Roma, commercianti in piazza contro la Bolkestein: l’intervista al presidente del mercato di Testaccio

 

di Simone Carabella 

 

ROMA – Migliaia di commercianti hanno partecipato alla caldissima protesta contro la Bolkestein, l’emendamento approvato in Commissione Affari Costituzionali al Senato. Con questo emendamento definito “vergogna” il settore del commercio ambulante è di nuovo precipitato nell’incertezza. Gli avviamenti aziendali, ad esempio, sono stati azzerati: un incubo per 196 mila imprese. Con questa politica sbagliata, il Governo ha fatto sì che l’Italia e la Spagna, solo in parte sia l’unico paese d’Europa ad aver incluso gli Operatori del Commercio su Aree Pubbliche nella Direttiva.
“Ricordiamo al Governo – hanno detto i manifestanti – e a tutta la politica che il testo approvato in commissione è in contrasto con il parere dell’Antitrust, con le richieste dell’Anci e delle venti sigle sindacali e associazioni nazionali che da mesi a gran voce chiedono il blocco dei bandi.

A concedere una intervista a L'Osservatore d'Italia il Presidente del mercato di Testaccio: "Ancora paghiamo i mutui su delle licenze che il Governo ha messo a bando. Solo l’Italia ha lasciato i mercati all’interno di questa direttiva. Per la non continuità della concessione loro credono di creare posti di lavoro. È assurdo: non accetteremo passivamente che ci venga sottratta la nostra attività, avviata e fatta crescere con tanti sacrifici”.

Ma cos’è la Bolkestein? La direttiva Bolkestein prende nome dall'ex commissario per la Concorrenza e il mercato interno, l'olandese Frits Bolkestein, a Bruxelles quando a capo della Commissione europea c'era Romano Prodi. E' un atto approvato dalla Commissione europea nel 2006 e riguarda il libero mercato dei servizi. E' stata recepita dal Governo italiano nel 2010 (presidente del Consiglio Silvio Berlusconi). Entro maggio 2017 (ma un articolo del decreto Milleproproghe ha fissato il nuovo termine al 31 maggio 2018) gli Stati membri devono rimettere a bando le concessioni rilasciate negli anni dagli enti locali (come quella delle spaigge), dando la possibilitá di aprire un'attivitá commerciale su un'area pubblica a tutti i cittadini europei, senza limite di nazionalitá, in un qualunque Paese dell'area Ue. La direttiva Bolkestein ha l'obiettivo di facilitare la circolazione di servizi all'interno dell'Unione, perché i servizi rappresentano il 70% dell'occupazione in Europa e la loro liberalizzazione, a detta di numerosi economisti, aumenterebbe l'occupazione e il Pil dell'Unione europea.




ROMA, SARACINESCHE ALZATE, ANTIDOTO ANTI CRISI

Angelo Parca

In una stagione di fatturati ed esodi ridotti al lumicino per imprese e cittadini, la fotografia di una Roma deserta appartiene ormai al passato. Per questo artigiani e commercianti della Cna di Roma hanno aderito all’iniziativa “AAA: Artigiani e commercianti aperti ad agosto” portata avanti per il quarto anno consecutivo dall’associazione in collaborazione con Roma Capitale. Circa 500 gli aderenti, in aumento del 20% rispetto all’anno scorso. Il settore più rappresentato è quello del pronto intervento: idraulici, elettricisti e operatori dell’edilizia, seguito dal comparto dell’autoriparazione e dell’autocarrozzeria, dei servizi alla persona, dell’alimentare, della produzione (falegnami e fabbri), servizi di pulizia, giardinaggio e disinfestazione e artigianato artistico. L’elenco aggiornato in tempo reale di fabbri, impiantisti, meccanici, parrucchieri, panificatori e numerose altre attività che non chiuderanno per ferie, sarà disponibile sul sito della Cna di Roma (www.cnapmi.org), di Roma Capitale (www.comune.roma.it) al numero 06.06.06 e scaricando  l’applicazione della Cna di Roma per smartphone Android e iOS. Secondo Federconsumatori Lazio, saranno circa 1,8 milioni i romani (il 65% del totale) che resteranno in città: “con questa iniziativa Cna di Roma intende far incontrare una domanda e un’offerta di beni e servizi che è molto cambiata rispetto al passato – ha detto Lorenzo Tagliavanti, direttore della Cna di Roma oggi nel corso della conferenza stampa a San Lorenzo all’interno della bottega di un fabbro che rimarrà aperto tutto il mese -. Per via della crisi, i soggiorni fuori città sono sempre meno frequenti, concentrati in periodi di bassa stagione e per lo più di durate brevi. Il risultato: quest’anno resteranno in città circa sei romani su dieci, il 20% in più dell’anno scorso. E poi ci sono i fatturati: da una ricerca del Cer condotta su 800 aziende commerciali e artigiane, che presenteremo a settembre, risulta che la metà ne denuncia un netto calo. Non chiudere ad agosto diventa allora un’opportunità per far quadrare i conti e avere una chance in più per restare aperti anche a settembre” conclude Tagliavanti. “Quest’anno, alla luce delle innovazioni normative introdotte dal Governo, ai fini della chiusura per ferie delle attività di somministrazione di alimenti e bevande – ha spiegato l’assessore alle Attività Produttive di Roma Capitale Davide Bordoni –  i titolari dei negozi dovranno solo dare comunicazione dei giorni prescelti al Municipio di zona ed esporre un relativo cartello nel locale, visibile anche dall’esterno, per informare i clienti. L’elenco degli artigiani aperti diffuso dalla Cna è utile per tutti quei cittadini che resteranno a Roma nel periodo estivo e che potranno contare sulla presenza garantita di professionisti di ogni settore”.