MARINO: TRA RIFIUTI E ARRESTI RIFLETTORI ACCESI SULLA QUANTITA' DI DIFFERENZIATA RISPETTO ALLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI

di Mirko Laurenti (Sel), Maurizio Aversa (Pdci), Alessandro Corbelli (Usp)

Marino Laziale (RM) – Abbiamo letto sui media in queste ore attente ricostruzioni di svolgimento delle indagini a cura del NOE. Il Gip Massimo Battistini ha disposto vari provvedimenti cautelari.

Abbiamo in particolare visto che uno degli elementi di truffa è stato individuato tra la differenza fittizia registrata – secondo la ricostruzione accusatoria – solo sui rifiuti rispetto alla loro classificazione che, si desume, non sia quella reale rispetto a quella certificata e presente nelle fatture di pagamento.

Abbiamo letto di vari filoni di indagine, forse ancora soggette a sviluppi.

Non abbiamo letto, e per ora ne siamo lieti, di indagini coinvolgenti il comune di Marino. Un dubbio che abbiamo è che episodi violenti abnormi come quello della messa a fuoco di mezzi della NU della Multiservizi; ed altri atti contro i beni pubblici (bruciate alcune strutture stadio comunale); così come autovetture che prendono fuoco in piena notte sotto casa di consiglieri comunali; forse potrebbero essere valutati ai fini di indagine.

Così come potrebbe essere valutata la denuncia pubblica, fatta durante una conferenza stampa del 5 maggio 2011 a cura del Gruppo “Monsignor Grassi” e del consigliere Sandro Caracci (oggi commissario del Parco dei Castelli) con la presentazione di tabelle sullo smaltimento rifiuti.

In quelle tabelle, coincidendo proprio con quanto il NOE a scala grande ha appurato, si mostra la differenza numerica, con vere e proprie dichiarazioni false (fatte da assessori comunali) denunciate pubblicamente circa le quantità di differenziata e di produzione dei rifiuti.

Forse indagini ci sono state e l’esito è stato “nulla da rilevare”, nel qual caso ci aspetteremmo una tranquillizzante dichiarazione della amministrazione comunale che da otto anni continuativamente gestisce anche questo aspetto della vita organizzata cittadina.

Oppure potrebbe tranquillizzare tutti i marinesi lo stesso candidato sindaco del centrodestra che ha ispirato, guidato e determinato, in quanto capo della maggioranza, le politiche comunali in questo campo. Ben conoscendole, tra l’altro, perché professionalmente inserito nei gangli di direzione e organizzazione della NU della Multiservizi di Marino.

Oppure potrebbe anche tranquillizzare politicamente e amministrativamente una trasparente, immediata, forte dichiarazione di costituzione di parte civile da parte del comune di Marino nei confronti di Cerroni e Pontina Ambiente per i rapporti trascorsi di utenti eventualmente danneggiati.

Non sappiamo se ci sarà una presa di posizione che vada in questa direzione. Sappiamo per certo che nel pieno dello svolgimento della propria campagna elettorale, il candidato sindaco del centrodestra, non ha restituito ai cittadini convocati, il 20% in più di bolletta rifiuti che sono stati chiamati a pagare in questi anni per la miope scelta (e speriamo senz’altra motivazione occulta) di non fare la differenziata “porta a porta”.

Tranne che, ora, urlare contro le discariche e declamare la indispensabilità del porta a porta. Otto anni di disastri di politica dei rifiuti, non possono essere cancellati, dagli stessi (politicamente e personalmente) che li hanno determinati. I cittadini marinesi, prima che essere di destra o di sinistra, sono persone dotate di intelligenza e questa offesa al buon senso non la faranno passare.