NEMI: RENZO MARIANECCI SCRIVE A BABBO NATALE

Riceviamo e pubblichiamo da Renzo Marianecci

Nemi (RM) – Anche se ormai non sono più un giovincello (ahimè!), mi piace credere ancora a Babbo Natale, ed è per questo che ho intenzione di rivolgermi a Lui,  per chiedergli un grande regalo per queste feste natalizie 2014.

Ma visto che dopo tanto tempo ho perso l’indirizzo chiedo un aiuto a Voi della redazione dell’Osservatore Laziale per l’inoltro di questa mia richiesta nella speranza che arrivi in qualche modo a destinazione.

"Caro Babbo Natale, ti chiedo un grande regalo, ma non per me, piuttosto per tutta la comunità di Nemi ed in particolare per il nostro Municipio.

Quello che ti chiedo infatti è il ritorno a quel clima fraterno tra colleghi (dirigenti, impiegati, operai) che c’era fino a qualche tempo fa, quando accadevano tante belle cose che oggi purtroppo sono solo un lontano ricordo, rimasto nella memoria di pochi. Quando al Comune eravamo una piccola grande famiglia che qualche volta discuteva pure, ma, soprattutto, il rispetto e l’amicizia reciproca riuscivano sempre a risolvere qualsiasi difficoltà. Quando entravi al lavoro col sorriso e lasciavi il lavoro col sorriso. Quando ogni occasione era buona per festeggiare e condividere momenti memorabili come quando la signora Cinzia ci riuniva tutti insieme indistintamente intorno alla tavola di casa sua ad assaporare la magnifica polenta e l’assortimento di cacciagione frutto del bottino di caccia del marito e collega Livio. Ora mi sembra che sia tutto cambiato e non riesco a capacitarmene né tantomeno a capirne il perché. E quando rammento con nostalgia i bei momenti trascorsi la mia giovane collega mi dice “ Si, si, c’era una volta”. Certo lei non c’era… non può capire…

Esprimo questo mio desiderio perché trovo inconcepibile ad esempio che le ultime uscite dal lavoro per trasferimento di dirigenti o di semplici dipendenti siano avvenute quasi tutte nella più totale indifferenza, tant’è vero che per alcuni di loro neanche il sito ufficiale del Comune di Nemi ne ha preso atto. Ed è per questo che in occasione del probabile prossimo trasferimento del collega Filippo Merlonghi che, suo malgrado, ha deciso di cambiare aria, vorrei che l’avvenimento non passasse inosservato, nell’indifferenza generale  dei colleghi e dei nemesi. Non chiedo miracoli tipo la vera e propria standing ovation tributata alla “mitica Claudia”, quando fu necessario utilizzare il salone del famoso ristorante “da Baffone”, visto il gran numero di presenze. C’erano la quasi totalità di amministratori, dipendenti, ex dipendenti in pensione e ben quattro Segretari Comunali che si erano avvicendati per servizio a Nemi. Quello che chiedo per Filippo è una semplice, classica cerimonia di saluto, come una delle tante vissute ai bei tempi, nella Sala Consiliare, in un clima di semplicità ed amicizia, come quando la più grande difficoltà consisteva nella scelta del forno dal quale ordinare le teglie di pizza o i biscottini, o da quello dei fratelli Cavaterra o da quello del Mister Piero visto che entrambi fornivano sempre prodotti di eccellente qualità.

Mi piacerebbe che al caro collega Filippo, dopo tanti anni al servizio della comunità di Nemi, alla presenza della Santa moglie Rosy (appellativo che merita per essergli sempre stata vicino), della dolce figliola Ludovica, di tutti i colleghi amici, degli amministratori e di tanti paesani accorsi per salutarlo, venisse riconosciuto un “elogio al merito” per la passione e l’impegno che ha sempre dimostrato nello svolgimento del proprio lavoro al servizio dei cittadini. Vorrei che, nonostante l’ultimo periodo a Nemi sia stato per lui molto difficile, rimanga nella sua memoria un piacevole ricordo della nostra comunità.

Chiedo troppo, caro Babbo Natale?

Fiducioso di poter essere ascoltato ti ringrazio a priori per tutto quello che riuscirai a fare per un ritorno alle vecchie tradizioni che hanno sempre contraddistinto il nostro Piccolo Grande Comune.

Grazie e Buon Natale”

Renzo Marianecci