ROMA, PIAZZA MANCINI TRA VIOLENZA, BIVACCHI, ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO E TANTO ALTRO. DE SALAZAR: "CHE INTERVENGA L'ESERCITO"

Redazione

Roma – "L' episodio di gravissima violenza scoppiato sabato scorso a Piazza Mancini dove un cittadino peruviano di 40 anni, attualmente in coma, è stato massacrato di botte da uno o più immigrati di El Salvador , non mi meraviglia e neanche sorprende i residenti della zona. – Lo Dichiara in una nota Francesco de Salazar Presidente del Movimento Cittadino Flaminio Parioli V. Olimpico.  – Sono anni che denunciamo – prosegue il rappresentante della zona – la pericolosità di questa piazza dove si verificano spesso, accoltellamenti,  molestie a residenti, bivacchi di ogni genere, atti osceni in luogo pubblico e tanto altro. Nelle giornate e serate del giovedì, sabato e domenica prendono corpo delle vere e proprie movide illegali animate da raduni di oltre 200 persone appartenenti a diverse comunità sudamericane che bevono birra, spacciano sostanze stupefacenti orinano a cielo aperto, litigano,  il tutto con rari e inesistenti controlli delle forze dell' ordine ad esclusione dei Carabinieri di zona più attivi e disponibili. In questi anni – asserisce De Salazar – abbiamo provveduto a raccogliere diverse centinaia di firme per chiedere maggior sicurezza, per aver presidi costanti delle volanti, ci siamo appellati ad una sinergia maggiore tra Polizia di Stato e Polizia Municipale ma sembra che le forze dell'ordine a Roma si occupano soltanto delle movide "legali" di Ponte Milvio lasciando piazza Mancini terra di nessuno. Ad alimentare queste concentrazioni sicuramente la presenza di money transfer, phone center,  che si espandono a macchia d'olio sullo stile dell' Esquilino e neanche la Guardia di Finanza o i Vigili Urbani effettuano i controlli sulle norme igieniche e sanitaria e architettoniche di queste strutture. Lo scorso dicembre abbiamo effettuato una passeggiata per la sicurezza del Quartiere denunciando anche altri raduni a Piazza cardinal Consalvi, a Via Germania dove si effettuano gioco d'azzardo su pietre di valore storico e vengono utilizzate le cabine telefoniche o fototessera come wc chimici. Ma evidentemente, le Istituzioni non ritengono prioritaria l'emergenza sicurezza di Piazza Mancini e d'intorni…  Confidiamo che a fine anno, la Regione stanzi le risorse necessarie per realizzare "Villa Antonio Mancini", attraverso  la recinzione dell’area verde di Piazza Antonio Mancini sullo stile di Piazza Vittorio, con la sorveglianza di un guardiano comunale preposto all’apertura e chiusura della Villa in una fascia oraria stabilita che varierà in base alle stagioni invernali/estive. Nel frattempo, però – conclude il rappresentante dei cittadini, è necessario fronteggiare l'incremento di questi raduni a causa dell 'avvicinarsi del periodo estivo. Soltanto attraverso la discesa in campo dell'esercito si può arginere il fenomeno  e per tal motivo lanciamo un appello al Ministero della Difesa affinchè metta a disposizione della zona uomini tra piazza Mancini, piazza cardinal Consalvi, Villaggio Olimpico e Piazzale Manila."
 




ROMA FLAMINIO, TENSOSTRUTTURE ROMA VOLLEY ABUSIVE: DA PIU' DI TRE ANNI E' SCADUTA LA CONCESSIONE

Redazione

Roma – “Due delle tre tensostrutture della M. Roma Volley S.p.A. ubicate nei pressi di Piazza Mancini hanno da più di tre anni la concessione scaduta e occupano abusivamente un terreno adibito ad uso pubblico.” Lo dichiara in una nota Francesco De Salazar Presidente del Movimento Cittadino Flaminio Parioli V. Olimpico. “Alcuni residenti che abitano a ridosso delle stesse, denunciano da anni un problema di forte inquinamento acustico poiché all' interno delle strutture, costruite soltanto a circa 15 metri dalle abitazione, si svolgono allenamenti di tutte le categorie fin dalle prime ore del pomeriggio e terminano a tarda sera. Sono state effettuate privatamente anche perizie fonometriche  – prosegue De Salazar – che testimoniano il superamento dei parametri consentiti in molte ore della giornata e, soprattutto in estate, con le finestre aperte delle abitazione la situazione diventa insopportabile. Lo scorso 26 settembre del 2012 – continua il rappresentante dei residenti- l’ufficio tecnico del Municipio 2 ha informato la Roma Volley di rimuovere le tensostrutture, entro 30 giorni, ma ad oggi, sia la Società di Mezzaroma che l’amministrazione capitolina non ha provveduto a rimuovere le strutture. Per tal motivo – conclude De Salazar- invitiamo sia la parte pubblica che privata a far prevalere il buon senso nel rispettare le regole e soprattutto le persone che hanno il diritto di riposare e di godere il relax nella propria casa comprata con il sacrificio di anni di lavoro."