VITERBO: I PENDOLARI INCONTRANO L'ASSESSORE PROVINCIALE AI TRASPORTI

Redazione

Viterbo – Si è svolto a Palazzo Gentili un incontro fra l’assessore provinciale ai Trasporti Roberto Staccini, il sindaco di Bassano Romano Angela Bettucci, il presidente vicario dell'Osservatorio regionale trasporti (ORT) Gabriele Bariletti, il rappresentante del Comitato per la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte Raimondo Chiricozzi, quello del Comitato dei Pendolari della tratta FL3 Lago di Bracciano Luca Pagni, l’imprenditore Carlo Leoni di Bassano Romano in rappresentanza dei pendolari locali. Oggetto dell’incontro le criticità del sistema dei trasporti nell’area sud della Tuscia, con particolare riguardo al comprensorio di Bassano Romano che, stando a quanto riferito dal primo cittadino, risulta il più penalizzato dalla soppressione delle fermate nella locale stazione ed in quelle limitrofe. 

L’assessore Staccini, pur essendosi insediato da poco alla guida dell’Assessorato provinciale ai Trasporti, ha comunque subito mostrato grande attenzione e disponibilità verso le richieste dei pendolari. “La riunione è stata proficua soprattutto perché ci ha permesso di ribadire la forte unità d’intenti fra tutti i soggetti riuniti intorno a questo tavolo. La Provincia – ricorda – si è dotata di un nuovo Piano di Bacino del trasporto pubblico locale elaborato con il supporto del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (Dicea) dell’Università di Roma “La Sapienza”. Si tratta di un importante strumento di pianificazione e di indirizzo che le province sono chiamate ad elaborare nell’ottica del riassetto del sistema della mobilità su scala regionale. Il Piano provinciale individua nel potenziamento del sistema ferroviario la chiave di volta per rendere più efficiente e sostenibile il trasporto sulle arterie locali sempre più compromesse dall’eccessivo transito dei mezzi su gomma. La Provincia – ricorda ancora Staccini – ha però deciso di andare oltre, non si è soltanto limitata a fornire delle linee guida, ma ha  incaricato il Dicea di elaborare uno studio per la riorganizzazione del sistema del trasporto su ferro nella Tuscia. Si tratta di una proposta non vincolante che sottoponiano all’attenzione della Regione come spunto per progettare un migliore e più efficace utilizzo delle disponibilità infrastrutturali su ferro del nostro territorio. Da contatti ufficiosi avuti con la Regione – fa sapere l’assessore – c’è la volontà di discutere ed approfondire diversi aspetti da noi inclusi e segnalati all’interno del progetto ”.

I rappresentanti dei Comitati hanno chiesto alla Provincia massima collaborazione nel portare avanti le richieste del pendolarismo locale, anche alla luce della volontà manifestata dal nuovo presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti di potenziare il trasporto su ferro in favore di una riduzione di quello su gomma. Un’azione congiunta da intraprendere non soltanto nei confronti della Regione ma anche di tutte le realtà con cui i Comitati sono chiamati a rapportarsi quotidianamente, Trenitalia, ATAC, Cotral. Le linee maggiormente interessate dal traffico dei pendolari nell’area sud della provincia sono la linea FL3, la Roma-Nord e la Civitavecchia – Orte. Per quest’ultima è necessaria la riattivazione essendo ferma da diversi anni pur potendo svolgere una funzione importante mettendo in collegamento il Tirreno con l’Adriatico da Civitavecchia ad Ancona passando per Capranica – Orte- Terni. Sulle altre due direttrici, la Roma- Viterbo via Cesano (FL3) e la Roma- Civitacastellana Viterbo (Roma Nord) gestita da Atac resta prioritario il potenziamento fino a Viterbo attraverso interventi migliorativi, fondamentali per la riduzione dei tempi di percorrenza. I Comitati hanno anche evidenziato la maggiore funzionalità della stazione di Porta Fiorentina rispetto a quella di Porta Romana anche in virtù della vicinanza con il capolinea del Cotral e della ferrovia Roma-Nord.

“Se i viterbesi chiedono di avere treni che arrivino a Roma in minor tempo – ha dichiarato Luca Pagni in rappresentanza dei pendolari della linea FL3 – ci si deve porre il problema di far circolare i treni veloci senza che restino accodati ai treni cadenzati ogni 15 minuti, in area metropolitana da Cesano a Roma Ostiense. In caso di maltempo o di malfunzionamento dei treni è indispensabile avere binari di scambio dove manovrare i convogli, evitando di bloccare tutta la circolazione sulla linea. Purtroppo RFI pensa di ottimizzare i costi di gestione, eliminando i binari di scambio, con bozze di PIR (prospetto informativo della rete) non condivise con le amministrazioni locali su cui ricadono i disagi, come nel caso di Bassano Romano” 

L'Ing. Gabriele Bariletti dell'ORT ha illustrato le facili ed immediate soluzioni per ottimizzare le fermate ed il traffico dei convogli

A breve le parti torneranno ad incontrarsi come assicurato dall’assessore Staccini favorevole ad un’ampia e condivisa concertazione delle decisioni.

 




VITERBO – DOMANI RIAPRE LA STAGIONE VENATORIA.

Redazione

ViterboDomani, domenica 15 settembre, riparte la stagione venatoria.
Il neo assessore alla Caccia della Provincia di Viterbo Roberto Staccini ha inviato un messaggio al popolo dei cacciatori, sia a quelli residenti nella Tuscia che a quelli provenienti dalle province umbre, in virtù dell’accordo biennale sulla mobilità venatoria sottoscritto con Perugia e Terni.“Rivolgo un sincero in bocca al lupo a tutti i cacciatori – ha dichiarato Staccini – con l’auspicio dello svolgimento di una proficua e soddisfacente stagione venatoria. Una stagione che si apre all’insegna del nuovo Piano Faunistico Venatorio, realizzato dalla Provincia con il contributo determinante del DAFNE (Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura, le Foreste, la Natura e l’Energia) dell’Università degli Studi della Tuscia. Il Piano è stato adottato dal Consiglio provinciale dopo un’ampia ed articolata fase di concertazione con tutte le associazioni venatorie, agricole, ambientali e i due ATC provinciali. La Provincia ha così ridefinito i criteri di gestione dell’attività venatoria sul territorio, con riferimento all’esigenza di salvaguardare il patrimonio faunistico, tutelando nel contempo le produzioni agricole sempre più spesso danneggiate dal proliferare di una fauna problematica che necessita di efficaci azioni di contenimento. Sostenere l’attività venatoria – ha aggiunto l’assessore – non significa soltanto contribuire al mantenimento dell’equilibrio paesaggistico, agricolo ed ambientale del territorio, ma anche incentivare l’economia, sviluppando l’indotto collegato, con particolare riguardo agli esercizi commerciali che forniscono le attrezzature necessarie per la caccia e agli allevamenti della fauna selvatica che viene poi immessa nelle relative zone. L’esercizio venatorio, a sua volta, deve però svolgersi nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’agricoltura e non deve arrecare danni ad altre attività. A tale scopo invito quindi i cacciatori a comportarsi correttamente e a non trasgredire norme e prescrizioni di legge. La Polizia provinciale – precisa inoltre –  in collaborazione con le guardie giurate volontarie messe a disposizione dalle associazioni venatorie, coordinerà a scopo preventivo accurati controlli sul territorio”. “Il primo settembre scorso – conclude Staccini – si è già svolta positivamente una giornata di preapertura alla specie tortora, mentre nella seconda quindicina del mese di ottobre, come previsto dal calendario venatorio regionale, saranno effettuate quattro giornate di caccia al cinghiale, cui potranno partecipare tutte le squadre iscritte nell’apposito registro provinciale”. Le date saranno rese note a breve.
 




VITERBO: AL VIE LE SEMINE ITTICHE NEI CORSI D'ACQUA DELLA TUSCIA

Redazione

Viterbo – La Provincia ha avviato il piano delle semine ittiche nelle acque interne della Tuscia. Si tratta di un’azione di ripopolamento che ogni anno viene effettuata per garantire  quantità di pesce sufficiente per lo svolgimento delle pesca professionista e soprattutto per le attività di pesca sportiva, pratica molto diffusa sul territorio. Le semine hanno riguardato in particolare le specie “barbi e cavedani” e quindi, al momento, esclusivamente il settore della pesca sportiva. Poi in autunno si procederà anche alla semina delle carpe, delle tinche e dei persici reali.

“Con queste azioni di ripopolamento ittico la Provincia di Viterbo – spiega l’assessore alla pesca Roberto Staccini – non compie soltanto un’operazione di carattere ambientale ma anche di natura economica. Il settore delle pesca infatti, ad iniziare da quella sportiva, genera un circuito virtuoso che va a favorire lo sviluppo di varie attività connesse all’indotto, sia diretto che indiretto. Gli assortimenti delle varie specie sono stati a suo tempo stabiliti dalla Commissione Consultiva della Pesca secondo precisi criteri condivisi con i rappresentanti dei pescatori, così come l’individuazione dei siti e le quantità da distribuire in ogni torrente. In un momento in cui l’economia arranca – aggiunge ancora l’assessore – lo sviluppo del territorio può passare anche attraverso l’incentivazione di hobby molto praticati e diffusi come quello della pesca sportiva ”. 

Per quanto riguarda la specie barbi sono state seminate complessivamente 10mila unità così distribuite; 2mila nel torrente Vezza (Vitorchiano), 1500 nel fiume Marta, 5mila nel fiume Fiora Agnesina (Canino) e 1500 nel Fiume Fiora nel territorio di Ischia di Castro.

Centomila invece le unità distribuite per la specie cadevani: 15mila nel Fiume Fiora (Ischia di Castro), 10mila nel Fiume Fiora Agnesina (Canino), 10mila nel Fiume Paglia (Acquapendente), 15mila nel Fiume Tevere (Orte), 13mila nel Torrente Treja (Civita Castellana), 15mila nel Fiume Mignone (Tarquinia), 10mila nel Fiume Marta  (Tarquinia), 5mila nel fiume Marta (Marta), 5mila nel Torrente Vezza (Vitorchiano), 2mila nel Torrente Biedano (Vetralla).  




VITERBO: IL NEO ASSESSORE PROVINCIALE AI TRASPORTI HA INCONTRATO IL COMITATO PENDOLARI FL3 LAGO DI BRACCIANO

Luca Pagni

Viterbo – Giovedì 1 agosto 2013 Roberto Staccini è stato nominato Assessore della Provincia Viterbo ad "Agricoltura, caccia e pesca, programmazione e sviluppo economico ed attività produttive, trasporti e mobilità",

Venerdì 2 agosto 2013 alle ore 9 il neo Assessore ha incontrato in via Staffi 49 a Viterbo, Luca Pagni e Carlo Leoni del Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano, che lo hanno subito coinvolto  in un progetto ambizioso: ricollegare le linee ferroviarie FL3 – ROMA NORD – ROMA ORTE a Viterbo Porta Fiorentina, al fine di valorizzare l'indotto legato al turismo eno-gastronomico, naturalistico, termale, venatorio e legato a agriturismi ed ippovie della Tuscia e del Viterbese più in generale, oggetto anche di campi scout e pellegrinaggi sulla via Francigena. 

Al neo Assessore è stato consegnato anche il verbale del Consiglio Comunale di Bassano Romano del 30 maggio 2013 che chiedeva con voto unanime a Regione Lazio, Trenitalia ed RFI  l’attivazione di un numero consono di fermate per entrambe le direzioni presso la Stazione di Bassano Romano, dove oggi salgono e scendono a richiesta, solo gruppi di ragazzi diretti al vicino campo scout B.P. Park. 

La FL3 (Roma – Cesano – Viterbo) è una linea ferroviaria strategica per raggiungere poli medici importanti come gli ospedali San Filippo Neri ed il Policlinico Gemelli a Roma, e consente di arrivare alle stazioni di Viterbo presso le quali è previsto il servizio bus urbano per raggiungere velocemente il vicino palazzo di vetro con gli ambulatori AUSL o l’ospedale Belcolle.

Il numero e la frequenza delle fermate a Bassano Romano, potranno essere concordate seguendo un processo partecipato tra i soggetti interessati (F.S, Comune e cittadinanza bassanese), da concludersi con una assemblea pubblica che verrà convocata e coordinata dal Comune di Bassano Romano, con il supporto del Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano.

Nell’incontro si è parlato anche del "Piano di Bacino dei Trasporti" con cui nel 2012 la Provincia di Viterbo ha coinvolto tutti i Sindaci del viterbese, come Sandrino Aquilani di Vetralla che è stato ricevuto da poco dal Presidente della Repubblica Italiana, a cui ha fatto presente le forti difficoltà economiche e dunque sociali dei Comuni del Viterbese.

Il Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano ha chiesto formalmente alla Provincia di Viterbo di coinvolgere la Regione Lazio, committente del Contratto Pubblico di Trasporto Regionale, affinché chieda ad RFI e TRENITALIA di approntare uno studio di fattibilità della riunione delle linee FL3 – ROMA NORD – ROMA ORTE che in passato erano unite a Viterbo Porta Fiorentina.

Sarebbe auspicabile anche il raddoppio della FL3 almeno da Cesano fino a Bracciano.

Vista poi la messa a disposizione della Regione Lazio, entro settembre 2014, di 15 nuovi treni Vivalto grazie allo sblocco dei finanziamenti regionali e statali di circa 33 milioni di euro, il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano ha chiesto alla Provincia di Viterbo di conoscere il numero dei convogli che saranno fatti circolare sulla FL3 Roma Cesano Viterbo.

Il nuovo Vivalto è composto da 6 carrozze di cui una semipilota, ha una capacità di trasporto di circa 1.000 passeggeri, di cui 700 seduti ed è dotato di un impianto di climatizzazione, di monitor per la diffusione di video informativi, di videosorveglianza a circuito chiuso, di zona attrezzata per i disabili e di un'area polifunzionale attrezzata anche per il trasporto delle biciclette.

Ogni Vivalto favorisce di  la “CURA DEL FERRO” facendo diminuire il traffico su gomma.

La copertura finanziaria si potrebbe ottenere da Finanziamenti Europei, come i Fondi Sociali Europei 2014 – 2020 destinati al recupero delle stazioni impresenziate italiane per scopi sociali, turistici e culturali.

Purtroppo negli ultimi anni i comuni del Lazio attraversano una forte crisi di liquidità, 

in parte dovuta ai tempi lunghissimi con cui la Regione Lazio eroga i contributi assegnati, soprattutto quelli riguardanti la realizzazione di opere pubbliche. 

Sarebbe dunque auspicabile una maggiore puntualità nei rapporti tra diversi livelli istituzionali.