MATTEO RENZI IN ISRAELE: "CHI PENSA DI BOICOTTARE ISRAELE NON SI RENDE CONTO DI BOICOTTARE SE STESSO"

di Angelo Barraco

Gerusalemme – Il Premier Matteo Renzi ieri è stato in visita in Israele ed ha incontrato il presidente Reuven Rivlin. L’incontro è avvenuto presso la Knesset, il parlamento monocamerale di Israele. Il Premier Renzi ha esordito subito dichiarando: “Chi pensa di boicottare Israele non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro. Possiamo avere opinioni diverse, è accaduto e continuerà ad accadere. Ma l'Italia sarà sempre in prima linea nel forum europeo e internazionale contro ogni forma di boicottaggio sterile e stupido”.


L'ex sindaco fiorentino ha poi proseguito esclamando che la pace sarà possibile solo con due stati e due popoli, e solo se sarà garantita la piena sicurezza di tutti e il diritto dello stato palestinese all'autodeterminazione e quello dello stato ebraico alla propria sicurezza.

In seguito a questo intervento del premier italiano sulla pace, ha parlato Nethanyahu, esternando il  desiderio di una pace con i loro vicini palestinesi "ma deve essere una vera Pace", ha affermato puntualizzando che ci deve essere un accordo saldo e di sicurezza che impedisca che i Territori vengano presi dall'Islam oltranzista. Successivamente Nethanyahu ha cambiato argomento e ha detto a Renzi che tutti apprezzano la leadership che ha portato in Italia e che apprezzano le riforme che ha fatto aggiungendo inoltre, con velata ironia: “Ci piace la cucina italiana ma anche il calcio italiano. Matteo ci piace la tua Fiorentina”.

Renzi, sempre all’interno della Knesset, ha salutato Asher Dishon, il reduce della “Brigata ebraica” che ha combattuto in Italia nel 1944 contro il nazifascismo
e ha ringraziato dicendo che senza gente come lui l'Italia non ci sarebbe stata. L’uomo ha esternato il desiderio di voler tornare nel Bel Paese. “La inviteremo molto volentieri – ha risposto Renzi – e sicuramente”. Durante l’incontro il presidente israeliano Rivlin ha esposto al premier italianola preoccupazione di Israele in merito all’accordo raggiunto a Vienna sul nucleare iraniano e ha riferito che sono molto preoccupati e stanno facendo di tutto per convincere gli altri che l'Iran rappresenta ancora una minaccia. Netanyahu ha inoltre riferito a Renzi che l’accordo con l'Iran rappresenta una grande minaccia per Israele, l'Europa e tutto il mondo e metterà Teheran in condizione di avere a disposizione decine di armi atomiche entro 10 anni. Ha poi continuato dicendo che è un cattivo accordo ed è un errore storico aggiungendo “Ho detto oggi al ministro della difesa Usa, Asthon Carter, che l'accordo con l'Iran produce minacce gravi ad Israele, al Medio Oriente, all'Europa e al mondo intero” aggiungendo che in 10 anni l'Iran sarà in grado di dotarsi di un'arsenale nucleare. In questo lasso di tempo l'intesa permette al regime di Teheran di costruire quante centrifughe vuole, per arricchire in modo illimitata le scorte di uranio. L'Iran potrà allora balzare verso decine di ordigni nucleari in un tempo zero, "nell'immediato l'accordo garantirà all'Iran centinaia di migliaia di dollari che saranno diretti verso la sua aggressività nella regione e al terrorismo che dissemina in tutto il mondo quindi altri fondi per i Guardiani della Rivoluzione, per le Forze Quds, per gli Hetzbollah, per Hamas, per la Jihad islamica, per il terrorismo che l'Iran appoggia in Libia, per le milizie sciite in Iraq e gli Huti in Yemen.

Renzi ha rivolto un invito a Rivlin, a Roma per il mese di settembre, invito rivolto anche a nome del presidente della repubblica Sergio Mattarella,  l’invito è stato accolto positivamente. Rivlin ha rivolto un complimento lusinghiero al premier dicendo “Lei è uno dei leader della nuova generazione, del futuro” ma anche il premier non si è risparmiato i complimenti e soprattutto i ricordi, soprattutto quelli che riguardano il loro primo incontro a Firenze.

Benyamin Netanyahu accoglie Renzi nella sua residenza a Gerusalemme con le parole “Buonasera Matteo”, il premier israeliano dice poi che Italia e Israele condividono un rapporto speciale, abbiamo radici forti. La nostra amicizia è forte e possiamo renderla ancora più forte, c'è una cooperazione di successo. “Un’amicizia che  spero diventi sempre più solida in molti campi, dalla difesa all'economia, dalla ciber-security al commercio: le nostre relazioni possono crescere ancora di livello. L'Italia è nostro partner e nostro amico” dice il premier israeliano.