Rudy Guede: ora può lavorare fuori dal carcere

PERUGIA –  Rudy Guede lavorerà all’esterno del carcere di Viterbo dove sta scontando una condanna a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher. Sosterrà infatti un tirocinio della durata di un anno legato alla laurea in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale presso il Centro per gli studi criminologici (Csc) della stessa città laziale. A scriverlo è il sito Tusciaweb in un articolo del portavoce di Guede.

Nel luglio del 2016, l’ivoriano si è laureato in carcere con il massimo dei voti nell’ambito di uno dei corsi dell’Università Roma Tre.
Guede, che ha già usufruito di diversi permessi premio grazie ai quali è anche tornato a Perugia, sarà nella sede del Csc – scrive il sito – quattro pomeriggi a settimana per tre ore al giorno (probabilmente già da martedì prossimo). Nel corso del tirocinio si occuperà essenzialmente di ricerche bibliografiche e della catalogazione dei libri della biblioteca del centro.




PERUGIA: NESSUNA REVISIONE DEL PROCESSO PER RUDY GUEDE

di Angelo Barraco

Perugia – Dopo l’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito ci si chiedeva se per Ruby Guede fosse avviata una richiesta di revisione del processo. Gli avvocati di Ruby Guede, in carcere per per l’omicidio di Meredith Kercher, la richiesta di revisione del processo al momento non è un’ipotesi al momento avvalorata dagli avvocati. Lo fanno sapere proprio gli avvocati di Guede; Walter Biscotti e Nicodemo Gentile che hanno anche detto di aver scritto una lettera al senatore Pietro Grasso e il motivo per il quale hanno scritto una lettera al senatore è “per richiamare il comportamento  del senatote Andrea Augello, per un uso non corretto della prerogativa parlamentare di visitare gli istituti di pena per conoscere le condizioni carcerarie dei detenuti”. Il senatore Andrea Augello, nella nota dei legali, avrebbe fatto conoscere i pensieri di Guede in questi giorni per avere attenzione mediatica su di se. Nella lettera si dice: “Guede Rudy non ha mai avuto nessuna intenzione di rendere pubbliche eventuali sue, presunte dichiarazioni”.