Albano Laziale, impianto trattamento rifiuti. Da Pontina Ambiente a Colle Verde srl: una mera volturazione?

ALBANO LAZIALE (RM) – Il Tar Lazio ha respinto la richiesta dell’Amministrazione Comunale di Albano Laziale di sospensiva della determina Regionale che prevede il ripristino dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico – TMB – di Roncigliano andato distrutto da un incendio nel 2016.

Il Tribunale amministrativo si è espresso senza entrare nel merito della questione.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 16/01/2020

Il sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, ha annunciato un ricorso al Consiglio di Stato e al contempo ritiene necessario approfondire le ragioni “in modo che le decisioni – ha detto il primo cittadino – abbiano valore e siano comprensibili, anche se non condivisibili. Per il TAR Lazio si tratta invece di “mera volturazione” della originaria Autorizzazione Integrata Ambientale. Ma il problema era proprio questo! A nostro giudizio l’AIA non poteva essere volturata”.

Che vuol dire che
l’autorizzazione di Impatto Ambientale è stata “volturata”?

Facciamo un passo indietro e torniamo nel periodo estate / autunno del trascorso 2019. Tutto comincia da una prima missiva arrivata a palazzo Savelli dove la società Colle Verde s.r.l. informa della sottoscrizione di un contratto di affitto del ramo d’azienda della Pontina Ambiente rivolto, tra l’altro, alla rimessa in pristino e gestione dell’impianto TMB.

In una seconda missiva
si rappresenta poi la volontà di avviare una non meglio precisata attività di
ripristino dell’impianto.

La Regione,
targata Pd, fa due comunicazioni che si contraddicono e che mettono in crisi
l’amministrazione comunale di Albano Laziale targata sempre Pd.

La Regione
comunica sostanzialmente che l’Aia (Autorizzazione d’Impatto Ambientale)
rilasciata a Pontina Ambiente è scaduta lo scorso 13 agosto del 2019 e che la
nuova società deve richiedere i permessi. In una seconda comunicazione la
Regione fa un clamoroso dietrofront e in pratica dice che l’Aia non è scaduta e
che può usufruirne anche la nuova società (da qui il termine “volturazione” ).
E si arriva alla notizia più recente. Il Comune ricorre alla giustizia
amministrativa e il Tar rigetta. Ora, la questione sembra essere arrivata a un
punto morto, in attesa del ricorso annunciato dal sindaco al Consiglio di Stato.




RONCIGLIANO, RIFIUTI DI ROMA. SIT IN SINDACI E CITTADINI: SLOGAN O INTERESSE COMUNE?

Chiara Rai

Albano (RM) – Cittadini e sindaci con la fascia tricolore presenti all’ingresso della discarica intercomunale di Roncigliano ad Albano Laziale.

In prima fila il comitato No Inc. Di fatto, senza clamorosi episodi di disordine pubblico, l’operazione dei rifiuti romani non trattati esodati dalla Capitale nell’hinterland è iniziata venerdì 25 gennaio 2013, quando circa cinque camion d’immondizia hanno fatto ingresso in discarica. In realtà, secondo il decreto del ministro all’Ambiente Corrado Clini, dovrebbero arrivare circa 150 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati per quattro mesi. L'obiettivo è chiudere il ciclo e mettere il Lazio in regola con le direttive Comunitarie che ne impongono il trattamento e poi lo smaltimento in discarica. In questo modo l'Unione Europea potrebbe chiudere la procedura di infrazione aperta su Malagrotta, dove i rifiuti sono stati interrati  "tal quali" in discarica.

Sabato 26 gennaio 2013 mattina la manifestazione si è svolta senza alzate di testa, piuttosto i cittadini, attraverso il referente legale No Inc Daniele Castri, chiedono controllare il fenomeno e monitorarne il corretto iter. L’immondizia romana a Roncigliano non fa altro che subire una differenziazione: se arriva una tonnellata di rifiuti questi verranno suddivisi in umido, inerte e cdr (combustibile derivato dai rifiuti). “ Chiediamo per un considerevole periodo di quattro mesi – dice Castri – un doppio controllo dei rifiuti di Roma attraverso le bolle degli automezzi e attraverso il sistema delle pese sia in entrata che in uscita affinché la popolazione possa stare tranquilla che tutto il peso che entra, di fatto esce fuori trattato”.

Una posizione questa dei cittadini ben più marcata rispetto a quella dei primi cittadini, tutti presenti nonostante le critiche di coloro che hanno ritenuto la loro presenza al sit – in fosse piuttosto una passerella mediatica. Ma di fatto se i sindaci di bacino non avessero partecipato ben più aspre critiche sarebbero arrivate dai manifestanti. Da Albano a Castel Gandolfo, Ardea, Lanuvio, Genzano, Rocca di Papa, i sindaci hanno ribadito che la provincia di Roma non è la pattumiera della Capitale e che oltre a manifestare continueranno ad adire alle vie legali.

Di fatto, più di qualcuno ha fatto notare agli amministratori locali che ancora non è stato depositato alcun ricorso al Tar contro il decreto Clini e la diffida del commissario Goffredo Sottile per contrastare il provvedimento. Ciononostante le amministrazioni, nell’ultima riunione dei sindaci di bacino, hanno incaricato il Comune di Albano di intraprendere le vie legali attraverso un ricorso amministrativo con richiesta di immediata sospensione del provvedimento, che dovrebbe portare nell’impianto di Tmb di Roncigliano 50 mila rifiuti da trattare dalla Capitale. Insomma il Comune di Albano dovrebbe, secondo i cittadini e il No Inc, non solo presentare il ricorso al Tar ma anche monitorare con organi di polizia giudiziaria, i mezzi in entrata ed uscita per garantire quanto disposto dall’articolo 1 del decreto Clini: cioè che il rifiuto dev’essere trattato e non interrato negli invasi del territorio.

 

NOTE SUL VIDEO:

Il video ha una durata totale di 0:20:37 (Ore : Minuti : Secondi)   

Per andare direttamente all'Intervento di Daniele Castri referente legale No Inc. portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:15:43

Per andare direttamente all'Intervento di Nicola Marini sindaco di Albano portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:03:00

Per andare direttamente all'Intervento di Flavio Gabbarini sindaco di Genzano portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:04:49

Per andare direttamente all'Intervento di Milvia Monachesi sindaco di Castel Gandolfo portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:08:06

Per andare direttamente all'Intervento di Pasquale Boccia sindaco di Rocca di Papa portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:10:00

Per andare direttamente all'Intervento di Giacomo Moianettii vice sindaco di Castel Gandolfo portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:13:00

Per andare direttamente all'Intervento di Fulvio Bardi vice sindaco di Ardea portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:14:55