SORIANO NEL CIMINO, ALLARME ZOLFO NELLA CAVA: IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ESIGE RISOLUZIONE IMMEDIATA

Red. Cronache

Viterbo – Si è concluso ieri l'incontro con il consigliere regionale Enrico Panunzi presso la sede della Provincia di Viterbo per affrontare le problematiche connesse al recupero della cava di Soriano nel Cimino. "Abbiamo inteso organizzare questo incontro per permettere un ragionamento condiviso su un problema grave, al fine di trovare una soluzione reale, coinvolgendo tutte le parti che possono dare un contributo fattivo alla risoluzione del problema. – Ha affermato il presidente della Proincia di Viterbo Mauro Mazzola – Alla presenza di Fabio Menicacci, sindaco del comune di Soriano nel Cimino, di alcuni consiglieri comunali, di rappresentanti dell'Arpa Lazio e della ASL di Viterbo, nonché di numerosi cittadini appartenenti ad un comitato civico, della dirigente Mara Ciambella e dei tecnici del settore ambiente, – prosegue Mazzola – si è ripercorso un iter lungo e articolato".

Il consigliere regionale Panunzi, dopo essersi recato a Soriano nel Cimino presso l'area della cava, ha potuto constatare il grave stato in cui versa ormai il sito, dove a causa del forte odore di zolfo non è possibile sostare oltre qualche minuto.
Panunzi è quindi intervenuto asserendo che "gli abitanti che vivono in quei luoghi non sono figli di un dio minore e che, al di là degli aspetti tecnici e scientifici, i cittadini non possono subire una situazione del genere". Il consigliere regionale ha quindi assicurato che il problema sarà eliminato e che farà qualsiasi cosa in suo potere affinché la questione venga risolta.

La stessa società incaricata del recupero ambientale della cava ha constatato lo sprigionamento di zolfo.
Il cattivo odore di acido solfidrico è certo e la stessa ditta ne ha convenuto, dichiarandosi disponibile ad individuare soluzioni volte a contenere l'impatto della fuoriuscita di tali sostanze. Si tratterebbe di utilizzare elementi con un ph mirato a neutralizzare i cattivi odori derivanti da sostanze solfidriche o composti dello zolfo.

Dalla riunione è emersa quindi la necessità che la società fornisca quanto prima un progetto,
corredato dalla necessaria documentazione, che possa essere portato all'esame dell'Arpa, per le verifiche necessarie.

L'Arpa si è attivata con mezzi mobili per poter monitorare il fenomeno, attraverso postazioni individuate sulla base dell'evidenza olfattiva. "L'agenzia ha bisogno di corrente elettrica e per questo la provincia ha messo a disposizione i gruppi elettrogeni necessari, se dovesse servire". Ha dichiarato ancora il presidente Mazzola.

Al termine dell'incontro  si è convenuto che il sindaco di Soriano, non appena in possesso di tutta la documentazione utile, convocherà una conferenza di servizi,
presso la sala della provincia di Viterbo. "Nella mia sede istituzionale esigo modi e tempi certi sulle fasi successive". Ha poi sottolineato il presidente della Provincia di Viterbo Mauro Mazzola che ha invitato tutti i diretti interessati a lavorare giorno e notte per ottenere risultati concreti, assicurando massima disponibilità e collaborazione, senza possibilità di ulteriori proroghe ."La giustizia è lenta ma inesorabile. Io non mi fermo!" Ha concluso Mauro Mazzola.

 




VITERBO: E' BOOM DI DENUNCE NEL TERRITORIO PROVINCIALE

Redazione
Viterbo
– Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale di Viterbo, in tutto il territorio della provincia sono stati intensificati i servizi e i risultati non sono tardati ad arrivare.
–    a Grotte di Castro è stato denunciato un 61nne di Bolsena che dopo aver urtato una vettura in sosta per evitare di risarcirne il danno si allontanava precipitosamente tentando di far perdere le proprie tracce. L’intervento di una pattuglia ha permesso di identificarlo e rintracciarlo con la macchina che portava ancora i segni dell’incidente;
–    a Montefiascone  i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile  hanno denunciato:
    .    un 34nne romano perché sorpreso durante un controllo della circolazione stradale mentre guidava sprovvisto della patente di guida poiché revocata;
    .    un cittadino romeno 28nne residente a Viterbo su cui gravava un divieto di reingresso nello stato italiano a seguito di un allontanamento per motivi di ordine e sicurezza pubblica  emesso dal Prefetto di Viterbo nel settembre 2012. L’uomo è stato accompagnato alla frontiera a Fiumicino e imbarcato per un volo diretto in Romania;
–    a Nepi i Carabinieri della Stazione hanno denunciato un uomo 41nne poiché durante un controllo alla circolazione stradale veniva trovato in possesso di due coltelli del genere proibito occultati nell’auto;
–    a Civita Castellana i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno denunciato una cittadina ucraina 46nne per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità;
–    a Vignanello i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Civita Castellana e della Stazione di Corchiano, a seguito di una rissa avvenuta in Centigliano hanno identificato e denunciato due italiani ed un romeno rispettivamente di 46, 28 e 21 anni. Gli stessi medicati presso il pronto soccorso di Civita Castellana riportavano ferite guaribili in circa 10 giorni;
–    a Viterbo  i Militari della Stazione hanno denunciato un 44nne perché colto alla guida in evidente stato di ebbrezza alcolica poi accertato con etilometro;
–    a Vetralla i Carabinieri hanno denunciato per detenzione al fine di spaccio di stupefacenti una donna 38nne trovata in possesso di 3 grammi di haschish un bilancino di precisione e vario materiale per il taglio ed il confezionamento delle dosi;
–    a Canino  i Carabinieri hanno denunciato un cittadino eritreo 18nne che si era recato presso il Centro di accoglienza di Tessennano per incontrare un minore li ospitato. Il giovane essendo privo di permesso di soggiorno e documenti è stato accompagnato in caserma per le procedure di foto-segnalamento e identificazione, ma ha opposto resistenza agli operanti che lo hanno quindi deferito all’Autorità Giudiziaria;
–    a Viterbo è stato denunciato un cittadino romeno 32nne per aver effettuato la ricarica di una propria carta prepagata con una carta postamat denunciata rubata lo scorso 5 settembre;
Inoltre, sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo ben 12 persone perché trovate in possesso di sostanza stupefacente per uso personale. In particolare sono stati sequestrati 10 grammi di haschish, 10 grammi di marijuana e 3 grammi di eroina.

Infine sono stati controllati 350 veicoli, identificate più di 500 persone, elevate 15 contravvenzioni al codice della strada, sottratti 100 punti dalle patenti di guida, sono stati rilevati 20 incidenti stradali. Presso le Centrali Operative del territorio della Provincia sono state ricevute 80 chiamate con richiesta di interventi tutti prontamente eseguiti
 




VITERBO, RIDUZIONE COSTI GESTIONALI: LA PROVINCIA DELIBERA L'UTILIZZO DEL SOFTWARE LIBERO

Redazione

Viterbo – La Giunta provinciale ha deliberato l’utilizzo del software libero su tutte le nuove postazioni Pc dell’ente e su quelle le cui licenze andranno in scadenza.
Lo ha annunciato l’assessore all’Innovazione, reti e sistemi tecnologici Giuseppe Talucci Peruzzi.

“La Provincia ha deciso di implementare l’utilizzo del software libero su tutti gli applicativi – spiega l’assessore Talucci Peruzzi – con l’obiettivo da un lato di modernizzare e rendere più efficiente la rete tecnologica interna, dall’altro favorire una consistente riduzione dei costi a carico della pubblica amministrazione, non rinnovando le licenze di software proprietario attualmente in vigore e prossime alla scadenza. Si tratta di un progetto altamente innovativo, al passo con i tempi e soprattutto pienamente in linea con le esigenze di abbattimento dei costi, contenimento della spesa e reinvestimento dei risparmi conseguiti, indice di buona amministrazione”.

L’utilizzo del software libero comporterà la sostituzione di tutti gli applicativi attualmente in uso introducendo nuovi sistemi di produttività a livello di testi, di immagini e di posta. Scompariranno dunque i sistemi Office di Microsoft (Word, Excel, Power point) sostituiti con Libre Office, Photoshop sarà sostituito da Gimp (editor di immagini bitmap), Thunderbird sarà il nuovo client di posta e Mozilla Firefox il nuovo Browser.

“I nostri tecnici – aggiunge l’assessore – hanno naturalmente studiato tutte le implicazioni che il software libero comporterà sull’attività dell’ente, premurandosi di verificare la perfetta compatibilità delle nuove applicazioni con i vari e molteplici servizi offerti dalla Provincia attraverso l’utilizzo dei propri sistemi informatici. Oltre al già citato vantaggio di natura economica, l’introduzione del software libero consentirà altresì una maggiore libertà nella gestione e nella modifica dei programmi, superando i vincoli e le restrizioni imposte dal software proprietario, pur nel pieno rispetto di regole e limitazioni comunque in vigore”.
 




VITERBO, SCUOLA APERTA: L’ISTITUTO ALBERGHIERO DELLA PROVINCIA APRE LE PORTE AI FUTURI STUDENTI

Redazione

Viterbo – Porte aperte alla scuola Alberghiera di Viterbo. Nel prossimo fine settimana l’istituto alberghiero della Provincia di Viterbo apre le porte agli studenti e genitori che vorranno visitare la struttura con la possibilità di iscriversi dal prossimo anno scolastico. Due i corsi offerti dalla struttura ospitata nell’edificio di via Alessandro Volta: Commis di sala e bar e Commis di cucina. La frequenza del percorso formativo, della durata di tre anni, è valido ai fini del
l’assolvimento dell’obbligo scolastico. “L’iniziativa Scuola aperta – dicono da palazzo Gentili – nasce proprio con l’intento di permettere ai ragazzi che hanno l’intenzione di iscriversi all’istituto alberghiero di toccare con mano le reali opportunità offerta dalla struttura della Provincia. Un istituto che rappresenta un fiore all’occhiello dell’offerta formativa provinciale e dà tutti gli strumenti giusti a quei ragazzi che hanno il desiderio di cercare occupazione nel settore turistico alberghiero. Un settore che, in un periodo di grande crisi dell’economia del Paese di scarsa offerta lavorativa, riesce a tenere molto alti i propri standard di occupazione, dando la possibilità ai giovani di entrare nel mondo lavora tivo molto presto”. L’iniziativa Scuola aperta si terrà sabato 8 febbraio dalle 15 alle 18 e verrà replicata nella giornata di domenica 9 febbraio dalle 10 alle 18.
 




BASSANO ROMANO: LA PROVINCIA DI VITERBO DIFFIDA IL SINDACO SULL'EX DISCARICA PRATO CECCO

di Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – La Provincia di Viterbo con ordinanza n. 44/2013, riguardante una Ex Discarica in loc. Prato Cecco a Bassano Romano in provincia di Viterbo, situata su terreni della locale Università Agraria e dunque gravati da Usi Civici, diffida la Sig.ra Angela Bettucci – Sindaco pro-tempore del Comune di Bassano Romano in qualità di responsabile della contaminazione: di provvedere, ai sensi di Legge ad adottare i necessari interventi di messa in sicurezza, di bonifica e ripristino ambientale della ex discarica comunale sita in loc. Prato Cecco nel Comune di Bassano Romano; di redigere e presentare alle Autorità competenti, entro trenta giorni dalla notifica della diffida, il piano di caratterizzazione dei terreni in questione, dove si possono vedere greggi di pecore al pascolo, che passano con potenziale grave pericolo di vita e di salute, sotto la centralina elettrica che alimenta un impianto fotovoltaico e sopra il terreno che copre i rifiuti della ex discarica di 7000 mq, oggettnm di un sopralluogo dell'ARPA Viterbo il 21.11.2013.

Suddetti interventi dovranno essere svolti secondo le specifiche riportate nella D.G.R. 451 del 01.07.08.

La cosa che più colpisce di questa ordinanza è la premessa in cui si evidenzia che il Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione di Oriolo Romano con nota acquisita al prot. 47880 del 29.06.09, ha comunicato alla Provincia di Viterbo che su una superficie di circa 7000 metri quadrati (fg.10 part.lla 141) loc. Prato Cecco nel Comune di Bassano Romano erano riaffiorati in superficie rifiuti di vario genere, ipotizzando quindi una ex discarica comunale mai bonificata.

"Premesso che la Provincia di Viterbo con nota prot. 52312 del 21.07.09 ha chiesto al Sindaco del Comune di Bassano Romano di avere notizie in merito ai sensi dell’art. 244 del D.Lgs.152/06 con ss.mm.ii. Premesso che il Comune di Bassano Romano non ha, alla data odierna dato riscontro alla suddetta nota."

Partecipando agli ultimi consigli comunali abbiamo assistito a rimpalli di responsabilità su chi dovesse bonificare a proprie spese la ex discarica che era gestita dal Comune su terre dell'Università Agraria di Bassano Romano.

L'Osservatore d'Italia è disponibile a ricevere, studiare e pubblicare, le memorie difensive che perverranno dal Comune di Bassano Romano.

 

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VITERBO: IL VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA CONTRO L’ATTO AZIENDALE ASL: “LA SANITA’ VITERBESE MAI COSÌ UMILIATA”.

Redazione

Viterbo – “Apprezzo e sostengo l’iniziativa dei capigruppo in Consiglio provinciale e la richiesta di un consiglio straordinario per discutere dell’Atto aziendale dell’Asl presentato dal commissario Luigi Macchitella all’assemblea dei sindaci. Anche se la Provincia non ha competenze dirette in materia sanitaria, questo Ente resta la sede naturale in cui discutere di questioni destinate a produrre impatti significativi sul territorio e sulla vita dei cittadini”.

Il vicepresidente della Provincia di Viterbo Paolo Equitani interviene in merito al nuovo Atto aziendale illustrato dal commissario straordinario Macchitella che, di fatto, viene a ridisegnare la mappa della sanità nella Provincia di Viterbo. “E’ fondamentale discutere sulla genuinità di un documento che penalizza fortemente il nostro territorio – aggiunge Equitani – lasciando intere zone della Tuscia completamente prive della minima assistenza. A nord di Viterbo, praticamente, non esistono più ospedali nonostante si tratti di un’area molto ampia, con distanze dal Capoluogo di oltre cinquanta chilometri. Ancora una volta la nostra provincia viene umiliata nella sua dignità, privata di strutture e servizi che andrebbero potenziati come strategici per la posizione che occupano.

La sospensione dell’Atto aziendale disposta dal presidente Zingaretti ci offre la possibilità di una discussione più approfondita e in questo senso va salutata positivamente la richiesta di un Consiglio provinciale straordinario richiesto dai gruppi di Palazzo Gentili. Una battaglia – prosegue Equitani – che dovrebbe essere combattuta unitariamente da tutti gli attori istituzionali che rappresentano il territorio e che invece, fino ad oggi, è stata condotta in un’ottica esclusivamente politica e di parte. Inaccettabile il comportamento di qualche sindaco che, pur ritrovandosi il proprio Comune svuotato di servizi e strutture essenziali, ha preferito appiattirsi sulle posizioni del commissario. Il compito dei sindaci, così come quello di tutte le istituzioni locali elette dai cittadini, dovrebbe essere quello di difendere i diritti del territorio contro una visione esclusivamente numerica e ragionieristica della sanità, ad opera dell’ennesimo “burocrate” inviato nella nostra provincia armato di scure, con l’incarico di far quadrare i conti sulla pelle dei cittadini.

Dividersi politicamente come è avvenuto nel corso dell’ultima assemblea dei sindaci è sbagliato e controproducente. Il problema – continua il vicepresidente della Provincia – è che si continua a cercare in ogni vicenda la facile strumentalizzazione. Se il centro sinistra continua a scaricare le responsabilità sulla giunta Polverini, tanto varrebbe ricordare che gli ultimi tre direttori generali dell’Asl viterbese li ha nominati il Pd. Allora di che stiamo parlando? Mi auguro – conclude Equitani – che dall’iniziativa dei capigruppo possa scaturire un ampio e costruttivo dibattito e che, accantonati gli interessi politici di parte, si possa tutti remare nella stessa direzione; cioè nella richiesta unanime di una rivisitazione completa dell’Atto aziendale, in favore di una equa e razionale distribuzione dei servizi sul territorio”.




VITERBO, VERTENZA AZIENDA CATALANO: PRESIDENTE PROVINCIA OTTIENE TAVOLO DI CONCERTAZIONE IN PREFETTURA

Viterbo – Il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi ha incontrato i lavoratori ed i titolari dell’azienda ceramica Catalano ottenendo la convocazione di un tavolo di concertazione in Prefettura. “Invito gli operai a sospendere le azioni di protesta, ricerchiamo insieme soluzioni condivise”.

Il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, si è recato nel primo pomeriggio presso gli stabilimenti dell’azienda ceramica Catalano di Fabrica di Roma, una delle più importanti del distretto industriale di Civita Castellana, dove è in corso la mobilitazione permanente degli operai per protestare contro gli annunciati licenziamenti. Ad accompagnarlo c’erano i consiglieri provinciali Francesco Urbanetti ed Alberto Cataldi.

Meroi si è intrattenuto per diversi minuti fuori ai cancelli della fabbrica ascoltando le ragioni dei lavoratori che gli hanno illustrato il loro punto di vista circa lo stato di salute dell’azienda. I manifestanti hanno ribadito le proposte avanzate alla proprietà tramite le rispettive organizzazioni sindacali, proposte che, essendo state rigettate, hanno portato gli operai ad attivare il presidio permanente ed i picchetti all’ingresso.

Il presidente si è poi recato all’interno della fabbrica ed ha avuto un lungo colloquio con il proprietario il quale, coadiuvato dai propri collaboratori, dopo aver illustrato la situazione e l’impossibilità di soddisfare le richieste avanzate, ha offerto la massima disponibilità a ricercare soluzioni condivise.

Meroi ha quindi sondato la disponibilità delle parti a sedersi intorno ad un tavolo istituzionale convocato dal Prefetto di Viterbo, come richiesto dagli stessi lavoratori, e composto dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Viterbo, dai sindaci di Civita Castellana e Fabbrica di Roma, dai rappresentanti dell’azienda e dai sindacati, per poter ricercare soluzioni migliorative rispetto all’attuale stato di cose. Sempre il presidente ha contattato il Prefetto Scolamiero, la quale ha assicurato che, nel giro di qualche giorno, provvederà a convocare in Prefettura il tavolo di concertazione. Meroi è poi riuscito a far incontrare le parti già nel pomeriggio di oggi per un primo confronto, invitando nel contempo i lavoratori a sospendere le azioni di protesta ed il blocco dei camion all’ingresso degli stabilimenti in attesa di avviare l’apposito tavolo.

“Purtroppo anche questa vertenza, come le altre che hanno riguardato i destini occupazionali del territorio si presenta complessa – ha commentato Meroi al termine degli incontri – è necessario non esasperare gli animi, superando la logica del muro contro muro. Comprendo perfettamente le ragioni dei lavoratori che stanno manifestando per difendere il proprio posto di lavoro, ma devo altresì registrare da parte del titolare dell’impresa la massima disponibilità a collaborare con le istituzioni ed i sindacati per trovare uno sbocco, il più possibile positivo, ad una vicenda dolorosa per tutti. La Catalano è infatti fra le più prestigiose aziende del distretto civitonico, soprattutto perché nel corso degli anni ha saputo fare ottimi investimenti nel campo dell’innovazione e nel rilancio della produzione. Si tratta quindi di un patrimonio da difendere e valorizzare e questo può, e deve avvenire, con il contributo di tutti gli operai che in questi anni hanno favorito con la loro produttività lo sviluppo del marchio in Italia e all’estero. Sono convinto che, come avvenuto per altre difficili vertenze, prima fra tutti quella che ha riguardato la Unopiù, si possano trovare, con un positivo confronto, le strade migliori per scongiurare soluzioni drastiche. Ringrazio sin da ora il Prefetto Scolamiero che, essendosi resa immediatamente disponibile alla convocazione del tavolo di concertazione, ha permesso di rasserenare gli animi. Invito gli operai a sospendere le azioni di protesta – ha concluso Meroi – con la garanzia che, da parte della Provincia, ci sarà il massimo impegno nel ricercare e favorire soluzioni condivise”
 




VITERBO: LA NUOVA STAGIONE CALCISTICA GRIFFATA AFIACA

Redazione

Viterbo – Nella mattina di oggi a palazzo Gentili si è svolta  la presentazione della nuova stagione calcistica targata Afiaca. L’associazione federazione italiana arbitri calcio amatori, organizza per il secondo anno consecutivo il campionato amatoriale di calcio. Quattoridici le squadre che hanno detto presente e che saranno al via del torneo 2013-14; a partire dai campioni in carica del Piansano e dei detentori della Coppa Italia del Pescia Romana. Insieme a loro saranno al via le rappresentative di Blera, Etrusca Capodimonte, Real Tarquinia, Valentano, Montefiascone, Aurora Viterbo, Pianeta Giustizia, Atletico Sevas, Stella Azzurra, Nuova S. Faustino, Sipicciano e Vallerano

Dopo aver tenuto a battesimo la manifestazione, la Provincia prosegue nel sostenere l’attività dell’Afiaca: “Lo scorso anno tenemmo a battesimo questa nuova realtà – ricorda l’assessore provinciale allo sport, Franco Vita – e i risultati ottenuti, ma soprattutto i numeri fatti registrare, dimostrano che la nostra amministrazione ci ha visto giusto, ma soprattutto che gli organizzatori di Afiaca, con a capo il presidente Frabrizio Bellucci, hanno svolto un lavoro di grandissima qualità. Due sono le cose che mi hanno particolarmente colpito: per prima cosa l’idea di calcio pulito promossa da Afiaca – ha aggiunto l’assessore – infatti, in un mondo in cui il calcio è solo business, vedere associazioni che sostengono uno degli sport più conosciuti al mondo, ma dal lato della promozione sociale è qualcosa di veramente importante; poi ho apprezzato molto l’attenzione che l’associazione dà alla solidarietà, organizzando eventi a tema”. 

Soddisfatto anche il presidente Bellucci: “Il raggiungimento di questa quota di partecipanti – ha affermato – ci conferma che siamo sulla strada giusta, soprattutto in ordine all’idea di calcio che noi abbiamo. Noi siamo amatori del calcio e questo sport lo amiamo in quella bellezza che lo rappresenta e lo rendo unico all’immaginario collettivo di tutti noi”.

Tra le novità anche la realizzazione di un video di promozione della stagione che avrà come protagonisti i calciatori iscritti al campionato e la modella Sabrina De Simoni.
 




VITERBO, RIFIUTI INGOMBRANTI: UN MALE INCURABILE

Redazione

Viterbo – Sembra un male incurabile il degrado dei vari paesi della provincia di Viterbo, la tortuosa, bellissima strada Filante incrocio strada Fagianello, che si snoda nell’omonima Villa Buon Respiro.

Viene utilizzata come discarica abusiva di rifiuti ingombranti che si accumulano fuori dai secchioni. La segnalazione parte dall’Amministratore del Gruppo di facebook Striscia la Tuscia Gennaro Giardino che, con documentazione fotografica ci mostra lo stato di inciviltà di alcuni cittadini.
 




VITERBO, CURA DEL FERRO: LA PROVINCIA INCONTRA COMITATI, SINDACI E PENDOLARI

Luca Pagni

Viterbo – Si è tenuto l’atteso incontro alla Provincia di Viterbo, tra l’Assessore ai trasporti Roberto Staccini, il Sindaco di Bassano Romano Angela Bettucci, il presidente vicario dell'osservatorio regionale trasporti O.R.T. Gabriele Bariletti, il Comitato per la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte con Raimondo Chiricozzi, il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano con Luca Pagni e Carlo Leoni imprenditore agricolo di Bassano Romano (Viterbo).

L’Assessore provinciale di Viterbo Roberto Staccini ha aperto la seduta dando a tutti un cordiale benvenuto e rappresentando fin da subito che “Questa riunione sarà importante se cercheremo di creare una sinergia. L'obiettivo e la finalità delle nostre azioni, sia dei comitati di pendolari che dell'O.R.T. e di tutti i presenti, è comune ed unitaria.” Augurandosi di “riuscire a concretizzare un'azione condivisa anche con l'amministrazione di Bassano Romano che a quanto ne so viaggia nella stessa direzione ed è d'accordo su questo punto”.

L’Ing. Alberto Pecorelli, Dirigente provinciale del IX settore Viabilità ha illustrato brevemente la situazione e quello che potrà fare la Provincia di Viterbo per risolvere i problemi di sua competenza, circa il trasporto su rotaia, gestito da figure diverse come Regione Lazio, ATAC, Trenitalia, RFI etc.
Questo a fronte di altri incontri mirati ad un'azione comune per ottenere qualcosa di concreto per tutti, a partire dai cittadini del Comune e della Provincia di Viterbo.

Luca Pagni del “Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano” ha sondato il terreno per valutare la reale disponibilità ad un confronto serrato e risolutivo tra le parti, proponendo una problematica piccola e più che altro logistica presente a poca distanza dalle sedi di Comune e Provincia a Viterbo.

“Pare che ai lavoratori FS venga pagato il Taxi per andare da P.ta Romana a P.ta Fiorentina, che sono unite da binari ferroviari ma su cui transitano pochi treni, forse, perché ai viterbesi non  piace l’attesa di pochi minuti al passaggio a livello… Non si può continuare ad attestare la maggior parte dei treni a P.ta Romana, quando la stazione P.ta Fiorentina è molto più funzionale, avendo biglietteria, capostazione, polfer, dopolavoro e mensa dei dipendenti FS. Questo senza contare la vicinanza con i capolinea di COTRAL e ROMA NORD che collega Viterbo a Piazza del Popolo,assumendo una rilevanza strategica dal punto di vista turistico, anche per chi viene da ORTE.

Quale valenza raggiungerebbe Viterbo e la TUSCIA se si potessero congiungere a P.ta Fiorentina le diverse linee ferroviarie, unendo di fatto il mar Adriatico al mar Tirreno? Con la riapertura della Civitavecchia-Capranica-Orte, linea dismessa da molti anni, il sogno di unire i due mari con una linea FS diretta, Civitavecchia – Capranica – Orte – Terni – Ancona potrebbe diventare realtà.

Il progetto darebbe beneficio alle linee FL3 e Roma-Civitacastellana-Viterbo per raggiungere, in breve tempo, il Nord Italia (da Orte per Firenze, Bologna, Milano, Venezia e da Civitavecchia per Livorno, Pisa, Genova e Torino) baipassando l'affollatissima Stazione Termini di Roma.

La Provincia di Viterbo dovrebbe farsi carico di sensibilizzare su questo progetto la Regione Lazio, il cui Governatore Nicola Zingaretti, ha auspicato in campagna elettorale un incremento della cura del ferro ed una conseguente forte riduzione del traffico su gomma del trasporto merci, sempre che non vi siano associazioni malavitose interessati a questo traffico. L’Ing. Alberto Pecorelli ha accolto favorevolmente la proposta di riaprire totalmente la stazione di P.ta Fiorentina ed il progetto conseguente.

" Questa è già una proposta. Poco fa mi ha chiamato il prof.  Antonio Musso del D.I.C.E.A. presso l’Università La Sapienza,  incaricato dalla Provincia di Viterbo. Il Piano dei bacini del trasporto è stato già approvato all'unanimità con forte sensibilità da parte delle amministrazioni. – riferisce Pagni – Il Piano approvato, – prosegue – è andato alla Regione. Purtroppo non è un piano sul quale ci siano al momento dei finanziamenti. E' un piano consultivo, finanziato dalla Regione per dare seguito al Piano della Mobilità Regionale sulla base del quale la Regione fa i contratti con Cotral, Atac, aziende di trasporto in genere. Siamo stati a riunione con l'ass Civita. Viterbo è provincia pilota, primi a dare linee di indirizzo anche a Latina, Frosinone e Rieti (in via ufficiosa)."

L'ass Civita ci ha comunicato ufficiosamente che appena dava un'organizzazione a tutto il settore Trasporti ci saremmo rivisti perché avrebbe voluto ricominciare da capo… A noi però, eccetto qualche istanza specifica, andava bene. Alla luce di quello, è venuta fuori questa carenza di collegamenti delle strutture ferroviarie. Non sarà il caso di copiare dall'Urbanistica dove c'è un Piano Generale del Comune, poi ci sono i Piani Attuativi. Perché non scendiamo nel particolare riguardo alle Ferrovie? C'erano dei soldi disponibili, la Regione pure sta cercando di metterci le mani… Con Civita siamo rimasti d'accordo che il piano sarebbe stato valutato e fatto regolamento regionale, piano pilota insomma. Questo piano è stata incaricata dall'Università. Musso chiedeva una collaborazione da parte dei sindacati, CGIL, Cisl e Uil, poi nel momento di riempimento di alcune schede questionari non si sono fatti vivi, però grazie all'ingegno dell'Università il prof Musso è riuscito ad ottenere dei dati su 'dove va', 'a che ora', ecc.. Il Piano, nelle sue linee generali, è chiuso. Si tratta di aspettare 15 giorni per avviare una serie di colloqui in recepimento di eventuali istanze. Tutte le istanze le ho inoltrate al professor Musso perché le esaminasse con il suo gruppo di lavoro. La parte più “ludica” è quella progettuale. In fin dei conti i progetti sono sempre gli stessi.

La priorità è la necessità assoluta di mantenere tutte le ferrovie esistenti.

In merito alla FL3 Roma Cesano Viterbo, non è il caso di aprire una discussione sul problema del raddoppio che sarebbe stato fattibile in occasione del Giubileo del 2000, se qualche Sindaco non avesse temuto di diventare il dormitorio di Roma. E' un problema da sogno che potremmo ripensare tra 20 anni quando l'economia si sarà ripresa.

Il significato del piano delle FS: dare uno strumento in mano agli amministratori che, fin quando l'arbitro non fischierà la fine, farà il suo lavoro. I tecnici in questo senso dovranno portare piani a breve termine, medio e lungo, a basso costo. A breve discutiamo di orari e la possibilità di aprire un dibattito su metropolitana leggera o collegamento veloce. Sulla Orte-capranica-Civitavecchia: noi non molliamo sulla validità di questo 'sogno'.

Tornando al discorso Orte-Viterbo che io una volta ho fatto coi pendolari, chiaramente anche lì c'è un problema di stazioni… però è molto interessante. Se opportunamente organizzato c'è l'attestazione a Viterbo, località Poggino, con una stazione e parcheggi e necessita chiaramente di un'azione incisiva da parte del Comune di Viterbo.

Della linea Roma Nord che unisce Viterbo a Piazza del Popolo a Roma, pare inutile parlarne, visto che l'Atac finanzierà solo le migliorie fino a Civita Castellana.

Rispetto alla Circumcimina, il prof Musso ha detto che è molto interessante. A me piacerebbe farvi vedere le carte. L'amministrazione provinciale prima dell'approvazione del piano sarà chiaramente sottoposto a valutazione comune con i comitati… Per ora c'è solo una bozza. >>

Luca Pagni del Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano propone questo ragionamento:

“Se i viterbesi attraverso il M.O.S.P. chiedono di avere treni che arrivino a Roma in un tempo massimo di  un'ora e un quarto (tempi da alta velocità) ci si dovrebbe porre il problema di far circolare i treni veloci senza che restino dietro ai treni cadenzati ogni 15 minuti in area metropolitana da Cesano a Roma Ostiense. E’ utopistico pensare ad una linea ferroviaria leggera, perché dovrebbe viaggiare parallela rispetto a quella esistente, ed allora tanto varrebbe raddoppiare i binari fino a Bracciano visto che gli espropri sono stati fatti da tempo e ci sarebbero gli spazi tecnici necessari a realizzare un’opera che nel settembre 2010 prevedeva una spesa di 66.438.299 Euro a cui aggiungere “le somme a disposizione delle amministrazioni comunali per espropri, spese tecniche, imprevisti, iva, etc. etc. che in prima battuta possono essere stimate in ragione del 40 % dell’importo dei lavori”. Cito dati progettuali che potrei fornirVi per gli opportuni approfondimenti.

Si è dunque discusso delle bozze di PIR con cui RFI e Trenitalia prevedono di cancellare i binari di scambio per ottimizzare i costi di gestione e manutenzione della rete ferroviaria, senza tenere in alcun modo conto delle volontà espresse dai singoli Comuni coinvolti.

Era presente alla riunione il Sindaco del Comune di Bassano Romano (VT) Angela Bettucci, che con la Delibera n. 8 del 30/05/2013 ha richiesto con voto unanime (erano assenti Carones e De Luca candidati a Sindaco nel 2011) la riapertura delle fermate commerciali per tutelare i diritti alla salute ed alla mobilità dei propri concittadini e per valorizzare il proprio territorio e la propria economia. Il 01 agosto 2013 ha scritto a Regione Lazio e Trenitalia per chiedere chiarimenti sulla bozza di PIR che prevede una prossima cancellazione del binario di scambio, indispensabile in casi di maltempo  o di mal funzionamento dei treni quale spazio di manovra per evitare di bloccare il traffico sull’intera linea.

L’imprenditore agricolo bassanese Carlo Leoni ha chiesto se fosse vero il proprio dubbio che gli amministratori comunali non abbiano voluto approfittare dei finanziamenti pubblici disponibili nel 2004, nel 2010 e nel 2012 nell’ambito di un “Programma di  interventi straordinari in materia di pendolarismo e mobilità integrata e sostenibile”, utili anche per avere pensiline bus e corriere per portare i bassanesi alla propria stazione o a quella di Sutri, come pubblicato su diversi bollettini della Regione Lazio “BURL”, che hanno previsto anche delle proroghe dei tempi di presentazione delle istanze di finanziamento, in occasione delle elezioni del maggio 2011, quando i candidati a Sindaco erano 4, ovvero De Luca, Carones, Pellegrini e Bettucci, “nessuno dei quale pare abbia mai comunicato alla cittadinanza la possibilità di usufruire di tali finanziamenti pubblici, forse in violazione di quanto sancito dall’Art. 1 comma 1 ed art. 30 " dello Statuto comunale.

L’Ing. Gabriele Bariletti dell’O.R.T. ha evidenziato che il PIR è una cosa che RFI condivide con le amministrazioni solo per 15 giorni, ed ha evidenziato alcune criticità da affrontare celermente:
salvare i punti di incrocio attuali sulla FR3. Implementare gli incroci, in alternativa ad un improponibile raddoppio con la predisposizione dei deviatoi percorribili a 60 km/h in luogo dei 30 km/h attuali, con possibilità di ingresso contemporaneo dei treni incrocianti in stazione – questo sui punti di incrocio attualmente posti negli orari cadenzati -. Questo provvedimento consente il recupero, sulla tratta Cesano – Viterbo di almeno 7 -8 minuti per ogni punto di incrocio; riportare tutti i treni da Roma a Porta fiorentina in coincidenza con i collegamenti ferroviari da e per Orte;  nelle ore di punta eliminare sulla tratta urbana i cadenzati che oggi condizionano la marcia dei treni da o per Viterbo; concentrare, mediante l'adduzione e l'abduzione con navette su gomma, le fermate sulla Viterbo Cesano in alcune stazioni puntuali. A tal proposito, tutta l'area insistente in un raggio di 10 km dalla stazione di Capranica – Sutri deve essere concentrata su questo impianto, anche in vista del circuito "Circuncimina" previsto dal Piano di Bacino della Provincia di Viterbo. Di concerto con il comune di Viterbo individuare una fermata lungo la linea per Orte a ridosso della superstrada in modo da reperire qui le apie aree di parcheggio utili al collegamento diretto veloce con Roma via Orte, da operarsi anche mediante l'implementazione dell'attuale parco rotabili come materiale veloce atto a viaggiare in Direttissima; in vista del ripristino della Civitavecchia – Capranica – Orte, di cui al recente progetto della Regione Lazio-Italferr, riaprire al traffico la tratta Capranica – Orte con il necessario lavoro di manutenzione teso al ripristino della completa agibilità della tratta ai treni con peso assiale almeno di 18 tonnellate.

Considerazioni sul Contratto a catalogo Regione-TI: considerato che oggi la Regione paga per ogni TAF una cifra di 578 €/h a TI per la produzione treni (in parte versata con contributi all'esercizio e in parte con le tariffe), il che significa che se per percorrere i 90 km della Roma-Viterbo occorrono 90' il costo sarà di 867 € (con costo al km di 9,63 €)…. se la percorrenza passasse a 2 ore, con la riduzione dei punti di incrocio e l'introduzione delle sezioni corte sulla tratta romana, il costo passerebbe a 1.156 € (con costo al km di 12,84 €); corrispondentemente, con i provvedimenti proposti la percorrenza potrebbe attestarsi in 1 ora e 10', con costo di 674 € (e un costo al km di 7,50 €). Questo per dire che, in un momento nel quale vengono praticati pesanti tagli ai contributi regionali all'esercizio, piuttosto che un incremento del costo al km dei treni pari finanche al +33%, se attuati i progetti di RFI e del Comune di Roma, incremento di costo che su base annuale corrisponderebbe a circa 2 milioni di € di contribuzione in più, a fronte di una riduzione, secondo la nostra proposta di  circa 1,9 milioni di €. Il che corrisponde ad una differenza di quasi 4 milioni €/anno di esborsi in contributi all’esercizio (900 mila km/anno contribuiti) per la regione Lazio.

 




VITERBO, DANNI ALLUVIONE: “NIENTE FONDI DALLA REGIONE LAZIO.

Redazione

Viterbo – “D’ora in avanti gireremo ogni legittima lamentela dei cittadini viterbesi al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e all’assessore regionale ai Lavori pubblici, Fabio Refrigeri, perché la Provincia non ha alcuna responsabilità per ciò che riguarda i mancati interventi di messa in sicurezza sulle strade della Tuscia”. Così il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, interviene dopo la lettera inviata dai cittadini di Tarquinia per segnalare la precaria condizione della SP Valle del Mignone, una delle arterie provinciali colpita maggiormente dall’alluvione di un anno fa.
“Sono mesi che questo Ente non riceve più trasferimenti – continua -, siamo impossibilitati persino ad occuparci di benché minimi lavori di asfaltatura a freddo.

Nel caso specifico della valle del Mignone, poi, le criticità sono esclusiva responsabilità della Regione, che non ha provveduto a girarci non solo i 10 milioni di euro stanziati dal Governo centrale per le aree colpite da calamità naturale, ma neanche la prima tranche di 2 milioni e 600 mila euro che servirebbe per far fronte all’emergenza”. Eppure l’Esecutivo Monti ha firmato il decreto lo scorso marzo, trasferendo subito dopo i primi finanziamenti per la Tuscia alla Regione. “Questi soldi però qui non sono arrivati – aggiunge Meroi -. Nonostante i ripetuti solleciti da parte della Provincia, le promesse sono rimaste solo parole. La Regione Lazio non ha ancora neanche nominato il soggetto attuatore: in questa situazione è impossibile per la Provincia di Viterbo dare risposte alle sacrosante richieste dei cittadini, dato che l’auspicata soluzione del problema non dipende dalla nostra volontà”.

In realtà l’assessorato provinciale ai Lavori pubblici, sollecitato quotidianamente dal consigliere tarquiniese Alfio Meraviglia, si è già mosso per ciò che concerne la fase progettuale, individuando le possibili soluzioni diverse riunioni effettuate direttamente sul territorio con i vari soggetti interessati. “Gli uffici hanno già predisposto il progetto per l’intervento definitivo di soluzione della problematica – spiega Meraviglia – ma il blocco dei fondi ha fermato tutto. Proprio per questo, grazie all’interessamento dell’assessore Camilli e indipendentemente dall’arrivo dei finanziamenti per l’emergenza, abbiamo inserito nel piano dei Lavori pubblici, come priorità, la realizzazione del progetto che verrà finanziato compatibilmente con le risorse previste nel prossimo bilancio. Comprendiamo il disagio dei cittadini, ma la Provincia ha fatto e continuerà a fare il possibile per risolvere quanto prima questo grave problema”.
“L’estate è trascorsa senza che si sia potuto effettuare alcun lavoro di messa in sicurezza – conclude il presidente – e la brutta stagione è alle porte. Con le prime piogge certo la situazione generale non potrà peggiorare, soprattutto a causa del fango. E’ ora che questo territorio ottenga le risorse necessarie per la sistemazione delle arterie viarie”.