NEMI, PROCESSO PENALE SINDACO ALBERTO BERTUCCI: ANDATA IN SCENA L'ENNESIMA UDIENZA

di Daniele Rizzo

Nemi (RM) – Si è svolta questa mattina l'ennesima udienza per il processo penale che vede coinvolti Alberto Bertucci, Riccardo Schiaffini, Gianpaolo Miglietta e Mauro Cesaretti; l’accusa è quella di turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture. Alla presenza dei quattro avvocati (o di chi li sostituiva) è stato deciso per il rinvio dell’udienza al prossimo 4 novembre. Si tratta così dell'ennesimo rinvio, motivato anche questa volta da un vizio di notifica. In aula non erano presenti nessuno dei quattro imputati.

LA CRONACA
Il primo ad intervenire è stato l’avvocato Aliotta, il legale di Miglietta, che ha evidenziato un vizio procedurale: il suo assistito avrebbe sì ricevuto la notifica, ma non nella sua attuale residenza, e quindi è stato disposto che si proceda con il rinnovo della notifica nella nuova residenza. Per Cesaretti e Bertucci è stata dichiarata la situazione di contumacia: i due non partecipano in prima persona al processo, salvo poi potervi rientrare costituendosi tardivamente. Per Schiaffini invece, assistito dall’avvocato Fagiolo, si è riscontrata la regolarità della notifica e il giudice ha così deciso che si procederà in assenza dell’imputato.

IL RINVIO
Comunque sia, l’udienza è aggiornata al 4 novembre 2014. E’ la quarta volta che il processo viene rimandato: dal 7 novembre 2012 si era finiti al 12 febbraio 2013, dal 12 febbraio 2013 al 14 novembre 2013, dal 14 novembre 2013 al 17 giugno 2014. Chissà se a due anni di distanza dalla prima udienza il processo riuscirà finalmente ad entrare nel vivo.

 

IL COMMENTO del direttore Chiara Rai

Un paradosso tutto italiano? Certo che sì e nonostante stia cercando parole di massimo sdegno non me ne sovviene neppure una che renda giustizia al ridicolo balletto delle parti che si è consumato anche in questa occasione. Due anni di udienze e il processo non è neppure iniziato, Lo si sta portando avanti il più possibile verso una "sana" e fisiologica prescrizione. Del resto film come "Cittadino al di sopra di ogni sospetto" fotografavano una realtà che in cinquant'anni non è cambiata. E non un sussulto viene da parte di coloro che dovrebbero riversarsi in piazza e pretendere di sapere se chi amministra la città si è macchiato di reati gravi oppure no. Di fronte al non buon senso di un personaggio che non ha preferito presentarsi immacolato alle elezioni c'è la maggioranza dei cittadini che lo hanno premiato con l'elezione. "Un plebiscito" di voti per colui che disse alla sottoscritta al telefono: "meglio che inizia il processo così avrò modo e maniera di spiegare che sono innocente". Ma le parole sono volate via leggiadre non appena costui ha indossato la fascia: alle udienze non si è finora mai presentato ma di "vizi di forma" ne sono piovuti a gogò. Quando ricomincerà la campagna elettorale, molti cittadini saranno pronti con un nuovo e rinnovato scroscio di applausi…le note negative del resto si prescrivono anch'esse mentre le promesse sanno di speranza e illudono tutti, almeno per qualche mese, che la propria vita stia per avere quella giusta spinta rivoluzionaria. A Novembre i vizi di forma saranno terminati, vedremo quale altro coniglio uscirà fuori dal cilindro, del resto sembra tutto uno show. Spiace in tutto questo velo di maya, prendere atto di come la Magistratura sia appesantita e abbia bisogno di una seria riforma. Intanto le nuche imbiancano.




NEMI SINDACO ALBERTO BERTUCCI: TERZA UDIENZA NEL PROCESSO PENALE PER TURBATIVA D'ASTA E FRODE

Dal 7 novembre 2012 con Alberto Bertucci si è finiti al 12 febbraio 2013 e dal 12 febbraio 2013 al 14 novembre 2013 e dal 14 novembre 2013 al 12 giugno 2014.

 

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Terza udienza per il processo penale a carico del sindaco di Nemi Alberto Bertucci imputato per turbativa d'asta e frode nei pubblici incanti. Ben due vizi di forma non hanno permesso finora che si iniziasse a dibattere. Lo scorso 14 novembre 2013, l'udienza è stata rimandata al prossimo giovedì 12 giugno 2014 giorno in cui iniziano i mondiali di calcio; una data difficile da dimenticare.

Certo, tutti coloro che credono nella giustizia, e sono tanti, si aspettano che il processo non duri dieci anni, se non altro per accertare la verità dei fatti: se è innocente è giusto che si sappia presto così se è colpevole non solo è giusto che si sappia in tempi rapidi ma che non si concluda tutto con una prescrizione o una bella "fagiolata" in piazza, come avvenuto del resto con l'inaugurazione dello scuolabus dove ai cittadini che hanno pagato con soldi pubblici (circa 60 mila euro) un pulmino sono stati ripagati con ritardi e pane e nutella.

Dal 7 novembre 2012 con Alberto Bertucci si è finiti al 12 febbraio 2013 e dal 12 febbraio 2013 al 14 novembre 2013 e dal 14 novembre 2013 al 12 giugno 2014. Intanto i capelli s’imbiancano e le aureole crescono tanto che poi ci si eleverà in cielo per chiedere la grazia e il perdono.

L’accusa ritiene che in concorso tra loro, Miglietta quale responsabile del procedimento e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi e Alberto Bertucci già vicesindaco del Comune di Nemi, mediante collusioni avrebbero turbato la gara bandita da Miglietta per il Comune di Nemi e avente ad oggetto l’acquisto di uno scuolabus al fine di far aggiudicare la fornitura alla ditta Car Ind srl di Mauro Cesaretti. Miglietta, dopo aver bandito la gara avrebbe provveduto a modificarla: formulava quattro richieste di offerta per la fornitura di uno scuolabus indirizzandole alle quattro ditte che Riccardo Schiaffini, titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi, aveva indicato ad Alberto Bertucci. Tra queste offerte Miglietta aggiudicava la gara alla ditta di Cesaretti al prezzo di euro 49 mila 950 Iva esclusa, sebbene tale prezzo fosse superiore a quello posto a base d’asta (euro 48 mila 126 iva inclusa). Dopo l’aggiudicazione, Cesaretti riduceva l’offerta ad euro 40 mila 105 iva esclusa ma consegnava presso il deposito dello Schiaffini un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione.