Roma, tragedia a Corso Francia: investite e uccise due ragazze di 16 anni. Il ragazzo che le ha investite è sotto choc

Due ragazze di appena 16 anni, Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, sono morte dopo essere state investite nella notte a Corso Francia, a due passi da Ponte Milvio, cuore della movida romana, luogo di ritrovo usuale dei giovani il sabato sera. Alla guida dell’auto che le ha investite il figlio del regista Paolo Genovese, Pietro, un ragazzo di 20 anni. Secondo quanto si apprende, le giovani abitavano in zona, nel quartiere Fleming; Gaia è figlia di un ufficiale di complemento dei carabinieri in congedo da 32 anni.

Il giovane, che si è fermato subito dopo l’incidente per prestare soccorso, è stato poi trasportato all’Umberto I in stato di choc ed è stato sottoposto a test di alcol e droga. Sequestrata l’auto del ragazzo e anche il cellulare: verranno effettuati accertamenti per stabilire se al momento dell’impatto stesse utilizzando il telefono. La polizia locale sta ascoltando in queste ore diversi testimoni per cercare di ricostruire con esattezza la dinamica dell’investimento. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di zona. Nel procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, si procede per omicidio stradale.

Di sicuro si sa che Gaia e Camilla stavano attraversando Corso Francia e le strade erano bagnate per la pioggia che è scesa copiosa sulla città. "I corpi delle due ragazze erano distanti qualche metro tra loro e lontani dalle strisce", racconta un residente. "Dalle prime informazioni erano dirette verso Collina Fleming - aggiunge - probabilmente volevano scavalcare il guardrail".  I sanitari del 118, una volta arrivati sul luogo dell'impatto, non hanno potuto far altro che constatare la morte delle due ragazze.



ROMA, VIGILOPOLI: SOSTITUITA LA VICE COMANDANTE

di Maurizio Costa

Roma – La bufera che si sta abbattendo sui vigili urbani della Capitale non sembra attenuarsi. Raffaella Modafferi è il nuovo vice comandante del Corpo di Polizia Locale; cede il posto Donatella Scafati, indagata per i fatti del maxiconcorso. La Scafati faceva parte della Commissione esaminatrice della gara che prevedeva l’assunzione di 300 vigili urbani. In quell’occasione, durante le prove di preselezione, non sarebbe stato garantito l’anonimato dei concorrenti e, inoltre, Gianni Alemanno, che aveva indetto il concorso nel 2009, lo sospese perché la Commissione firmò il verbale di una riunione fantasma alla quale però non avrebbe mai partecipato. La Procura, da allora, indaga sul fatto, ma intanto i partecipanti ancora non sanno i risultati delle prove, e il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, non riesce a sbrogliare la situazione.
Modafferi, che era alla guida del VII Gruppo “Tuscolano”, ricoprirà questa carica per due anni, con la funzione di direzione del coordinamento operativo e dell’unità organizzativa, mentre Scafati andrà a dirigere l'Unità Operativa del Gruppo di Polizia Locale di Roma Capitale. Abbiamo provato a contattare Donatella Scafati per avere maggiori informazioni sull’intera vicenda, ma dal suo ufficio ci hanno risposto che la Dottoressa è in ferie. Anche Angelo Giuliani, dopo lo scandalo dei fratelli Bernabei, alla fine del suo contratto biennale, ha lasciato la poltrona di Capo dei vigili urbani. La cosa “strana” è che Giuliani era anche il capo della Commissione esaminatrice del maxiconcorso: sono solo coincidenze?
Le vicende del “concorsone” stanno destabilizzando tutto l’ambiente della Polizia Locale di Roma Capitale. Le carte sono in mano alla Procura e il Vicesindaco Luigi Nieri ha dichiarato che: “Le verifiche di questi giorni eseguite a campione sulle sole prove scritte già terminate – quelle ancora in svolgimento restano secretate – confermano le preoccupazioni sulla regolarità del modo in cui sono state condotte le procedure concorsuali”.
Molte ombre e molti dubbi pendono su questo concorso. I vertici dei vigili urbani, piano piano, vengono smantellati, mentre tutte le persone che hanno partecipato alla gara sono ancora in attesa di sapere cosa ne sarà del loro futuro.

Nella foto Donatella Scafati

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ROMA, MAXI CONCORSO: MARINO VUOLE TUTELARE TUTTI!

di Ignazio Marino

Il rovesciamento delle parti è un gioco che non mi appassiona. Sui problemi che riguardano i concorsi indetti prima del nostro arrivo, leggo di una corsa a tutelare i concorrenti che hanno superato la prova scritta. E agli altri chi ci pensa? A chi è rimasto eventualmente fuori perché non conosceva santi in paradiso cosa diciamo? A chi pretende di fare una gara alla pari e si ritrova in mezzo a un concorso con il trucco cosa raccontiamo? Che andrà meglio la prossima volta? Per ora la giunta non ha preso alcuna decisione riguardo ai concorsi. Aspettiamo una relazione che dovrebbe essere pronta lunedì. Ma una cosa è certa: se le irregolarità riscontrate a campione dovessero riguardare più casi, gireremmo tutte le carte alla magistratura, a tutela di tutti i concorrenti e non solo di quelli che chiedono protezioni a una categoria o a un’altra.

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