MARINO, PESTAGGIO ISPETTORE DI POLIZIA: ARRESTATI I 4 AGGRESSORI PER TENTATO OMICIDIO

Redazione

Marino (RM) – Identificati gli aggressori dell'ispettore di polizia Antonio De Vincentis massacrato di botte la notte di Capodanno fuori da un ristorante di Marino. La Squadra mobile diretta da Renato Cortese ha arrestato i quattro picchiatori per tentato omicidio.

Il poliziotto, 51 anni, sposato e padre di due ragazzi, è ancora ricoverato in coma farmacologico all'ospedale San Camillo. Le sue condizioni vengono continuamente monitorate dai medici. Il funzionario di polizia, in servizio presso il commissariato Viminale, nel centro di Roma, era stato aggredito selvaggiamente per aver cercato di sedare una rissa fra più persone ubriache nella cittadina dei Castelli. I teppisti si erano accaniti su di lui, sotto gli occhi della moglie, anche quando era già a terra.

I quattro arrestati sono Giovanni Santosuosto, 48 anni, arrestato dalla mobile, Alessandro Anzellotti, 39 anni, Roberto Morelli, 29 anni e Andrea D'Ascensi, 38 anni che si sono costituiti oggi pomeriggio in questura. Il Questore Fulvio della Rocca ha disposto anche la chiusura per due mesi del ristorante di Marino davanti al quale è scoppiata la rissa per motivi di sicurezza e di ordine pubblico. Sono in corso infine ulteriori indagini della polizia su alcuni dipendenti del locale perchè gli investigatori sospettano anche ritardi nei soccorsi all'ispettore.

tabella PRECEDENTI:

03/01/2013 MARINO, ISPETTORE DI POLIZIA MASSACRATO DI BOTTE: INDIVIDUATI GLI AUTORI, UNO ACCIUFFATO ORA E' CACCIA AGLI ALTRI TRE
02/01/2013 MARINO, ISPETTORE DI POLIZIA TENTA DI SEDARE UNA LITE E VIENE MASSACRATO DI BOTTE.


 




ROMA, SI SPACCIAVA PER FALSO DIRIGENTE DI POLIZIA….USCIVA IN DIVISA.

Redazione

Nell’ambito di un’indagine relativa ad alcune truffe perpetrate nella Capitale, gli uomini della Squadra Mobile di Roma, diretta dal dr. Renato Cortese, hanno tratto in arresto Sambiase Massimo, di 54 anni, per possesso di segni distintivi contraffatti.

All’atto dell’arresto l’uomo è stato sorpreso mentre si accingeva ad uscire di casa indossando una divisa da Primo Dirigente della Polizia di Stato, completa di fregi e gradi distintivi, identica a quelle in dotazione al personale della Polizia di Stato.

Nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di due divise della Polizia di Stato, un falso tesserino di appartenenza alla Direzione Investigativa Antimafia e numerosa documentazione inerente vari Enti della Pubblica Amministrazione.

In particolare, è stato sequestrato materiale cartaceo relativo a documenti personali, curriculum e domande d’impiego da parte di diverse persone principalmente per gli Uffici del Senato della Repubblica e Camera dei Deputati, numerose lettere fotocopiate dell’Ufficio Personale del Senato della Repubblica, comprensive di logo, nelle quali veniva riportata in calce la firma di un presunto funzionario di quell’Ufficio nonché documentazione varia.

Gli investigatori stanno analizzando la documentazione sequestrata al fine di verificare il coinvolgimento di Sambiase Massimo in altri episodi delittuosi.




CIVITAVECCHIA, ALIAS "NACCHELLA": LATITANTE VIAGGIAVA CON ALTRA IDENTITA' SU UNA NAVE PROVENIENTE DALLA SARDEGNA

Redazione

E’ destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di appello di Napoli  in quanto deve scontare la pena di 4 anni e 16 giorni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti .

Esposito Luigi, alias “Nacchella”, è stato arrestato nella serata di ieri dagli agenti della Squadra Mobile di Roma, diretta dal dr. Renato Cortese ,al termine di una lunga attività di indagine durata diversi mesi.

Sono stati infatti i numerosi controlli incrociati nelle banche dati delle forze dell’ordine ed i riscontri con i passeggeri imbarcati su una nave, a consentire di individuarlo 

L’ uomo, latitante dal 2011, viaggiava sotto falsa identità a bordo di una nave proveniente dalla Sardegna in compagnia della moglie e del figlio.

I poliziotti lo hanno atteso all’interno dello scalo portuale di Civitavecchia dove con la collaborazione della Polizia di frontiera lo hanno individuato ed arrestato.