GAETA, PORTO: INIZIATI I LAVORI PER PORTARE IL FONDALE A QUOTA -12 METRI

Redazione

Gaeta (LT) – Mentre nel porto di Gaeta una draga arrivata da Chioggia ha iniziato i dragaggi  per abbassare i fondali e per portarli a -12 metri (oggi sono a -10 metri) e consacrare definitivamente lo scalo nella serie A della portualità internazionale, nelle banchine è attraccata la più grande nave mai arrivata dall’estremo oriente.
Si tratta della m/n Er Maden, arrivata dalla Cina carica di 20mila tonnellate di billette di ferro destinate per sostenere la produzione di aziende del Centro Italia. L’operazione è stata resa possibile nonostante gli attuali limiti di pescaggio, che hanno richiesto una grande professionalità da parte di tutti le maestranze, le imprese e le agenzie marittime coinvolte.

Ogni volta che una nave tocca il porto di Gaeta, la richiesta di manodopera locale aumenta. Nel caso poi si accavallino 2 grandi unità – come è accaduto nel corso del 2015 e come accadrà sempre più spesso una volta completati i lavori di dragaggio e di ampliamento delle banchine – si ricorre spesso a manodopera esterna, calcolabile in alcune centinaia di figure professionali.

A cavallo del fine settimana, infatti, appena ripartita la Er Maden è arrivata una nave proveniente originariamente dal Texas  carica di 10.000  tonnellate di pellet di legno, il prodotto agroforestale destinato al riscaldamento per il quale il porto di Gaeta è uno dei principali terminal italiani.
Crescono i porti, cresce l’Italia

Che i porti italiani siano uno dei motori dell’economia nazionale lo dice anche il Quinto rapporto sull’economia del mare, presentato nella giornata di ieri a Milano, da cui si evince che il settore marittimo produce circa 33 miliardi di euro l’anno pari a circa il 2% del PIL dando lavoro a circa 500mila addetti tra diretti e indiretti. Considerando solo il settore dei trasporti marittimi, dal 2011 al 2014 i posti di lavoro sono aumentati di oltre 2mila unità, passando da 32.700 a 34.725.

Il Rapporto ha sottolineato anche l’elemento moltiplicatore del reddito, che è pari a 2,63, ed il moltiplicatore per l'occupazione che è pari a 2,77: questo significa che 100 euro di incremento del reddito nell'ambito del cluster marittimo attivano circa 263 euro di reddito nazionale (160 dei quali in attività diverse rispetto a quelle marittime) e 100 nuove unità di lavoro del settore marittimo attivano 277 unità a livello nazionale di cui 177 al di fuori delle attività marittime. Nel caso dei trasporti marittimi tale coefficiente raggiunge quota 4,7 mentre per le autorità portuali supera i 10.
Il Quinto rapporto sull’economia del mare è stato realizzato dal Censis per conto della Fondazione del Mare.
 




GAETA, PORTO COMMERCIALE: GIUNTA FAVOREVOLE ALL'ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE

Redazione 

Nei giorni scorsi la Giunta Comunale si è espressa favorevolmente, tramite una delibera, all’adeguamento tecnico funzionale del porto di Gaeta che consente di proseguire con i lavori di escavo del fondale senza andare in contrasto con il Piano Regolatore Portuale (Prp).

“Dopo il positivo Comitato portuale dello scorso ottobre, è stato approvato questo importante atto che consente l’adeguamento del nostro scalo commerciale ai nuovi traffici marittimi. Questo adeguamento si pone l’obiettivo di rendere operativi più di 350 metri della banchina Cicconardi con un fondale di 12 metri, portando gli ulteriori 90 metri di banchina a meno dieci, come da Prp vigente. Il progetto di adeguamento tecnico funzionale del porto commerciale nasce dal bisogno, espresso dagli operatori portuali, di adeguare le infrastrutture all’aumento delle dimensioni delle unità commerciali – spiega l’Assessore alla Portualità Cosmo Di Perna – È un fenomeno che si è sviluppato negli ultimi anni in conseguenza dell’aumento del costo dei noli e dei trasporti e, quindi, il Porto di Gaeta può collocarsi, all’interno di questo senario, in una posizione competitiva nel campo dei trasporti navali delle merci. Tutto ciò produrrà un potenziamento ed un rilancio del nostro scalo commerciale garantendo ai nostri operatori la possibilità di aprire verso nuovi traffici e di aumentare lo sviluppo e l’occupazione”.

Proprio le possibilità occupazionali sono al centro delle dichiarazioni del Sindaco Raimondi.

“Come ente locale abbiamo il compito di creare o favorire le condizioni necessarie affinché le aziende possano incrementare la loro forza lavoro. Il porto, e tutti gli atti finalizzati a suo sviluppo e potenziamento, è un grande occasione per incrementare l’occupazione non solo per la città di Gaeta ma anche per i comuni del comprensorio del Golfo. Dal nostro insediamento abbiamo cercato di intervenire su più ambiti per favorire le politiche occupazionali e per far ciò abbiamo deciso di puntare sulle grandi opere che dopo anni di sforzi stanno per dare i risultati che speravamo – dichiara il Sindaco Raimondi – Tutto questo è stato possibile anche grazie alla sinergia con gli altri enti competenti come l’Autorità Portuale: in questo momento di crisi l’unica strada che si poteva percorrere era quella della collaborazione costruttiva con l’unico obiettivo del bene comune. Inoltre, si può parlare di un’altra vittoria politica frutto dei rapporti ottimi ed autentici con il Presidente Pasqualino Monti, non come quelli vantati ed irreali dal PdL e dal suo candidato Sindaco. È stato un percorso lungo che potrà dare ancora tante soddisfazioni nei prossimi anni grazie ad un’Amministrazione scevra da condizionamenti esterni e che pensa soltanto allo sviluppo di Gaeta”.