Ampliamento dell’offerta turistica per Viterbo. Italexit: “la monnezza!”

VITERBO – E’ di questi giorni, tra un documento più o meno ufficiale e qualche dichiarazione di politici locali, la notizia dell’ampliamento di 600.000 metri cubi della discarica di Monterazzano.

“Spiace dover constatare, – commentano da Italexit-Viterbo – come al solito, che l’istanza politica del territorio si limiti a stigmatizzare questa eventualità con opposizione di sola facciata, ovviamente sempre documentata da articoli con relativo reportage fotografico.

Come Italexit-Viterbo riteniamo che, pur se nei limiti costituzionali e democratici, il dissenso e l’opposizione a questo ennesimo scempio del nostro territorio debbano essere manifestati con maggiore vigoria e coinvolgimento dei cittadini.

A quanto pare allo sbandierato e formidabile incremento di Pil nazionale (per il momento solo stimato) Viterbo contribuirà con l’incremento della monnezza.

La palese e manifesta incapacità della politica romana nel gestire l’affaire rifiuti di Roma Capitale, – proseguono da Italexit Viterbo – soprattutto a causa delle “faide” tra Comune di Roma e Regione Lazio, ha come effetto la ricaduta di monnezza su Viterbo.

Italexit-Viterbo auspica che, l’opposizione all’ampliamento della discarica coinvolga tutte le istanze politiche e sociali del territorio, proprio perché tutte fortemente impattate dagli obiettivi di tale nefasto progetto di incremento alla discarica di Monterazzano.

E’ necessario che dopo le dichiarazioni, come al solito roboanti, seguano i fatti possibilmente altrettanto roboanti, ma certamente più efficaci.

E’ d’obbligo costituire un comitato di rappresentanza, sulla vicenda discarica, che dia voce a tutte le istanze territoriali: politiche e sociali.  La discarica di Monterazzano va presidiata H24!

La bellezza, la vivibilità e la qualità di un territorio sono sempre il risultato di un impegno coeso e consapevole di tutti i cittadini che su quel territorio vivono, ed è questo impegno a fare la differenza.

Italexit-Viterbo – concludono -ribadisce il proprio no all’incremento della discarica e sarà sempre al fianco dei cittadini nella difesa del territorio.”




VITERBO: RIFIUTI DI CUPINORO A MONTERAZZANO

Redazione
Viterbo
– “Il modo approssimativo e superficiale con cui la Regione Lazio sta affrontando le questioni legate alla chiusura della discarica di Cupinoro ci lascia senza parole. Nell’incontro di giovedì scorso a Roma avevamo chiesto all’assessore regionale all’Ambiente Michele Civita di essere informati correttamente sul numero esatto dei Comuni che avrebbero dovuto conferire i rifiuti a Viterbo e sulle relative quantità. Nella serata di ieri ci è stato trasmesso un fax nel quale ci viene riferito soltanto che i Comuni saranno dodici, senza altre informazioni”.

Il vicepresidente della Provincia con delega all’Ambiente Paolo Equitani torna a criticare la Regione Lazio sulla questione dei rifiuti della provincia di Roma che, in seguito alla chiusura della discarica di Bracciano, dovranno conferire i propri rifiuti in altri territori, Viterbo compreso.

“Ci è stato comunicato che da noi arriveranno i camion con i rifiuti di dodici comuni romani ma nulla di più- attacca Equitani – non sappiamo quali sono questi Comuni, né il numero complessivo di abitanti. Non si tratta di piccoli dettagli ma di dati fondamentali che dobbiamo conoscere per comprendere l’effettiva mole dei rifiuti che, una volta trattati presso l’impianto di preselezione di Casale Bussi, finiranno nella discarica di Monterazzano. Un conto se si tratta di piccole realtà, un altro se siamo in presenza di Comuni con una densità abitativa notevole. All’assessore Civita abbiamo chiesto la massima chiarezza, ma a quanto pare è stato come parlare fra sordi. Ci siamo detti disponibili a fornire in un lasso di tempo molto limitato, un mese e mezzo al massimo, un aiuto ai Comuni dell’area braccianese gravati dalla chiusura di Cupinoro in attesa che la Regione individui soluzioni alternative. La discarica di Viterbo deve già farsi carico di smaltire 80 mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati di Rieti che comportano una consistente limitazione della capacità ricettiva e non può permettersi il lusso di smaltire l’immondizia di altri territori. La Regione ci risponde con un fax che assomiglia tanto ad un gioco della lotteria del tipo: dal numero complessivo indovina il nome dei Comuni. Non scherziamo – aggiunge Equitani – chiediamo chiarezza in tempi rapidi. Ci dica con precisione la Regione quali sono i dodici Comuni che dovranno scaricare i rifiuti sul nostro territorio e in base al numero complessivo di abitanti, le tonnellate d’immondizia che dovranno finire in discarica, per avere così dati certi sull’impatto provocato al sito di Monterazzano. Allo stesso tempo torniamo ad invitare la Regione ad individuare al più presto altre soluzioni, perché non è nostra intenzione tollerare a lungo una situazione che, per l’ennesima volta, la politica non è stata in grado di prevenire e risolvere prima che si trasformasse  in emergenza. Ad ogni modo – conclude – a partire da lunedì intensificheremo i controlli presso la discarica in maniera tale da monitorare costantemente le quantità di rifiuti conferite, e ricavare così le necessarie informazioni che la Regione non ci ha comunicato”.