LE PRESIDENZIALI E IL GRANDE ASSENTE

Emanuel Galea

La Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, giovedì 18 aprile alle ore 10 per l'elezione del Presidente della Repubblica. Prima dell’elezione del presidente della Repubblica c’è da sciogliere il nodo degli onorevoli con doppi incarichi in quanto membri di una giunta regionale. Secondo il regolamento di Montecitorio, il problema dell’incandidabilità dovrebbe essere affrontato dalla giunta per le Elezioni, organo ancora non formato come le commissioni permanenti. La giunta per il regolamento ha però deciso la proroga della giunta provvisoria per le elezioni. Secondo Pino Pisicchio, la giunta avrà funzioni di mero accertamento, rispetto ai deputati incompatibili, che spontaneamente decideranno di dimettersi. La domanda sorge spontanea. Se qualcuno o forse anche più di uno, non dovesse decidere spontaneamente, e rimanendo nell’emiciclo di Montecitorio il giorno dell’avvio delle votazioni, forse rischierebbe di minare il plenum. Quanto saggia può essere la decisione della giunta del regolamento, mentre la Presidente Laura Boldrini già fissa data ed ora per l’inizio delle votazioni? Intanto Flavio Tosi, onor al merito, già si è dimesso da parlamentare. Nichi Vendola che fa? La solita pattuglia Radicale , questa volta pugliesi,  presentano ricorso contro chi ancora non ha scelto a quale delle due cariche rinunciare , o la carica di governatore / Consigliere regionale oppure quella di parlamentare. Roberto Cota dice di volerlo fare, vuol dire lasciare un incarico, ma non ha deciso ancora.  C’è chi ha contato 59 parlamentari con doppi incarichi e fra questi c’è chi arriva a tre e quattro. Il Caso più eclatante è quello di Domenico De Siano, attualmente deputato, consigliere regionale, consigliere provinciale di Napoli e consigliere comunale di Lacco Ameno, Comune sull’isola di Ischia di cui già è stato Sindaco. Nel Consiglio Pugliese siedono 4 del PD e 6 del Pdl che siedono contemporaneamente anche in Parlamento. I candidati già si sono messi in riga, da Prodi a Bonino, da Marini alla Finocchiaro,da Zagrebelsky a Strada e  via cantando. Il Parlamento è stato convocato. Quella che manca è proprio la “giunta per le elezioni” e non si può lasciare una cosa così importante, alla spontanea rinuncia del “doppista”  Sono stati impegnati i miglior cervelli, saggi/acceleratori/pompieri, chiamiamoli come vogliamo.  Come mai che nulla hanno avuto da raccomandare per questo caso specifico?La giunta per il regolamento, pare strano che, anziché regolamentarizzare, rinvia e proroga.  A te pare serio? A me no!