ROMA, ESTATE ROMANA: TROVATI 1,5 MILIONI DI EURO PER UN BANDO PUBBLICO CHE FINAZIERA' LE INIZIATIVE

Redazione

Roma – Grazie all'impegno della nuova amministrazione comunale l'Estate Romana torna ad essere un fiore all'occhiello dell'offerta culturale capitolina e un punto di riferimento per tutti i cittadini. Tante le iniziative in programma, selezionate tramite un bando pubblico di Roma Capitale che sarà finanziato con le risorse economiche individuate dal Sindaco di Roma Ignazio Marino per un totale di circa 1,5 milioni di euro. Nel corso dell'intera stagione estiva i romani potranno scegliere all'interno di un fitto calendario di appuntamenti che coinvolgeranno tutta la Capitale, dal centro alle periferie, con un'attenzione particolare ai luoghi dove è più forte il disagio sociale. 

Tra gli eventi di spicco, le grandi kermesse musicali che da sempre richiamano migliaia di persone, come la Festa Europea della Musica, che giunge quest'anno alla sua XIX edizione con oltre 180 concerti gratuiti; Rock in Roma, che ospita i grandi nomi della musica nazionale e internazionale (da Max Gazzé a Mark Knopfler, dai Deep Purple a Daniele Silvestri); la storica rassegna jazz di Villa Celimontana, Roma Live Festival, che quest’anno sarà dedicata in particolare alla cultura elettronica, e la XX edizione di Roma incontra il Mondo, nella quale si esibiranno tra gli altri gli Almamegretta e i Kings of Convenience. Sul palco del Centrale Live del Foro Italico spazio alla musica, al teatro, con le performance di Massimo Ranieri, Carlos Santana, Sting, i Morcheeba e Pino Daniele and Friends.

Ampia la scelta anche per gli appassionati del grande schermo grazie a manifestazioni importanti come il Medfilm Festival – la rassegna di cinema internazionale più longeva di Roma e del Lazio, con 80 film tra lungometraggi, cortometraggi e documentari e 40 Paesi partecipanti – e alle tradizionali arene cittadine che offriranno le migliori pellicole sotto le stelle in diversi quartieri della Capitale. 

Spazio poi alla danza con storica rassegna romana Invito alla Danza, divenuta riferimento stabile per ballerini e appassionati italiani e internazionali. La XX edizione de I Solisti del Teatro vedrà artisti del calibro di Licia Maglietta, Manuela Kustermann e Alessandro Haber dare vita a piece di grande pregio. Nel calendario dell'Estate Romana anche il Gay Village, lo storico appuntamento di cultura omosessuale, e attenzione al sociale con “La costituzione italiana recitata e musicata nelle carceri di Roma”. A completare l'offerta il Festival internazionale di Letteratura e cultura Ebraica, che tornerà a promuovere il dialogo e il confronto tra culture diverse.

"Aver trovato le risorse per garantire il pieno svolgimento dell'Estate Romana è per me motivo di grande orgoglio. È nostro dovere preservare questo enorme patrimonio culturale che è anche il motore di un'economia virtuosa, che coinvolge tantissimi operatori e realtà associative. Con i nostri sforzi abbiamo non solo rispettato l'impegno assunto con i cittadini, ma abbiamo anche voluto lanciare un segnale forte e chiaro alle romane e i romani, affinché attraverso la cultura, si riapproprino degli spazi di questa città straordinaria. Il nostro obiettivo è riportare le persone e le famiglie nelle strade e nelle piazze, per restituire loro l'entusiasmo, rimettere in circolo energie positive e creatività. Ritrovando il suo spirito originario, l'Estate Romana sarà per la nostra Capitale la migliore occasione per ritrovare il senso e l'armonia di una comunità unita" dichiara il sindaco di Roma Ignazio Marino.

Per l’occasione, il grafico di fama internazionale Antonio Romano disegnerà e donerà a Roma Capitale il marchio dell'Estate Romana come simbolo del rilancio di una nuova stagione culturale per la città. Nei prossimi giorni sarà resa nota la campagna di comunicazione dell'intero evento e pubblicato il calendario completo, che comprenderà iniziative e appuntamenti in programma fino al prossimo inverno. 




ROMA COMUNE, NON C'E' TRASPARENZA SUGLI AFFITTI PAGATI PER SEDI ISTITUZIONALI

Redazione

Roma – Sono trascorsi tre mesi dalla richiesta, avanzata dai radicali all'assessore al Patrimonio di Roma Capitale, ed è trascorso un anno dall'entrata in vigore della legge che prescrive la "Trasparenza dei costi sostenuti dagli enti locali per locazioni". Il testo della legge non lascia dubbi di interpretazione: “al fine di assicurare la razionalizzazione e il contenimento delle spese degli enti territoriali, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, gli enti locali sono tenuti a pubblicare sui propri siti istituzionali i canoni di locazione o di affitto versati dall'amministrazione per il godimento di beni immobili, le finalità di utilizzo, le dimensioni e l'ubicazione degli stessi come risultanti dal contratto di locazione” (art. 97 bis legge 27/2012).

La questione riguarda tutti gli affitti che il Comune di Roma paga per sedi istituzionali rispetto ai quali è necessaria una razionalizzazione ed è sicuramente possibile intervenire per realizzare risparmi consistenti grazie anche agli strumenti offerti dalla normativa sulla "spending review". "Ma Roma capitale – sostiene Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma –  evidentemente non intende fare nemmeno il primo passo verso la trasparenza e la razionalizzazione della spesa, cioè la pubblicazione sul sito istituzionale dei dati. Allora siamo indotti a farci domande più precise rispetto ad alcuni contratti stipulati dal comune negli anni passati. Ad esempio i contratti per importi rilevanti con la società Milano 90 (gruppo Scarpellini) per le sedi istituzionali di via delle Vergini 18 (consiliari) e largo Loria 3 (commissioni consiliari) sono ancora in vigore? E comportano per le casse pubbliche gli stessi esborsi che emersero sulla stampa qualche anno fa, cioè 5 milioni di euro l'anno per la prima sede e oltre 9 milioni di euro per la seconda? E per quali altre sedi istituzionali comunali il comune affitta immobili? E a quali condizioni?  Possibile  – conclude Magi – che nessuno abbia ancora avvisato la giunta di Alemanno di questo obbligo di legge e che nessun consigliere comunale voglia sollevare in aula la questione nonostante la nostra denuncia sia già stata evidenziata dalla stampa".




CIAMPINO TRASFERIMENTO “DISCRIMINATORIO” AL CAMPO NOMADI “LA BARBUTA”, IL SINDACO DI CIAMPINO: “DRITTI FINO ALLA CHIUSURA”

Chiara Rai

Senza mezzi termini il primo cittadino di Ciampino Simone Lupi punta dritto all’obiettivo di chiudere definitivamente il campo nomadi “La Barbuta”: “Finalmente stanno emergendo tutte le lacune di un piano nomadi di Roma Capitale – dice Lupi – che non garantisce nessuno. La battaglia del Comune di Ciampino continuerà al fine di raggiungere la chiusura definitiva di un campo illegittimo che lede da sempre i diritti umani e di coloro che ci vivono attualmente. La Belviso ha fallito. Poche parole che sintetizzano le constatazione dell’assessore Gabriella Sisti: “il Piano nomadi sottoscritto dalla Comunità Europea, Anci e Ministero dell’Interno non prevedeva assolutamente alcun tipo di “discriminazioni”. La discriminazione più clamorosa è stato lo scellerato tentativo di gettare 600 rom e persone di diverse etnie sotto il cono di volo aeroportuale e sopra una falda acquifera, quindi, di fatto, inquinando e ledendo la salute pubblica. Mi auguro che la Belviso abbia compreso che i servizi non sono questi! La prima discriminazione che si è operata e' soprattutto nei confronti degli italiani che si trovano in emergenza abitativa e vivono dentro le roulotte. La sua operazione elettorale di svuotare il dodicesimo municipio aggravando la situazione del decimo e della città di Ciampino e' fallita”. Una reazione molto forte quella di Gabriella Sisti a seguito della notizia della clamorosa sentenza della II sezione del Tribunale civile di roma che ha ordinato a Roma Capitale di sospendere subito, su ricorso delle associazioni '21 luglio' e 'Agi', il trasferimento dei rom nei moduli abitativi del campo autorizzato di La Barbuta di Roma. L'ordinanza del Tribunale e' una sospensione in via cautelativa, in attesa della sentenza definitiva che dovrebbe essere nel periodo invernale. "Io mi rendo diponibile ad accompagnare questo magistrato nei campi abusivi – ha detto Belviso – per fargli capire quanto superficiale, irrispettosa e irresponsabile sia stata la sua firma, e per fargli vedere, nel degrado dei campi abusivi, cosa davvero sia lesivo per la dignita' umana". Per il vicesindaco "e' una vicenda gravissima, se passasse il principio di questa ordinanza dovremmo chiudere tutti i campi autorizzati d'Italia. "Forse già' martedì' prossimo notificheremo un reclamo al Collegio contro questa ordinanza – ha annunciato l’avvocato Andrea Magnanelli – che oltretutto e' in contrasto con quanto aveva detto il Consiglio di Stato su La Barbuta. Secondo noi le motivazioni della sentenza sono infondate: in particolare, non e' vero che nel campo vanno solo rom, quindi la discriminazione non c'e'. In realta' ci sono anche senza tetto italiani. Speriamo il Collegio ne tenga conto".




ROMA, CITTA' METROPOLITANA PER ROMA- CAPITALE: "UN OBBROBRIO GIURIDICO – AMMINISTRATIVO"

Riceviamo e pubblichiamo

Nota di Donato Robilotta, Presidente Regionale del Nuovo Psi del Lazio

Sono un convinto sostenitore del Governo Monti ma dopo una lettura attenta dell’articolo della nuova spending review sulla previsione delle istituzione della Città Metropolitana per Roma-Capitale, comprendente il territorio dell’intera Provincia di Roma, non posso non dire che si tratta di un vero e proprio obbrobrio giuridico-amministrativo.

Di fatto la previsione della Città Metropolitana uccide Roma-Capitale prima di nascere, perché nella Costituzione c’è scritto che la Capitale è Roma non tutta la Città Metropolitana, ecco perché quello che valeva per le altre città capoluogo indicate sin dal 1990 come aree metropolitane non poteva valere per Roma.

Alemanno legga bene la norma e chiarisca subito la posizione del Comune così come quella del Pdl perché è l’esatto contrario di quello che abbiamo spiegato ai nostri elettori in questi anni con la riforma su Roma-Capitale prevista nella legge sul federalismo fiscale e chieda modifiche in Parlamento.

Inoltre la nuova norma scritta dal governo Monti lede la completa autonomia dei comuni che si vedono assoggettati per forza al nuovo ente con il rischio di una nuova e più forte subalternità a Roma, tanto che non sono peregrine le critiche di quegli amministratori locali, anche del PD, che temono un nuovo romano-centrismo




ROMA – CAPITALE, ROBILOTTA (SR – PDL): "DECRETO DELUDENTE, ROMA RESTA COMUNE"

Redazione

"Nonostante gli sforzi compiuti dalla Commissione La Loggia – dice il coordinatore dei “Socialisti Riformisti del PdL” e già Consigliere regionale del Lazio Donato Robilotta –  il decreto su Roma è una mezza delusione perché non risolve competenze, finanziamenti, status..

Per quanto riguarda le competenze solo adesso ci si è accorti che non poteva essere una legge dello Stato a trasferire funzioni amministrative nelle materie di competenza della Regione, come sono quelle del governo del territorio.

Per i finanziamenti c’è di fatto un rinvio alla determinazioni dei costi della Capitale mentre viene abrogata la legge speciale su Roma Capitale.

Per quanto riguarda lo Status, nonostante la previsione di Capitale, Roma era e resta un comune, sino a quando dovesse essere costituita la Città Metropolitana, e continua ad avere gli stessi poteri di un comune da mille abitanti, e resta assoggettato alle norme del Testo Unico degli enti locali.

Il legislatore, poi, non ha sciolto l’altro nodo fondamentale che è quello dei confini, per cui oggi la Capitale è un ente territoriale dentro gli attuali confini di Roma ma domani, diventando Città Metropolitana, potrebbe avere la stessa estensione dell’attuale Provincia, creando un problema territoriale per la stessa Regione.

Tutto questo perché lo strumento scelto, quello della legge statale, era sbagliato.

Mi auguro che se si riapre il cantiere delle riforme, così come pare, si possa affrontare con la modifica Costituzionale il nodo della Capitale, che come le altre capitali Europee, deve avere lo status di Città- Stato a partire del potere principale che è quello legislativo".




FRASCATI, RESTAURATI DIPINTI MURALI DI VILLA SORA

Redazione

Completato il restauro dei dipinti murali di Villa Sora a Frascati, complesso nobiliare risalente al 1570 e oggi Istituto scolastico retto dai Padri Salesiani. L’assessore alle Attività produttive di Roma Capitale, Davide Bordoni, ha visitato questa mattina Villa Sora. Gli interventi sono iniziati nell’anno 2008-2009 e sono stati realizzati, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni storico-artistici ed etnoantropologici del Lazio, dagli studenti del corso triennale di restauro del dipinto della Scuola Arti Ornamentali di Via San Giacomo, una delle quattro scuole d’arte e dei mestieri di Roma Capitale. I lavori della villa, che fa parte del novero delle dieci cosiddette “Ville Tuscolane”, sono stati resi possibili grazie a una convenzione tra l’Istituto Salesiano e la Scuola di Arti Ornamentali: la decorazione pittorica della sala, eseguita a tempera e risalente almeno alla prima metà del XVIII secolo, presentava un avanzato stato di degrado dovuto a infiltrazioni di umidità, distacchi dell’intonaco e attacchi microbiologici. Gli allievi hanno ricostruito, con la tecnica “a tratteggio”, le parti mancanti, restaurato le decorazioni originarie e risolto il problema della conservazione dell’affresco, restituendo infine una superficie pittorica cromaticamente omogenea, senza discrepanze tra volta e pareti. “La formazione – ha dichiarato Bordoni – non è solo quella che si fa dentro le mura di un’aula, ma è anche impegno ed esperienza sul campo; quello realizzato dagli allievi della Scuola Arti Ornamentali è stato un lavoro estremamente complesso che, oltre a restituire alla cittadinanza un capolavoro di inestimabile valore storico e artistico, rappresenta un’esperienza fondamentale nel processo formativo e professionale di questi ragazzi. Le Scuole di Arti e Mestieri di Roma Capitale sono una risorsa a disposizione di quanti vogliano specializzarsi in mestieri tradizionali e artigianali che oggigiorno sono un valore aggiunto per essere più competitivi in un mercato del lavoro che richiede figure sempre più performanti; per questo stiamo investendo e crediamo nel futuro delle 4 scuole, che ogni anno formano oltre mille figure professionali giovani e altamente qualificate”.




COLOSIMO (PDL): IL PANE A CHI SERVE È RISPOSTA ALLA CRISI

E.G.

“Esprimo la mia soddisfazione per l'iniziativa 'Il pane a chi serve' presentata questa mattina dal Sindaco di Roma Capitale, dalle Acli e dall'Unione Panificatori della Confcommercio di Roma, che provvederà al recupero dei quintali di pane che ogni giorno nella nostra capitale e nella nostra provincia rimangono invenduti e naturalmente gettati nella spazzatura. Si inizierà con 200 quintali, circa il 10 % rispetto alla quota di pane che rimane ogni giorno invenduto.” Dichiara in una nota Chiara Colosimo, consigliere regionale del Pdl e vice presidente Commissione Scuola della Regione Lazio, che aggiunge “La ridistribuzione del pane alle famiglie più bisognose, l'elemento forse più semplice che si trova nelle nostre cucine ma che da sempre contiene un alto significato spirituale di condivisione, rappresenta in questo tempo una risposta alla crisi economica. E' per questo motivo che esprimo i miei personali complimenti ai promotori del progetto e in particolare a Giancarlo Giambarresi, presidente dell'Unione Panificatori Roma, auspicando che sull'esempio di questa iniziativa si possa espandere la ridistribuzione del pane in tutta la nostra regione. La solidarietà e l'incontro con i più deboli sono a mio avviso, i migliori canali per uscire insieme da questa crisi.”Conclude il consigliere.