FRASCATI, UN ALTRO PEZZO DI SANITA' CHE SE NE VA. IL 20 NOVEMBRE CHIUDE IL SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DELL’OSPEDALE

La Direzione Generale dell’Azienda Asl Roma H da marzo aveva avvertito la Regione Lazio delle forti criticità chiedendo un adeguamento del personale per continuare a garantire il servizio

Redazione

Frascati (RM) – Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Frascati sospende l’attività di degenza. Il provvedimento sarà reso operativo dalla Direzione dell’Azienda Asl Roma H il prossimo 20 novembre 2012, così come comunicato dal Direttore Generale, se non si troverà una soluzione alla cronica mancanza di personale che possa garantire la continuità del servizio. Già nello scorso mese di febbraio, la Direzione Generale Asl Roma H aveva fatto presente alla Regione Lazio che la dotazione organica complessiva dei due centri di Psichiatria di Albano e Frascati per Legge era pari alla dotazione minima necessaria per un solo centro.

«Vorrei ricordare che il numero di posti letto per le situazioni d’urgenza in tutta la Regione Lazio è oggi meno della metà dello standard previsto dalle norme vigenti, circa 200 posti letto contro i 500 dello standard nazionale – dichiara il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso – . I posti letto psichiatrici per il bacino di popolazione di riferimento del Servizio Psichiatrico di Frascati, e cioè X Circoscrizione della ASL RMB e Distretti Sanitari RMH1 e RMH3, secondo lo standard nazionale dovrebbero essere 42 e invece ad oggi sono solo 15.

La chiusura del Servizio Psichiatrico di Frascati provocherebbe grandi difficoltà, a partire dall’impresa titanica di trovare un posto letto in una realtà metropolitana cronicamente afflitta dal soprannumero, al conseguente stazionamento a tempo indeterminato di pazienti nel Pronto Soccorso e, cosa non trascurabile per le famiglie, ai trasferimenti in servizi psichiatrici lontani, in barba al principio di prossimità. Chiedo pertanto alla Regione Lazio, investita fin da Marzo della questione e che a tutt’oggi non ha dato alcuna risposta – prosegue il Sindaco Di Tommaso -, di affrontare la situazione critica di questo momento, mettendo il Servizio Psichiatrico di Frascati nelle condizioni di continuare a svolgere un servizio essenziale e irrinunciabile per i pazienti e per le comunità locali. Per quel che mi riguarda mi sono già attivato, avvertendo il Presidente della Consulta della Salute Mentale, il Commissario ad Acta per la Sanità Enrico Bondi, il Prefetto di Roma, tutti i Sindaci del distretto Roma H1 e H3 il Presidente del Municipio Roma X. Faremo iniziative anche eclatanti per fermare la chiusura del servizio e saremo accanto ai familiari dei malati in questa battaglia di civiltà»

In marzo poi l’Azienda aveva espressamente richiesto alla Regione Lazio, in deroga al blocco delle assunzioni, l’adeguamento del personale per il reparto. E in attesa, dovendo eseguire lavori di straordinaria manutenzione in entrambi gli ospedali, per interventi tesi a garantire maggiore sicurezza e a prevenire azioni auto lesive da parte degli stessi pazienti ricoverati, aveva deciso di unificare i due Servizi Psichiatrici alternando la sede dei ricoveri e delle degenze. Uno stratagemma per consentire di effettuare gli urgenti lavori di adeguamento delle due strutture. Infine, e arriviamo al mese di novembre, non essendo stata data alcuna risposta dalla Regione Lazio, che anzi aveva anche disatteso l’apertura di un nuovo Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, più volte programmata e annunciata, nell’area della ASL RMB – che da sola determina un carico di lavoro pari a circa il 40% sul totale degli interventi a Frascati -, la Direzione della Roma H aveva ridimensionato le attività territoriali dei Distretti coinvolti, con grave disagio per operatori e pazienti, e in seguito, trovandosi fare i conti con nuovi spostamenti di personale, ha decretato la chiusura del Servizio Psichiatrico di Frascati, a far data dal 20 novembre.

Va ricordato che il reparto psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale San Sebastiano di Frascati ha un bacino di utenza di circa 400.000 abitanti, residenti nella X Circoscrizione di Roma (ASL RMB) e nei distretti sanitari RMH1 (Frascati) e RMH3 (Ciampino), e svolge una funzione strategica nell’assistenza psichiatrica d’urgenza e di cura di tutta la Regione. Alcuni dati a supporto possono essere molto indicativi in questo senso. A partire da 1989, anno d’inizio dell’attività del Servizio Psichiatrico, ad oggi sono circa 11.000 i ricoveri effettuati, di cui circa 2.000 in Trattamento Sanitario Obbligatorio, e circa 25.000 gli interventi psichiatrici in Pronto Soccorso. Annualmente sono in media 300 i pazienti ricoverati, in regime volontario o obbligatorio, dalla ASL RMB, e altri 300 quelli che ricoverati dai servizi psichiatrici territoriali dei distretti RMH1 (Frascati) e RMH3 (Ciampino), quasi tutti in situazioni d’urgenza e con alti livelli di rischio per la propria e l’altrui incolumità.

Nota di Bruno Astorre, vice presidente del Consiglio regionale del Lazio

"La chiusura del Servizio Psichiatrico di Frascati, annunciata per il 20 novembre, è assolutamente da scongiurare. È necessario far fronte alla carenza del personale sanitario, per salvaguardare un servizio fondamentale nella cura e nell’assistenza dei malati mentali gravi e che serve un’area molto estesa che comprende tutti i comuni tuscolani e del X Municipio di Roma. Il direttore sanitario dell’Asl RmH, dottor Vittorio Amedeo Cicogna ha sollecitato in più occasioni l’intervento della Regione Lazio. Mi unisco alla sua richiesta di intervento, e a quella dei sindaci del territorio e dei sindacati che si stanno mobilitando in difesa del presidio, e per questo ho presentato un’interrogazione urgente alla Presidente Renata Polverini, per conoscere quali azioni intenda mettere in atto affinché non venga chiuso il Servizio."