ROMA, PRIMARIE PD: ALLE 11 STIMATE 20MILA PERSONE AI GAZEBO

Red. Politica
Roma – File ai gazebo delle Primarie Roma 2016. Sono circa 20mila alle 11.00, secondo le stime, i romani che si sono recati a votare per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra. Le urne sono aperte dalle 8 di domenica mattina e chiuderanno alle 22.

Unico inconveniente della giornata al seggio del VI Municipio, dove ignoti durante la notte hanno bloccato la porta del circolo mettendo del silicone nella serratura e imbrattando l’ingresso con dei manifesti, nonostante l’atto vandalico i volontari hanno riaperto il seggio e le operazioni di voto sono riprese regolarmente. “Voglio ringraziare i millecinquecento volontari che da ieri sera stanno lavorando per far sì che quella di oggi fosse una bella festa della democrazia. Le file ai seggi sono un bel segnale: chi pensava ad una scarsa partecipazione si dovrà ricredere”, ha dichiarato Giancarlo D’Alessandro, presidente del Comitato Organizzatore.
 




ROMA, PRIMARIE PD: ROBERTO MORASSUT ANNUNCIA LA PROPRIA CANDIDATURA

Red. Cronaca

Roma – "Ci ho pensato molto, come si fa per le cose importanti e che non possono essere improvvisate: mi candido alle primarie per il Sindaco di Roma. Lo faccio per dare, in prima persona, un contributo alla rigenerazione della politica a Roma. Con i miei mezzi e le mie possibilità. E anche per salvare queste primarie, altrimenti a rischio. Mi sono reso conto, in questi giorni, che qualcosa o qualcuno mancava". Questo quanto scrive sul proprio profilo Fb il deputato del Pd Roberto Morassut, ex assessore comunale. "E alla fine quel qualcuno ero io. Questo mi hanno detto tante singole persone e tante diverse realtà – si legge nel post -. Non sarò un avversario per Roberto Giachetti per il quale, come ho già detto nutro stima sincera. Sarò un competitore leale". Lunedì ci sarà la conferenza stampa di Morassut nel quartiere romano di Primavalle.

 

Roberto Morassut inizia la sua esperienza politica nel 1980, iscrivendosi alla Federazione Giovanile Comunista Italiana mentre frequenta il Liceo Classico Statale "Augusto" nel quartiere capitolino dell'Alberone. Fino al 1987 ricopre l'incarico di dirigente della Zona della Federazione romana del PCI – Appio Tuscolano, come segretario della sezione del PCI del quartiere Alberone. Nel marzo del 1987 diventa responsabile dell'Ufficio di Segreteria e dell'Ufficio Stampa del PCI di Roma, in quel momento diretto da Goffredo Bettini.

Dal 1988 al 1995 è membro della Segreteria cittadina di Roma del PCI e del PDS. Nel 1989 aderisce alla svolta della “Bolognina” promossa da Achille Occhetto e al Partito Democratico della Sinistra. Nel marzo del 1997 viene eletto Segretario romano del PDS entrando a far parte della Direzione nazionale del partito. Dal 2008 al 2009 ricopre l'incarico di segretario regionale del Pd del Lazio. Nel 2013 fa parte della Commissione Nazionale del Congresso del Partito Democratico. È membro dell'Assemblea Nazionale del Partito Democratico.
 

L'esperienza amministrativa a Roma Nel dicembre del 1995 è nominato dal sindaco di Roma Francesco Rutelli Vicepresidente del Comitato Olimpico per Roma 2004. Nel 1997 viene eletto Consigliere Comunale di Roma, con oltre 4000 preferenze, risultando secondo tra gli eletti del Partito dopo Massimo D’Alema che era capolista. Nel 1999 diviene capogruppo del Democratici di Sinistra in Consiglio Comunale e coordinatore della maggioranza capitolina di centrosinistra. Nell'aprile del 2001 è rieletto al Comune raccogliendo oltre 7500 preferenze risultando il secondo eletto in assoluto dell'Aula Giulio Cesare dopo Gianfranco Fini capolista di Alleanza Nazionale. Il sindaco Walter Veltroni lo nomina Assessore all'Urbanistica e a Roma Capitale. Da assessore guida l'approvazione in Consiglio comunale del Nuovo Piano Regolatore Generale di Roma il 12 febbraio del 2008 dopo un lungo percorso amministrativo che vide tre voti di Consiglio – 2003, 2006 e 2008 – e oltre 11000 osservazioni presentate dai cittadini. Il Consiglio comunale di Roma non approvava in via definitiva il Piano regolatore della città dal 1909.

Nel 2005, durante il suo incarico di Assessore, viene nominato Commissario Governativo per il Programma di riqualificazione dell'ambito urbano di Viale Giustiniano Imperatore a Roma, unico programma di demolizione e ricostruzione di fabbricati intensivi ad uso civile realizzato fino ad ora in Italia.

Coordina, sotto la guida di Walter Veltroni Sindaco, la realizzazione di numerosi interventi ed opere pubbliche. Tra queste: il complesso museale "Ara Pacis", il nuovo Auditorium, il museo MACRO, la pedonalizzazione di Piazza di Spagna e di numerose altre strade e piazze del centro storico, il nuovo Ponte della Musica al Flaminio, il Parco lineare delle Mura Aureliane di Porta Metronia, la Città delle Arti presso l'ex Mattatoio di Testaccio, il recupero e l'ampliamento delle strutture del Centro Sperimentale di Cinematografia a Cinecitta e l'acquisizione al patrimonio comunale di oltre 2000 ettari di aree verdi ricomprese nelle Riserve Naturali e nei Parchi Regionali come Appia Antica, Riserva Naturale del Litorale romano, Valle dei Casali, Aguzzano, Marcigliana, Tenuta dei Massimi, Monte Mario, Veio, Aniene, Decima- Malafede. Attività parlamentari. Nel 2008 è eletto deputato nella Circoscrizione Lazio 1 e viene riconfermato nel 2013 partecipando alle primarie interne del Partito Democratico per la composizione della lista elettorale e risultando inserito nella lista Pd con oltre 4500 preferenze. In parlamento si occupa di riforma della legislazione urbanistica e del sistema previdenziale. È membro dell' VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) alla Camera dei Deputati e capogruppo in Commissione Bicamerale di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Nel maggio del 2014 la Camera dei Deputati lo ha nominato nella delegazione del Parlamento italiano – composta di 18 membri – che fa parte dell'Assemblea Parlamentare NATO ( Commissione Scienza e Tecnologia ).
 




ROMA, PRIMARIE PD: TRA SCUCITURE E PROGETTI, REALACCI SOSTIENE GENTILONI

Angelo Parca

Roma – Non ci sono dubbi, saranno primarie di fuoco per l'elezione del candidato a sindaco di Roma del centrosinistra che più passano i giorni e si avvicinano le elezioni del presidente della Repubblica e più si scuce la ferita rimarginata dopo le primarie nazionali Bersani – Renzi, dopo i tentativi falliti di Bersani nel costituire un Governo mordi e fuggi. Due personaggi troppo diversi: il primo pacato rispetto al secondo che ha deciso di rompere il silenzio e suggerire la ricetta per la costituzione di un Governo a tempo determinato delle riforme.

Intanto Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, annuncia il proprio voto a favore di Gentiloni nella primarie: “Le elezioni per il comune di Roma del 26 e 27 maggio – dice Realacci –  sono importantissime per ridare alla città orgoglio e fiducia nel futuro dopo la pessima amministrazione di Alemanno. Roma merita molto di più, ma sarà una sfida durissima e dall’esito incerto. È necessario mobilitare le migliori energie della Capitale non solo per vincere, ma anche per governare bene e restituire ai cittadini un’idea ambiziosa di città che sia all’altezza delle capitali europee. Personalmente non ho alcun dubbio che il miglior candidato tra i partecipanti alle Primarie di domenica 7 aprile sia Paolo Gentiloni”.




ROMA PRIMARIE PD, MARINO SI APPELLA AGLI ALTRI CANDIDATI: "UNIAMOCI PER FAR SAPERE A TUTTI CHE IL 7 APRILE SI VOTA PER LE PRIMARIE"

Redazione
 
Roma – C'è poca comunicazione in merito alle primarie del 7 Aprile a Roma. Questa, probabilmente la considerazione di Ignazio Marino, candidato sindaco alle primarie del centro sinistra, il quale ha deciso di fare un appello agli altri candidati di centrosnistra per unirsi e magari mettere insieme lo staff al fine di dare massima diffuzione della notizia del voto la domenica dopo Pasqua.   "Le primarie devono trasformarsi nella scelta di tutti i romani per cambiare questa citta'. Faccio un appello a tutti i candidati – dice Marino –  perche' si vada oltre il confronto -che deve essere sempre leale- e le differenze, per lavorare insieme per portare a votare più persone possibili il 7 aprile. Dopo la riunione di ieri del comitato  Roma Bene Comune si e' deciso che ognuno dei candidati dara' il suo contributo per la campagna di comunicazione delle primarie del 7 aprile. Faccio un appello agli altri cinque candidati, quindi, per incontrarci, mettere insieme il nostro staff e le nostre risorse per organizzare insieme una campagna di comunicazione che faccia sapere a tutti la domenica dopo Pasqua ci sono le primarie. Spero che tutti i candidati, nell'ottica di una competizione seria decidano di colmare insieme questo vuoto comunicativo il prima possibile".
 
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Angelo Parca

Roma – Il 7 aprile a Roma si terranno le primarie Pd in vista delle elezioni comunali del 26 e 27 maggio. A depositare le firme il senatore Ignazio Marino, l'europarlamentare David Sassoli, il capogruppo Pd al Comune e neoparlamentare Umberto Marroni, i renziani Paolo Gentiloni e Patrizia Prestipino, Gemma Azuni e Luigi Nieri per Sel e Mattia Di Tommaso per il Psi.

Fanno un passo indietro l'imprenditore Marchini e Nieri. Marchini lunedì ha deciso di depositare comunque le firme ma poi ha diffuso una nota in cui ha chiarito: «Per evitare ulteriori equivoci, è bene sottolineare: come già ripetuto molte volte, non parteciperò a queste primarie ed oggi ho spiegato ancora una volta perché; il mio obiettivo è vincere la sfida del 26 e 27 maggio per Roma; se avessi voluto fare apparentamenti, cordate o accordi di potere, lo avrei fatto prima. Sono e sarò sempre e solo interessato a portare Roma fuori da questa crisi, e sono convinto che noi del movimento siamo gli unici in grado di poterlo fare. Gli unici a garantire una rottura con il passato garantendo un governo serio, solido, innovativo ed efficace per Roma». Svolta a sinistra invece tra Sel e Pd dove il primo ha rinunciato a favore di Marino per dare ancora di più un segnale di compattezza all'interno della coalizione su suggerimento di Niky".




ROMA INDIPENDENCE DAY: PRESENTATA LA CANDIDATURA DI PATRIZIA PRESTIPINO PER LE PROSSIME PRIMARIE

Redazione

Quando siamo giunti allo Spazio 900 all’Eur per assistere alla presentazione di Patrizia Prestipino per l’ufficializzazione della sua candidatura alle primarie romane per la scelta del candidato del centrosinistra alla carica di Sindaco di Roma, eravamo convinti di dover assistere alla solita litania di politici, amministratori, segretari di circolo. Invece, dopo l’introduzione della candidata, assessore allo sport e al turismo della giunta Zingaretti, suo più temibile avversario nella competizione interna al centrosinistra, a parlare sono stati i cittadini. Il primo intervento è stato di una ragazza appena maggiorenne attualmente impegnata con gli esami di maturità, seguita da una “pink lady” (una associazione di donne che hanno sconfitto il cancro) e un membro dell’associazione vittime della strada. Gli interventi dei politici presenti sono stati marginali, relegati al secondo piano in confronto alle testimonianze di una serie di persone che, provenendo da esperienze diverse, hanno condiviso la passione che li accomuna e che accomuna tutti loro alla Prestipino. Il senatore D’Ubaldo, uno dei primi politici che si è schierato dalla sua parte, è intervenuto dopo quasi due ore, e senza porsi su un piano diverso rispetto ai suoi predecessori. Tra gli altri anche la nuotatrice Alessia Filippi ha voluto testimoniare l’impegno dell’assessore, unica persona che l’ha aiutata nei momenti di difficoltà causati da problemi fisici che non gli hanno permesso di continuare a vincere come avvenne a Roma nel 2009. Nelle parole degli intervenuti ricorreva la volontà di rinnovamento del partito, utile a riavvicinarlo ai suoi elettori, per evitare fughe verso l’antipolitica, che non riesce a fornire risposte concrete ai cittadini, ma si nutre solamente di populismo. Nei confronti dell’altro candidato alle primarie, Nicola Zingaretti, non c’era astio. L’interesse primario degli intervenuti è quello di costruire un centrosinistra forte. Si è spesso richiamato il discorso del lingotto con cui nel 2007 sono state poste le basi del Partito Democratico, basi da cui il partito ultimamente si è allontanato troppo. Tutti ricordano che il vero avversario è Alemanno, e le primarie non devono essere un elemento di divisione, ma servono a rafforzare il vincitore. Il richiamo più comune è stato alle primarie americane (e non poteva non essere così, vista la data e il nome della manifestazione).