GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO: DELIBERATO LO STATO DI CALAMITA' NATURALE

Redazione

La giunta regionale del Lazio ha deliberato lo stato di calamità naturale. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. "Poi tutti insieme – ha aggiunto – potremo decidere di chiedere lo stato di emergenza, che a oggi ha solo l'Abruzzo, che è in ben altra situazione". Polverini ha aggiunto: "abbiamo attivato ditte private e questo naturalmente è possibile se c'é lo stato di calamità naturale, ma non potevamo fare diversamente''.(




REGIONE, BOOM DI ASSENZE IN COMMISSIONE SICUREZZA. PALMIERI (LP): LA POLITICA DEVE AFFIANCARE LE FORZE DELL’ORDINE

Redazione

“L’operazione delle Forze di Polizia delle squadre mobili di Roma e Latina che hanno sgominato un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e al riciclaggio di denaro sporco dimostra, ancora una volta, come le Forze dell’Ordine impegnate sul territorio facciano il proprio lavoro in maniera impeccabile e nell’esclusivo interesse della collettività. A tal proposito, vorrei sollecitare tutte le parti politiche ad un impegno maggiore in materia di sicurezza e tutela del cittadino. Proprio ieri, infatti, la seduta della Commissione speciale sulla sicurezza, convocata su un mio preciso input, non ha visto la partecipazione auspicata ed ha registrato, purtroppo, l’assenza di molti dei soggetti convocati. È tempo che anche la politica inizi a fare uno sforzo al riguardo, mettendosi al fianco, senza se e senza ma, dei cittadini e degli agenti che ogni giorno sul territorio compiono a pieno il loro dovere”.

Questa la dichiarazione del consigliere regionale della Lista Polverini e vice Presidente della Commissione Sicurezza e lotta alla criminalità, Maresciallo Pino Palmieri.




SCALIA PRESENTA UN’INTERROGAZIONE URGENTE CONTRO LA CHIUSURA DEL CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI DEL CASSINATE

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A.P.


avrebbe una forte ripercussione negativa sull’occupazione del territorio e sulla formazione di personale specializzato nei servizi sociali. Arrecherebbe, altresì, un aggravio economico per le famiglie che dovranno rivolgersi a strutture private per servizi che dovrebbero invece essere garantiti dalle strutture pubbliche;


AGRICOLTURA, PERILLI (PD) APPROVA SU TRACCIABILITA' E QUALITA' MA PUNTA ACCENTO SU ARSIAL E ALTRI NERVI SCOPERTI

Redazione

E’ approdata questa mattina in aula la proposta di legge sulla tracciabilità  e sulla qualità  dei prodotti agricoli e agroalimentari del Lazio. Ad intervenire, dopo il parere unanime dato in commissione, è stato il consigliere del Pd, Mario Perilli, vicepresidente della commissione agricoltura. “Come ho già  detto – ha esordito Perilli – abbiamo votato la proposta due motivi: perché qualsiasi iniziativa che va nella direzione di aiutare il comparto agricolo ci vedrà  sempre disponibili e perché anche da parte nostra c’era una proposta con le stesse finalità . La proposta di legge è una piccola goccia, ma può servire per rassicurare gli agricoltori, i prodotti e i cittadini stessi che potranno far leva su qualità  e tracciabilità . In questo modo potrà  essere affrontato, anche se non risolto, il tema della concorrenza sleale e quindi qualsiasi norma in questa direzione è utile e importante. Certo, la legge non interdirà  del tutto la sofisticazione alimentare, ma è pur sempre qualcosa. Ho presentato un emendamento per coinvolgere nella fase della certificazione enti di ricerca a partire dalle università  e ci sono gli spunti per fare un buon lavoro, tenendo ben presente l’articolo 10, quello che dice che il marchio di qualità , come viene dato, può essere tolto e questo a partire da chi non rispetta le regole come quelle sui contratti di lavoro. Voteremo la legge – prosegue Perilli – e siamo positivi però basta con la propaganda perché poi, alla fine, i problemi del settore e delle direttive politiche di questa maggioranza emergono nella loro pienezza. Si parte con l’Arsial. Qui non si capisce quale sarà  il futuro dell’agenzia che dall’essere di serie A sta correndo il serio rischio di morire di inedia. Mancano indicazioni sulla missione e sulle risorse a disposizione. Ma non solo. Perdiamo continuamente risorse del Psr e sul sito del Ministero c’è scritto che il Lazio è la penultima Regione, prima della Campania, per l’utilizzo delle risorse. A questi problemi si aggiungano poi quelli derivati dalla mancanza di serietà  sulla gestione degli interventi per contrastare le fitopatie, dalla batteriosi del kiwi al mal d’inchiostro del castagno le misure previste sono state definanziate. Poi ci sono le vicende degli Sportelli agricoli di Zona, dei quali non si parla più, quelle dei Pit e quelle dei distretti tra cui quello della montagna di Rieti che è rimasto appeso a un filo. Passano settimane e mesi, ma non si sa nulla. Nel bilancio ci sono risorse e non ne manca la prova e per questo vorrei capire cosa si aspetta per fare investimenti su misure che sono rimaste vuote e definanziate. Oggi – conclude Perilli – assistiamo a un fenomeno figlio della crisi economica, i giovani occupano le terre per coltivarle e trovano comunque grandi ostacoli per fare questo. Oltre a mettere mano sui molti nervi scoperti, l’assessorato faccia una proposta seria e concreta, troverà  il nostro appoggio, per assegnare ai giovani terreni pubblici. Mandiamo un segnale forte. L’agricoltura può essere volano di crescita e sviluppo. Servono chiarezza e volontà  mettendo via la propaganda.




FIUMICINO, DIPENDENTI ARGOL IMBRATTANO DI SANGUE PALAZZINA ALITALIA

Redazione

Quando perdere il lavoro fa andare su di giri. Un vero e proprio blitz dei lavoratori della societa' Argol, per i quali da domani scatta il licenziamento, dinnanzi all'atrio della palazzina Alitalia all'aeroporto di Fiumicino. Reduci dalla ''delusione e rabbia'' dell'incontro di ieri alla Regione Lazio, una trentina di loro si sono presentati alla palazzina Rpu ed hanno lanciato sui vetri e sull'ingresso frattaglie di animali e secchi di sangue. Hanno inoltre invocato i nomi dei vertici Alitalia scandendo a piu' riprese ''Vergogna, vergogna''.




CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI DEL CASSINATE, SCALIA LANCIA APPELLO ALLA REGIONE PER EVITARNE LA CHIUSURA: “ LA REGIONE SCONGIURI LA CHIUSURA DEL CONSORZIO"

Redazione

“Non è ammissibile che a pagare i ritardi della Regione Lazio siano le fasce più deboli del territorio”. A dichiararlo il consigliere regionale PD Francesco Scalia che in relazione alla cessazione delle attività erogate dal consorzio dei servizi sociali del cassinate previste dal primo febbraio, prepara un’interrogazione urgente al presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e all’assessore al Bilancio, Stefano Cetica, affinché vengano sbloccati i fondi destinati da tempo al consorzio. “Si tratta – dice Scalia – di un ente di grande importanza che negli anni ha dimostrato di essere un sostegno alle tante famiglie del cassinate. Sarebbe una vera follia provocarne la chiusura per una mancanza di programmazione economica. Basterebbe una somma inferiore ai fondi già stanziati, come ha dichiarato più volte anche il presidente del Consorzio, per scongiurare l’emergenza e garantire lo stipendio ai 300 operatori, che da mesi lavorano senza ricevere nessun compenso”. Scalia, che parteciperà oggi all’assemblea straordinaria dell’ente consortile, si dichiara comunque fiducioso sull’esito della vicenda. “ Non credo che la Regione sia al tal punto insensibile: i servizi erogati dal Consorzio non sono certo da inquadrare tra gli sprechi della spesa pubblica bensì fanno parte di un’assistenza necessaria e che l’amministrazione pubblica deve garantire. Per questi motivi presenterò alla Polverini e a Cetica un’interrogazione urgente affinché i fondi vengano erogati e il Consorzio non sia costretto a cessare le proprie attività”.




IL PIANO DI RIDIMENSIONAMENTO SCOLASTICO SUPERATO DAL DECRETO MONTI. SCALIA: “IL DECRETO DEL GOVERNO PARLA CHIARO: I CONVITTI VANNO TUTELATI.”

Redazione

Il Decreto del Governo sulla Semplificazione, licenziato in questi giorni, valorizza i convitti scolastici elevandoli ad istituti di rilevanza internazionale, come dettato dall’Art 57, che inizia così:
“1. I convitti nazionali e gli educandati femminili dello Stato, ridenominati collegi italiani internazionali, sono istituzioni a ordinamento speciale con personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia amministrativa, finanziaria e patrimoniale e con potestà statutaria, sottoposti alla vigilanza del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.” “Pertanto – dichiara il Consigliere Regionale del PD, Francesco Scalia – invito l’Assessore Sentinelli a rivedere il piano presentato dalla Provincia di Frosinone e riproposto in Commissione Scuola, relativamente al Convitto Nazionale Regina Margherita di Anagni e a quello di Arpino.”
 




REGIONE LAZIO, ANNALISA D’AGUANNO: “CON LA RIFORMA DEL WELFARE PIÙ TUTELA PER LE VITTIME DI VIOLENZA E PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE SVANTAGGIATE”.

Redazione

Agevolare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, fornire sostegno alle vittime di violenza e alle madri in condizioni di disagio e riservare massima attenzione alle cosiddette nuove dipendenze o dipendenze comportamentali, su tutte il gioco compulsivo.
Questi alcuni degli obiettivi della nuova legge regionale n. 226 del 2011, più in generale finalizzata ad una radicale riforma del welfare laziale attraverso una rimodulazione del sistema di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali e socio-assistenziali nella regione che pone la famiglia e la persona al centro degli interventi e che introduce strumenti in grado di tutelare le fasce sociali più deboli.
Tutti problemi, quelli ricordati in apertura, che anche in provincia di Frosinone, come hanno recentemente confermato i dati della Asl e delle associazioni di volontariato, stanno assumendo dimensioni ogni giorno più allarmanti.
Tematiche molto delicate, quindi, sulle quali il consigliere regionale Annalisa D’Aguanno ha concentrato la propria attenzione in sede di “Commissione regionale al lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e sociali”, organismo di cui è vicepresidente e che giovedì scorso (26 gennaio) ha ripreso l’esame del nuovo complesso normativo, in corso da alcune settimane, giungendo all’articolo 25.
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E proprio l’onorevole D’Aguanno ha presentato un emendamento specifico alla proposta di legge, puntualmente accolto, grazie al quale è stato ottenuto l’inserimento ufficiale delle vittime del “gioco compulsivo” tra i destinatari degli interventi sociali. Inoltre, in virtù di altri emendamenti è stato ottenuto l’inserimento delle cooperative sociali tra i soggetti che potranno erogare i servizi per l’avviamento lavorativo delle persone svantaggiate e, nella seduta di giovedì, l’inserimento della formazione dei volontari, con il supporto dei centri di servizio per il volontariato del Lazio istituiti nella regione, tra le funzioni e i compiti delle Province.
L’esame della proposta di legge riprenderà nelle prossime settimane.
 




REGIONE LAZIO, MARUCCIO – RODANO (IDV): “TAGLI E DISCREZIONALITA’ CONTABILE DELLA GIUNTA POLVERINI MANDANO CULTURA IN DEFAULT”

Nota dei i consiglieri regionali dell’Italia dei Valori Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario IdV Lazio, e Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura

Per tutte le realtà culturali della regione Lazio, si va profilando nel 2012 una recessione grave quanto anche del tutto nuova. Un taglio del 60% delle risorse regionali destinate al comparto e un’inedita discrezionalità gestionale del denaro pubblico rischiano infatti di creare un vero e proprio default. Lo hanno denunciato stamane in una conferenza stampa i consiglieri regionali dell’Italia dei Valori Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario IdV Lazio, e Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura. “Nel giro di poche settimane” ha dichiarato Giulia Rodano “la Giunta Polverini ha azzerato sia interi piani d’intervento sui beni culturali sia i capitoli di bilancio di competenza dell’assessorato. Contestualmente, ha predisposto un accorpamento contabile poco trasparente e del tutto discrezionale. A cinque milioni e mezzo di cittadini che risiedono in una regione ricca di storia, di patrimoni archeologici, di arte, la Giunta Polverini riserva dunque una gestione opaca e oscura dei fondi destinati alla cultura: non ci saranno bandi pubblici, non ci saranno scadenze, non ci saranno importi certi. Questo trattamento è stato riservato sia alle associazioni culturali che alle grandi istituzioni. E’ stato azzerato, ad esempio, anche il contributo di Musica per Roma: il contributo regionale per la fondazione è tutto da determinare, non si sa come e non si sa quando, a seconda degli umori della Giunta e con eventuali contropartite politiche che possiamo immaginare. La vicenda del festival del cinema e del ricatto sul direttore artistico ci può servire di esempio di cosa attende i gestori delle attività culturali del Lazio. I costi della cultura rischiano così di trasformarsi in costi della politica”.

“Se vuoi avere il contributo della Regione Lazio devi ‘baciare il santo’: questa è la gestione dei fondi per la cultura nell’era Polverini”, ha proseguito Vincenzo Maruccio. “Abbiamo chiesto alla giunta di rendere trasparente e verificabile per tutti i cittadini la destinazione delle risorse, e che venga garantita l’emanazione di bandi pubblici. Al momento siamo completamente privi di indicazioni sul 2012: chiederemo all’assessore di venire in commissione a dirci come vuole spendere le risorse rimaste. L’Italia dei Valori del Lazio lancia un appello a tutta la stampa affinché ci aiuti a fare una battaglia di trasparenza”. 

Nel bilancio 2012 la giunta Polverini ha azzerato interi capitoli dell’assessorato alla Cultura e li ha accorpati in macrovoci di bilancio, con importi decurtati in media del 60%. Questi calderoni amministrativi sollevano la Giunta da qualunque obbligo sulla destinazione dei fondi. Ci sono dunque i presupposti per una discrezionalità e un furto di trasparenza che non hanno precedenti nella storia dell’ente Regione. Partiamo dalle risorse per lo spettacolo. Nel 2011 registravamo singole, normali competenze di bilancio, che complessivamente generavano una somma di poco più di circa 13 milioni di euro. Nel nuovo esercizio finanziario, invece, queste poste di bilancio vengono raggruppate, dopo la solita  decurtazione del 60%, in  un'unica voce da circa 5 milioni di euro. Questo significa, ad esempio, che allo stato delle cose non ci saranno bandi regionali, non ci saranno più fondi per le provincie, non ci saranno risorse per Roma Capitale e per i Municipi: la Legge regionale 32/1978, quella con cui venivano emanati i bandi, risulta al momento definanziata. La cultura della Capitale viene colpita in altri comparti nevralgici: non sono solo i municipi a perdere le risorse, ma anche  istituzioni culturali come Teatro di Roma, Teatro dell’Opera, Santa Cecilia perdono circa 3 milioni di euro di contributi regionali e ancora adesso non sanno a quanto ammonterà il contributo della Regione per ognuno di loro. Azzerato, come detto, il contributo per Musica per Roma.

L’accorpamento dei capitoli e la conseguente discrezionalità nell’assegnazione delle risorse inserite nella ‘macrovoce’ di bilancio comportano il fatto che la Giunta Polverini, o l’assessorato alla Cultura, decideranno durante l’anno se e quanto distribuire a ogni singolo ente. Stando a questa previsione contabile, tutti gli amministratori della cultura del Lazio, sia di enti noti che non noti, saranno costretti ad andare dal politico di turno, letteralmente col cappello in mano. Non essendoci né bandi né certezze amministrative di nessun tipo, ad oggi nessun ente culturale che in passato abbia avuto rapporti con la Regione è in grado di programmare con un buon grado di approssimazione le proprie risorse per il 2012 e quindi le proprie attività culturali. Scompaiono, ad esempio, le officine culturali, che avevano realizzato in tutta la regione centinaia di eventi culturali. Scompaiono i festival estivi: Villa Adriana, Vulci, Fossanova. E’ seriamente a rischio e verrà sicuramente ridimensionata anche l’esperienza fondamentale della rete teatrale dell’ATCL, che portava nelle nostre provincie alcune interessanti stagioni teatrali in abbonamento: attualmente sono stati sospesi per mancanza di certezze nei finanziamento almeno 300 spettacoli nei teatri dei Comuni del Lazio. 

Di vero e proprio default si può parlare anche per i musei, gli archivi e le biblioteche della rete pubblica della regione: una realtà sterminata che racchiude centinaia di strutture in tutto il territorio e potrà contare su fondi regionali solo per 250mila euro (nel 2009 le stesse strutture ricevevano un contributo regionale di 2 milioni di euro).

Per quanto riguarda il cinema e l’audiovisivo, dopo due anni di stallo totale, assistiamo da alcuni mesi ad un indecoroso ‘gioco delle tre carte’: i 15 milioni di euro stanziati per il 2012 potranno coprire solo il bando erogato a fine 2011, un avviso rivolto a produzioni realizzate nell’anno appena concluso. Zero risorse e zero bandi per le nuove produzioni. Zero risorse e zero bandi sulle nuove creatività. Zero risorse per il 2012.    

Infine, dopo due anni di rinvii e di silenzio, la Giunta Polverini sfila la maschera anche sui Grandi Attrattori Culturali: il piano di intervento previsto dal POR FESR 2007-2013, regolarmente approvato e portato a termine tramite selezione pubblica dalla Giunta precedente, è stato tagliato di 30 milioni di euro su 35 complessivi. Vengono definitivamente cancellati tutti gli interventi previsti su tre dei cinque Attrattori Culturali: cancellato Fossanova, in provincia di Latina; cancellate le mura ciclopiche della provincia di Frosinone; cancellati i siti della via del Sale in provincia di Rieti. Restano solo 5 milioni di euro sugli altri due Attrattori, Tivoli e le necropoli etrusche, comunque fortemente ridimensionati visto che l’intervento precedente ammontava a 13 milioni di euro.

 

 




BIRINDELLI SU BLOCCO TIR: "GRAVE DANNO ALL'AGRICOLTURA"

Redazione

“Il mancato rifornimento dei mercati ortofrutticoli Mof e Car, determinato dal prolungarsi dello sciopero dei Tir, sta causando ingenti danni agli agricoltori e ai consumatori del Lazio”. È quanto dichiara Angela Birindelli, assessore regionale alle Politiche Agricole della Regione Lazio.

“Il blocco dei Tir – aggiunge Birindelli – sta mettendo in ginocchio gli agricoltori del Lazio, l’industria agroalimentare e, ovviamente, gli operai agricoli per la frutta e la verdura lasciata nei campi e bloccata nei magazzini. Prodotti freschi facilmente deperibili. Un danno economico notevole per un settore già duramente provato dalla crisi ed una prevaricazione ingiustificabile che nega ai nostri agricoltori il diritto di svolgere il proprio lavoro.

In questo momento di crisi del sistema distributivo – conclude Birindelli – assume ancora maggiore valenza l’impegno della Regione Lazio di promuovere il consumo dei prodotti a km 0 attraverso i farmer’s market e la vendita diretta in azienda. Agricoltori e consumatori del Lazio devono unire le proprie forze per non essere ulteriormente penalizzati da questa situazione e consolidare il rapporto città/campagna in grado di tutelare il comparto agricolo regionale e il potere d’acquisto dei consumatori”.




REGIONE LAZIO, 600 NUOVI MEZZI COTRAL

Redazione

Sono in arrivo 600 nuovi mezzi Cotral. Lo ha deciso Cotral Patrimonio S.p.A che ha dato incarico all’Amministratore Unico, d’intesa con Cotral S.p.A., di avviare tutte le procedure per l’emissione della gara di appalto che verrà sottoposta alla prossima Assemblea dei Soci. Il rinnovo della flotta interesserà oltre il 40% dei veicoli con le prime consegne tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Saranno sostituiti tutti gli autobus Euro 0, contribuendo alla riduzione del tasso di inquinamento atmosferico. Verrà, inoltre, potenziata l’offerta di posti disponibili per venire incontro al notevole incremento di utenza registrato negli ultimi anni. L’importo complessivo per il rinnovo degli autobus è di 140 milioni di euro erogati dalla Regione Lazio e da Cotral, intervento significativo che va nella direzione di migliorare il servizio dopo anni di stallo dei finanziamenti alla flotta Cotral, l’ultimo dei quali risalente al 2005.