ROMA INDIPENDENCE DAY: PRESENTATA LA CANDIDATURA DI PATRIZIA PRESTIPINO PER LE PROSSIME PRIMARIE

Redazione

Quando siamo giunti allo Spazio 900 all’Eur per assistere alla presentazione di Patrizia Prestipino per l’ufficializzazione della sua candidatura alle primarie romane per la scelta del candidato del centrosinistra alla carica di Sindaco di Roma, eravamo convinti di dover assistere alla solita litania di politici, amministratori, segretari di circolo. Invece, dopo l’introduzione della candidata, assessore allo sport e al turismo della giunta Zingaretti, suo più temibile avversario nella competizione interna al centrosinistra, a parlare sono stati i cittadini. Il primo intervento è stato di una ragazza appena maggiorenne attualmente impegnata con gli esami di maturità, seguita da una “pink lady” (una associazione di donne che hanno sconfitto il cancro) e un membro dell’associazione vittime della strada. Gli interventi dei politici presenti sono stati marginali, relegati al secondo piano in confronto alle testimonianze di una serie di persone che, provenendo da esperienze diverse, hanno condiviso la passione che li accomuna e che accomuna tutti loro alla Prestipino. Il senatore D’Ubaldo, uno dei primi politici che si è schierato dalla sua parte, è intervenuto dopo quasi due ore, e senza porsi su un piano diverso rispetto ai suoi predecessori. Tra gli altri anche la nuotatrice Alessia Filippi ha voluto testimoniare l’impegno dell’assessore, unica persona che l’ha aiutata nei momenti di difficoltà causati da problemi fisici che non gli hanno permesso di continuare a vincere come avvenne a Roma nel 2009. Nelle parole degli intervenuti ricorreva la volontà di rinnovamento del partito, utile a riavvicinarlo ai suoi elettori, per evitare fughe verso l’antipolitica, che non riesce a fornire risposte concrete ai cittadini, ma si nutre solamente di populismo. Nei confronti dell’altro candidato alle primarie, Nicola Zingaretti, non c’era astio. L’interesse primario degli intervenuti è quello di costruire un centrosinistra forte. Si è spesso richiamato il discorso del lingotto con cui nel 2007 sono state poste le basi del Partito Democratico, basi da cui il partito ultimamente si è allontanato troppo. Tutti ricordano che il vero avversario è Alemanno, e le primarie non devono essere un elemento di divisione, ma servono a rafforzare il vincitore. Il richiamo più comune è stato alle primarie americane (e non poteva non essere così, vista la data e il nome della manifestazione).