REGIONE LAZIO, PIANO CASA: APPROVATE LE PRIME MODIFICHE

Redazione

Regione Lazio – La commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio ha approvato la prima modifica al ‘Piano Casa’ del Lazio.  Abbiamo un patrimonio straordinario che dobbiamo tutelare. L’unico modello di sviluppo possibile oggi coniuga innovazione, progresso e salvaguardia dell’ambiente.

‘L’approvazione della legge – ha spiegato Michele Civita, assessore alle Politiche del territorio – permette la tutela dei parchi e le aree protette. Punta a migliorare il Piano casa e a ricostruire un normale rapporto istituzionale con il Ministero per i Beni e le attività culturali, che ha portato alla sottoscrizione da parte del Ministro Bray e del Presidente Zingaretti di un accordo per l’approvazione definitiva del Piano Paesistico, il più importante strumento regionale in materia di pianificazione urbanistica”.

L’obiettivo è offrire un incentivo concreto per rigenerare gli spazi delle nostre città che devono diventare più funzionali e belle e non prevedere altre costruzioni. Per le famiglie in difficoltà, inoltre, vogliamo realizzare delle abitazioni a canone calmierato, ossia garantire un prezzo di affitto più basso: una risposta concreta all’emergenza abitativa della nostra Regione.

Soddisfatto il presidente, Nicola Zingaretti, “si va avanti, le cose cambiano”, ha detto.




LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA

Prc/Pdci Marino: "vediamo tutto questo agire di Ciocchetti e della Giunta Regionale come una coincidente attività per gli interessi dei palazzinari e degli speculatori. In barba ai mercati"

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Pubblichiamo la nota di Prc/Pdci Marino

A proposito della notizia apparsa sui mezzi di informazione sulla approvazione in Commissione Regionale di un provvedimento volto a dare vita ad una legge per poteri delegati ai comuni in materia paesaggistica, c’è una presa di posizione della Federazione della Sinistra di Marino (Prc, Pdci). In particolare, si tratta del via libera dalla commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio che riguarda le autorizzazioni paesaggistiche, previste per molti interventi edilizi. “Attualmente – ha spiegato l’assessore Luciano Ciocchetti – è la Regione che esamina le pratiche e chiede il parere delle Sovrintendenze. Si tratta di una mole di lavoro enorme, quando sono stato nominato assessore erano oltre 6mila le pratiche in attesa. Con il piano casa le richieste sono addirittura in aumento. Con questa proposta deleghiamo ai Comuni tutte le autorizzazioni sugli interventi minori, compresi quelli previsti dalla legge sul recupero dei sottotetti e, appunto, dal piano casa”. E’ prevista la possibilità per i Comuni di istituire apposite commissioni composte da esperti per esaminare le richieste. Alla Regione restano i poteri di controllo e di vigilanza sull’operato dei Comuni. In caso di inadempienza può esercitare i poteri sostitutivi. Maurizio Aversa (Pdci) e Romana Paolini (Prc) rilevano infatti che l’iniziativa legislativa è ammantata di falso decentramento dei poteri. Questa scelta politica forte della Regione Lazio sta a significare che nell'ambito territoriale minimo – il comune – ognuno potrà fare quel che gli pare se parrà al governo locale di quel comune! Con la messa in pace di chi valuta gli impatti ambientali, il ricorso a criteri oggettivi di salvaguardia sovracomunali ecc. Ci si potrà trovare così, nella situazione che, ad esempio, due differenti Comuni,insistenti in un Parco archeologico o naturale, potranno adottare misure differenti per (legittime o amicali) richieste di rispettivi cittadini! E' semplicemente una vergogna! La nostra censura e la nostra bocciatura non sono teorici. Infatti, proprio perché stiamo conducendo una battaglia nei due grossi movimenti che contrastano a Marino chi persegue l’assalto al paesaggio con l’insana idea di realizzare un milione di metri cubi di cemento (cioè il raddoppio di una cittadina come Frattocchie); vediamo tutto questo agire di Ciocchetti e della Giunta Regionale come una coincidente attività per gli interessi dei palazzinari e degli speculatori. In barba ai mercati (qui non si vende una casa! Ci sono centinaia di case vuote!), in barba alla salvaguardia ambientale (qui siamo nel mezzo di due Parchi: dell’Appia Antica e dei Castelli romani), in barba alla volontà dei cittadini che sostengono la salvaguardia dell’area Mugilla-Divino Amore). Per noi comunisti, ma sappiamo che anche per tutta la sinistra e molte realtà organizzate sul territorio, questo misfatto politico regionale, non fa che rafforzare l’analisi delle nostre battaglie contro una differente e alternativa gestione del territorio e fa aumentare il nostro impegno di vigilanza e di ricerca del consenso tra i cittadini per questa giusta battaglia.