PROVE ORALI MATURITA': OCCHIO ALLO STRESS… POTREBBE FAR ABBASSARE IL VOTO

di Angelo Barraco

Antonello Venditti ha scritto un brano dedicato agli studenti e alla notte più importante per gli studenti, “Notte prima degli esami”,  brano che ormai è diventato un inno generazionale per molti studenti che si apprestato ad affrontare questo ultimo traguardo che li porterà a varcare definitivamente la soglia della maturità e ad affrontare il mondo adulto, l’università, il lavoro.

Sono circa 500mila gli studenti italiani che dovranno affrontare gli esami orali, dopo aver superato i vari step degli esami scritti e delle varie prove. L’esame è un impegno mentale perché comporta concentrazione ma è anche stress, ansia, nervosismo e per coloro che soffrono di rinite allergica o asma non è facile affrontare lo studio. Lo rivelano gli studi degli esperti della Società Italiana di Medicina Respiratoria (SIMER).

I dati effettuati dallo studio riportano che il 57% di ragazzi con rinite o asma potrà avere un voto di maturità più basso. Il naso che cola, il fiato corto e gli starnuti mettono a repentaglio la concentrazione necessaria per lo studio di questi ultimi giorni.  Carlo Mereu, Presidente SIMeR – Walter Canonica, Presidente Societa' Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) e Direttore della Clinica di Malattie dell'Apparato Respiratorio dell'Universita' di Genova dice che Lo stress ha un ruolo cruciale nel controllo dei sintomi respiratori di rinite e asma: quando si e' sotto pressione, in ansia o in preda a emozioni negative come nel periodo di preparazione degli esami, la probabilita' di crisi respiratorie aumenta aggiunge poi che Restare "senza fiato" compromette la qualita' di vita e, nel caso degli studenti impegnati a preparare gli orali della maturita', diminuisce la performance scolastica: oltre la meta' dei ragazzi soffre di un calo della concentrazione e attenzione che si ripercuote negativamente sull'apprendimento e di conseguenza anche sul rendimento scolastico. Il problema e' particolarmente evidente negli studenti con una forma moderata o severa di rinite o asma: in questi casi nei giorni in cui studiare diventa difficile i sintomi raddoppiano rispetto a chi soffre di forme lievi di queste patologie. La probabilita' di incontrare difficolta' nel ripasso e di un calo della performance triplica in questi ragazzi, affetti da forme piu' gravi di disturbi respiratori: una riduzione del rendimento scolastico superiore al 50% si verifica in circa il 12% dei maturandi con rinite o asma di grado leggero e nel 33% degli studenti con malattie di livello piu' severo. Walter Canonica, presidente Societa' Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) e Direttore della Clinica di Malattie dell'Apparato Respiratorio dell'Universita' di Genova commenta dicendo che I nuovi antistaminici, che non hanno alcuna azione sedativa, sono percio' un presidio fondamentale e una scelta doverosa nel trattamento di studenti con rinite o asma che stanno affrontando un momento cruciale del loro corso di studi, perche' stanno sostenendo gli esami di maturita' o perche' si stanno preparando per un esame universitario e aggiunge che questi farmaci vengono utilizzati anche dai piloti di aereo durante i voli, proprio perche' non hanno alcuna interferenza con le attivita' svolte: sono percio' ideali per tenere sotto controllo i sintomi senza compromettere la performance in alcun modo ma anzi migliorandola, proprio perche' si e' piu' "svegli" e reattivi. I ragazzi con rinite o asma impegnati nelle prove della maturita' devono essere trattati con le terapie giuste, in grado di migliorare il rendimento: non curarsi o farlo con farmaci che abbassano ulteriormente il livello di attenzione puo' compromettere le probabilita' di una buona riuscita e mettere a rischio il voto finale.