Taxi-Uber, Delrio: "Riforma seria senza cedere alla piazza"

 

"Una riforma seria, senza cedere alla piazza". Così il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha definito la soluzione raggiunta ieri tra governo e tassisti. Intervistato dal TG1, il ministro ha sottolineato che "abbiamo ripristinato la regolarità del servizio e contestualmente abbiamo preso l'impegno di una riforma seria che non si può fare con delle proroghe". Per Delrio, "uno stato serio dà diritti a tutti, a quelli che hanno investito il loro denaro e ai cittadini che devono potersi muovere liberamente" anche utilizzando le innovazioni più recenti.

Dopo giorni di protesta in tutta Italia e l'odierna manifestazione a Roma sfociata in momenti di tensione, tafferugli, a tratti vera e propria guerriglia urbana, i tassisti ritornano al lavoro. E' la decisione condivisa con il governo, in un incontro che si è tenuto al ministero dei trasporti, sottoscritta da tutte le 21 sigle della categoria, secondo quanto ha resto noto il viceministro Riccardo Nencini.

Le proteste dei tassisti non fermano la corsa del decreto milleproroghe che si avvia al voto di fiducia alla Camera oggi. Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, al termine di una lunga mediazione trova l'intesa proponendo due decreti, uno per il riordino del settore e l'altro per la lotta all'abusivismo. Una soluzione che superi quindi di fatto il contenuto dell'emendamento al Milleproproghe a firma di Linda Lanzillotta che ha scatenato la protesta. I decreti dovranno includere tutti i temi, già concordati con le categorie a suo tempo, tra cui miglioramento del sistema di programmazione e organizzazione su base territoriale, regolazione e salvaguardia del servizio pubblico, necessità di migliorare i servizi ai cittadini evoluzione tecnologica del settore, lotta all'abusivismo, migliore incontro tra domanda e offerta. "L'impegno è a iniziare i lavori domani e a concluderli per presentare i testi entro un mese", spiega poi il ministero precisando che tutte e 21 le sigle hanno siglato il verbale che prevede un'immediata sospensione della protesta. Domani le assemblea delle diverse sigle. La soluzione arriva dopo una riunione fiume al ministero dei Trasporti con i tassisti rappresentanti delle auto bianche. Fuori dall'incontro i tassisti hanno asserragliato il ministero con fumogeni e bombe carta, decisi a contrastare con le buone o con le cattive l'emendamento che rimanda a fine anno la stretta sui noleggi con conducente come quelli dell'app Uber Black.




ROMA, I TASSISTI INVIANO PROPOSTE AL GOVERNO. ANCORA PROTESTE

Redazione 

Ancora un'altra protesta dei tassisti contro le liberalizzazioni a Roma. Circa cento auto bianche si sono riunite questa mattina al Circo Massimo. Al termine dell’assemblea Raffaele Grassi, delegato dai tassisti romani, ha consegnato al rappresentante del governo, il segretario della presidenza Manlio Strano, il documento con le controproposte dei rappresentanti di tutte le sigle sindacali, allo schema di liberalizzazioni del settore illustrato dall'esecutivo nell'incontro di ieri. Praticamente impossibile oggi per turisti e cittadini romani trovare un taxi nella Capitale. Inesistenti anche all’aeroporto di Fiumicino.

I tassisti sono dunque sul piede di guerra e lo si era capito già dall’avvertimento arrivato in mattinata dal presidente di Unitaxi Loreno Bittarelli: “Se ieri sera il governo ci ha solo ascoltato allora scateniamo la guerra. E se è stata solo un'audizione, allora faremo sentire le nostre ragioni. Se vogliono il braccio di ferro davvero succede l'inferno”. La bozza delle controproposte è stata illustrata anche al sindaco Gianno Alemanno che ha sottolineato: "Mi trovo d’accordo con le loro proposte, che rispecchiano le esigenze della categoria ma che sono in grado di migliorare questo servizio pubblico molto importante tutelando i bisogni dei cittadini utenti”. Le sigle sindacali incontreranno nuovamente l’esecutivo domani mattina, poi sarà l’assemblea a decidere il da farsi.