LAZIO, DOVE SONO I 15 MILIONI DEL FONDO PER IL CINEMA DELLA REGIONE?

Angelo Parca

“La Giunta Polverini continua a fare propaganda sul cinema. E così facendo, continua a prendere in giro, in primis, proprio gli operatori dell’audiovisivo. Il fondo per il cinema della Regione Lazio rischia di essere solo una scatola vuota e dunque chi ha partecipato al bando regionale emesso lo scorso dicembre rischia fortemente di restare a mani vuote. Facciamo un po’ di storia. Il centrodestra, infatti, ha prima annunciato e emanato un bando per contributi ai film completati nel 2011, condizionandone la validità all’approvazione, nel bilancio 2012, di un fondo di 15 milioni. Il bando è stato espletato e la graduatoria pubblicata. Poi il bilancio è stato approvato e il fondo di 15 milioni c’è, anzi sembra esserci.  Ma, come è noto, il veleno sta nei particolari. E allegato al bilancio c’è un elenco di investimenti finanziati con la vendita del patrimonio. E in questo elenco c’è anche il fondo del cinema. Sono dunque veri, realmente esistenti questi soldi per i film finiti nel 2011?”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale e responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori.  “Insomma il fondo per il cinema, la sua stessa esistenza è vincolata alla dismissione di patrimonio immobiliare regionale” dichiara Rodano. “Visto che la dismissione del patrimonio è in fase tutt’altro che avanzata, allo stato delle cose non sappiamo se i soldi ci saranno”. “Una vicenda a dir poco paradossale, se non indecente, su cui ho presentato in Consiglio un’interrogazione a risposta immediata insieme al capogruppo Vincenzo Maruccio, ‘per sapere quali parti del patrimonio siano stati dismesse per coprire l'erogazione delle risorse ai vincitori del bando e quindi se la somma iscritta in bilancio e relativa allo stanziamento per l’anno 2012 del capitolo G12515 sia realmente disponibile per fare fronte ai finanziamenti del Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo o comunque possa essere resa disponibile entro il 2012, in modo da non rendere nulli il bando e la graduatoria, come previsto in caso di mancata copertura nel bando stesso’” conclude Rodano.