ROMA, BILANCIO: QUASI 300 MILA TRA EMENDAMENTI E O.D.G.

di  Mirko Coratti, presidente dell’Assemblea capitolina.

Roma – Oggi, come già avvenuto nei giorni scorsi, ho sentito gli uffici preposti a conteggiare e numerare gli atti collegati alla proposta di Bilancio preventivo 2013. Ho appurato che le operazioni di conteggio, numerazione e scansione del materiale presentato da tutti i gruppi consiliari procede alacremente per dar modo ai consiglieri comunali di avere tutta la documentazione al completo e poter espletare al meglio il proprio compito.

Il lavoro, a metà giornata di oggi, si era concluso per l’90%. Sono fiducioso ed ho motivo di credere che nelle prossime ore sarà terminata l’intera operazione che precede la votazione in Aula di o.d.g ed emendamenti collegati alla proposta 102/2013. A tal proposito esprimo nuovamente un ringraziamento al personale capitolino che ha rinunciato a godere di giorni di riposo e festivi per l’enorme lavoro al fine di giungere all’approvazione di un Bilancio complesso – come quello 2013. E’ la prima volta, infatti, che quasi 300 mila tra emendamenti e o.d.g. vengono presentati in una sessione di Bilancio capitolino.”

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02/12/2013 ROMA CAPITALE, BILANCIO 2013: SI RISCHIA IL COMMISSARIAMENTO

 




ROMA CAPITALE, BILANCIO 2013: SI RISCHIA IL COMMISSARIAMENTO

La seduta è stata sospesa fino alle 18. In lista tagli per 300 milioni. La minoranza non voterà finché non arriverà la proroga prefettizia.

 

di Maurizio Costa

Roma Capitale – Ancora 230'000 emendamenti, presentati dall’opposizione, separano la Giunta dall’approvazione del bilancio preventivo del Comune di Roma per il 2013. Il bilancio, che era stato approvato il 5 novembre, deve essere ancora vagliato dall’Aula Giulio Cesare in Campidoglio.

Il limite massimo era il 30 novembre, ma l’infinita quantità di emendamenti ha posticipato questa data. Il rischio, ora, è che si vada in default, come direbbe il Sindaco Marino, o più semplicemente che venga commissariato il Comune di Roma.

Questo perché è stato superato il limite di tempo e solamente una lettera del Prefetto potrebbe salvare la situazione, come avvenne esattamente un anno fa con la Giunta Alemanno. Lo stesso ex sindaco di Roma giustifica la politica di ostruzionismo del centrodestra contro Ignazio Marino, e dichiara che solo un commissario potrebbe salvare la situazione; una mossa che gioverebbe molto all’odierna opposizione.

Intanto è stata approvata la delibera 103, la penultima propedeutica all’approvazione del bilancio. Quest’ultima ha stabilito un aumento del costo dei loculi cimiteriali, delle autorizzazioni per le aperture di grandi strutture, dei permessi ZTL e, infine, delle foto che si possono fare ai monumenti di Roma, che avranno un costo di circa 60 euro.

L’altra delibera, quella “madre”, composta da più di 200'000 emendamenti, verrà trasferita in formato digitale su pennette, che verranno consegnate ai consiglieri. Gli stessi consiglieri comunali sono sotto la luce dei riflettori per un fattaccio, che se fosse vero, getterebbe un’ombra minacciosa sulla Giunta. Ad accusare i colleghi è stato Riccardo Magi, consigliere comunale della lista Marino. L’accusa si fonda sul fatto che la Giunta, per snellire la procedura dell’approvazione del bilancio, stia stabilendo un “piccolo” tesoretto, di circa 50'000 da dividere tra i vari consiglieri comunali; se il fatto dovesse sussistere, sarebbe un’altra tegola per Ignazio Marino, già così vicino al commissariamento.

Fanno storcere il naso anche i quasi 700 milioni di tagli previsti dal nuovo bilancio; a farne le spese sarebbero ATAC e AMA, due tra le società più importanti di Roma. Gli importi dei contratti di servizio, stipulati dal Comune con le due società e con gli altri enti da esse controllati, avranno una riduzione, rispetto alla previsione del 2012, di 300,25 milioni per il 2013 e 476,15 milioni per il 2015. A permettere questi tagli è il Decreto Legge approvato il 31 agosto dal Governo, che consente di rivedere i contratti di servizio. L’approvazione del bilancio stabilirà se passerà o no questa idea di dimezzare il costo dei servizi AMA e ATAC.

Con Ignazio Marino che cerca di tenere le redini sfilacciate del Governo Comunale, con l’opposizione che a furia di emendamenti è alla ricerca di un commissariamento, con la lettera della proroga del Prefetto che non arriva e, infine, con l’accusa del consigliere Magi, la situazione in Campidoglio non sembra ottimale.