Nemi, tempio di Diana: strutture presenti nell’area prima della costruzione del grande tempio

NEMI (RM) – In concomitanza il 31 agosto con l’anniversario della Nascita di Caligola l’amministrazione Comunale di Nemi ha deciso di presentare anche quest’anno i risultati della campagna di ricerche archeologiche presso il tempio di Diana all’interno del vasto santuario dedicato alla dea sulle rive del lago di Nemi svoltasi dal 17 luglio al 31 agosto. Le ricerche sono condotte dalla Università degli Studi di Perugia e dalla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera e dirette da Filippo Coarelli, Paolo Braconi e Francesca Diosono. Dopo aver completato le indagini all’interno della struttura monumentale del tempio, questo anno le attività si sono concentrate nell’area antistante, dove già nel 2017 erano venuti alla luce altri edifici.

I risultati di queste settimane

confermano l’antichità e la Ricchezza decorativa delle strutture presenti nell’area prima della costruzione del grande tempio finora noto; esse dovrebbero risalire almeno al VI secolo a. C. e caratterizzano l’importanza dell’area sacra nel momento in cui viene scelta come santuario federale della lega delle città latine in guerra contro Roma. I materiali Votivi rinvenuti sono però ancora più antichi e rimandano ad epoche precedenti , che si spera di poter indagare nei prossimi anni. Durante l’inontro interverranno anche il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci, Simona Carosi funzionaria SABAP, Filippo Coarelli Università di Perugia, Paolo Braconi Università di Perugia e Francesca Diosono Università di Monaco di Baviera.

Questa opera di scavo, studio e valorizzazione dell’area archeologica del Tempio di Diana è frutto  di una convenzione che l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza Archeologica ha sottoscritto con l’Università di Perugia coadiuvata dall’Università di Monaco, con le quali sono stati condotti a Nemi oltre 80 ricercatori archeologi provenienti dalle maggiori università europee.
Un risultato di rilevanza internazionale al quale si aggiunge un progetto in via di finanziamento  che prevede il restauro e l’apertura al pubblico del Tempio. – lo scrive in una nota il sindaco di Nemi Alberto Bertucci – Il calendario è poi arricchito  anche di altri appuntamenti  estivi e sempre nella giornata del 31 agosto cadrà a Nemi tantissima neve, ma fatta di schiuma. In una cornice da favola si potrà vivere una serata emozionante e divertente, fatta di musica e luci. Ospite, come ormai consuetudine il famoso Dj Megawatt sbarcato direttamente da Tenerife, pronto a far divertire con la sua musica e inondare migliaia di persone con la sua schiuma e i suoi laser.




NEMI SITO TEMPIO DI DIANA, CI MANCAVA IL "RALLY ARCHEOLOGICO". QUATTRO GIORNI E PARTE L'ESPOSTO DE L'OSSERVATORE LAZIALE

Chiara Rai

Diverso materiale, che riguarda il signor Gino De Sanctis e le sue peripezie a ridosso del pregiato sito archeologico del Tempio di Diana, è giunto alla nostra redazione. Non intendiamo pubblicare tutto perché altrimenti rischieremmo di ridicolizzare una situazione gravissima. Soltanto, ci meravigliamo del fatto che finora a parte le diverse comunicazioni dei nostri lettori e la nota del Direttore degli scavi archeologici e del Museo delle Navi di Nemi Giuseppina Ghini, nessun altro abbia rotto questo vergognoso silenzio. Se siamo arrivati al punto che ognuno può fare ciò che vuole con dei reperti archeologici che rappresentano la nostra storia e le nostre radici, penso, allora perché non insegnare ai nostri figli a considerare un patrimonio inestimabile e collettivo come fosse un proprio giocattolo? E perché non insegnargli a fare il rally sul Tempio oppure direttamente al Colosseo? Tanto, nel primo caso è già successo e il soggetto è sempre lo stesso. Proprio così. Ci sono foto del 30 maggio 2010 che riguardano l’inaugurazione del nuovo club degli appassionati del fuoristrada che si è tenuto presso “l’agriturismo Il giardino di Diana”. Sia ben inteso che nella pubblicizzazione dell’evento sul web è proprio specificato che l’azienda De Sanctis è “immersa in un'oasi naturale di grande valore storico, parte integrante del parco dei Castelli Romani e posizionato a poche centinaia di metri dal Lago di Nemi”. Domanda: ma in un oasi naturale di grande valore storico e archeologico come questa si può passare a pochissimi metri da un sito archeologico con la jeep, facendo rally e salti su di un terreno smosso ad hoc per l’occasione? Senza voler entrare nel merito di altre presunte azioni, secondo noi, ai confini con la liceità (come ad esempio tutta la gente che ha mangiato nell’azienda attrezzata come un ristorante: e gli scarichi? La cucina? Tutto a norma? (Altri ristoranti hanno chiuso nei dintorni per problemi simili) facciamo parlare le foto (cliccando sulla prima foto e posizionandosi sulla freccia a destra si possono scorrere tutte). Sono numerose le jeep posteggiate nell’area archeologica. Diversi modelli sfrecciano a due passi dalle rovine. Facendo presente che non abbiamo nulla contro i jeepers, anzi è una gran bella passione, ci permettiamo interrogarci su fatto raccapricciante: ma è normale tutto questo? Mancano esattamente quattro giorni alla presentazione del nostro esposto alla Procura della Repubblica e di materiale raccolto ne abbiamo in abbondanza. 

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