NEMI: UN'ALTRA TEGOLA SULLE CASSE DEL COMUNE

 

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di Ivan Galea
Nemi (RM)
– Lo spettro di altri debiti pende sulle già malconce casse del Comune di Nemi al quale lo scorso 18 maggio 2015 è stato notificato un decreto ingiuntivo per ben 46mila euro. Un cifra che va ad aggiungersi ad una lunga lista di debiti accumulati dal Comune di Nemi, come quello de ILCESA dove l'Ente è stato condannato dal Tar Lazio a pagare la somma di oltre 300mila euro a titolo di risarcimento alla società Impresa Laziale Costruzioni Edili Stradali Appalti a r.l. per aver “limitato l’utilizzazione edificatoria” alla società attraverso varianti al piano regolatore e che l’amministrazione del sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha ritenuto di dover iscrivere immediatamente come debito fuori bilancio.

Il nuovo debito che si intravede all'orizzonte, consisterebbe nel mancato pagamento da parte del Comune di Nemi di parcelle emesse dall'architetto Roberto Pinci a fronte di incarichi professionali relativi la redazione del progetto esecutivo per la riqualificazione del centro storico di Nemi, da piazza Roma, attraverso corso Vittorio Emanuele fino a piazza Umberto I dove si affaccia Castello Ruspoli e per il progetto relativo la realizzazione di un parcheggio sulla via Nemorense.

Di fatto nel 2008 il Comune determinò di formalizzare un contratto di prestito per un finanziamento con la Cassa Depositi e Prestiti al  fine di  procurarsi le  risorse finanziarie  necessarie alla realizzazione, al recupero ed alla  riqualificazione della piazza ed al completamento della copertura "terrazza panoramica" della scuola media per l ’importo di  500mila euro.

La progettazione, la direzione dei lavori ed il coordinamento per la sicurezza delle opere di "recupero e riqualificazione" per questi lavori furono affidate, sempre nel 2008, proprio all'architetto Roberto Pinci. Singolare il fatto che la parcella dell'architetto, di circa 24mila euro, sia pervenuta al Comune lo scorso 17 giugno 2014 ben 6 anni dopo aver ricevuto gli incarichi. Intanto l'amministrazione comunale di Nemi ha ritenuto di costituirsi in giudizio per rappresentare le ragioni dell'Ente affidando l'incarico legale di rappresentanza, in parola, all'avvocato Gianluca Piccinni e deliberando un impegno di spesa di 3.100,00 euro.

E come sempre a pagare è Pantalone.