Regione Lazio e Arsial: torna "Sapere i Sapori" il progetto per la corretta alimentazione degli studenti

 

Redazione

 

Regione Lazio / Arsial – Torna “Sapere i Sapori”, il progetto di comunicazione ed educazione alla corretta alimentazione sostenuto da Regione Lazio e Arsial e rivolto agli studenti degli istituti scolastici della scuola primaria, media inferiore e del primo biennio degli istituti di istruzione superiore e degli Enti di formazione accreditati dalla Regione Lazio. Fornire alle scuole gli strumenti indispensabili per realizzare progetti e interventi di sensibilizzazione e formazione sui corretti stili di vita e sulle scelte alimentari consapevoli e responsabili da parte delle giovani generazioni, con particolar riguardo alle produzioni tipiche del Lazio: questo l’obiettivo primario del bando.

 
Novità del 2016-2017: è stato proposto un elenco di attività formative che privilegia il coinvolgimento diretto dei destinatari nelle attività educative, prevedendo il confronto con le imprese del settore ed esperienze dirette legate all’agricoltura, all’allevamento, alla produzione e al consumo del cibo. Il budget complessivo per l’anno scolastico 2016/2017 è di 350mila euro, sino a esaurimento fondi e in ordine cronologico di arrivo delle domande, sempre secondo la ripartizione prevista dal bando nel “rapporto popolazione scolastica/provincia” (60% alla provincia di Roma e il 40% alle altre provincie).
 
I numeri di Sapere i Sapori 2016/2017: ad oggi sono 147 scuole coinvolte, così distribuite sul territorio: 90 a Roma e provincia; 22 in provincia di Latina; 18 in provincia di Frosinone; 12 in provincia di Viterbo e 5 in provincia di Rieti. Sul totale di 26.147 coinvolti, 15.182 si trovano a Roma e provincia; 3.574 a Latina; 4.040 a Frosinone; 2.794 a Viterbo, 557 a Rieti.



Lazio, rifiuti: al via le linee guida per la tariffazione puntuale

 

Redazione

 

REGIONE LAZIO – Rifiuti, la Regione adotta un provvedimento per promuovere la tariffazione puntuale: uno strumento per incentivare prioritariamente il contenimento e la riduzione della produzione di rifiuti e per potenziare l'invio a riciclare le diverse frazioni di rifiuti tramite la raccolta differenziata. Uno strumento importante per incentivare i cittadini a fare nel miglior modo possibile la raccolta differenziata. L’obiettivo è quello di giungere a un piano tariffario che premierà, con agevolazioni sulle bollette, chi produrrà meno rifiuti. Un metodo che non si basa più sul numero dei componenti dei nuclei familiari e sui metri quadri delle abitazioni ma sulla quantità e sulla correttezza nel conferimento da parte di ciascun utente.
 
I comportamenti virtuosi avranno un riconoscimento monetario pressoché immediato, secondo il principio che chi produce meno e ricicla meglio paga di meno,  con la sicurezza, seguendo i principi della trasparenza, che i cittadini paghino solo il numero di conferimenti realmente operati oltre a quelli già inclusi nella parte fissa della tariffa. Nella deliberazione, inoltre, sono individuate le azioni che i Comuni dovranno adottare al fine di realizzare la verifica puntuale della produzione di rifiuti partendo dalle utenze non domestiche e sono previsti sostegni economici per gli stessi Comuni, sia di parte corrente che di parte capitale, nell'ambito della programmazione sulla differenziata.
 
“I regolamenti comunali di gestione dei rifiuti urbani potranno essere aggiornati con le modalità attraverso le quali la nuova tariffazione può essere attuata in relazione alla “quantificazione” dei rifiuti prodotti dalle singole utenze- lo ha detto Mauro Buschini, Assessore Rapporti con il Consiglio, Ambiente e Rifiuti, che ha aggiunto: potranno essere utilizzati, ad esempio, sistemi di identificazione del singolo utente attraverso l’utilizzo di contenitori dedicati (sacchi o bidoni) di varie dimensioni e di etichette a barre, lacci, ecc. con codice a barra rimovibile che permettono l’associazione del numero di scarichi effettuati dall’utente; utilizzo di contenitori dedicati dotati di trasponder o tessera magnetica che permettono la registrazione dei dati identificativi; dotazione ai cittadini di contenitori con codice a barre serigrafato che quantifichino i rifiuti conferiti mediante lettura con pistola laser; utilizzo di sacchi o lacci per contenitori preacquistati che permettano all’utente di quantificare i rifiuti effettivamente conferiti in modo proporzionato al consumo di sacchi e/o lacci effettivamente impiegati e al volume predefinito”- ha detto ancora Buschini.



Regione Lazio: adottato l'aggiornamento del Piano di tutela delle acque

 

Redazione

 

La Regione ha adottato l’aggiornamento del Ptar, il Piano di Tutela delle Acque Regionale: perseguire il mantenimento dell’integrità della risorsa idrica compatibilmente con gli usi della stessa e delle attività socio-economiche delle popolazioni del Lazio  adottando tutte le misure necessarie alla tutela quantitativa e qualitativa del sistema idrico.
 
L’obiettivo è quello di conseguire livelli di qualità delle acque che non producano impatti o rischi per la salute umana e per l’ambiente e di garantire un uso sostenibile a tutela delle future generazioni. In tal senso sono state individuate una serie di misure tra le quali: interventi di ampliamento e di completamento del trattamento delle acque reflue, l'integrazione dei dati delle reti di monitoraggio ecologico, ambientale ed idrologico con le misure dei prelievi idrici e l'avvio di progetti di ricerca e di educazione ambientale per la promozione del risparmio idrico.
 
Il piano adottato è stato realizzato con il supporto dell’ARPA ed è anche frutto del processo di partecipazione attivato dalla Regione a partire dal 2014 e svolto nell’ambito delle fasi di consultazione previste all’interno della Valutazione Ambientale Strategica, durante la quale sono stati coinvolti oltre 40 soggetti competenti in materia ambientale che hanno fornito il loro contributo attraverso osservazioni e suggerimenti che sono stati valutati ed in parte recepiti.
 
"L'aggiornamento del piano di tutela delle acque regionali è finalizzato a migliorare l’attuazione della normativa e integrare le tematiche ambientali in altre politiche settoriali, quali quella agricola e industriale, nelle decisioni in materia di pianificazione locale e di utilizzo del suolo, assicurando una migliore informazione ambientale ai cittadini – parole di Mauro Buschini, assessore Rapporti con il Consiglio, Ambiente e Rifiuti, che ha aggiunto:  l’obiettivo è quello di conseguire livelli di qualità delle acque che non producano impatti o rischi per la salute umana e per l’ambiente e di garantire un uso sostenibile a tutela delle future generazioni”.
 
LEGGI ANCHE: Nemi, rifiuti e pozzo dell'acqua: una gestione abusiva di cui tutti se ne fregano
 



Lazio, scuola: approvato il piano dimensionamento 2017/18

 

Redazione

 

Approvato il piano di dimensionamento scolastico  2017/2018. L’obiettivo è garantire a tutti gli studenti un ulteriore incremento dell’offerta formativa nel Lazio anche a partire dalle caratteristiche e dalle specificità dei territori. Il piano nasce da un confronto continuo e costruttivo con enti locali, Ufficio Scolastico Regionale, sindacati, istituzioni scolastiche, comitati di studenti e famiglie.
 
Tra le principali novità previste:

Per la città di Roma:
all’Itis Galilei (Municipio Roma I) vengono attivati l’indirizzo grafica e comunicazione e l’articolazione informatica;
all’IIS via De Mattias (Municipio Roma VII) approvato l’Istituto tecnico – settore tecnologico – indirizzo grafica e comunicazione;
all’Istituto Giorgi (Municipio Roma V) è prevista l’attivazione dell’indirizzo informatica e telecomunicazioni – articolazione informatica;
al Liceo Machiavelli, nella sede di San Lorenzo (Municipio Roma II), arriva l’opzione economico-sociale;
all’IPSSAR Tor Carbone (Municipio Roma VIII) viene attivato il percorso di II livello indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera;
all’IIS via dei Papareschi (Municipio Roma XI), il liceo scienze umane – opzione economico sociale;
all’IIS Giulio Verne – via di Saponara (Municipio Roma X), l’articolazione relazioni internazionali per il marketing.

Nel territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale:
A Civitavecchia sono previsti tre interventi:
all’IIS Calamatta prevista l’attivazione dell’articolazione artigianato per il percorso di II livello ad indirizzo produzioni industriali e artigianali, oltre all’opzione produzioni tessili sartoriali;
al Galilei arriva il liceo musicale;
all’IIS Stendhal viene approvato il percorso di II livello indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità.     

E ancora: 
all’IIS Da Vinci di Fiumicino viene attivato il liceo delle scienze umane;
ad Anzio arriva la sezione distaccata dell’Istituto tecnico Nautico De Pinedo Colonna;
all’IIS Pascal di Pomezia avrà il liceo internazionale opzione italo-inglese;
a Velletri previsto il percorso di II livello indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria per l’IIS Battisti;
a Frascati l’indirizzo turismo per l’Istituto Buonarroti.
all’IIS via Pedemontana di Palestrina vengono poi attivati il percorso di II livello indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera;
all’IIS via delle Scienze di Colleferro il liceo linguistico;
all’IIS via Gramsci di Valmontone 3 nuove attivazioni: liceo scienze umane – opzione economico sociale (sede di Segni); manutenzione dei mezzi di trasporto e opzione apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili;
all’IIS Paciolo di Bracciano arriva il percorso di II livello indirizzo amministrazione, finanza e marketing.
 
Per quanto riguarda le altre province:
In provincia di Frosinone:
a Frosinone arriva l’articolazione viticultura ed enologia presso l’IIS Angeloni;
a Ferentino l’opzione scienze applicate all’IIS Filetico.
 In provincia di Latina:
in provincia di Latina vengono attivati il percorso di II livello indirizzo turismo presso l’Istituto Omnicomprensivo di Castelforte (ITC Tallini);
l’articolazione energia all’IIS Campus dei Licei Ramadù di Cisterna di Latina; l’indirizzo chimica, materiali, e biotecnologie presso l’ITIS Pacinotti di Fondi; l’articolazione informatica all’Istituto Omnicomprensivo di Giulio Cesare (Istituto Tecnico) di Sabaudia.

In provincia di Viterbo:
previsto l’Istituto professionale – settore servizi – indirizzo servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale presso l’Istituto Omnicomprensivo Fratelli Agosti di Bagnoregio;
l’attivazione dell’indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria all’ISS Midossi di Civita Castellana;
del liceo linguistico presso l’IIS Dalla Chiesa di Montefiascone e dell’opzione scienze applicate all’IIS Cardarelli di Tarquinia.
In provincia di Rieti:
la Regione Lazio ha accolto la richiesta del Presidente della Provincia, proveniente dai Sindaci dei comuni colpiti dal terremoto, di esentare l’intero territorio dalla presentazione del piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2017/2018.
“Si tratta di un piano che, in continuità con quanto fatto gli anni precedenti, nasce da un confronto continuo e costruttivo con enti locali, Ufficio Scolastico Regionale, sindacati, istituzioni scolastiche, comitati di studenti e famiglie –parole del vicepresidente, Massimiliano Smeriglio, che ha aggiunto: ci eravamo posti come obiettivo l’incremento dell’offerta formativa nel Lazio coerentemente con le specificità dei territori. Un risultato che crediamo di aver centrato anche per il prossimo anno scolastico, prevedendo un ampliamento delle opportunità formative per innovare e potenziare il territorio regionale”- ha detto ancora Smeriglio.



Regione Lazio: varata manovra finanziaria

 

Red. Economia


REGIONE LAZIO
– “La manovra di Bilancio approvata oggi in Aula, conferma il volto nuovo di una Regione capace di tagliare le tasse alle famiglie, programmare investimenti nei settori strategici a partire dalla mobilità e dall’edilizia sanitaria, ridare ossigeno e sostegno allo sviluppo economico del territorio. E' una manovra storica che ci permette di lasciare definitivamente alle spalle gli anni bui del rischio fallimento e raccogliamo i frutti del risanamento avviato nel 2013, come certificato di recente nel giudizio di parifica della Corte dei Conti. E’ la dimostrazione che cambiare è possibile e soprattutto cambiare in meglio. Nel Lazio l’abbiamo fatto”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.


“Abbiamo recuperato autonomia finanziaria – continua Zingaretti – e questo ci consente di ridurre l’addizionale regionale Irpef con un risparmio di 110 milioni di euro all’anno per circa 520mila contribuenti del Lazio, in particolare concentrati negli scaglioni di reddito compresi tra i 15mila e i 55 mila euro. Prevista l’esenzione dell’addizionale Irpef, inoltre, per le famiglie con disabili ultrasettantenni.  Tagli alle tasse che si aggiungono a quelli già adottati in precedenza e di cui beneficiano oltre 2milioni di famiglie che già da quest'anno iniziano a risparmiare circa 220 milioni di euro. A pieno regime, quindi, gli interventi decisi dall’Amministrazione regionale sull’addizionale Irpef si traducono in un risparmio di circa 323 milioni di euro per i contribuenti del Lazio.
A questi si aggiungono altri 21 milioni di euro con l’abolizione dell’extra ticket regionale sulla sanità. Anche questo un fatto storico, ottenuto salvaguardando i livelli essenziali di assistenza, riducendo per la prima volta da anni a meno del 5% il deficit sanitario e ponendo quindi le premesse per l’uscita dal commissariamento.
Possiamo essere tutti soddisfatti di aver approvato misure che proseguono il nostro impegno nel segno della giustizia sociale, dell’equità e della crescita per raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati a inizio mandato di ricostruire il rapporto di fiducia della nostra comunità nell’istituzione regionale. E di questo – conclude Zingaretti – ringrazio tutta la squadra che mi è accanto, gli assessori regionali, i consiglieri di maggioranza, le forze politiche di centrosinistra e anche l’opposizione per il contributo dato”.
 




Regione Lazio: approvato il rendiconto generale 2015 senza il parere del Corecoco

Redazione

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato, con 30 voti a favore, 17 contrari, la proposta di legge regionale n. 356/2016, “Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015”.
 
Via libera anche alla proposta di deliberazione consiliare n. 68/2016, “Approvazione del rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2015”, e alla pl 340/2016, “Assestamento delle previsioni del bilancio 2016-2018”. Presente il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, con l’esame e l’approvazione dei primi tre documenti all’ordine del giorno si è aperta la sessione di bilancio nell’Aula consiliare.
 
Nel corso della sua relazione introduttiva al Rendiconto, l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, ha ripercorso i numerosi interventi che nel 2015 hanno avuto un impatto sui conti regionali: la legge di stabilità, le leggi sulla soppressione di enti come Ardis e Agenzia per i trapianti, le anticipazioni di cassa da parte del ministero dell’Economia e delle finanze per il pagamento dei debiti commerciali pregressi, gli interventi per il recupero fiscale (tassa auto, ticket sanitari) e sull’addizionale regionale Irpef, le cessioni di spazi finanziari agli enti locali per il pagamento dei loro debiti, le operazioni sugli enti e sulle società regionali volte alla verifica dei debiti e dei crediti reciproci, le dismissioni di quote societarie laddove la Regione Lazio aveva quote di minoranza, la razionalizzazione delle sedi della Regione Lazio con la riduzione dei canoni di locazione, passati da circa 19 milioni annui a 13, e, infine, il piano di dismissioni immobiliari.
 
Le entrate di competenza accertate ammontano (al netto del riaccertamento dei residui) a 27,255 miliardi di euro, le spese di competenza a 25,963 miliardi, con una differenza tra entrate e spese di 1,292 miliardi. Alla chiusura dell’esercizio finanziario 2015 risultano residui attivi (crediti) per 4,186 miliardi di euro, e residui passivi (debiti) per 6,645 miliardi. L’avanzo di cassa al 31 dicembre 2015 è pari a 827 milioni di euro. Il disavanzo è stato di 2,028 miliardi (al lordo del fondo pluriennale vincolato), in miglioramento rispetto al Rendiconto 2014, laddove il disavanzo era di quasi tre miliardi di euro. Un capitolo a parte del Rendiconto è dedicato alla gestione sanitaria, con un bilancio consolidato che si presenta ancora con un disavanzo di 332 milioni di euro (ad oggi 162 milioni, come ha riferito l’assessore Sartore nel corso della sua replica) e incide sul bilancio regionale per il 70 per cento degli incassi (11,6 miliardi) e per il 75 per cento dei pagamenti (11,4 miliardi).

I pareri del Corecoco E’ mancato quest’anno il parere del Comitato regionale di controllo contabile (Corecoco) al Rendiconto generale della Regione Lazio 2015.  “Il Comitato – ha riferito all’Aula la presidente del Corecoco, Valentina Corrado (M5s) – è stato impossibilitato a esprimere il parere, per la mancata trasmissione o, meglio, tardiva (solo quindici giorni fa) della corposa mole di allegati che compongono il rendiconto”. Il Corecoco è chiamato a rilasciare parere anche rispetto ai bilanci previsionali e consuntivi degli enti e delle agenzie dipendenti della Regione. Con riferimento a questi ultimi e, in particolare, ai quattro enti dei quali si approvano solo oggi i bilanci previsionali del 2016, per la tardiva trasmissione, nonché i previsionali del 2017, la presidente Corrado ha riferito una serie di osservazioni comuni.
 
“Il Comitato ha rilevato – ha riferito Corrado –  l’assenza di specifiche indicazioni programmatiche della Regione Lazio per i propri enti strumentali. Mancano anche agli enti le indicazioni degli stanziamenti finanziari e trasferimenti economici per gli esercizi che programmano con il bilancio. Pertanto, tutti gli enti hanno basato i bilanci previsionali sui trasferimenti fatti dalla Regione negli esercizi pregressi per le spese di funzionamento. Tale circostanza – ha concluso Corrado – risulta grave in quanto non consente all’ente dipendente di programmare efficacemente le attività, minando l’equilibrio finanziario e la capacità di impegnare risorse”. Per quanto riguarda i bilanci previsionali degli enti, allegati al bilancio di previsione della Regione Lazio, il Corecoco, riunitosi stamane, ha comunque espresso parere favorevole con osservazioni.
 
Novità di quest’anno è il rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2015 (proposta di deliberazione consiliare n. 68/2016), un bilancio unicamente di natura economico-patrimoniale che include nel perimetro di consolidamento non solo il Consiglio regionale ma anche gli enti e le società controllate e che consente di ottenere una visione completa delle consistenze finanziarie, con il relativo risultato di amministrazione, e delle risultanze economico-patrimoniali, incluso il risultato economico, del gruppo composto dalla Regione Lazio e dal Consiglio regionale del Lazio. Si tratta di un documento di natura tecnica, redatto così come stabilito dal citato dlgs 118/2011. I dati utilizzati sono quelli del Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio 2015. Infine, con la pl 340/2016, “Assestamento delle previsioni del bilancio 2016-2018”, vengono modificate alcune scritture della legge di bilancio attualmente in vigore, in particolare viene aggiornato lo stock totale dei residui attivi (4,186 miliardi di euro) e passivi (6,645 miliardi) al 31 dicembre 2015, e approvati i bilanci di alcuni enti parco regionali pervenuti oltre i termini.
 
Da domani l’Aula inizierà l’esame dei documenti della manovra di bilancio 2017 vera e propria: il “Documento di Economia e Finanza Regionale 2017 – Anni 2017- 2019” (Defr, proposta di deliberazione consiliare n. 74/2016), la “Legge di stabilità regionale 2017” (pl 357/2016), il “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019” (pl 358/2016), il bilancio di previsione 2017-2019 del Consiglio regionale (pdc n. 75/2016).



Regione Lazio: Leodori e Malagò premiano i campioni laziali di Rio 2016 e dell'Amatrice Calcio

 

Redazione

 
REGIONE LAZIO – Un premio per celebrare gli atleti del Lazio che hanno trionfato ai giochi olimpici e paralimpici di Rio e per sostenere l’impegno della società sportiva Amatrice Calcio, simbolo di ricostruzione e rinascita dopo il terremoto dello scorso 24 agosto. A consegnarlo, mercoledì pomeriggio nella sala Mechelli del Consiglio regionale, il presidente Daniele Leodori assieme a consiglieri regionali e ai presidenti di Coni, Giovanni Malagò, e Coni Lazio, Riccardo Viola. A ritirare i premi Daniele Lupo (argento beach volley), Niccolò Gitto (bronzo pallanuoto), Matteo Lodo (bronzo canottaggio) e Loredana Trigilia (bronzo scherma in carrozzina).
 
Premiata anche una rappresentanza dell’Amatrice calcio guidata dal presidente Tito Capriccioli. Il Lazio ha partecipato alle Olimpiadi con 38 atleti, dei quali 9 medagliati: i più numerosi a livello nazionale. Due i risultati storici: quello di Lupo prima medaglia azzurra, in coppia con Paolo Nicolai, da quando il beach volley è diventato disciplina olimpia e quello di Trigilia, fiorettista con Beatrice Vio e Andrea Mogos nella squadra che ha riportato l’Italia tra le prime 10 nazioni in una paralimpiade dopo 44 anni. Riconoscimenti sono andati anche a Coni, Coni Lazio e Comitato italiano paralimpico. Il Consiglio regionale ha assegnato il premio anche a Salvatore Rossini (argento volley), Nicholas Presciutti e Marco Del Lungo (bronzo pallanuoto), Tania Di Mario e Federica Radicchi, Odette Giuffrida (argento judo) e Daniele Garozzo (comitato regionale Sicilia) assenti oggi a causa di impegni sportivi.
 
“Come Consiglio e Regione – ha detto Leodori – tenevamo molto a ringraziare gli atleti per gli straordinari risultati ottenuti a Rio, lo abbiamo fatto oggi perché la seconda parte dell’anno è stata contrassegnata da eventi drammatici: i terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre”. Il presidente ha poi ricordato che il Consiglio ha approvato una mozione a sostegno della candidatura di Roma come sede delle Olimpiadi 2024. Leodori ha quindi sottolineato come sia compito delle istituzioni “stare vicino ai ragazzi che si impegnano con fatica per raggiungere traguardi così importanti” e ha ringraziato la delegazione del Comune di Amatrice e della società Amatrice calcio “per aver portato avanti l’attività anche in momenti tanto difficili. Aver proseguito con l’impegno sportivo anche dopo gli eventi che hanno colpito il territorio – ha affermato Leodori – significa contribuire a riportare speranza e volontà di andare avanti”.
 
Il presidente del Coni Malagò ha posto l’accento sul fatto che il Lazio, con le sue eccellenze, è “tra le regioni trainanti in tante discipline sportive”. Sottolineando l’alto valore simbolico della presenza alla cerimonia della rappresentanza di Amatrice, Malagò ha quindi annunciato l’impegno a realizzare in quel territorio un liceo sportivo, al quale potranno iscriversi 25/30 ragazzi, “anche di altre regioni o che vivono all’estero”. “L’idea di studiare e contemporaneamente praticare sport rappresenta una bella opportunità – ha detto – vogliamo fare di questa esperienza anche un mezzo di ripopolamento di un territorio.”
 
Il presidente del Coni Lazio Viola ha aggiunto che il Lazio, oltre a contare campioni di prestigio ha “un’impiantistica sviluppata in tutto il territorio” ed è una regione che può rappresentare un punto di riferimento. Come Malagò anche Viola ha tenuto a sottolineare che per i ragazzi di Amatrice lo sport può rappresentare un aiuto per “andare avanti” e ricreare un clima di “normalità”.L’assessore regionale allo Sport Rita Visini ha posto l’accento sui valori che sono alla base della pratica sportiva, valori “che devono essere raccontati e condivisi”. E proprio perché “lo sport rappresenta un veicolo fondamentale di valori” ha detto Visini “a partire da gennaio distribuiremo in tutte le scuole medie superiori del Lazio kit di attrezzature sportive”.
 



Regione Lazio, manovra 2017: tra raccolta differenziata al 65% e dismissione di Lazio Ambiente

 

Redazione

 

Il punto sulla percentuale di raccolta differenziata, il futuro della società Lazio Ambiente che la Regione Lazio intende dismettere, i siti inquinati da bonificare e gli investimenti per i parchi.Questi i temi affrontati nel corso dell’audizione con l’assessore ai Rapporti con il Consiglio, ambiente e rifiuti, Mauro Buschini, il quale ha portato i numeri della manovra di sua competenza in commissione Bilancio, presieduta nella notte dal vicepresidente Daniele Mitolo (Pd).
 
Nei quattro anni tra il 2012 e il 2016 la Regione Lazio ha messo a disposizione dei Comuni 231 milioni di euro di euro, di cui 108 milioni in conto capitale per realizzare investimenti in infrastrutture e attrezzature in ambito del governo del ciclo dei rifiuti per il potenziamento della raccolta differenziata.  Buschini ha confermato che grazie a queste risorse il Lazio ha raggiunto la quota di circa il 40% di raccolta differenziata.
 
I fondi, per il potenziamento della raccolta differenziata e per l’impiantistica destinata prevalentemente al trattamento dei rifiuti organici da essa derivanti, ammontano complessivamente nel triennio a 76,1 milioni di euro, di cui 20,4 milioni di parte corrente e 55,7 milioni di parte capitale. Secondo Buschini con tali risorse si può quindi raggiungere l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata nel breve periodo. Tuttavia, su questo punto hanno avanzato dubbi i consiglieri Pietro Sbardella (Gruppo Misto) e Devid Porrello (M5s): come è possibile che si riesca a passare dal 40 al 65 per cento di raccolta differenziata con uno stanziamento così modesto, quando nel quadriennio trascorso sono stati necessari stanziamenti ben più consistenti per ottenere quote di raccolta differenziata sul totale più modeste? Nella sua replica Buschini ha spiegato che nella fase iniziale i Comuni hanno fatto investimenti i cui benefici producono i loro effetti nel tempo e si è detto convinto della possibilità di raggiungere l’obiettivo prefissato.
 
La Giunta intende avviare nel corso del 2017 la procedura di rilancio industriale e riorganizzazione della società Lazio Ambiente SpA, attraverso la dismissione della partecipazione della Regione Lazio. Lo prevede una specifica norma contenuta nella proposta di legge di stabilità 2017. Il socio unico di Lazio Ambiente, vale a dire la Regione Lazio, ha ricapitalizzato per 12,6 milioni di euro e ora si è in procinto di emanare il bando finalizzato alla messa sul mercato degli asset societari (tra i quali ci sono i termovalorizzatori di Colleferro). Su questo tema hanno chiesto chiarimenti il consigliere Daniele Fichera (Psi per Zingaretti) e Luca Malcotti (Cuoritaliani), mentre Sbardella ha annunciato un emendamento soppressivo della relativa norma nella proposta di legge di stabilità.
 
“Lazio Ambiente nasce in un momento particolare – ha dichiarato Buschini in proposito – Allora  era necessaria, ma adesso la Regione non può essere un pezzo della gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti, dato che è il soggetto regolatore del ciclo. Inoltre, la società è in perdita, ha problemi grossi nella gestione, causati anche dalla difficoltà dei comuni a pagare il servizio. C’erano anche difficoltà a pagare gli stipendi, tanto che abbiamo dovuto ricapitalizzarla. I comuni comunque hanno la possibilità di consorziarsi e subentrare anche in una parte delle attività scorporate. In ogni caso, la Regione Lazio può uscire solo con una procedura pubblica. E sull’indirizzo politico da dare al bando di gara – ha concluso Buschini – si può discutere nella commissione competente”.
 
La discussione è stata attraversata anche dal piano rifiuti – per il quale il consigliere Antonello Aurigemma (Pdl-FI) ha auspicato una discussione nell’Aula consiliare -, dalla "tariffazione puntuale", dalle modalità di trattamento e dal rischio emergenza a Roma nel periodo natalizio, oggetto di una lettera dello stesso Buschini alla sindaca Virginia Raggi. Eugenio Patanè (Pd) ha sottolineato la necessità di non fermarsi agli aspetti quantitativi della raccolta differenziata, ma di porre l’attenzione sugli aspetti qualitativi del materiale ottenuto dal trattamento dei materiali raccolti.
 
In materia di bonifica e messa in sicurezza delle aree inquinate vengono destinati alle amministrazioni locali in conto capitale 2 milioni di euro per ciascuna annualità del triennio 2017/2019, per attività per esempio quali gli interventi sostitutivi in danno dei soggetti responsabili dell’inquinamento che si rendano inadempienti agli obblighi di legge, e ad altri siti che non siano ex discariche comunali. Ai comuni sono destinati per le opere di bonifica delle discariche dismesse 3,5 milioni di euro per il 2017, 3 milioni di euro nel 2018 e 2 milioni di euro per il 2019. Sono previsti fondi per la chiusura e capping definitivo della discarica di proprietà della Bracciano Ambiente, da poco entrata in procedura fallimentare e i fondi relativi alla procedura di infrazione per le cosiddette "discariche abusive”, per la messa in sicurezza di siti contaminati e discariche comunali ancora in procedura di infrazione.  Inoltre, 16,5 milioni di euro sono destinati alla bonifica del SIN “Bacino del Fiume Sacco”. Alle somme da capitolo regionale si devono aggiungere le risorse pari a 10 milioni di euro derivanti dalla legge 208/2015 a cui si aggiungeranno anche le somme derivanti dalle disponibilità della contabilità speciale relativa alle attività di competenza dell’ex ufficio commissariale Valle del Sacco per un importo pari ad euro 10 milioni circa.
 
Per il triennio 2017/2019 lo stanziamento previsto per le spese di gestione degli enti parco ammonta a 16,5 milioni di euro, ai quali si vanno ad aggiungere 400 mila euro in conto capitale per investimenti desinati alla sentieristica. Stanziamento quest’ultimo giudicato modesto dalla consigliera Gaia Pernarella (M5s). La proposta della Giunta prevede inoltre: 9,75 milioni di euro nel prossimo triennio per lo sviluppo economico, ambientale e sociale degli enti territoriali; 180 mila euro per il parco dell’Appia antica; 300 mila euro per indennizzi per danni da fauna selvatica e 250 mila euro in conto capitale per il 2017 per la prevenzione di tali danni all’interno delle aree protette; 300 mila euro per iniziative di educazione ambientale; 200 mila euro per la tutela delle foreste e del patrimonio faunistico e floristico; 130 mila euro per programmi e progetti di sistema in materia naturalistica e ambientale; 100 mila euro per il progetto “Il Lazio regione dei bambini e delle bambine” (che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle città). Su quest’ultimo progetto ha manifestato apprezzamento la consigliera Valentina Corrado (M5s) la quale ne ha ricordato i risultati positivi anche in altri paesi europei.



Commissione Bilancio: via libera al rendiconto generale della Regione Lazio

 

Redazione


REGIONE LAZIO – La quarta commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Simone Lupi, ha dato parere favorevole, a maggioranza, alla proposta di legge regionale n. 356/2016, d'iniziativa della Giunta, “Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015”, e alla proposta di deliberazione consiliare n. 68/2016, “Approvazione del rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2015”. Entrambi i provvedimenti, propedeutici alla manovra di bilancio 2017, sono dunque pronti per l’esame da parte dell’Aula consiliare.
 
Le entrate di competenza accertate ammontano (al netto del riaccertamento dei residui) a 27,255 miliardi di euro, le spese di competenza a 25,963 miliardi, con una differenza tra entrate e spese di 1,292 miliardi. Alla chiusura dell’esercizio finanziario 2015 risultano residui attivi (crediti) per 4,186 miliardi di euro, e residui passivi (debiti) per 6,645 miliardi. L’avanzo di cassa al 31 dicembre 2015 è pari a 827 milioni di euro. Il disavanzo è stato di 2,028 miliardi (al lordo del fondo pluriennale vincolato), in miglioramento rispetto al Rendiconto 2014, laddove il disavanzo era di quasi tre miliardi di euro.
 
Il Rendiconto ripercorre i numerosi interventi che nel 2015 hanno avuto un impatto sui conti regionali: la legge di stabilità, le leggi sulla soppressione di enti come Ardis e Agenzia per i trapianti, le anticipazioni di cassa da parte del Ministero dell’economia e delle finanze per il pagamento dei debiti commerciali pregressi, gli interventi per il recupero fiscale (tassa auto, ticket sanitari) e sull’addizionale regionale Irpef, le cessioni di spazi finanziari agli enti locali per il pagamento dei loro debiti, le operazioni sugli enti e sulle società regionali volte alla verifica dei debiti e dei crediti reciproci, le dismissioni di quote societarie laddove la Regione Lazio aveva quote di minoranza, la razionalizzazione delle sedi della Regione Lazio con la riduzione dei canoni di locazione, passati da circa 19 milioni annui a 13 e infine il piano di dismissioni immobiliari.
 
Un capitolo a parte del Rendiconto è dedicato alla gestione sanitaria, con un bilancio consolidato che si presenta ancora con un disavanzo di 332 milioni di euro e incide sul bilancio regionale per il 70 per cento degli incassi (11,6 miliardi) e per il 75 per cento dei pagamenti (11,4 miliardi). Il voto della commissione è stato preceduto dalla richiesta di alcuni chiarimenti, in merito ad alcune criticità evidenziate dalla Corte dei Conti nel giudizio di parifica sul Rendiconto generale, da parte della consigliera Valentina Corrado (M5s) alla quale ha risposto l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore.



Regione Lazio, manovra 2017, al via i lavori in commissione Bilancio alla Pisana

Redazione

 
LAZIO – Si sono aperti i lavori per l’esame dei documenti della manovra 2017 in commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Simone Lupi. L’assessore al bilancio, Alessandra Sartore, ha illustrato ai membri della IV commissione la proposta di legge regionale n. 356 del 7 dicembre 2016, vale a dire il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015, la proposta di deliberazione consiliare n. 68/2016, il rendiconto consolidato Giunta – Consiglio 2015. Nel corso della discussione sono intervenuti diversi consiglieri dell’opposizione. I lavori riprenderanno domani, martedì 13 dicembre, alle ore 10, con la relazione dell’assessore Sartore sulla pl 340/2016, “Assestamento delle previsioni di bilancio 2015-2018” e sulla proposta di deliberazione consiliare n. 74/2016, “Documento di Economia e Finanza Regionale 2017 – Anni 2017- 2019”. Dopo una pausa di un’ora, dalle 14 alle 15, la quarta commissione passerà all’esame della pl 357/2016, “Legge di stabilità regionale 2017”, e della pl 358/2016, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019”.
 
I lavori proseguiranno nei giorni successivi con le votazioni sui consuntivi e con le audizioni delle parti datoriali, mercoledì 14 dicembre dalle 15 alle 17, delle parti sociali, 14 dicembre dalle 17 alle 19, e degli assessori della Giunta, mercoledì 14 alle 21, giovedì 15 dicembre dalle 12 alle 21 e venerdì 16 dalle 10. L’inizio della discussione generale è previsto per le ore 14 di venerdì 16 dicembre. A dettare le regole per la stesura Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015 è sempre il decreto legislativo 118/2011, in materia di armonizzazione dei bilanci delle pubbliche amministrazioni.  Le entrate di competenza accertate, classificate secondo il citato decreto,  ammontano (al netto del riaccertamento dei residui) a 27,255 mld di euro, le spese di competenza a 25,963 miliardi, con una differenza di 1,292 mld. Alla chiusura dell’esercizio finanziario 2015 risultano residui attivi (crediti) per 4,186 mld, e residui passivi (debiti) per 6,645 mld. L’avanzo di cassa al 31 dicembre 2015 è pari a 827 milioni di euro. Il disavanzo è stato di 2,028 mld (al lordo del fondo pluriennale vincolato). Su quest’ultimo numero, nel corso della sua relazione in quarta commissione, l’assessore Sartore ha evidenziato il miglioramento rispetto al Rendiconto 2014, quando il disavanzo è stato di quasi tre miliardi di euro.
 
Questi i numeri  dietro i quali ci sono i fatti di un anno di vita amministrativa della Regione Lazio, ripercorsi puntualmente dall’assessore al Bilancio. Sartore ha ricordato i numerosi interventi legislativi che nel 2015 hanno avuto un impatto sui conti regionali, dalla legge di stabilità alle leggi sulla soppressione di enti come Ardis e Agenzia per i trapianti, le anticipazioni di cassa da parte del Ministero dell’economia e delle finanze per il pagamento dei debiti commerciali pregressi, gli interventi per il recupero fiscale (tassa auto, ticket sanitari) e sull’addizionale regionale Irpef, le cessioni di spazi finanziari agli enti locali per il pagamento dei loro debiti, le operazioni sugli enti e sulle società regionali volte alla verifica dei debiti e dei crediti reciproci, le dismissioni di quote societarie laddove la Regione Lazio aveva quote di minoranza, la razionalizzazione delle sedi della Regione Lazio con la riduzione dei canoni di locazione, passati da circa 19 milioni annui a 13, lo stato dell’arte del piano di dismissioni immobiliari (per ora un unico bene venduto alla salita del Grillo).
 
Un capitolo a parte della lunga relazione sul Rendiconto illustrata dall’assessore è dedicato alla gestione sanitaria, con un bilancio consolidato che si presenta ancora con un disavanzo di 332 milioni di euro e incide sul bilancio regionale per il 70 per cento degli incassi (11,6 mld) e per il 75 per cento dei pagamenti (11,4 mld). Nel corso di un primo giro d’interventi, Francesco Storace (La Destra) ha chiesto chiarimenti in merito al debito complessivo di 29 mld evidenziato a seguito del giudizio di parifica della Corte dei Conti, mentre la presidente del Comitato regionale di controllo contabile (Corecoco), Valentina Corrado (M5s), ha ribadito la sua contrarietà al mancato invio in tempo utile da parte degli uffici della Giunta degli allegati al Rendiconto 2015. Data la ristrettezza dei tempi per un esame accurato del documento, è stata ventilata la possibilità che il Corecoco non riesca a esprimere il proprio parere in tempo utile, un rischio da scongiurare secondo l’assessore Sartore. Nel corso della discussione sono intervenuti anche Pietro Sbardella (Gruppo Misto), Giancarlo Righini (FdI) e Antonello Aurigemma (Pdl-FI).
 



Regione: al via l'iter legislativo per il conferimento di funzioni a Roma Capitale ed enti locali

 

Redazione

 

Con la relazione dell'assessore regionale agli Enti Locali, il Consiglio regionale del Lazio ha avviato oggi l'iter legislativo della proposta di legge n. 317 "Disciplina e conferimento di funzioni e compiti amministrativi ai comuni, a Roma capitale e alla città metropolitana di Roma capitale. Riordino delle forme associative tra gli enti locali e superamento delle comunità montane". La discussione generale e l'inizio dell'esame dell'articolato sono stati calendarizzati per i giorni 6 dicembre (alle ore 16) e 7 dicembre (alle ore 11).
 
Sui 18 tabella del testo sono stati già presentati 3460 emendamenti, di cui 20 della Giunta, 26 dei consiglieri di maggioranza e il resto a firma di consiglieri dei gruppi di minoranza, ma il termine per la loro presentazione è stato riaperto fino alle ore 20 del 5 dicembre (subemendamenti fino alle ore 15 del 6 dicembre). La proposta di legge n. 317 si inserisce nel percorso di riforma della governance degli enti di area vasta e del sistema degli enti locali già avviato con vari interventi legislativi statali, a partire dalla legge n. 56 del 2014 (cosiddetta legge Delrio), alla quale ha fatto seguito, a livello regionale, l'articolo 7 della legge di stabilità regionale 2016, che, nel recepire la "Delrio", ha rinviato a un successivo provvedimento il conferimento di ulteriori funzioni amministrative agli enti locali.
 
Da qui il provvedimento illustrato oggi in Aula che appunto riordina e conferisce ulteriori funzioni a Roma Capitale, ai comuni e alla Città metropolitana. Oltre al percorso tracciato dalla legge Delrio, la proposta di legge in esame alla Pisana si occupa altresì del riordino del sistema dell'associazionismo comunale e del superamento delle comunità montane. Infine, sono previste nuove procedure per la definizione degli ambiti territoriali ottimali (Ato). Al termine della relazione dell'assessore, il presidente del Consiglio regionale ha sospeso e rinviato al 6 dicembre l'esame della proposta di legge n. 317 e ha messo in votazione due mozioni urgenti.