Roma centro, in manette tre corrieri della droga

 Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro hanno raccolto i frutti di una lunga attività di osservazione e pedinamento di un cittadino marocchino sospettato di essere un corriere di droga.

I militari lo hanno seguito fino alla zona di Camporomano, dove, poco prima delle 22:00, l’uomo, un 38enne domiciliato a Roma e con precedenti, ha incontrato altri due connazionali di 28 e 29 anni, anche loro pregiudicati, per effettuare la consegna di un panetto di hashish del peso di 2 Kg.

Il rendez vous è stato immediatamente interrotto dall’intervento dei Carabinieri che hanno bloccato i tre “soci” e sequestrato il panetto.

Subito dopo, sono scattate le perquisizioni nelle rispettive abitazioni dei fermati: in casa del 38enne, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato ben 38 Kg di hashish, 1,5 Kg di marijuana e oltre 2.000 euro in contanti ritenuto provento della sua illecita attività.

Nel domicilio del cittadino marocchino di 29 anni, invece, i Carabinieri hanno scoperto una carta di identità francese risultata contraffatta, una macchina contasoldi, circa 7.600 euro in contanti e un jammer, disturbatore di frequenze per segnali telefonici e GPS.

Tutto il materiale è stato sequestrato, mentre i tre corrieri sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Regina Coeli, dove rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




ROMA, CENTRO STORICO: LOCALI E RISTORANTI ALLE PRESE CON IL GRANDE CAOS DELLE CANNE FUMARIE

Redazione

Roma – La presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, ha prodotto una delibera  di Giunta dello scorso 25 marzo che vieta all'ufficio commercio del primo Municipio di accettare l'avvio di nuove attività che non dimostrino di avere la tradizionale canna fumaria esterna all'edificio con sbocco dei fumi sul tetto e quindi di chiudere quelle attività che sono fornite di canne fumarie a carboni attivi. Il fatto è che su 13 attività, 7 utilizzano i cosiddetti "scrubber", impianti a carboni attivi.

Il presidente Fiepet – Confesercenti Pietro Lepore torna sull’argomento
perché di fatto questa delle canne fumarie è una situazione che non può essere risolta soltanto con le multe a iosa e la chiusura dei locali che andrebbe a penalizzare molte attività: “Premesso che ci troviamo d’accordo con la linea intrapresa dalla Asl e dal Comune, vorremmo comunicare la nostra disponibilità a sederci intorno ad un tavolo per cercare di trovare una soluzione per quella metà di locali romani del centro storico che  lavora con canne fumarie a carboni attivi, impianti alternativi che per la Asl erano regolari dal 2009 ma che sono diventate oggi irregolari. Pensiamo che si possa trovare una ragionevole soluzione che non comporti multe salatissime e chiusure per quei locali che oggi si trovano in una posizione irregolare”.

La richiesta di Lepore è dunque quella di sospendere momentaneamente le multe a tappeto ai locali con canne fumarie a carboni attivi e prevedere una sorta di piano che possa permettere alle attività che oggi si trovano “irregolari” di potersi adeguare senza compromettere irreversibilmente il proprio lavoro. “Saremmo onorati di poter partecipare a trovare una soluzione che non penalizzi metà delle attività del centro storico a pochi mesi dal Giubileo” conclude il Presidente Fiepet Pietro Lepore.
 




ROMA CENTRO: TURISTA MUORE A CAUSA DI CALDAIA A GAS IN B&B

Redazione

Roma – Un turista statunitense di 76 anni e' morto, mentre la moglie e' ricoverata in gravi condizioni a seguito della fuga di monossido di carbonio dalla caldaia nell'appartamento nel centro storico di Roma dove stavano trascorrendo le vacanze. E' avvenuto in un bed and breakfast di via Passeggiata di Ripetta, sul lungotevere. I due anziani sono stati soccorsi da un'ambulanza del 118. Inutili i tentativi di rianimare l'uomo mentre la donna, di 70 anni, trovata in stato di incoscienza e' stata trasferita al Policlinico Umberto I dove ora e' ricoverata in prognosi riservata. Sono stati i vigili del fuoco, su disposizione del pubblico ministero di turno, ad accertare il mal funzionamento della caldaia e la perdita di monossido di carbonio.




ROMA CENTRO: BORSEGGIATORI IN AZIONE SU MEZZI PUBBLICI

Redazione

Roma – Nelle ultime ore, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno arrestato sette borseggiatori sorpresi in azione a bordo dei mezzi pubblici della Capitale.

Un primo intervento ha riguardato una ragazzina di origini slave, 16enne, provenienti dall’insediamento nomadi di via Vicolo Savini, bloccata dai militari della Stazione Roma via Vittorio Veneto subito dopo aver derubato del portafogli un turista straniero che stava viaggiando nella linea B della metropolitana. Dopo l’arresto, la 16enne è stata accompagnata presso il Centro di Prima Accoglienza per minori di via Virginia Agnelli.

Poco dopo, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato un cittadino lituano di 47 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, che a bordo del bus 64, all’altezza della fermata Largo Argentina, era riuscito a sfilare il portafogli dalla borsa di una turista tedesca. 

Invece, a bordo di un vagone della linea della metropolitana, all’altezza della fermata “Repubblica”, un cittadino bosniaco di 27 anni, senza fissa dimora e con precedenti, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma Quirinale, bloccato dopo essersi impossessato del portafogli di un passeggero. 

Infine, all’interno della fermata “Cavour” della linea B della metropolitana, i Carabinieri della Stazione Roma via Vittorio Veneto, hanno arrestato quattro cittadini romeni, rispettivamente di 24, 26, 40 e 43 anni, sorpresi dopo essersi impossessati del portafogli di una viaggiatrice che era in attesa di un treno. 

Tutti gli arrestati maggiorenni sono stati accompagnati in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo, dovranno rispondere di furto aggravato. La refurtiva, interamente recuperata dai Carabinieri, è stata restituita ai legittimi proprietari.




ROMA CENTRO, MULTE DELLA QUESTURA PER 13 MILA EURO A TRE BED AND BREAKFAST

Redazione

Proseguono i controlli della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Roma che nella giornata di ieri ha effettuato delle verifiche in alcune strutture ricettive della capitale.

E’ stato in totale di 13000 euro, l’importo delle sanzioni amministrative contestate ad altrettanti gestori di alcuni Bed e Breakfast.

Diverse le irregolarità riscontrate nel corso dei controlli finalizzati alla scoperta di strutture abusive e prive di autorizzazione.

In prevalenza le violazioni hanno riguardato i posti letto previsti, il cui numero è risultato in esubero rispetto a quello stabilito nella licenza.