aveva iniziato a raccontare alcuni particolari della sua triste vicenda.

Le difficoltà economiche della sua piccola azienda, dovute al periodo di crisi,  lo avevano costretto a rivolgersi a “qualcuno” che lo avrebbe aiutato a superare il difficile momento, finanziando la sua attività.

L’imprenditore pertanto, era stato costretto a contrarre due debiti, del valore di 5.000 euro ciascuno, con il suo “benefattore”, D. F., un romano di 55 anni.

A fronte dei prestiti ricevuti, avrebbe dovuto versare mille euro al mese, solo a titolo di interesse, poiché i prestiti, dati sulla parola e senza scambio di titoli, non avevano una scadenza temporale.

I debiti si sarebbero poi estinti solo quando la somma finale, per un totale di 10.000 euro in contanti, sarebbe stata interamente restituita.

L’imprenditore era ormai convinto a non sporgere denuncia anche perché spaventato da eventuali ritorsioni che il suo presunto usuraio avrebbe potuto porre in atto nei suoi confronti e in quelli dei suoi familiari.

Le continue e pressanti richieste di denaro da parte dell’usuraio, avevano fatto cadere la vittima in uno stato di soggezione e di depressione fino a fargli tentare il suicidio.

Il passare del tempo e la vicinanza del personale di Polizia, hanno fatto però maturare nella vittima la convinzione che solo il percorso della legalità gli avrebbe permesso di ritrovare la  serenità perduta e farlo ritornare ad una vita normale.

Dopo la formalizzazione della denuncia, avvenuta nel mese di febbraio, gli agenti del Commissariato Trastevere, diretto dal dr. Massimiliano Giordano, hanno organizzato una serie di servizi per stringere il cerchio intorno all’attività dell’usuraio.

Il quadro descritto faceva emergere che l’usuraio, a fronte del prestito erogato, aveva già incassato 13.000,00 euro, che erano da considerarsi solo a titolo di interesse sul capitale,  continuando a pretenderne altri ventiquattromila, da versare in rate mensili di mille euro, al termine del quale il debito si poteva definire saldato.

D.F.  dimostrandosi verosimilmente comprensivo verso i problemi economici  della vittima , si era  addirittura proposto di aiutarlo, accompagnandolo presso una finanziaria di un suo amico, pur di continuare ad incassare denaro.

Facendo abilmente leva anche sulla forza intimidatrice derivante da ipotetici vincoli associativi con la criminalità organizzata romana, l’usuraio lo aveva costretto ad accettare le sue condizioni-imposizioni.

In una circostanza era arrivato  perfino a proporgli di acquistare una macchina da intestargli e, anche se la vittima avesse avuto  problemi con il finanziamento, ci avrebbe pensato lui con i suoi amici ad “aggiustare” il tutto.

La complessa attività di indagine, durata quattro mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica, Pubblico Ministero dott.ssa Simona Marazza, effettuata con intercettazioni telefoniche, pedinamenti ed appostamenti, ha delineato il quadro dell’attività e permesso di monitorare la condotta dell’usuraio.

I particolari emersi hanno tracciato inequivocabilmente le linee del reato di usura posto in essere da D.F. , già noto alle forze dell’ordine per precedenti di Polizia specifici, e gli agenti del Commissariato di Trastevere hanno richiesto  all’autorità Giudiziaria l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere.

Nel corso della perquisizione all’interno dell’abitazione di D.F. sono stati sequestrati anche assegni e documenti contabili, materiale giudicato interessante e  che ora è al vaglio degli investigatori.

 




ROMA, TRASTEVERE: 36 ENNE ROMANO IN AFFIDO AI SERVIZI SOCIALI PRENDE A PUGNI E TRASCINA PER TERRA DONNA

Redazione

Roma – E’ stato necessario “l’incrocio” con i dati dei controlli effettuati dalla Polizia a Palermo e giorni di serrate indagini per consentire agli investigatori del Commissariato Monteverde, diretto dal dr. Mario Viola, di individuare il responsabile di un tentativo di rapina avvenuto a Trastevere.

L’undici novembre scorso infatti, alle 2.30 di notte, una pattuglia del Commissariato Trastevere è stata inviata dalla sala operativa della Questura in viale Trastevere, a seguito di una segnalazione per un tentativo di rapina ai danni di una donna.

Gli agenti giunti sul luogo segnalato hanno contattato la vittima, una cittadina ucraina di 49 anni, la quale ha riferito che poco prima, mentre stava camminando in via Cesare Pascarella, era stata dapprima avvicinata e successivamente aggredita da un uomo che aveva tentato di sottrarle la borsa.

Era stata la strenua resistenza della ragazza, nonostante fosse stata colpita al volto da un pugno e trascinata a terra, a far desistere l’uomo ed a farlo scappare a bordo di un’autovettura.

Ma il numero di targa del veicolo con il quale l’uomo era fuggito è stato trascritto parzialmente da un testimone. Questo elemento si è rilevato determinante per il proseguo dell’indagine.

Infatti gli accertamenti svolti presso la banca dati interforze dagli agenti hanno permesso di risalire, oltre che all’identità della proprietaria, anche ad un episodio accaduto in precedenza, rivelatosi poi fondamentale.

Nell’agosto del 2011, la stessa macchina venne fermata per un controllo a Palermo da una volante della Questura.

A bordo dell’ autovettura, assieme alla proprietaria, venne identificato anche S.F., romano di 36 anni, con diversi precedenti di Polizia, attualmente in regime di affidamento in prova ai servizi sociali perché resosi responsabile, con altri, di un furto aggravato in un magazzino.

Sono state quindi mostrate le foto dell’uomo alla vittima e al testimone i quali hanno immediatamente riconosciuto l’uomo come l’autore del tentativo di rapina.

Al termine degli accertamenti, ad S.F. l’Ufficio di Sorveglianza di Roma ha sospeso la misura alternativa al regime di detenzione e pertanto l’uomo è stato associato presso la Casa circondariale di Civitavecchia.