Rage 2, caos e follia in un mondo post-apocalittico

Amanti degli shooter open world, Rage 2 è arrivato e porta su Pc, Xbox One, e PS4 tutto il carico di follia e di caos necessario per passare ore ed ore di divertimento. Il gioco è frutto della stretta collaborazione tra id Software, autore del primo Rage del 2011, e Avalanche Studios, che negli anni si è fatta un nome principalmente grazie alla serie Just Cause e a Mad Max. Le due realtà hanno riversato in Rage 2 tutto il loro sapere e quello che è arrivato sugli scaffali degli store di tutto il mondo è un titolo che attinge a piene mani dalle opere più apprezzate dei due studi. Sulla carta Rage 2 si presenta con una formula pressoché invariata rispetto al primo capitolo, cioè quella di uno sparatutto supportato da un ampio open world post-apocalittico, ma ci sono tantissimi nuovi elementi che rendono la produzione davvero molto interessante. Oltre a questo c’è da sottolineare che gli sviluppatori hanno poi alle spalle il sostegno di un publisher importante come Bethesda Softworks, quindi dietro Rage 2 ci sono dei veri e propri colossi del settore che sono una vera e propria garanzia. Ma veniamo alla trama: la storia ha inizio a circa 30 anni di distanza dalle vicende di Nicholas Raine, il protagonista del precedente capitolo che era riuscito almeno apparentemente a sconfiggere le forze dell’Autorità riattivando le Arche, gli strumenti con cui l’umanità aveva pianificato di ripopolare la terra in seguito all’impatto dell’asteroide 99942 Apophis. La Zona devastata, proprio grazie all’intervento di Raine, sta lentamente assistendo alla rinascita della vita, e l’arido territorio che faceva da sfondo in Rage è ora irriconoscibile, mostrando i connotati di ben quattro aree ben distinte fra loro come zone desertiche, paludose e altre aree completamente invase dalla giungla. Nonostante gang di banditi e mutanti popolino ancora gli angoli bui della Wasteland, i sopravvissuti vivono in un clima di fragile benessere, almeno fin quando l’Autorità non torna a manifestarsi invocando l’ascesa di un nuovo protagonista. I giocatori in Rage 2 volta vestiranno i panni di Walker, un abitante di Vineland personalizzabile solo esclusivamente in base al sesso, costretto ad assumere il ruolo di ultimo Ranger in seguito alla distruzione della sua città natale. Ormai sull’orlo dell’estinzione, i Ranger sono un gruppo di supersoldati che sfruttano come Raine la tecnologia dei nanotriti, particelle robotiche presenti nel sangue in grado di garantire al loro utilizzatore poteri sovraumani. Walker si incammina verso l’entroterra della Zona devastata per mettersi in contatto con tre vecchie conoscenze dei fan di Rage, il Dottor Kvasir, John Marshall e Loosum Hagar, che assegneranno al giocatore una serie di compiti volti ad attuare il progetto Daga, il piano finale per la definitiva sconfitta dell’Autorità e del Generale Cross.

Per quanto riguarda il gameplay, una volta preso familiarità con i comandi e affrontato le prime missioni introduttive la generosa mappa di gioco inizia a popolarsi di icone colorate: fucsia, blu e arancioni. Un colore per ciascun alleato, un colore per indicare se si tratta di attività incentrate sulle uccisioni e la distruzione, la conquista e il controllo, l’esplorazione e il recupero di oggetti. Sono più di una decina le differenti attività che si possono incontrare e spaziano dalla caccia e distruzione dei Convogli, alla rimozione dei posti di blocco fino alla ricerca delle Arche e dei Ranger uccisi. Una volta ottenuta la giusta influenza, completando incarichi di ogni genere e missioni più o meno difficili, i giocatori verranno ricompensati con punti progetto da spendere ed è qui che Rage 2 inizia a mostrare i modi in cui è possibile influenzare il gameplay per plasmarlo come più lo si desidera. L’aspetto interessante, ma che in prima battuta appare un po’ confusionario a causa della presenza di tante voci all’interno dei menu, è che praticamente ogni componente di Rage 2 può essere potenziata e personalizzata: dalle abilità nanotritiche alle armi, senza scordarsi del proprio veicolo. L’importante è ottenere la giusta risorsa, anche comprandola. Può essere destabilizzante non avere un indicatore chiaro di progressione come i classici livelli o i punti esperienza, in particolare se poi ogni ramo di crescita si va ulteriormente a specializzare, ma nel gioco è tutto spiegato e riassunto in comode schede, quindi con un po’ di pazienza tutto si capisce e diventa chiaro.

La Feltrite, ossia i cristalli provenienti dai frammenti
arrivati sulla Terra con l’impatto dell’asteroide Apophis 99942, rappresentano
la risorsa chiave per eccellenza che non andrà più venduta ma conservata
gelosamente perché rappresenta la chiave per aumentare il livello delle abilità
a nanotriti e delle armi. Oltre ai livelli si possono attivare anche dei bonus
come l’aumento del raggio d’azione di un’abilità o la riduzione del suo tempo
di recupero utilizzando dei Potenziamenti Nanotritici, o si possono migliorare
le capacità offensive della propria arma pagando il quantitativo richiesto di
mod arma. Si può scegliere una sola modifica per livello, perciò è meglio che
si adatti al proprio stile di gioco. Detto ciò, è importante sottolineare che
la struttura open world è piuttosto classica con varie tipologie di attività
che costellano la mappa. Rispetto al primo Rage è indubbiamente evidente il
passo in avanti sotto questo profilo, ma dove Rage 2 si differenzia è soprattutto
nella varietà di biomi. Come abbiamo già accennato sono ancora presenti le
grandi zone desertiche che inghiottono i resti dei palazzi e della vita
precedente. Alla desolazione del vecchio mondo si contrappone la fitta
vegetazione delle Terre Selvagge, luogo talmente incontaminato e inesplorato
che districarsi tra la natura è una sfida talmente grande che riuscire ad
orientarsi senza problemi sarà davvero molto difficile. Le Paludi di Sekreto
invece sono un putrido e squallido collage di acquitrini e fango dove nelle
zone più solide proliferano discariche a cielo aperto, mentre nelle Piane
Lacerate svettano imperiose formazioni rocciose sfiancate da crepacci. Insomma,
per quello che concerne l’ambientazione, in Rage 2 quello che viene posto
dinanzi gli occhi di chi gioca è davvero molto bello da vedere.

Man mano che si esplorerà una più vasta sezione dell’open
world a disposizione in Rage 2 si avrà accesso ad armi ben più potenti e meno
convenzionali come il divertentissimo revolver Firestorm, che spara munizioni
incendiarie che possono essere detonate con lo schiocco delle dita, o il
cannone a impulsi, i cui danni aumentano con il surriscaldamento e con cui si
potrà facilmente distruggere ogni minaccia che si para davanti al protagonista.
Tutte le armi hanno inoltre un fuoco secondario che spesso rivoluziona il loro
funzionamento, e ciascuna può addirittura godere di una terza modalità
d’utilizzo se il protagonista si trova in status “Sovraccarico”. A completare
la dotazione ci sono un immancabile set di strumenti che potranno fare la
differenza in più di una occasione. Il Ranger ha a disposizione delle granate
standard ma anche gli immancabili Wingstick, i famosi boomerang dotati di lame
presenti anche in Rage 1. Oltre a loro, si potranno utilizzare le infusioni
curative, le infusioni abilità e quelle sovraccarico, che come si comprende dal
nome vanno a ricaricare le statistiche del protagonista. A dispetto della cura
di cui godono le fasi shooting, esse sono solo una parte dell’esperienza
offerta dal titolo. L’altra importante componenteche rende il titolo davvero degno
di essere giocato è la possibilità di esplorare il vastissimo open world di
Rage 2 a bordo di uno dei 16 veicoli inclusi al lancio. Tutti i mezzi di
trasporto sembrano usciti direttamente da un film in stile Mad Max, e l’intero
sistema delle attività presenti sulla mappa di gioco ricalca quello apparso
nella trasposizione pubblicata nel 2015. L’estesa porzione della Zona devastata
esplorabile in questo capitolo include alcune ambientazioni viste in precedenza
nell’originale Rage come le città di Gunbarrel e Wellspring, anche se la
maggior parte del territorio è controllata da alcune fazioni nemiche come i
Bulli, i Cinghiali, i Sudari Immortali e i Mutanti di Abadon, che bisognerà
necessariamente affrontare per completare le numerose attività che punteggiano
il mondo di Rage 2. A spezzare la monotonia degli avamposti nemici sono
presenti sulla mappa il Derby di Chazcar e la Mutant Bash TV, rispettivamente
un sistema di gare automobilistiche su tracciato e un paio di arene in cui è
possibile combattere i mutanti in cambio di gettoni con cui acquistare skin per
le armi e potenziamenti. Insomma, in questo Rage 2 di cose da fare ce ne sono a
bizzeffe.

Detto ciò è però bene sottolineare che la produzione porta con
sé alcune (fortunatamente poche) criticità, ad esempio: le missioni secondarie a
volte sembrano dei riempitivi e non sono mai corredate da valide motivazioni o
brevi frasi di raccordo che ne giustifichino la presenza, come ormai accade in
tutti gli open world moderni. La mappa, sebbene risulti essere piuttosto densa
e con pochi punti morti, è di dimensioni tutto sommato modeste, e dopo aver
visto i titoli di coda non tutti saranno disposti a completare ciò che manca
senza avere degli stimoli narrativi. La modellazione poligonale dei volti e
l’espressività dei personaggi secondari sono ridotte ai minimi termini, qualche
imperfezione tecnica è presente e il frame rate non è sempre stabilissimo,
nonostante si attesti sui 60 fps anche con configurazioni non all’ultimo grido.
Fortunatamente bug e glitch che fanno talvolta capolino in RAGE 2 e sono
involontariamente divertenti, ma fortunatamente non inficiano mai in modo
importante la conduzione di gioco. In attesa dei contenuti gratuiti post-lancio
e dei DLC già segnalati dalla roadmap mostrata da Bethesda, Rage 2 è un titolo
che seppur non perfetto riesce a divertire senza alcuna ombra di dubbio,
soprattutto se si apprezzano gli sparatutto fuori dagli schemi, dove è sempre
possibile improvvisare in modo creativo ogni conflitto a fuoco. La sua natura volutamente
scanzonata e folle poi rappresenta un modo divertente di affrontare un simile
universo. Quindi, tirando le somme, se si vuole uno shooter totalmente folle ambientato
in un universo open world in stile post-apocalittico, Rage 2 è senza dubbio il
titolo che fa per voi. Caos, creatività e tante cose da fare sono gli
ingredienti segreti di questo titolo, e vi assicuriamo che sono stati dosati in
maniera sapiente per offrire sul piatto un prodotto davvero goloso.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 8

Gameplay: 8

Longevità: 8

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise