MARSALA: LA MORSA DELLE RAPINE NON SI ARRESTA. LA CITTÀ HA PAURA

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – La città di Marsala è ormai nella morsa delle rapine e dal centro storico alla periferia la paura si estende sempre di più a macchia d’olio.  I negozianti non si sentono più al sicuro poiché la situazione sembra fuori controllo e i cittadini chiedono a gran voce sicurezza.
 
Lo scorso 17 dicembre è stata attuata l’ennesima rapina in pieno centro storico di Marsala, ai danni dell’attività commerciale “Mistretta Mobili”, in via Biagio Di Pietra, che è di proprietà di Antonio Mistretta. La rapina è stata compiuta alle ore 20:00, quando all’interno del negozio di arredamenti sono subentrati due soggetti, si presume di nazionalità italiana. I soggetti sono arrivati in prossimità dell’attività commerciale con uno scooter, sono entrati all’interno di essa e lì c’era Antonio Mistretta e un’impiegata. La ragazza è stata legata con nastro adesivo ad una sedia, l’uomo invece è stato costretto dare l’intero contenuto presente in cassaforte ai ladri poiché è stato minacciato con una pistola. Il bottino sottratto dai ladri sarebbe ingente. Malgrado il titolare dell’attività commerciale avesse consegnato il contenuto presente in cassaforte e malgrado non avesse reagito, è stato brutalmente picchiato dai rapinatori. L’allarme è stato dato da un passante che ha visto del sangue per terra e ha chiamato le forze dell’ordine. I rapinatori avrebbero inoltre lasciato lo scooter sul posto e sarebbero andati via a piedi. Il mezzo era stato rubato la mattina e sono in corso indagini di rito. Antonio Mistretta è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala e ha riportato diverse ferite e una sospetta frattura al naso. Al vaglio degli inquirenti il sistema di videosorveglianza, che può essere utile per l’individuazione dei due rapinatori.
 
La domanda legittima che ci si pone è la seguente: si cela un’unica mano e/o un’unica mente dietro le rapine o si tratta di episodi isolati? La consequenzialità degli atti criminosi che si sono verificati in città e la precisione con la quale essi hanno preso corpo, porta a pensare che dietro a tutto ciò ci sia una mente che indirizza i colpi e una mano straniera che si attiva per metterli a segno. Chi agisce lo fa con sicurezza, senza preoccuparsi minimamente dei sistemi di videosorveglianza. Anche perché tali sistemi sono attualmente fuori uso. In merito ai sistemi di videosorveglianza a Marsala abbiamo intervistato il Vicesindaco Agostino Licari e ci ha spiegato che “abbiamo due sistemi di sicurezza, uno che sarà attivo a breve e che è la ZTL. Abbiamo risolto un contenzioso ed è già stato affidato l’incarico alla ditta e, salvo intoppi burocratici, saranno attive entro Natale”. Il Vicesindaco ci parla anche delle videocamere –anche lì contenzioso con la ditta- e ci spiega che stanno avviando la procedura per il ripristino della videosorveglianza. Il Vicesindaco tende a precisarci che “Nel caso della ZTL verrà riattivato il servizio con il sistema che già c’è, può funzionare e va bene. Con la videosorveglianza vogliamo un servizio più efficiente e quindi sostituiremo il vecchio sistema analogico di videosorveglianza con un sistema di videosorveglianza digitale”. Il Vicesindaco ci spiega che verrà sostituito l’apparato con telecamere digitali che garantiscono la in maniera più efficiente. Ci spiega inoltre che appena insediati c’era il problema del contenzioso che non permetteva la rimozione dell’ostacolo, non appena è stato rimosso è stato attivato il progetto. Il Vicesindaco precisa inoltre che il sistema ZTL verrà attivato entro Natale e/o entro l’anno e l’intento dell’amministrazione è quello di ampliare la zona ztl. In merito all’attivazione della videosorveglianza con apparecchiatura digitale invece il Vicesindaco non ci ha fornito una data, ma ci ha riferito “Noi speriamo di farlo a metà del prossimo anno”. Abbiamo inoltre parlato delle ultime rapine sul territorio marsalese e il Vicesindaco ci ha precisato che l’amministrazione ha disposto un incremento delle ore di lavoro per quanto riguarda i Vigili Urbani, da 24 ore sono stati portati tutti a 30 ore. Poiché si sono verificate anche alcune rapine in periferia, abbiamo chiesto se verrà attivato un sistema di sorveglianza e controllo. Il Vicesindaco ci riferisce “Noi la videosorveglianza  che provvediamo a mettere per il controllo del territorio e in alcune zone strategiche è anche per le discariche. Nelle periferie prevediamo questo sistema di telecamere per tutelare l’ambiente”. Ci precisa inoltre che sono videocamere mobili in punti strategici come le isole ecologiche e in punti strategici dove purtroppo viene scaricato amianto in alcune zone. 
 
Pochi giorni fa, precisamente in data 14 dicembre 2015 una donna di 53 anni è stata scippata nel tardo pomeriggio in Via Mazzini, a Marsala. Il furto è stato messo in atto da un uomo a bordo di una bicicletta che poi si è dileguato in mezzo al traffico, facendo perdere le sue tracce. La donna non ha riportato ferite. I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato. Inoltre  stanno analizzando le varie telecamere presenti sul posto e stanno cercando di rintracciare eventuali testimoni poiché, essendo una zona abbastanza centrale con diverse attività commerciali, l’intento è quello di capire se qualcuno ha visto qualcosa e se anche la minima cosa vista da un soggetto presente sul posto possa essere determinante ai fini di acquisire elementi nei confronti del responsabile. 
 
Sono tutt’ora in corso le indagini in merito agli autori delle quattro rapine avvenute tra il centro e la periferia marsalese. Quello che preoccupa di più i cittadini però e che sicuramente non faciliterà il lavoro degli inquirenti è il non funzionamento del sistema di sorveglianza presente nel centro storico. 
E proprio i controlli sembrano essersi rafforzati in città a seguito dei recenti furti. Nel tardo pomeriggio del 25/11/2015, intorno alle 19.00 circa, in tutta la zona di Via Mazzini e Via Verdi è avvenuto un blackout durato circa 10/15 minuti (le zone segnalate sono quelle a noi note, se ci sono state altre zone segnalatecele), creando disagi per i negozi che stavano ancora lavorando poiché non era ancora orario di chiusura. Dopo 10/15 minuti di intermittenza iniziale e di buio totale, tutto ritorna alla norma ma non solo, le strade di Via Mazzini si riempiono di pattuglie di Carabinieri e Polizia che girano lungo le strade e fanno il giro sino alla zona del porto. Le forze dell’ordine inoltre si sono accertate se all’interno dei negozi era tutto ok e/o c’era qualche problema. Tale spiegamento di forze dell’ordine e tali controlli dimostrano quanto gli episodi recenti abbiano acceso un campanello d’allarme e la presenza di Polizia e Carabinieri, sicuramente, farà sentire il cittadino più sicuro e meno esposto a rischi.
 
Le rapine. 25/11/2015 E’ stata compiuta la quarta rapina nel giro di pochi giorni e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina sarebbe avvenuta intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto sono intervenuti i Carabinieri a fare gli accertamenti di rito. Al momento non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina, vi aggiorneremo presto. Il luogo in cui è avvenuta questa ennesima rapina non è molto distante dal luogo in cui è avvenuta la precedente. Ed è la quarta rapina compiuta nell’arco di poco tempo nel territorio marsalese.
 
Sabato 21 alle 18,30 è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. 
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo (che abbiamo intervistato in esclusiva). La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.



MARSALA: TRE RAPINE IN TRE GIORNI, CRESCE IL PANICO IN CITTÀ

di Andrea Li Causi
 
Marsala (TP) – L’incubo rapine a Marsala non si ferma e sabato alle 18,30 è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. 
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo. La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.
 
Tre rapine in tre giorni, sono collegati gli episodi oppure si tratta di episodi isolati? C’è un episodio analogo risalente all’ottobre di quest’anno verificatosi presso il supermercato “Tuodì” di Via Messina Orlando del quartiere Sappusi, intorno alle 19,45. Un uomo con volto coperto da passamontagna, guanti e con in mano un arma ha minacciato i cassieri chiedendo i soldi. Secondo quanto si apprende in merito a questa rapina analoga, l’uomo sarebbe di mezza età, nazionalità italiana, ma è stato impossibile capire chi fosse per via del camuffamento. La sicurezza che hanno avuto i rapinatori nel colpire in orari in cui l’affluenza di persone è tanta, ha dimostrato che non si tratta del “furto della gallina ad opera del vicino” ma fa pensare ad una vera e propria organizzazione. Le rapine sono collegate o si tratta di semplici analogie? Le ultime tre rapine sono state messe in atto in modo estremamente rapito, sicuro e senza il benché minimo timore da parte dei rapinatori e se costoro non sono marsalesi, come si dice, molto probabilmente avranno un basista che consiglia loro i colpi. Oppure c’è un’altra ipotesi, che ha radici ben più larghe, ma non molto distanti da Marsala, ovvero Castelvetrano, la città natale di Matteo Messina Denaro. Come ben sappiamo in questo ultimo periodo sono stati messi a segno diverse operazioni che hanno fatto terra bruciata intorno al boss, come l’operazione “Eden 2” che ha portato in carcere quattro soggetti appartenenti alle famiglie mafiose di Bagheria e Corso dei Mille (PA). L’operazione è la prosecuzione  dell’operazione denominata “Eden 2” che nel 2014 aveva riscontrato il coinvolgimento delle famiglie mafiose di Castelvetrano e Palermo (Corso dei Mille) come responsabili di una rapina presso una ditta di spedizioni di Campobello di Mazara (TP), facente parte del patrimonio aziendale della società A.G. trasporti, che era stata posta sotto sequestro  nell’ambito del procedimento di prevenzione ai danni dell’imprenditore palermitano Cesare Lupo, prestanome dei fratelli Graviano. L’esito finale dell’operazione aveva portato a provvedimenti nei confronti di ben 14 soggetti, tra cui anche Girolamo Bellomo, cognato di Francesco Guttadauro e nipote acquisito del superlatitante Matteo Messina Denaro. L’ultima operazione è stata compiuta il 20/11/2015 ed è stato smantellato il mandamento di Corleone, Chiusa Sclafani e Contessa Entellina. E se le rapine fossero state compiute in seguito allo smantellamento della rete economica e di protezione del Boss e chi gli è vicino, per riempire le casse del boss ormai non più piene in seguito agli arresti, sia tornato ai metodi tradizionali come le rapine a mano armata utilizzando un basista.
 
Problema telecamere: A Marsala c’è un problema che riguarda la sicurezza di tutti i cittadini, ovvero il mancato funzionamento delle telecamere che servirebbero per individuare coloro che deturpano la città e/o compiono furti. Sono fuori uso sia quelle Ztl che quelle di Video Sorveglianza. Una città con delle scatole vuole appese a dei pali non è una città sicura.  Il lavoro svolto da parte dei Vigili Urbani è eccellente, ma il problema è la carenza di personale che influisce sulla sicurezza dei cittadini. Gli agenti hanno un’età che si aggira intorno ai 60 anni e un organico che dovrebbe essere costituito da 96 unità, è attualmente costituito da 40 vigili di ruolo, più di 20 contrattisti part-time per un territorio molto esteso.