ROMA MALTEMPO: POLIZIA "CORAGGIO" SALVA NEONATO IN CORSA PER UN TRAPIANTO

Redazione

Roma – Proseguono i numerosi interventi della Polizia Stradale sul G.R.A., sulle strade ed autostrade della capitale con l’impiego di 43 pattuglie impegnate in numerosi soccorsi agli automobilisti in difficoltà. Per l’intera giornata gli uomini della Polstrada Lazio hanno fronteggiato le numerose criticità causate da smottamenti ed allagamenti mettendo in sicurezza numerosi tratti stradali e dando ausilio ad automobilisti in difficoltà; come la staffetta all’ambulanza che trasportava un neonato di sei mesi destinata al Bambino Gesù per un trapianto di fegato, o ancora l’uomo salvato dai due agenti che tuffandosi nell’acqua e fango lo hanno tratto in salvo, successivamente durante il trasporto in ospedale l’ambulanza restava bloccata dall’acqua e una pattuglia caricava a bordo dell’auto di servizio il paziente in gravi condizioni ed i medici. La vigilanza prosegue su tutto il territorio con particolare attenzione alle strade adiacenti a fiumi e corsi d’acqua. Si raccomanda la massima prudenza e di mettersi alla guida solo in caso di necessità.




ROMA, TRASTEVERE: IMPRENDITORE VITTIMA DI UN AGUZZINO TENTA IL SUICIDIO NEL TEVERE

Redazione

Roma – La vicenda ha inizio lo scorso 14 gennaio quando gli agenti del Commissariato di Trastevere vengono inviati dalla Sala Operativa della Questura, sul Lungotevere Aventino, nei pressi di Ponte Sublicio, dove alcuni passanti avevano segnalato la presenza di una persona con propositi suicidi.

Con i piedi immersi nell’acqua del fiume, la persona stava tentando di lasciarsi cadere, ma i poliziotti lo avevano immediatamente soccorso convincendolo a desistere dall’insano proposito.

L’uomo, un imprenditore romano 40enne, ancora visibilmente scosso, era stato accompagnato dagli agenti negli Uffici del Commissariato Trastevere, dove, dopo qualche iniziale riluttanza, aveva iniziato a raccontare alcuni particolari della sua triste vicenda.

Le difficoltà economiche della sua piccola azienda, dovute al periodo di crisi,  lo avevano costretto a rivolgersi a “qualcuno” che lo avrebbe aiutato a superare il difficile momento, finanziando la sua attività.

L’imprenditore pertanto, era stato costretto a contrarre due debiti, del valore di 5.000 euro ciascuno, con il suo “benefattore”, D. F., un romano di 55 anni.

A fronte dei prestiti ricevuti, avrebbe dovuto versare mille euro al mese, solo a titolo di interesse, poiché i prestiti, dati sulla parola e senza scambio di titoli, non avevano una scadenza temporale.

I debiti si sarebbero poi estinti solo quando la somma finale, per un totale di 10.000 euro in contanti, sarebbe stata interamente restituita.

L’imprenditore era ormai convinto a non sporgere denuncia anche perché spaventato da eventuali ritorsioni che il suo presunto usuraio avrebbe potuto porre in atto nei suoi confronti e in quelli dei suoi familiari.

Le continue e pressanti richieste di denaro da parte dell’usuraio, avevano fatto cadere la vittima in uno stato di soggezione e di depressione fino a fargli tentare il suicidio.

Il passare del tempo e la vicinanza del personale di Polizia, hanno fatto però maturare nella vittima la convinzione che solo il percorso della legalità gli avrebbe permesso di ritrovare la  serenità perduta e farlo ritornare ad una vita normale.

Dopo la formalizzazione della denuncia, avvenuta nel mese di febbraio, gli agenti del Commissariato Trastevere, diretto dal dr. Massimiliano Giordano, hanno organizzato una serie di servizi per stringere il cerchio intorno all’attività dell’usuraio.

Il quadro descritto faceva emergere che l’usuraio, a fronte del prestito erogato, aveva già incassato 13.000,00 euro, che erano da considerarsi solo a titolo di interesse sul capitale,  continuando a pretenderne altri ventiquattromila, da versare in rate mensili di mille euro, al termine del quale il debito si poteva definire saldato.

D.F.  dimostrandosi verosimilmente comprensivo verso i problemi economici  della vittima , si era  addirittura proposto di aiutarlo, accompagnandolo presso una finanziaria di un suo amico, pur di continuare ad incassare denaro.

Facendo abilmente leva anche sulla forza intimidatrice derivante da ipotetici vincoli associativi con la criminalità organizzata romana, l’usuraio lo aveva costretto ad accettare le sue condizioni-imposizioni.

In una circostanza era arrivato  perfino a proporgli di acquistare una macchina da intestargli e, anche se la vittima avesse avuto  problemi con il finanziamento, ci avrebbe pensato lui con i suoi amici ad “aggiustare” il tutto.

La complessa attività di indagine, durata quattro mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica, Pubblico Ministero dott.ssa Simona Marazza, effettuata con intercettazioni telefoniche, pedinamenti ed appostamenti, ha delineato il quadro dell’attività e permesso di monitorare la condotta dell’usuraio.

I particolari emersi hanno tracciato inequivocabilmente le linee del reato di usura posto in essere da D.F. , già noto alle forze dell’ordine per precedenti di Polizia specifici, e gli agenti del Commissariato di Trastevere hanno richiesto  all’autorità Giudiziaria l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere.

Nel corso della perquisizione all’interno dell’abitazione di D.F. sono stati sequestrati anche assegni e documenti contabili, materiale giudicato interessante e  che ora è al vaglio degli investigatori.

 




ROMA: LA POLIZIA FA IL PIENO DI RAPINATORI A OSTIENSE, COLLE OPPIO E CENTRO STORICO

Redazione

Roma – Li ha riconosciuti mentre stava percorrendo via Ostiense in direzione della stazione ferroviaria. Quando li ha visti non ha avuto dubbi sulla loro identità.

Erano proprio i due cittadini stranieri che avevano rapinato lui ed un suo amico qualche giorno prima.

La vittima, un giovane di 19anni, li ha seguiti e nel frattempo ha avvisato la Sala Operativa della Questura che ha immediatamente inviato sul posto gli agenti del Commissariato Colombo.

Dopo una breve perlustrazione, i poliziotti hanno individuato il giovane che all’interno della stazione Ostiense, tenendosi a debita distanza, stava seguendo i due rapinatori, i quali, nel frattempo, erano saliti su uno dei vagoni rapinando un altro giovane del portafogli.

È stata proprio la vittima ad attirare l’attenzione dei poliziotti denunciando immediatamente il fatto ed indicando agli agenti i due “balordi” in fuga”.

Bloccati dagli investigatori, quello dei due che aveva la refurtiva, vistosi scoperto, ha restituito subito parte del maltolto, mentre il resto è stato rinvenuto addosso ai due a seguito della perquisizione personale.

Recuperati anche i due coltelli usati per minacciare le vittime.

R.S. e A.M., egiziani di 21 e 22 anni, sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso.

Altre 4 persone sono stati  arrestati nella tarda serata di ieri in via Labicana.

Il quartetto, composto da 4 egiziani tra i 16 e i 20 anni, ha avvicinato una coppia di ragazzi all’interno del parco del Collo Oppio, e dopo averla minacciata con un coltello, si sono fatti consegnare la borsa della ragazza contenente poche decine di euro ed effetti personali.

Subito dopo il fatto il due giovani hanno dato l’allarme chiamando il 113.

Sul posto sono intervenute diverse auto della Polizia che dopo una battuta nella zona hanno intercettato e bloccato i 4 malviventi in via Labicana. Anche per loro, dopo gli accertamenti in Commissariato, sono scattate le manette per rapina.

È entrato nei grandi magazzini di via del Tritone, nella zona del primo Commissariato, e dopo aver fatto il pieno di mercanzia varia, per un valore di circa di 300 euro, ha cercato di darsela a gambe eludendo il controllo della guardia giurata di servizio all’uscita.  Ma il suo piano non ha funzionato. Scoperto dal vigilante si è ribellato e lo ha aggredito ingaggiando una colluttazione con lui. Pochi istanti dopo sono arrivati sul posto 2 equipaggi della Polizia che  hanno preso in consegna il ladro e lo hanno portato in Commissariato. Arrestato dovrà rispondere di rapina impropria.




ROMA, 161 ANNIVERSARIO DELLA POLIZIA DI STATO: EMESSO UN NUOVO FRANCOBOLLO

Redazione

Roma – In occasione  delle celebrazioni dedicate al 161 Anniversario della Polizia di Stato, è stato emesso un francobollo da 70 centesimi destinato a sottolineare la funzione e l'importanza delle questure italiane.

Il francobollo riproduce un particolare della facciata centrale della Questura di Roma, a rappresentare simbolicamente tutte le questure d'Italia.

Le Questure operano alle dipendenze del Ministero dell'Interno e assicurano il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, con competenze su base provinciale. Il francobollo si inserisce nella serie  dedicata annualmente alle Istituzioni della Repubblica.

 




ROMA TORPIGNATTARA, CHIUSO UN LOCALE SENZA AUTORIZZAZIONI, IGIENE PRECARIA E TEATRO DI RISSE

Redazione

Roma – Assenza della prescritta licenza per lo svolgimento dell’attività ,frequenti liti e risse notturne con notevole disturbo alla quiete pubblica oltre a condizioni igieniche precarie.

Sono queste  le motivazioni che hanno portato il Questore di Roma, Fulvio della Rocca, all’emissione di un provvedimento di chiusura di un locale nel quartiere di Torpignattara.

Un pubblico esercizio con attività di ristorazione, pizzeria e organizzazione di spettacoli danzanti, pubblicizzati anche attraverso il web.

Nella realtà, in quel locale di Via Casilina, le autorizzazioni richieste riguardavano soltanto il riconoscimento di un’associazione culturale, con tanto di statuto, libro soci e verbali di assemblea.

Documentazioni peraltro mancanti come emerso nel corso dei reiterati e mirati controlli amministrativi effettuati dalla Polizia del locale Commissariato “Torpignattara”  durante lo scorso anno e che avevano portato anche alla contestazione di sanzioni pecuniarie per diverse migliaia di Euro.

Queste non sono state le uniche violazioni e irregolarità contestate; trovati anche alimenti cotti e cibi surgelati non conservati in maniera idonea.

Ma soprattutto frequenti sono state le segnalazioni alle Forze dell’Ordine riguardanti schiamazzi, liti e risse tra gli avventori del locale, prevalentemente di nazionalità peruviana, spesso ubriachi, che hanno indotto alcuni cittadini del quartiere a formalizzare degli esposti negli uffici del Commissariato di Polizia di Torpignattara e che hanno concorso,  alla emissione del provvedimento di chiusura.

L’episodio più grave si era verificato nel locale lo scorso 11 novembre allorchè in seguito ad una rissa scoppiata tra un gruppo di giovani,un ragazzo era rimasto ferito da un’arma da taglio, e aveva reso necessario l’intervento di alcuni equipaggi della Polizia per riportare la calma.  

 




ROMA TORPIGNATTARA, DUE NAPOLETANI CON DOCUMENTI FALSI E UN ASSEGNO RUBATO DI 200 MILA EURO PROVANO A COMPRARE MATERIALE INFORMATICO.

Redazione

Roma –  In viaggio da Napoli a Roma, a bordo di un’autovettura senza copertura assicurativa, con documenti falsi ed un assegno rubato di circa 200 mila euro.

E’ quanto hanno scoperto gli agenti del Commissariato Torpignattara, diretto dal dr. Ermanno Baldelli, che hanno sottoposto a fermo di polizia per il reato di ricettazione e possesso di documenti falsi due napoletani di 50 e 60 anni.

Il controllo è stato effettuato dai poliziotti in via Dignano d’Istria quando i due, entrati all’interno di un ufficio di una società che si occupa della vendita di materiale informatico ed elettronico, stavano probabilmente tentando di acquistare della merce.

Un codice fiscale ed un tesserino sanitario falsi, oltre ad una carta d’identità anch’essa falsa e sulla quale  era stata preventivamente sostituita la foto dell’ intestatario con la foto di uno dei due.

All’interno di una cartellina per documenti, anche un assegno del valore di circa 200 mila euro, risultato rubato, ma il cui furto non era stato ancora denunciato.

Questo è quanto rinvenuto dai poliziotti al momento del fermo.

L’ingente cifra di denaro indicata sull’assegno, secondo la prima ricostruzione degli investigatori,  costituiva il risarcimento per un sinistro liquidato da una compagnia di assicurazione all’intestatario dell’assegno e dei documenti in possesso dei due napoletani.

All’esterno dell’ufficio della società i poliziotti hanno proceduto anche al sequestro dell’autovettura che i due avevano utilizzato per raggiungere la capitale.

L’auto infatti è risultata essere priva di copertura assicurativa e con  un contrassegno  falso apposto sul parabrezza.

Accompagnati negli uffici del Commissariato,  V.L. e P.U., già noti alle forze dell’ordine, sono stati sottoposti a fermo di Polizia, mentre gli investigatori proseguono le indagini per accertare come i due siano entrati in possesso dell’assegno.

Il fenomeno è del resto ben noto agli investigatori.

I truffatori, infatti, riuscirebbero  in molti casi ad entrare in possesso degli  assegni emessi come risarcimento danni dalle compagnie assicurative.

Approfittando dei  tempi tecnici di spedizione, riuscirebbero a “procurarsi “documenti falsi con le generalità degli aventi diritto, tentando in maniera apparentemente legittima  di entrare in possesso dei relativi importi o di parte di essi.




ROMA APPIO – NUOVO, 20 ENNE ROMANO IN MENETTE: CUSTODIVA MARIJUANA IN CASA. ALTRO PUSHER ARRESTATO ALL'EUR

Redazione

Roma – Quasi 100 grammi di marijuana suddivisi in bustine, due bilancini di precisione, un “trincia-erba” e altro materiale per il confezionamento della droga.

E’ quanto hanno trovato gli agenti del Commissariato Appio-Nuovo, diretto dal dr. Massimiliano Maset, ieri pomeriggio in una abitazione di via Bartolomeo Capasso, nel quartiere Appio-Latino.

Ad essere arrestato dai poliziotti è stato un 20enne romano.

Il giovane è stato infatti sorpreso a spacciare all’interno di un parco della zona; gli agenti, in abiti civili, lo hanno fermato e identificato.

R.L., queste le sue iniziali, è stato accompagnato per ulteriori accertamenti negli uffici di Polizia; indosso gli sono stati trovati alcuni grammi di cocaina e del denaro contante, probabile provento dell’illecita attività.

Perquisendo poi il suo appartamento, i poliziotti hanno trovato il resto; erano già preparate nel complesso circa 180 dosi.

L’arrestato dovrà ora rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Un altro pusher è stato invece arrestato dagli agenti del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico, perché sorpreso con 28 grammi di marijuana.

Per diversi giorni i poliziotti hanno tenuto sotto osservazione l’abitazione di L.F.K. 21 enne romano, in Via Oscar Senigallia.

Quando gli agenti lo hanno fermato per un controllo all’uscita di un bar, il giovane ha subito mostrato segni di nervosismo.

I poliziotti infatti nel corso della perquisizione effettuata poco dopo all’interno della sua abitazione hanno sequestrato 28 grammi di marijuana, un bilancino elettronico di precisione, e materiale per il confezionamento delle dosi.

Il giovane, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato accompagnato negli uffici di Polizia ed arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 




ROMA SAN BASILIO, RITROVATO GRAZIE A FACEBOOK IL 15 ENNE ROMANO SCOMPARSO

Redazione

E’ stato ritrovato ieri pomeriggio dalla Polizia di Stato, un 16enne romano, che lo scorso 8 ottobre si era allontanato dall’abitazione familiare.

I genitori, oltre a denunciare l’accaduto negli uffici del Commissariato di San Basilio, si erano rivolti anche a due note trasmissioni televisive, per diffondere nel miglior modo la notizia della scomparsa di loro figlio.

Nei giorni scorsi gli investigatori, diretti dal Dr. Adriano Lauro, con la costante collaborazione dei familiari, hanno esaminato le circostanze della scomparsa, e analizzando le informazioni acquisite hanno delineato un quadro preciso delle sue frequentazioni.

Determinanti ai fini delle indagini anche gli elementi forniti dai suoi compagni; considerando varie ipotesi, i poliziotti hanno orientato l’attività d’indagine in una direzione ben precisa.

Proprio grazie a tutte le indicazioni raccolte, gli uomini del Commissariato sono riusciti ad accedere al profilo del ragazzo su un noto “social network”, riuscendo a ricostruire gli ultimi spostamenti del giovane, riuscendo ad individuarlo.

Ieri, è stato infatti rintracciato all’interno del Parco delle Sabine, a Montesacro.

Il giovane, raggiunto da due agenti, dopo un sereno colloquio, li ha seguiti per raggiungere i genitori in attesa in Commissariato, ai quali poi è stato riaffidato.




ROMA, SI SPACCIAVA PER FALSO DIRIGENTE DI POLIZIA….USCIVA IN DIVISA.

Redazione

Nell’ambito di un’indagine relativa ad alcune truffe perpetrate nella Capitale, gli uomini della Squadra Mobile di Roma, diretta dal dr. Renato Cortese, hanno tratto in arresto Sambiase Massimo, di 54 anni, per possesso di segni distintivi contraffatti.

All’atto dell’arresto l’uomo è stato sorpreso mentre si accingeva ad uscire di casa indossando una divisa da Primo Dirigente della Polizia di Stato, completa di fregi e gradi distintivi, identica a quelle in dotazione al personale della Polizia di Stato.

Nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di due divise della Polizia di Stato, un falso tesserino di appartenenza alla Direzione Investigativa Antimafia e numerosa documentazione inerente vari Enti della Pubblica Amministrazione.

In particolare, è stato sequestrato materiale cartaceo relativo a documenti personali, curriculum e domande d’impiego da parte di diverse persone principalmente per gli Uffici del Senato della Repubblica e Camera dei Deputati, numerose lettere fotocopiate dell’Ufficio Personale del Senato della Repubblica, comprensive di logo, nelle quali veniva riportata in calce la firma di un presunto funzionario di quell’Ufficio nonché documentazione varia.

Gli investigatori stanno analizzando la documentazione sequestrata al fine di verificare il coinvolgimento di Sambiase Massimo in altri episodi delittuosi.




ROMA, LUIGI ESPOSITO ALIAS "NACCHELLA"….SCALA I RANGHI DELLA CAMORRA E DIVENTA SUBITO UN BOSS.

Redazione

Luigi Esposito, il camorrista arrestato dalla Squadra Mobile di Roma, personaggio noto alle cronache come “Nacchella”, e’ stato capace nel giro di pochi anni di scalare i ranghi del vertice dell’alleanza di Secondigliano, tanto da essere considerato uno dei principali esponenti della cupola del quartiere napoletano.

E di passare a collaborare con la giustizia, prima di darsi alla macchia, e di intraprendere una fuga che si e’ interrotta soltanto ieri, grazie ad una brillante azione di intelligence. Dopo aver scontato parte della condanna a 16anni  di reclusione in quanto appartenente al potente clan camorrista dei Licciardi operante nella zona di Secondigliano, lo scorso anno aveva ottenuto il beneficio della detenzione ospedaliera presso una clinica della capitale da dove era evaso lo scorso novembre.

Da allora era riuscito a far perdere le sue tracce, allontanandosi anche dai suoi affetti piu’ cari sino all’ultimo periodo quando, evidentemente, riteneva di aver  creato attorno a se una rete di contatti e rapporti che potessero rendere sicura la sua latitanza.

L’uomo, malgrado il suo stato di latitanza non aveva rinunciato a trascorrere un periodo a Porto Rotondo ove ha alloggiato, con documenti falsi, in uno dei migliori resort.

Luigi Esposito e’ considerato un fedelissimo dei fratelli Licciardi di Masseria Cardone.