SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"

"Per carenza di personale infermieristico, l’azienda RM H non è in prospettiva in grado di sopperire alla mancanza di personale visto che la Regione nonostante puntuali sollecitazioni non intende rispondere alle richieste della Direzione della ASL RM H"

"Lentamente, ma inesorabilmente ritardando i rinnovi dei contratti e non predisponendo un adeguato turn-over del personale nella ASL RM H, la Regione Lazio ha avviato nei fatti la progressiva consunzione delle strutture sanitarie fino a che a l’ultimo dipendente, non resterà che chiudere la porta."

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Sel Lazio Welfare-Lavoro

 

"Il piano di rientro sanitario, gestito dal Commissario Renata Polverini, sul territorio dei Castelli Romani, con una popolazione di oltre 400.000 assistiti, continua a produrre ulteriori disagi. Dopo l’ennesima sentenza del TAR Lazio che definisce immotivata la scelta di spostare dal San Raffaele di Velletri alla sede di Montecompatri un significativo numero di posti accreditati a danno del Distretto H5, giunge l’ennesimo piano di accorpamento di alcuni reparti dei principali nosocomi dei Castelli.

E’ il caso della pediatria di Anzio-Nettuno che, anche se temporaneamente scongiurata la chiusura estiva, evidenzia come, per carenza di personale infermieristico, l’azienda RM H non è in prospettiva in grado di sopperire alla mancanza di personale visto che la Regione nonostante puntuali sollecitazioni non intende rispondere alle richieste della Direzione della ASL RM H. Situazioni analoghe, al limite del rischio chiusura, della pediatria e ostetricia di Velletri e Marino e di punte di eccellenza come la radiologia interventistica. 
Questi sono gli effetti dei tagli lineari voluti dalla Polverini che nei prossimi mesi potrebbero portare anche i PO di Albano, Frascati, Marino, Genzano e Velletri a subire ulteriori processi di accorpamento e/o chiusura di reparti, il tutto non per una riduzione di domanda, ma per la carenza cronica di personale su una pianta organica largamente sottoutilizzata e un autentico esercito di personale con contratti di lavoro a termine (tempo determinato e a progetto) più adeguatamente indicato con il termine PRECARIO.

Ancora una volta questo conferma che la massiccia precarizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego e in particolare nel settore sanitario rende precario tutto il sistema ben al di sotto degli standard minimi stabiliti dalla legge. Come si vede quindi al di là delle previsioni stesse del Piano Sanitario, lentamente, ma inesorabilmente ritardando i rinnovi dei contratti e non predisponendo un adeguato turn-over del personale nella ASL RM H, la Regione Lazio ha avviato nei fatti la progressiva consunzione delle strutture sanitarie fino a che a l’ultimo dipendente, non resterà che chiudere la porta. Per queste ragioni il Coordinamento Sanità di SEL Regionale e Castelli dell’Area Metropolitana di Roma chiede fin da ora che gli oltre 300 contratti a temine per personale medico e infermieristico in scadenza nei prossimi mesi siano oggetto di una accurata pianificazione dei rinnovi a garanzia della qualità dei servizi gestiti dalla ASL RM H. "
 




LAZIO RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): "POLVERINI DALLE PAROLE PASSI AI FATTI"

A.P.

"Prendiamo atto che la presidente Polverini intende agire nell'interesse della salute dei cittadini e non difendere interessi particolari che, a suo dire, sarebbero stati predominanti in passato. Per tutto questo, e soprattutto per giungere ad una soluzione definitiva e ad un sistema moderno di gestione del ciclo dei rifiuti, le chiediamo un atto di umiltà: sostenga la proposta dell’Itali dei valori di smaltire in via temporanea i rifiuti all'estero. Con questa soluzione, da un lato tutelerebbe l'ambiente e la salute della comunità laziale, e dall'altro porrebbe fine al sistema monopolistico che, solo a parole, intende combattere." Lo dichiara in una nota il capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei valori, Vincenzo Maruccio.




LAZIO EMERGENZA ARSENICO, E ORA COME FANNO I COMUNI SENZA SOLDI?

L’Europa non concederà più deroghe all’Italia, e a partire dal 1 gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con arsenico inferiore ai 10 mg. Oggi ben 18 Comuni risultano ancora con livelli di arsenico superiori a 10 mg per litro. E sono: Anguillara Sabazia, Bracciano, Ardea, Lanuvio, Lariano, Velletri, Genzano di Roma, Trevignano, Tolfa, Sacrofano, Formello, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Nettuno, Campagnano di Roma, Magliano Romano e Mazzano Romano.


Allarmante la situazione di Anguillara: l’acquedotto di Colle Biadaro che serve più di 8 mila persone ha valori di arsenico che oscillano intorno ai 24 mg litro. L’acquedotto di Ponton dell’Elce che serve 2 mila persone  invece in alcuni tratti supera addirittura i 30 mg.

 

Chiara Rai

Sono in arrivo dalla Regione 6,5 milioni di euro per l’emergenza arsenico ma per fare in modo che tutti i Comuni del Lazio rientrino nei parametri di legge di 10 microgrammi per litro, ne mancherebbero ancora 12 milioni. Soldi che l’assessore all’Ambiente Marco Mattei avrebbe intenzione di chiedere al Governo. Ciononostante sul decreto di commissariamento è scritto a chiare lettere che  i fondi deve reperirli la Regione. Questo è quanto riportato dal consigliere regionale Giuseppe Parroncini che ha criticato Mattei per aver parlato di un “bene pubblico” in occasione del convegno del Pdl a Viterbo. Se davvero i soldi per l’emergenza arsenico fossero finiti, allora molte amministrazioni si troverebbero fuori legge tra circa di sei mesi.  L’Europa non concederà più deroghe all’Italia, e a partire dal 1 gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con arsenico inferiore ai 10 mg. Oggi ben 18 Comuni risultano ancora con livelli di arsenico superiori a 10 mg per litro. E sono Anguillara Sabazia, Bracciano, Ardea, Lanuvio, Lariano, Velletri, Genzano di Roma, Trevignano, Tolfa, Sacrofano, Formello, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Nettuno, Campagnano di Roma, Magliano Romano e Mazzano Romano. E’ vero che l’arsenico c’è da decenni, ma tanta fretta è dovuta al fatto che  l’Unione Europea il 22 marzo scorso ha stabilito che i valori di arsenico compresi tra 10 mg/litro e 20 mg/litro sono accettabili per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute umana, ma che bisogna adottare specifiche misure per la protezione di neonati e bambini fino ai 3 anni. Eppure diversi Comuni, tra Castelli e area Sabatina, sono ancora in alto mare rispetto alla necessità impellente di completare gli interventi straordinari di potabilizzazione approvati il 14 marzo 2011. Allarmante la situazione Anguillara: l’acquedotto di Colle Biadaro che serve più di 8 mila persone ha valori di arsenico che oscillano intorno ai 24 mg litro. L’acquedotto di Ponton dell’elce che serve 2 mila persone  invece in alcuni tratti supera addirittura i 30 mg. Qui la Regione dovrebbe finanziare i lavori per circa 450 mila euro: “Questa somma servirebbe a coprire le spese di un solo impianto – asserisce l’assessore all’Ambiente di Anguillara Enrico Stronati – mentre noi abbiamo bisogno anche di un altro impianto da 350 mila euro. E intanto che aspettiamo i soldi della Regione stiamo realizzando i progetti e cioè facendo ciò che ci spetta. Lo scorso 8 maggio abbiamo sollecitato il presidente Polverini e l’assessore Mattei, alla lettera ci ha risposto il garante sul servizio idrico il quale ci ha detto che stanno ancora facendo il piano di assestamento del bilancio e poi ci sapranno dire”. Dei Castelli Lanuvio e Lariano sono le cittadine più impegnate nella risoluzione del problema arsenico: “Di recente abbiamo misurato i livelli di arsenico con un intervento che l’Acea ha predisposto a San Lorenzo – dice l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Volpi –  nel giro di un anno la situazione sarà risolta. Inoltre, stiamo predisponendo un dossier per documentare in maniera capillare tutti gli interventi che Acea ha operato a Lanuvio, il numero di solleciti dei cittadini e via dicendo. Soltanto con dei dati alla mano saremo in grado di far valere i nostri diritti”.

tabella PRECEDENTI:

11/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
15/05/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: EQUITANI ILLUSTRA IL PERCORSO INDIVIDUATO DALL'ATO
10/05/2012 TARQUINIA, ARSENICO: IL CONSIGLIO DI STATO ACCOGLIE IL RICORSO DEL S.I.B DI TARQUINIA E SOSPENDE L’ORDINANZA DEL SINDACO N.8194 DEL 29 OTTOBRE 2011
25/04/2012 TARQUINIA, ACQUA POTABILE E PREVENZIONE TUMORI
06/04/2012 BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE
05/04/2012 VITERBO, ARSENICO, PARRONCINI: “VICINI ALL'EMERGENZA TOTALE, LA REGIONE TROVI I FONDI”
09/03/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO. LA PROVINCIA CHIEDE POTERI STRAORDINARI
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA
06/03/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: PROROGATO IL TERMINE AL 31 DICEMBRE 2012
23/01/2012 CITTADINI DEL LAZIO RISARCITI PER AVER BEVUTO ACQUA ALL'ARSENICO: IL TAR CONDANNA I MINISTERI DI AMBIENTE E SALUTE



LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI

[DELIBERA REGIONALE SU PROPOSTA DELLA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO – 15 MLN DI EURO PER "VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL LAZIO, ATTIVITÀ DI MARKETING, A MEZZO DI VETTORI AEREI."] Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; mso-ascii- mso-ascii-theme- mso-fareast- mso-fareast-theme- mso-hansi- mso-hansi-theme- mso-bidi- mso-bidi-theme-}

 

Parroncini: "Mattei ha infatti spiegato che mancano ancora 12 milioni di euro e che li vuole chiedere al governo, ignorando che sul decreto di commissariamento è scritto a chiare lettere che ce li deve mettere la Regione."

 

Alberto De Marchis

"Verba volant, i soldi pubblici pure. L’assessore all’Ambiente Marco Mattei stavolta la brutta figura l’ha fatta doppia, annunciando lo stanziamento di 6,5 milioni di euro per l’emergenza arsenico durante la riunione di una corrente di partito e dicendo che la Regione Lazio non ha fondi sufficienti per garantire a tutti l’erogazione di acqua potabile dal 1 gennaio 2013. – Dichiara in una nota il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, che prosegue – Ma restiamo ai fatti. Mentre dalle istituzioni, dalla Talete e da ogni parte politica piovono strali sull’operato della Regione in merito alla gestione dell’emergenza arsenico, Mattei ha pensato bene di diffondere la notizia dello stanziamento durante la convention precongressuale di un consigliere regionale del Pdl. Non lo ha neanche sfiorato l’idea che era di interesse pubblico e non di una corrente del suo partito. In quanto a comunicazione però non è l’unica gaffe. Mattei ha infatti spiegato mancano ancora 12 milioni di euro e che li vuole chiedere al governo, ignorando che sul decreto di commissariamento è scritto a chiare lettere che ce li deve mettere la Regione. La giustificazione? I soldi sono finiti. Sarebbe allora il caso di ricordare quali sono le priorità di questa giunta: solo pochi mesi fa una cifra superiore, 15 milioni di euro, veniva buttata su una non meglio specificata “valorizzazione del Lazio a mezzo di vettori aerei”. Proprio così: dobbiamo prepararci a prendere l’acqua potabile coi secchi perché i soldi pubblici hanno già preso il volo." Conclude la nota di Parroncini.

tabella PRECEDENTI:

10/06/2012 VITERBO CONVEGNO PDL: COMPATTEZZA E COESIONE PER COMBATTERE L'ANTIPOLITICA


 




LAZIO RIFIUTI, MARUCCIO(IDV): "L'EUROPA BOCCIA LA POLVERINI"

Redazione

"E' una fragorosa bocciatura per la Polverini e la Regione Lazio quella che è arrivata oggi dalla Commissione Europea in tema di rifiuti.” Lo dichiara in una nota Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei Valori.
“Oltre ad un secondo richiamo per la gestione della discarica di Malagrotta, infatti – spiega Maruccio – il provvedimento approvato su proposta del responsabile per l'ambiente Janez Potocnik, certifica anche l'inadeguatezza del piano rifiuti della Regione in rapporto ai rifiuti prodotti. Vediamo se stavolta, alla luce di questo autorevole pronunciamento, la Polverini ammetterà finalmente il suo fallimento o se cercherà, come al solito, un capro espiatorio."
 




PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE, NEL 2011 REGIONE LAZIO HA EROGATO 100MILIONI DI EURO

Redazione

"Per il secondo anno consecutivo la Regione Lazio ha superato l’obiettivo di spesa programmata dei Fondi europei per lo sviluppo dell’agricoltura: nel 2011 l’Amministrazione regionale ha erogato 100 milioni di euro dal Programma di Sviluppo Rurale, raggiungendo 6.632 beneficiari”. E’ quanto ha annunciato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, presentando presso la sede della Giunta regionale i risultati 2011 del Psr del Lazio, insieme all’assessore alle Politiche agricole, Angela Birindelli. “In particolare – ha sottolineato Polverini – in soli 18 mesi la nostra Giunta ha erogato risorse pari a 169,49 milioni di euro, contro i 70,88 milioni di euro del periodo gennaio 2007 – aprile 2010”. Per l’assessore Birindelli i risultati hanno evidenziato “una migliore qualità progettuale e una maggiore capacità di soddisfare i fabbisogni del sistema agricolo. La maggior parte dei pagamenti erogati nel 2011, infatti, in controtendenza rispetto al passato, hanno riguardato infatti le misure ‘a investimento’, ovvero il 68% per cento contro il 28% del periodo gennaio 2007 – aprile 2010”. Le misure ‘a investimento’ prevedono interventi strutturali da parte delle imprese agricole, volti all’innovazione ed alla crescita aziendale. Tra le spese erogate, circa 30 milioni di euro sono andati agli investimenti per l’ammodernamento dei processi produttivi delle aziende agricole, 15 milioni di euro per il sostegno della commercializzazione e della trasformazione dei prodotti agricoli e oltre 10 milioni di euro per i nuovi insediamenti di giovani agricoltori sotto i 40 anni di età. Il tema del ricambio generazionale si conferma al centro del Psr Lazio. “Un’attenzione testimoniata – ha aggiunto Birindelli – da ben 430 beneficiari, di cui 200 donne, che hanno aderito al Pacchetto Giovani, con investimenti medi aziendali pari a circa 120mila euro. Un dato importante in quanto le imprese guidate da giovani/donne si caratterizzano per essere economicamente valide, solide, stabili nel tempo e con forte propensione all’innovazione, alla qualità e all’ambiente”. Il Psr laziale, inoltre, è l’unico tra tutti quelli regionali che ha assegnato il 50% delle proprie disponibilità finanziarie all’Asse I, quello che più direttamente ha come obiettivo l’aumento della competitività del sistema agricolo ed agroalimentare regionale, con interventi strutturali capaci di sviluppare investimenti da parte delle imprese agricole ed incidere sul loro posizionamento competitivo e su quello dei territori all’interno dei quali operano. "Costante attenzione è stata riservata al miglioramento della qualità dei prodotti locali, alla valorizzazione del territorio, alla sostenibilità dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica" è stato spiegato nella conferenza stampa odierna.  Per quanto riguarda i dati territoriali, la provincia di Latina e Viterbo hanno ricevuto pagamenti pari rispettivamente al 26% e al 25% del totale complessivo, seguite dalle province di Roma (19%), di Frosinone (15%) e di Rieti (11%). In relazione alla crisi economica e finanziaria che attraversa il Paese, nel corso del 2011 è stato aperto più di un negoziato con l’Europa per la rimodulazione di alcune misure del Psr: è stata aperta la misura 215 sul benessere animale a sostegno del settore zootecnico e avviata la raccolta di domande nell’ambito della misura “Produzione integrata” dedicata esclusivamente alle aziende tabacchicole del Lazio. Per attivare quest’ultima misura, la struttura regionale ha dovuto svolgere un impegnativo negoziato con i servizi dell’Unione europea, tanto che in Italia, oltre il Lazio, solo l’Umbria è riuscita a chiudere la trattativa con l’Ue ed attivare la misura. "Tra le novità introdotte dal Psr del Lazio: la progettazione integrata. Circa 20 milioni di euro di spesa pubblica – hanno spiegato Polverini e Birindelli –  sono stati già destinati alle 23 Progettazioni Integrate di Filiera autorizzate nel Lazio, mentre sono operativi i Piani di Sviluppo Locale presentati dagli 8 Gruppi di Azione Locale che interessano ben 96 comuni delle cinque province, oltre il 25% della superficie complessiva regionale". "Obiettivi per il futuro – hanno conlcuso – centrare il traguardo anche nel 2012 per il quale è prevista una spesa complessiva di oltre 100 milioni di euro. Risultati che si intendono perseguire attraverso la concertazione con i territori e il confronto con gli istituti di credito per promuovere la concessione dei prestiti e il rilascio delle garanzie; ma anche attraverso la velocizzazione delle istruttorie, lo snellimento della burocrazia, il taglio dei finanziamenti inutili, a vantaggio degli imprenditori".
 




MALTEMPO, RENATA STRIZZA L'OCCHIO ALL'EUROPA… PER I FONDI

Redazione

Ci sono comuni della nostra regione come Rocca Priora o come i comuni della provincia di Frosinone che si trovano in gravissime difficoltà, in alcune località non arriva corrente elettrica e la situazione di alcuni paesi è di totale isolamento. Molti cittadini nelle prossime ore non potranno permanere nelle proprie abitazioni e il rischio che possano esserci altre precipitazioni nevose è ancora alto. Vi sono stati gravi danni per l’agricoltura in tutto il Lazio, il ghiaccio ed il gelo stanno attanagliando migliaia di persone e danneggiando molte attività commerciali. Opportuno e tempestivo, quindi, l’intervento del Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani con la Presidente della regione Renata Polverini, in costante mobilitazione per fronteggiare l’emergenza, sono certo che le procedure per l’erogazione di fondi europei di solidarietà per le calamità naturali andranno a buon fine, e saranno indispensabili per riparare i danni causati da questa calamità naturale. Così in una nota il consigliere Andrea Bernaudo dopo un sopralluogo a Rocca Priora effettuato insieme al consigliere Carlo De Romanis ed un gruppo di volontari.




ROCCA PRIORA NEL MIRINO DELLA NEVE: IL SOPRALLUOGO DI RENATA E LA SUA SQUADRA

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Redazione

Proseguono da giorni gli interventi su Rocca Priora, dove la grande quantità di neve caduta ha provocato innumerevoli disagi alla cittadinanza, rimasta senza acqua e senza corrente per la caduta dei cavi delle linee e per alcuni guasti elettrici alle fonti di approvvigionamento.

Gravi problemi anche per la viabilità, per i tanti rami di alberi che hanno ceduto sotto il peso della neve e che si sono abbattuti su strade, auto e marciapiedi, con difficoltà per chi, rimasto imprigionato in casa, non è potuto uscire per ore.

Fra i casi più delicati da segnalare le situazioni di persone anziane impossibilitate a muoversi, e di una donna incinta che ha chiesto aiuto per liberare la strada che avrebbe dovuto percorrere per raggiungere l'ospedale.

I Guardiaparco stanno lavorando accanto a tutte le forze intervenute e alla Protezione Civile per rimuovere i rami caduti, spalare la neve e spargere il sale, sul posto anche il Comandante dei Guardiaparco, Carlo Grillo, che dall'inizio dell'emergenza ha garantito la presenza delle pattuglie là dove le situazioni erano più critiche: “siamo a Rocca Priora con tre pattuglie, stiamo lavorando senza sosta per liberare le strade: siamo in tanti ma la neve è davvero abbondante, chiediamo a chiunque sia armato di buona volontà e di una pala di darci una mano, soprattutto perché si prevedono nuove nevicate nelle prossime ore”.

Da pochi minuti la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, l'assessore all'Ambiente e allo sviluppo sostenibile Marco Mattei, il commissario straordinario del Parco dei Castelli Romani, Matteo Mauro Orciuoli, insieme al sindaco di Rocca Priora, Damiano Pucci.

“Siamo sul posto per verificare la situazione e dare sostegno alla cittadinanza – ha commentato Orciuoli – e a tutti coloro che stanno lavorando ininterrottamente da ore per riportare la situazione alla normalità. La presidente Polverini, insieme all'assessore Mattei, ha voluto essere presente di persona in uno dei Comuni dei Castelli più colpiti dai disagi, e tramite la Protezione Civile regionale continueremo a lavorare per fronteggiare la situazione e gli eventuali peggioramenti meteo, lavorando soprattutto per ripristinare l'elettricità e l'acqua là dove ancora manca”.




REGIONE LAZIO, MARUCCIO – RODANO (IDV): “TAGLI E DISCREZIONALITA’ CONTABILE DELLA GIUNTA POLVERINI MANDANO CULTURA IN DEFAULT”

Nota dei i consiglieri regionali dell’Italia dei Valori Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario IdV Lazio, e Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura

Per tutte le realtà culturali della regione Lazio, si va profilando nel 2012 una recessione grave quanto anche del tutto nuova. Un taglio del 60% delle risorse regionali destinate al comparto e un’inedita discrezionalità gestionale del denaro pubblico rischiano infatti di creare un vero e proprio default. Lo hanno denunciato stamane in una conferenza stampa i consiglieri regionali dell’Italia dei Valori Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario IdV Lazio, e Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura. “Nel giro di poche settimane” ha dichiarato Giulia Rodano “la Giunta Polverini ha azzerato sia interi piani d’intervento sui beni culturali sia i capitoli di bilancio di competenza dell’assessorato. Contestualmente, ha predisposto un accorpamento contabile poco trasparente e del tutto discrezionale. A cinque milioni e mezzo di cittadini che risiedono in una regione ricca di storia, di patrimoni archeologici, di arte, la Giunta Polverini riserva dunque una gestione opaca e oscura dei fondi destinati alla cultura: non ci saranno bandi pubblici, non ci saranno scadenze, non ci saranno importi certi. Questo trattamento è stato riservato sia alle associazioni culturali che alle grandi istituzioni. E’ stato azzerato, ad esempio, anche il contributo di Musica per Roma: il contributo regionale per la fondazione è tutto da determinare, non si sa come e non si sa quando, a seconda degli umori della Giunta e con eventuali contropartite politiche che possiamo immaginare. La vicenda del festival del cinema e del ricatto sul direttore artistico ci può servire di esempio di cosa attende i gestori delle attività culturali del Lazio. I costi della cultura rischiano così di trasformarsi in costi della politica”.

“Se vuoi avere il contributo della Regione Lazio devi ‘baciare il santo’: questa è la gestione dei fondi per la cultura nell’era Polverini”, ha proseguito Vincenzo Maruccio. “Abbiamo chiesto alla giunta di rendere trasparente e verificabile per tutti i cittadini la destinazione delle risorse, e che venga garantita l’emanazione di bandi pubblici. Al momento siamo completamente privi di indicazioni sul 2012: chiederemo all’assessore di venire in commissione a dirci come vuole spendere le risorse rimaste. L’Italia dei Valori del Lazio lancia un appello a tutta la stampa affinché ci aiuti a fare una battaglia di trasparenza”. 

Nel bilancio 2012 la giunta Polverini ha azzerato interi capitoli dell’assessorato alla Cultura e li ha accorpati in macrovoci di bilancio, con importi decurtati in media del 60%. Questi calderoni amministrativi sollevano la Giunta da qualunque obbligo sulla destinazione dei fondi. Ci sono dunque i presupposti per una discrezionalità e un furto di trasparenza che non hanno precedenti nella storia dell’ente Regione. Partiamo dalle risorse per lo spettacolo. Nel 2011 registravamo singole, normali competenze di bilancio, che complessivamente generavano una somma di poco più di circa 13 milioni di euro. Nel nuovo esercizio finanziario, invece, queste poste di bilancio vengono raggruppate, dopo la solita  decurtazione del 60%, in  un'unica voce da circa 5 milioni di euro. Questo significa, ad esempio, che allo stato delle cose non ci saranno bandi regionali, non ci saranno più fondi per le provincie, non ci saranno risorse per Roma Capitale e per i Municipi: la Legge regionale 32/1978, quella con cui venivano emanati i bandi, risulta al momento definanziata. La cultura della Capitale viene colpita in altri comparti nevralgici: non sono solo i municipi a perdere le risorse, ma anche  istituzioni culturali come Teatro di Roma, Teatro dell’Opera, Santa Cecilia perdono circa 3 milioni di euro di contributi regionali e ancora adesso non sanno a quanto ammonterà il contributo della Regione per ognuno di loro. Azzerato, come detto, il contributo per Musica per Roma.

L’accorpamento dei capitoli e la conseguente discrezionalità nell’assegnazione delle risorse inserite nella ‘macrovoce’ di bilancio comportano il fatto che la Giunta Polverini, o l’assessorato alla Cultura, decideranno durante l’anno se e quanto distribuire a ogni singolo ente. Stando a questa previsione contabile, tutti gli amministratori della cultura del Lazio, sia di enti noti che non noti, saranno costretti ad andare dal politico di turno, letteralmente col cappello in mano. Non essendoci né bandi né certezze amministrative di nessun tipo, ad oggi nessun ente culturale che in passato abbia avuto rapporti con la Regione è in grado di programmare con un buon grado di approssimazione le proprie risorse per il 2012 e quindi le proprie attività culturali. Scompaiono, ad esempio, le officine culturali, che avevano realizzato in tutta la regione centinaia di eventi culturali. Scompaiono i festival estivi: Villa Adriana, Vulci, Fossanova. E’ seriamente a rischio e verrà sicuramente ridimensionata anche l’esperienza fondamentale della rete teatrale dell’ATCL, che portava nelle nostre provincie alcune interessanti stagioni teatrali in abbonamento: attualmente sono stati sospesi per mancanza di certezze nei finanziamento almeno 300 spettacoli nei teatri dei Comuni del Lazio. 

Di vero e proprio default si può parlare anche per i musei, gli archivi e le biblioteche della rete pubblica della regione: una realtà sterminata che racchiude centinaia di strutture in tutto il territorio e potrà contare su fondi regionali solo per 250mila euro (nel 2009 le stesse strutture ricevevano un contributo regionale di 2 milioni di euro).

Per quanto riguarda il cinema e l’audiovisivo, dopo due anni di stallo totale, assistiamo da alcuni mesi ad un indecoroso ‘gioco delle tre carte’: i 15 milioni di euro stanziati per il 2012 potranno coprire solo il bando erogato a fine 2011, un avviso rivolto a produzioni realizzate nell’anno appena concluso. Zero risorse e zero bandi per le nuove produzioni. Zero risorse e zero bandi sulle nuove creatività. Zero risorse per il 2012.    

Infine, dopo due anni di rinvii e di silenzio, la Giunta Polverini sfila la maschera anche sui Grandi Attrattori Culturali: il piano di intervento previsto dal POR FESR 2007-2013, regolarmente approvato e portato a termine tramite selezione pubblica dalla Giunta precedente, è stato tagliato di 30 milioni di euro su 35 complessivi. Vengono definitivamente cancellati tutti gli interventi previsti su tre dei cinque Attrattori Culturali: cancellato Fossanova, in provincia di Latina; cancellate le mura ciclopiche della provincia di Frosinone; cancellati i siti della via del Sale in provincia di Rieti. Restano solo 5 milioni di euro sugli altri due Attrattori, Tivoli e le necropoli etrusche, comunque fortemente ridimensionati visto che l’intervento precedente ammontava a 13 milioni di euro.

 

 




CONSIGLIO REGIONALE: APPROVATE MOZIONI SUL POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA

Redazione

Il Consiglio regionale del Lazio, in chiusura della seduta odierna, ha approvato tre mozioni.

La mozione n. 250 (primo firmatario Luigi Nieri di Sel) impegna la presidente Polverini e la Giunta ad attivare per procedure necessarie per giungere ad un'adeguata soluzione logistica per l'Ematologia del policlinico Umberto I.

La mozione n. 279 (presentata dal consigliere Nieri) impegna la presidente Polverini e la Giunta ad attivare tutte le procedure necessarie per il superamento del precariato all'interno del Centro di riferimento regionale fibrosi cistica, valorizzando l'esperienza professionale dei lavoratori e ristabilendo la corrispondenza tra tipologia contrattuale e funzioni svolte nella struttura. Si chiede poi di prevedere un contributo straordinario per assicurare i livelli di assistenza e di efficienza.

Ultima mozione approvata dal Consiglio la n. 35, presentata dai consiglieri Del Balzo, De Romanis e Rauti (Pdl), con la quale s'impegna la Giunta a costituire un tavolo tecnico di valutazione delle scelte programmatiche operate finora attraverso il Por Fers 2007-2013 e, per agevolare l'accesso ai fondi comunitari, a proporre al più presto modifiche che tengano conto dell'attuale crisi economica.

 




STATI GENERALI TURISMO A LATINA, POLVERINI:VALORIZZARE INTERO TERRITORIO

Redazione

"Abbiamo già messo in campo tanti strumenti, abbiamo destinato risorse seppur in un momento di difficoltà, abbiamo costruito mezzi di comunicazione e di informazione e adesso certificheremo anche la bontà degli operatori in un settore in cui la concorrenza sleale è ancora molto forte". Con queste parole la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, è intervenuta in occasione degli Stati generali del turismo, l'evento promosso dall'assessorato regionale al Turismo e tenutosi nell'Istituto agrario San Benedetto di Latina con cui sono stati presentati i 20 mesi di attività dell’assessorato e fatto il punto sulle prospettive future. Per la prima volta tutti gli operatori del turismo del Lazio si incontrano con i rappresentanti delle amministrazioni che hanno competenza nel settore per confrontarsi sullo stato dell’arte del settore e per programmare nuove strategie in vista degli scenari futuri. “La promozione e lo sviluppo del settore – ha sottolineato la presidente Polverini – è per l’amministrazione regionale un impegno rivolto a tutto il territorio. Dobbiamo utilizzare la forza attrattiva di Roma – ha spiegato – per portare i turisti in tutte le province che hanno altrettante bellezze, altrettanta storia da mostrare. Per questo – ha aggiunto Polverini – abbiamo messo in campo l'iniziative come l'albergo diffuso, che crea un sistema economico importante anche per i piccoli centri; abbiamo pensato itinerari per accompagnare i turisti anche fuori Roma e abbiamo promosso una legge che tutela e valorizza i prodotti del Lazio". La presidente Polverini, inoltre, ha ricordato tra le principali azioni promosse a sostegno del settore: la Carta del turista, il portale web ilmiolazio.it e l’istituzione dell'agenzia regionale sul turismo. L’assessore regionale al Turismo, Stefano Zappalà, a sua volta, ha sottolineato come sia "la prima volta che nel Lazio che si organizza un avvenimento di questa portata. La parola d'ordine – ha aggiunto – è 'promozione': far conoscere altrove i tesori nascosti del nostro territorio attraverso una promozione mirata è senz'altro il punto di partenza per attirare flussi turistici nel Lazio". Nel corso della giornata si sono svolti workshop e tavole rotonde a tema che hanno coinvolto operatori del settore ed addetti ai lavori. Hanno partecipato all’evento anche gli studenti dell’Istituto statale Alberghiero di Formia che hanno curato i servizi di accoglienza e catering.

"Incontrarsi per fare il punto e programmare insieme il futuro del turismo del Lazio". Così l'assessore al Turismo e al made in Lazio Stefano Zappalà, ha sintetizzato il significato degli 'Stati generali' del settore

Dopo i saluti del sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, i lavori sono stati aperti dall'assessore Stefano Zappalà. "E' la prima volta nel Lazio che si organizza un avveni-mento di questa portata. Il Lazio è un territorio variegato e pieno di spunti di grande fasci-no, ma poco conosciuto. La stessa Roma è poco conosciuta. La parola d'ordine è 'promo-zione': far conoscere altrove i tesori nascosti del nostro territorio attraverso una promozio-ne mirata è senz'altro il punto di partenza per attirare flussi turistici nel Lazio". Zappalà Ha anche presentato e distribuito un 'libro bianco' che illustra con fatti e numeri i primi 20 mesi di lavoro del suo assessorato.
"Dobbiamo stare tutti insieme per combattere una crisi che sta penalizzando tutti – ha af-fermato Abbruzzese – Questa giornata, ricca di nomi prestigiosi, sarà anche ricca di spunti e proposte per creare una industria vera del turismo. Sono felice di partecipare a questo evento in cui la Regione è impegnata in prima linea". Il presidente del Consiglio regionale ha anche evidenziato: "Momento importante e storico questo incontro che per la prima volta si verifica e che vuole ascoltare e produrre sintesi. Siamo qui non per fare danni, ma per costruire e rimediare ai guasti di altri. Sappiamo che occorrono soldi per rilanciare e promuovere le azioni delle imprese, sono qui – ha sottolineato Abbruzzese – per testimoniare la presenza concreta e fattiva del Consiglio regionale che ha approvato leggi adatte allo sviluppo e alla regolamentazione del settore. Di fronte a noi si aprono scommesse importanti e stabilire il ruolo delle province – ha concluso Abbruzzese – Roma non ha bisogno di essere propagandata, ma sono le province che, pur avendo potenzialità, devono poter uscire dall'ombra".
Il presidente della commissione regionale Turismo, Giancarlo Miele, nel suo intervento rivolto ai numerosi presenti che affollavano la sala, ha detto: "Confermo ancora oggi il lavoro mirabile compiuto in questi 20 mesi nel settore del turismo. Stiamo lavorando investendo sul un sistema del turismo Lazio. Questo percorso vede protagonisti primari gli operatori del turismo e la normativa da noi approvata, è stata creata in sintonia con gli operatori del settore. L'attenzione è rivolta ad un sistema che non punti solo su Roma, ma su tutto il territorio regionale. Confermiamo – ha concluso Miele – il nostro impegno per agevolare le imprese e tutti coloro che operano nel settore"
La giornata, al termine degli interventi introduttivi e di quelli programmati, sarà caratterizzata da workshop a tema, che hanno lo scopo di individuare linee comuni di intervento nel campo della promozione turistica.

"Incontrarsi per fare il punto e programmare insieme il futuro del turismo del Lazio". Così l'assessore al Turismo e al made in Lazio Stefano Zappalà, ha sintetizzato il significato degli 'Stati generali' del settore che si sta svolgendo a Latina.
All'istituto agrario 'San Benedetto' a Borgo Piave, sono presenti gli operatori, insieme alle associazioni regionali. Le istituzioni locali, provinciali e regionali. Presenze significative quelle della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, del presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, e del presidente della commissione consiliare Sviluppo economico, ricerca e innovazione, turismo, Giancarlo Miele. Presente anche l' Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia, Aldo Forte.
Dopo i saluti del sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, i lavori sono stati aperti dall'assessore Stefano Zappalà. "E' la prima volta nel Lazio che si organizza un avveni-mento di questa portata. Il Lazio è un territorio variegato e pieno di spunti di grande fasci-no, ma poco conosciuto. La stessa Roma è poco conosciuta. La parola d'ordine è 'promo-zione': far conoscere altrove i tesori nascosti del nostro territorio attraverso una promozio-ne mirata è senz'altro il punto di partenza per attirare flussi turistici nel Lazio". Zappalà Ha anche presentato e distribuito un 'libro bianco' che illustra con fatti e numeri i primi 20 mesi di lavoro del suo assessorato.
"Dobbiamo stare tutti insieme per combattere una crisi che sta penalizzando tutti – ha af-fermato Abbruzzese – Questa giornata, ricca di nomi prestigiosi, sarà anche ricca di spunti e proposte per creare una industria vera del turismo. Sono felice di partecipare a questo evento in cui la Regione è impegnata in prima linea". Il presidente del Consiglio regionale ha anche evidenziato: "Momento importante e storico questo incontro che per la prima volta si verifica e che vuole ascoltare e produrre sintesi. Siamo qui non per fare danni, ma per costruire e rimediare ai guasti di altri. Sappiamo che occorrono soldi per rilanciare e promuovere le azioni delle imprese, sono qui – ha sottolineato Abbruzzese – per testimoniare la presenza concreta e fattiva del Consiglio regionale che ha approvato leggi adatte allo sviluppo e alla regolamentazione del settore. Di fronte a noi si aprono scommesse importanti e stabilire il ruolo delle province – ha concluso Abbruzzese – Roma non ha bisogno di essere propagandata, ma sono le province che, pur avendo potenzialità, devono poter uscire dall'ombra".
Il presidente della commissione regionale Turismo, Giancarlo Miele, nel suo intervento rivolto ai numerosi presenti che affollavano la sala, ha detto: "Confermo ancora oggi il lavoro mirabile compiuto in questi 20 mesi nel settore del turismo. Stiamo lavorando investendo sul un sistema del turismo Lazio. Questo percorso vede protagonisti primari gli operatori del turismo e la normativa da noi approvata, è stata creata in sintonia con gli operatori del settore. L'attenzione è rivolta ad un sistema che non punti solo su Roma, ma su tutto il territorio regionale. Confermiamo – ha concluso Miele – il nostro impegno per agevolare le imprese e tutti coloro che operano nel settore".