ROMA, FALCOGNANA: LA DISCARICA NON SI FARA' PIU', ECCO LA RISPOSTA DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

Redazione

Roma – "La battaglia è stata vinta e ora ci sono le prove inequivocabili che la discarica alla Falcognana non si farà più. Infatti, come riporta testualmente il Ministero dell'Ambiente, "il sito che ha formato oggetto di proposta da parte del Commissario straordinario, Goffredo Sottile, non è stato ad oggi approvato dal Ministro Orlando, essendo allo stato venuti meno i presupposti emergenziali che ne giustificavano l'individuazione".

E' quanto annuncia il Presidio No discarica Divino Amore a seguito della replica ricevuta dal Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, al quale lo stesso Presidio si era rivolto chiedendo la revoca del mandato al Prefetto Sottile e al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, proprio per la discutibile gestione di questa vicenda.

"Questa è l'ennesima prova che l'azione di contrasto contro la discarica al Divino Amore, frettolosamente qualificato come candidato idoneo a raccogliere l'eredità di Malagrotta dall' allora Commissario Sottile, ha esplicitato piena e incondizionata efficacia. Infatti, alle recenti dichiarazioni del Sindaco Marino riguardante l'abbandono di tale scelta, si aggiunge ora una dichiarazione ufficiale del Ministero dell'Ambiente in risposta ad una istanza che il Presidio aveva inviato al Presidente della Repubblica".

"Stante dunque la prova inconfutabile, il Presidio esprime grande soddisfazione per il successo ottenuto e rivendica la paternità di una lotta estenuante che ha condotto sempre al centro della legalità, nel rispetto delle leggi della Repubblica, della Costituzione e dell'intero ordinamento giuridico. Una protesta attiva, – continua il Presidio – che si è esplicitata con azioni legali, petizione popolari al parlamento europeo, con la produzione di numerosi documenti (esposti, istanze, ecc.) elaborati in maniera rigorosa sotto l'aspetto formale e sostanziale e con l'azione di contrasto portato avanti da tutta la popolazione locale, che non si è mai arresa a questo scempio ambientale".

"Il successo ottenuto ci riempie di orgoglio e soddisfazione, soprattutto perché arriva in un momento storico caratterizzato da un'accesa contrapposizione politica, percepita dall'opinione pubblica come una deriva delle istituzioni democratiche. Ebbene, proprio in questo contesto di riferimento, la vittoria è stata ottenuta grazie all'ampia partecipazione popolare dimostrata negli oltre 5 mesi di lotta.
Con questo atto ufficiale che sancisce un dietro front definitivo delle autorità competenti, il Presidio, costituitosi in Associazione Am.Be.Com, esprime la piena gratitudine a tutti i cittadini che non si sono mai arresi, esortando la popolazione residente a mantenere uno spirito attivo e collaborativo verso tutte le iniziative che l'Associazione intenderà perseguire nel futuro. Iniziative, che sono e saranno sempre animate da una coscienza ambientalista a tutela, salvaguardia e riqualificazione dell'Agro Romano".

"Un grazie lo esprimiamo anche al Presidente uscente Alessandro Lepidini, che con volontà e tenacia ha contrastato i poteri forti di quella politica menefreghista, che ha fatto di tutto per minimizzare e spesso affossare le nostre ragioni.
La vittoria di questa battaglia – conclude il Presidio – va oggi consegnata nelle mani dei cittadini che hanno creduto e sostenuto questa lotta fino alla fine. Oggi possiamo finalmente dire che questo cammino percorso insieme non è stato vano". 

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ROMA / BRACCIANO, DISCARICHE FALCOGNANA E CUPINORO: IL MINISTERO BLOCCA FALCOGNANA E ALEMANNO GUARDA A CUPINORO?

di Luca Pagni

Roma / Bracciano – Molti cittadini di Bracciano sono preoccupati per le dichiarazioni dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, che elogia il MIBACT per aver deciso di fermare i lavori nella discarica di Falcognana, lungo la via Ardeatina nei pressi del Santuario del Divino Amore, perché su quell'area ci sono dei vincoli paesaggistici e ambientali che sembrerebero non essere stati rispettati. "Quello relativo al vincolo Bondi è solo uno dei numerosi aspetti che, per noncuranza, non sono stati adeguatamente approfonditi dalle autorità al tempo competenti”. L’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno rammenta che lui stesso in quanto Sindaco è stato la ,massima autorità sanitaria locale, ed in questa veste, ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, poteva emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica. Gianni Alemanno ribadisce poi che “la Regione Lazio e la Provincia di Roma, insieme al commissario di governo (Goffredo Sottile, n.d.r.), nella fretta di trovare soluzioni semplicistiche, sbrigative e di facile consenso, non hanno mai provveduto a compiere uno studio comparato dei siti presenti a Roma e in Provincia per trovare soluzioni più idonee dal punto di vista ambientale rispetto a Falcognana".

Diversi stessi cittadini di Bracciano rammentano a tutte le autorità competenti che la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio ha indirizzato al Comune di Bracciano una missiva (U-PROT 003369025/11/2Q-13 CI. 34.19.04/100 24) che tratta della Discarica detta di "Cupinoro" sita in loc. "Poggio di Cupìnaio -Sbrigliavaccha – (IGM Foglio Castel Giuliano) S.P. via Settevene Palo tratto Bracciano Cerveteri km. 6.500, con proprietà dei terreni dell’Università Agraria di Bracciano, richiedendo l’ annullamento del permesso dì costruire n. 02/2013 del 10.01.2013 prot. 844 a favore di: Bracciano Ambiente S.p.A. “rilasciato in assenza di autorizzazione paesaggistica”.

Nonostante tutto si segnala la continuazione dei suindicati lavori, con movimenti di terra, riprofilatura e sistemazione del piano basale di una parte della ex cava VAIRA situata all'interno della discarica di Cupinoro, identificata sul Catasto al Foglio Catastale n. 61, particelle n, 364 e 36 con deposito terre su porzioni delle particelle n.355, 356, 373, 374 del Foglio Catastale n. 61. Anche il MIBACT evidenzia che “se stesse aree sono al momento già interessate da opere di vario genere (escavazioni in profondità, movimentazione, trasferimento e deposito dì terre) tutte quante sottoposte all'obbligo dell' autorizzazione paesaggistica”.

La Soprintendenza ha già ricevuto e studiato tutti gli esposti e segnalazioni ricevuti su presunte irregolarità all'interno delia Discarica detta di "Cupinoro", ed ha effettuato in data 18/11/2013 un sopralluogo congiunto con il "Reparto Operativo – Sezione Archeologia del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale", per la verifica dello stato dei luoghi ed ottemperando ad effettuare le verifiche istruttorie e gli accertamenti d'Ufficio del caso per la verifica dell'esistenza o meno di eventuale documentazione inerente il Permesso di costruire. Stante l'esito negativo di tale ricerca, vista la nota della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale prot.n. 10334 del 7/10/2011; visto il Piano Territoriale Paesistico Ambito Territoriale n. 3 – Laghi Bracciano e di Vico e le relative Norme Tecniche di Attuazione; visto il P.T.P.R del Lazio e le relative Norme Tecniche, esaminata la documentazione consegnata al MIBACT in occasione del sopralluogo dal Presidente della Bracciano Ambiente S.p.A, esaminata [a documentazione trasmessa a questa Soprintendenza dal Nucleo Operativo Ecologico di Roma del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente con prot. n. 22/66 del 20/11/2013, acquisita agli atti con prot. n. 33178 del 20/11/2013. Visto infine che la Soprintendenza ha già esaminato la documentazione consegnatagli il 18/11/2013 in occasione del sopralluogo dal Presidente della Bracciano Ambiente S.p.A. imolti cittadini di Bracciano si domandano quali documenti autorizzativi vorrebbe e potrebbe fornire il Sindaco Bracciano Sala il quale asserisce che sia tutto in regola e tutto autorizzato.
Le dichiarazioni di Alemanno potranno influenyare la scelta di una Malagrotta bis ? Il MIBACT ha rilevato vincoli paesaggistici sia a Falcognana che a Cupinoro ma si chiude solo la prima ?
I poteri di un Commissario per i rifiuti che invochi emergenza per Roma, possono fargli superare ogni vincolo ?
Per tentare di superare la situazione, I Cittadini di Bracciano in Movimento ha protocollato a tutti i Comuni conferenti a Cupinoro, un nuovo accordo ATO ARO per il sistema di Riciclo Rifiuti, con la creazione di un Consorzio Pubblico ARO in cui inserire 35 comuni conferitori nello studio ambientale, tecnico ed economico nei tavoli di lavoro con Comitati, Associazioni, Amministrazioni e Cittadini attivi. Gli A.R.O. sono consorzi costituiti da bacini di utenza omogenei tra più Comuni che potrebbero ottimizzare la filiera della raccolta differenziata, intesa al Recupero Totale con esclusione dell’incenerimento del residuo secco e per l’attuazione della relativa impiantistica di servizio. Gli A.R.O. sono riconosciuti come Autorità d’ambito, autonoma dagli A.T.O., assumendone i poteri previsti all’art. 201 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. Le Regioni dal canto loro potrebbero provvedere ad aggiornare i rispettivi Pianidi rifiuti regionali di riferimento, inserendo gli A.R.O. costituiti e provvedendo alla procedura prevista dall’art. 200 comma 2 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Tutto questo per adottare la strategia delle 4 R: Riduco, Riuso, Riciclo, Recupero ad esempio come il sistema Vedelago, avere trasparenza e legalità sul trattamento dei rifiuti visti come un’opportunità di cambiamento e lavoro. Il Lazio potrebbe così divenire una regione pulita, con incremento graduale della raccolta differenziata spinta porta a porta, pesa effettiva del rifiuto prodotto e pagamento in riferimento, premiazione dei comuni virtuosi con l’inserimento di iniziative come Arcipelago Scec e diminuzione della Tares, arrivando ad una possibile abolizione di qualsiasi forma di combustione rifiuti, grazie al compostaggio naturale e aerobico della FORSU e con l’abolizione di ogni tipo di centrale BioGas.

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ROMA, FALCOGNANA: CIAMPINO, MARINO, ALBANO E CASTEL GANDOLFO…UNITI IN UNA UNICA BATTAGLIA

Redazione

Nota dei Sindaci di Ciampino, Marino, Albano e Castel Gandolfo.


Roma, Divino Amore – “Apprendiamo con cauta soddisfazione la notizia che dal 1 ottobre nessun camion ha varcato i cancelli della discarica di Falcognana: il sito individuato dal commissario Sottile dove conferire una parte dei rifiuti di Roma all’indomani della chiusura di Malagrotta. Dalla stampa giunge voce che sono in corso da parte del commissario Sottile, della Regione e del Comune di Roma soluzioni alternative e che il sito della Falcognana sarà usato solo in casi di emergenza. Noi ribadiamo con forza che la discarica di Falcognana non deve assumere nessuna vocazione, né di servizio, né di emergenza, perché lo riteniamo un sito inidoneo a contenere, seppur in quantità minima, i rifiuti della Capitale. Un aspetto positivo in tutta questa storia, però, siamo comunque riusciti a trovarlo perché dagli incontri avuti in Commissione Ambiente di Camera e Senato, a Roma con l’assessore capitolino all’Ambiente e con il commissario Sottile, e in attesa di essere ancora ricevuti dal ministro Orlando, è emersa l’assoluta validità delle nostre ragioni, stando a quello che in questi giorni Estella Marino ha dichiarato sulla stampa e cioè che ‘se siamo riusciti a mettere in piedi strade diverse non è detto che ci sia bisogno di Falcognana’. Ci siamo fatti sentire con forza e riteniamo che i nostri sforzi possano produrre risultati convincenti, insieme a tutti i Comitati anti-discarica e ai cittadini che, con grande coraggio e senso di responsabilità, stanno ormai da più di due mesi portando avanti questa importante battaglia. Uniti e convinti delle nostre ragioni siamo certi che la discarica della Falcognana potrà a breve rappresentare solo un pallido ricordo”.

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ROMA, DISCARICA FALCOGNANA: CI ANDREBBERO 300 TONNELLATE AL GIORNO CONTRO LE 1.500 PRODOTTE

Donato Robilotta – Coordinatore dei socialisti Riformisti

Ho sempre ritenuto che portare i rifiuti fuori Regione o all’estero fosse una vergogna, simbolo di una classe politica che non riesce a risolvere i problemi per non assumersi le sue responsabilità.

Ma stando alle dichiarazioni ufficiali del commissario Sottile, che a Falcognana ci andrebbero solo 300 tonnellate al giorno delle 1.500 prodotte ogni giorno a Roma, dunque meno del 20%, cosa che non risolve la questione del sito alternativo a Malagrotta, che invece devono scegliere le istituzioni locali, mi chiedo se non sia più utile a questo punto portare fuori anche questi rifiuti.

A che serve creare tutto questo contrasto con le popolazioni locali se il sito indicato non risolve il problema e ne crea di nuovi? Probabilmente solo a far dire che è stata chiusa Malagrotta, che invece chiude per esaurimento naturale.

Oltretutto non è affatto vero che la parte del sito che dovrebbe ricevere i rifiuti urbani invece del fluff non avrebbe bisogno di nuove autorizzazioni, alla luce dei vincoli paesaggistici del decreto Bondi, perché i codici dei rifiuti urbani, anche se trattati, sono ben diversi da quelli delle macchine rottamate.

A questo punto dunque forse sarebbe meglio portare tutto fuori, far decantare la situazione, rientrare nella normalità, e affrontare la discussione su un nuovo piano rifiuti che programmi non solo l’individuazione di un sito di una discarica dentro i confini di Roma ma anche la costruzione degli impianti di compostaggio, altrimenti la raccolta differenziata non può aumentare, gli impianti di TMB che sono già autorizzati, le due linee del gassificatore di Malagrotta e quello di Albano.

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ROMA, UNA 23 ENNE ESTORCE DENARO IN CAMBIO DI DOCUMENTI SMARRITI.

Redazione

Roma – Ha ricevuto una “strana” telefonata nella mattinata di ieri.

Dall’altra parte della cornetta, una ragazza che aveva trovato i suoi documenti e chiedeva di incontrarlo per restituirglieli; in cambio però di 30 euro.

Protagonista della vicenda un cittadino che aveva smarrito il portafoglio con all’interno alcuni documenti e carte di credito.

Dopo l’iniziale sorpresa, la vittima di questo tentativo di estorsione, ha deciso di concordare un luogo d’incontro per lo “scambio”; non prima però di andare a denunciare quanto stava accadendo alla Polizia.

Proprio mentre stava raccontando agli agenti la sua “disavventura” ha ricevuto una seconda telefonata dalla ragazza che era in possesso del suo portafoglio, la quale aveva deciso di alzare il prezzo: adesso “occorrevano” 70 euro.

Confermato il posto – un distributore di carburanti in localita’ Falcognana – e l’orario per l’appuntamento, la vittima si e’ incontrata il giorno successivo con la donna.

A breve distanza, si sono pero’ appostati anche gli agenti del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico.

I poliziotti hanno seguito “in diretta” il momento dello scambio documenti –denaro e sono intervenuti bloccando la giovane.

B.A.C., 23enne di nazionalità rumena, è stata accompagnata negli uffici di Polizia ed al termine degli accertamenti arrestata per il reato di estorsione.

Il portafoglio con i documenti sono stati poi riconsegnati dai poliziotti al legittimo proprietario.