ROMA, SANTUARIO DIVINO AMORE: VEGLIA DI PREGHIERA NOTTURNA CON LA MADONNA DI FATIMA

Redazione

Roma – La veglia di preghiera notturna con la statua della Madonna di Fatima al santuario del Divino Amore. L’evento, organizzato dalla diocesi di Roma e patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, si svolgerà sabato 12 ottobre. Alle 19 è previsto l’arrivo in elicottero della scultura mariana da piazza San Pietro. L’incontro si aprirà alle 19.15 con il video messaggio di Papa Francesco e proseguirà alle 19.30 con la recita del Santo Rosario, guidata dal cardinale vicario Agostino Vallini, in collegamento via satellite con dieci santuari nel mondo. La preghiera andrà avanti fino all’alba con la partecipazione di artisti e personaggi dello spettacolo, e si concluderà con la Messa celebrata alle 5 del mattino dal vescovo Lorenzo Leuzzi. Alle 6.30 la statua della Vergine ripartirà alla volta di piazza San Pietro

“Con Maria oltre la notte” è il titolo della veglia di preghiera notturna, alla presenza della statua della Madonna di Fatima, che la diocesi di Roma ha organizzato per l’Anno della Fede al santuario del Divino Amore, sabato 12 ottobre. L’evento, che si svolgerà alla vigilia dell’anniversario dell’ultima apparizione della Beata Vergine Maria a Fatima nel 1917, è patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

La scultura mariana, con incastonato nella corona il proiettile che ferì gravemente il beato Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981, arriverà da piazza San Pietro alle 19, trasportata da un elicottero messo a disposizione dall’Aeronautica Militare. Al santuario di via Ardeatina rimarrà esposta alla venerazione dei fedeli fino all’alba.

L’incontro si aprirà alle 19.15 con il video messaggio di Papa Francesco e proseguirà alle 19.30 con la recita del Santo Rosario, guidata dal cardinale vicario Agostino Vallini, in collegamento via satellite con dieci santuari nel mondo. Si inizierà dalla basilica di Nuestra Señora de Lujan, a Buenos Aires, per poi passare a Nazareth, Lourdes, Czestochowa, Banneux, Aparecida, Akita, Nairobi, Washington, Vailankanny. La preghiera sarà intercalata da meditazioni artistiche in forma di monologhi. Il Salve Regina finale sarà eseguito dal coro del santuario del Divino Amore “Mater Divini Amoris”.

Dalle 22 la veglia di preghiera prevede diversi interventi e testimonianze. Alle 23.30 inizierà l’adorazione eucaristica con meditazioni dalle pagine dei santi e canti. La notte consterà di momenti di meditazione curati e animati da diverse realtà ecclesiali, tra le quali la Gioventù ardente mariana (Gam), e si concluderà alle 5 del mattino con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Lorenzo Leuzzi, ausiliare della diocesi di Roma. Al termine della Messa, alle 6.30, la statua della Madonna di Fatima ripartirà in elicottero alla volta di piazza San Pietro.
 




ROMA, FALCOGNANA: NO DISCARICA AL DIVINO AMORE

Redazione

Roma – "Nell’attuale società consumistica i rifiuti costituiscono un problema". Il Presidio No Discarica Divino Amore contesta alla radice il metodo delle discariche quale principale sistema per il loro smaltimento. Il Presidio esprime infatti un convinto dissenso rispetto a metodi anacronistici, inefficienti e opachi, spesso perfino oscuri, per la risoluzione del problema rifiuti. Tali metodi, infatti, affrontano la questione con soluzione errate; conseguentemente il problema persiste, anzi si aggrava, determinando quello che le istituzioni definiscono uno “stato di emergenza”.

"In questo quadro, Il Presidio individua le vere soluzioni al problema rifiuti. Le società sono infatti realtà complesse, articolate in innumerevoli relazioni. Come tali, questioni di carattere generale devono necessariamente essere affrontate secondo un approccio cooperativo. In tema rifiuti, la cooperazione si fonda su un sistema a “Incentivi Compatibili”. Nel caso specifico, le parti sono rappresentate da tutti i soggetti componenti la collettività: persone, enti, istituzioni, imprese, consumatori. Ciascuno deve essere incentivato ad adottare comportamenti corretti in modo tale che lo spirito cooperativo arrechi a tutti, nessuno escluso, una utilità e/o un vantaggio che non emergerebbe in uno schema NON-Cooperativo (con posizioni e equilibri inefficienti o sub-ottimali secondo l’ottica paretiana).

Il Presidio rileva che la situazione attuale esprima un regime di noncooperatività. I risultati sono noti: forti disagi sociali per gli abitanti direttamente esposti alle esalazioni delle discariche, svantaggi economici per moltissimi, enormi profitti per pochissimi, devastazione dell’ambiente e dell’ecosistema. Ciò avviene senza che il problema sia risolto, anzi si amplifica. L’azione di lotta svolta dal Presidio si fonda pertanto su un approccio costruttivo. Se non è possibile eliminare il problema, il Presidio ritiene che vada ridotto ai minimi termini. Solo in questo modo gli effetti avversi scemeranno di importanza lasciando spazio solo a vantaggi collettivi. Pertanto, in un’ottica strategica di Pianificazione e Programmazione è necessario: 1. Specificare l’obiettivo finale: risolvere il problema rifiuti (Pianificazione) 2. definire i vari step: strumenti attuativi fondati su sistemi a incentivi compatibili nelle modalità concordate (Programmazione). Nel quadro attuale i rifiuti continuano ad esser percepiti nella loro accezione negativa. In realtà, il Presidio No Discarica Divino Amore vuol promuoverne una diversa visione laddove i medesimi costituiscano output dei processi produttivi e di consumo. In quanto tali ed evidentemente hanno un valore economico. In termini strettamente economici, riteniamo che i rifiuti debbano dar vita ad una vera e propria curva di domanda, ovvero beni aventi un valore o una utilità. Ciò porta il Presidio a contestare l’usuale espressione “Ciclo integrato dei rifiuti”. Il Presidio preferisce parlare di “Logistica integrata dei rifiuti” a sottolineare che ciascun rifiuto abbia la sua netta collocazione e conseguentemente la sua corretta gestione. Solo i rifiuti “senza casa” (che le stime con percentuali prossime allo zero),nell’ambito del rigoroso rispetto di tutte le norme di salvaguardia, potranno essere conferite nelle discariche. I gruppi tecnici stanno sviluppando approfonditamente l’argomento e all’esito del lavoro il Presidio convocherà apposita conferenza stampa.

La domanda che poniamo alle Istituzioni presenti nel tavolo tecnico è la seguente: è ancora il caso di tener fuori da quel tavolo il Presidio No Discarica Divino Amore chiudendo in questo modo la porta alle idee e alle innovazioni per una società migliore e per un futuro ecosostenibile?

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ROMA, DISCARICA FALCOGNANA AL DIVINO AMORE: L'OMBRA DELLA 'NDRANGHETA SU UN SITO NON IDONEO

Marcello Viaggio
 
Veleni e silenzi sulla paventata discarica di Falcognana, al Divino Amore, alle porte di Roma. Una delle società che detengono la proprietà del sito della Falcognana potrebbe in passato avere avuto rapporti con un esponente della ‘ndrangheta. Sulla natura di questi contatti, stando a quanto trapela, la Direzione distrettuale antimafia (Dda) sta eseguendo una serie di accertamenti. In particolare, si stanno conducendo indagini in Emilia Romagna per capire che tipo di rapporti avesse il presunto esponente della ‘ndrangheta Nicola Femia con una delle società fiduciarie e se ne detiene un certo numero di azioni. Sulla vicenda ha acceso i fari anche l’unità anti-riciclaggio di Bankitalia, di concerto con la Procura di Bologna. Femia è noto come elemento di spicco nei clan della Locride.   
Fra i residenti il fronte del no alla discarica è compatto. E ha acquistato un nuovo alleato in Renato Brunetta, presidente dei deputati Pdl alla Camera. L'ex Ministro, nonostante il suo impegno sull'Imu, ha trovato il tempo per presentare 7 interrogazioni parlamentari sulla vicenda Divino Amore. E ha diffidato il commissario straordinario ai rifiuti Goffredo Sottile dall’andare avanti nell’iter della Falcognana finchè non avrà ricevuto le risposte. “Brunetta ha partecipato alla nostra ultima assemblea" avverte Vanda Soriente, del Presidio No Discarica No Divino Amore, in cui convergono i comitati di quartiere dell’Ardeatina: “Vuole sul tavolo tutta la documentazione scritta dai Ministri da lui interrogati: Andrea Orlando, Beatrice Lorenzin, …Vogliamo che anche i Ministri dicano no, perchè il sito non è idoneo”.
Lo scenario, insomma, sta cambiando. L’intervento di Brunetta a fianco dei residenti ha alzato il livello della protesta, ora di Falcognana se ne parla ai piani alti della politica.  Che cosa dicono le autorizzazioni  regionali? “Quelle rilasciate tra il 2003 ed il 2012 alla società Ecofer proprietaria della cava – afferma Brunetta – fanno esplicito riferimento ad un impianto per le auto rottamate, ma i rifiuti urbani sono un’altra cosa. Se le carte sono in ordine, perchè  Sottile non le mette a disposizione di tutti?”
Altra domanda inquietante: chi andrà a gestire la discarica?  Per cercare la risposta bisogna andare probabilmente ben oltre i confini del Lazio. “I proprietari della cava di Falcognana hanno chiesto loro di trasformare il sito in megadiscarica? – chiede il capogruppo Pdl in una delle sue interrogazioni  – Il terreno dev’essere comprato o espropriato perché altri gestiscano la discarica? Anche qui il silenzio di Sottile lascia dubbi e qualche sapore amaro”.  
Domande, domande…Risposte poche, anzi finora nessuna. Il silenzio delle istituzioni è assordante.  Dalla Regione Nicola Zingaretti giusto poche ore fa ha scaricato tutto nelle mani di Sottile: “Del sito se ne occupa lui”. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, si limita a tranquillizzare i romani con una lettera al cloroformio, che non dice assolutamente niente. Ma il Presidio No Discarica non ha dubbi: “Piano piano la verità sta venendo a galla, L’Ecofer sta allargando i suoi confini, con l’acquisizione di altri ettari adiacenti l’attuale discarica  –  denuncia in un comunicato stampa – Acquisizione che, guarda caso, avviene in concomitanza con il cambio dell’assetto societario, i cui nomi restano ad oggi schermati”.  ”Falcognana, – è il grido d’allarme del Presidio – considerando la potenzialità di terreni agricoli a disposizione, diventerà la più grande discarica d’Europa?”.  Roma come Napoli, il business dell'emergenza rifiuti non conosce limiti.
 
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