Anguillara Sabazia, diritti negati a Ponton dell’Elce: cittadini in piazza con Buongiorno Regione. Assenti gli amministratori

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Un’amministrazione che non risponde alla richiesta fatta dalla Rai, per essere presente insieme ai suoi concittadini al servizio del TG3 Lazio, “Buongiorno Regione”, andato in onda lo scorso martedì 5 marzo.

Non ha risposto neanche con uno scarno comunicato alla giornalista Mariella Anziano, che avrebbe avuto l’obbligo di leggerlo in diretta. Il tutto in un guazzabuglio che da qualche anno persiste a Ponton dell’Elce, quartiere periferico di Anguillara.

Abbandonati e sviliti, è ciò che provano i cittadini, dove anche i diritti essenziali sono negati, come il diritto all’acqua, violato da tanto tempo, e che negli ultimi mesi risulta essere presente l’arsenico, poiché sono oltre due mesi che l’amministrazione Anselmo ha emanato una delibera di non potabilità.

In questi mesi sono stati numerosi i cittadini che si sono rivolti allo Sportello di Ascolto e Orientamento, servizio gratuito a cura dell’associazione “Diritti di Cittadinanza del Lago” che insieme all’associazione “Umanitaria Trevignanese Onlus” offre alla cittadinanza, denunciando la grave inadempienza da parte del Comune.

I responsabili dell’associazione hanno espresso ai microfoni della Rai le mancanze che perversano nel territorio, affermando che l’acqua è estensione del diritto alla vita, come riportato anche dalla “Dichiarazione universale dei diritti umani”.

La risoluzione ONU del 28 luglio 2010 ha dichiarato per la prima volta nella storia il diritto all’acqua come “un diritto umano universale e fondamentale”, l’acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, più degli altri diritti umani, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, è fondamentale per tutti gli altri diritti umani.

Altra tematica trattata nella diretta di “Buongiorno Regione” è stata la questione relativa alla tensostruttura presente a Ponton dell’Elce, definita dai responsabili dell’associazione “la vergogna della vergogna”. La struttura è stata inaugurata a marzo del 2008, dall’allora sindaco di Anguillara Emiliano Minnucci.

Tramite un bando pubblico fu affidata ad un’associazione nel 2010, dall’allora sindaco Antonio Pizzigallo, ma l’esito non ebbe fortuna e pochi mesi dopo gli affidatari furono costretti a lasciare. Fino a scoprire che, con l’ultimo affidamento, avvenuto a settembre 2015 sotto l’amministrazione dell’ex sindaco Francesco Pizzorno, con tanto di inaugurazione fatta in pompa magna dall’associazione affidataria, è presente un manufatto che presenta gravi deficienze progettuali, ragione per la quale non è stato possibile ottenere il collaudo statico del complesso sportivo. Altro diritto violato, i ragazzi non hanno un luogo per giocare, fare sport, costretti ad entrare di “nascosto” nello stabile, con il grave rischio di incappare in situazioni di pericolo. Soldi pubblici sottratti all’intera collettività, con la complicità della politica, incapace a portare avanti un progetto al servizio della cittadinanza.

Noi andremo avanti, abbiamo le idee chiare e ci stiamo già attivando anche per altre azioni, che avranno maggior risalto rispetto al servizio andato in onda sul TG3. Ciò che ci preoccupa maggiormente, oltre alla consolidata permanenza delle problematiche, è la disinvoltura sconcertante delle azioni con la quale questa amministrazione guidata dal sindaco Sabrina Anselmo sta procedendo.

Da oltre due anni nessuno dei politici che amministra questo Comune si degna a fare un resoconto a Ponton dell’Elce, per dirci come stiano effettivamente le cose. Recentemente abbiamo inviato ufficialmente richiesta anche alla segreteria del sindaco, per una riunione pubblica da tenersi a Ponton dell’Elce. Ciò che vogliamo è un incontro, certamente non uno scontro. A tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta, vi sembra normale? A dirlo i responsabili dell’associazione “Diritti di Cittadinanza del Lago”.




Anguillara Sabazia, Lega su carenza acqua a Ponton dell’Elce: “Ma dov’è il sindaco?”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) –  Sono giorni difficili a Ponton Dell’Elce, popoloso quartiere di Anguillara Sabazia. La Lega torna a puntare il dito sull’amministrazione comunale per denunciare il procrastinarsi di disservizi che devono subire i residenti: “Sono costretto a tornare sulla imbarazzante questione acqua a Ponton dell’Elce – afferma Daniele De Vito
coordinatore della Lega di Anguillara Sabazia – dove a giorni alterni i cittadini, compreso il sottoscritto, si trovano ad affrontare una situazione da terzo mondo, dove ci sono madri che non riescono a lavare i propri figli, lavoratori sfiancati dal caldo che non meritano nemmeno la possibilità di refrigerarsi con una doccia!

Dove è finito il Sindaco!!!!! Sono mesi che si chiedono incontri con i cittadini, risposte serie sulle problematiche del pozzo di Ponton dell’elce, senza nemmeno uno straccio di risposta!

Sindaco batta un colpo! Agli incontri istituzionali manda i suoi delegati, non rilascia interviste, non si confronta con i cittadini, non fa Comunicati per far capire alla popolazione i tempi e le tipologie di interventi che vuole fare a Ponton Dell’Elce, eppure ha anche la delega ai Lavori Pubblici.
Quanto meno ci faccia capire chi è il Responsabile di tutti questi disservizi o quanto meno ci dimostri che ha il coraggio di cacciare coloro che sono gli artefici di questo disastro, quanto ancora crede che la popolazione possa sopportare tali disagi?
Sappiamo che fare il Sindaco non sia un compito semplice, come non è semplice risolvere la questione pozzi di Ponton Dell’Elce, ma almeno abbia il coraggio di stare vicino alla sua popolazione in difficoltà, sennò, e lo dico mestamente, abbia il coraggio di dichiarare la propria impossibilità e si dimetta.”




Anguillara Sabazia, a Ponton dell’Elce si inaugura la nuova piazza

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Nuova piazza per Ponton dell’Elce ad Anguillara Sabazia. Un’opera attesa da anni e che verrà inaugurata oggi alle 17.30. “Noi dell’associazione “Diritti Cittadinanza del Lago” ci saremo, felici dell’opera, non certamente però della procedura che ha portato a questo risultato. – Commentano dall’associazione – Da molti anni – proseguono – Ponton dell’Elce attendeva la realizzazione della piazza, che – ricordiamo – è un’opera di compensazione per i danni che quotidianamente i cittadini di questo quartiere subiscono a causa della presenza delle cave e del loro sfruttamento commerciale. La realizzazione della piazza, attesa da tempo, dopo promesse ripetute, errori progettuali, deve essere solo la prima delle opere da realizzare in questo quartiere, da troppi anni abbandonato dalle amministrazioni che si sono succedute. Ponton dell’Elce merita una governance efficace, i cittadini che ci abitano meritano servizi degni di un paese occidentale. Invece basta fare un giro nel quartiere, osservando lo stato delle strade, la mancanza dei marciapiedi (tra l’altro ancora non prese in carico ufficialmente dal Comune) o ascoltando le lamentele dei residenti riguardo le carenze del servizio idrico, che la realtà in cui ci immergiamo è ben diversa dalle panchine o dalle aiuole di questo spazio”.

I responsabili dell’associazione “Diritti Cittadinanza del Lago”, che sta portando avanti nel quartiere un progetto “Sportello di Ascolto e di Orientamento” e nel resto del territorio sabatino, proprio per promuovere uno stato di ausilio gratuito per le varie problematiche esistenti al servizio della popolazione, come promuovere la legalità e fornire assistenza psicologica, con professionisti che hanno una lunga esperienza lavorativa, hanno approfondito il proprio percorso professionale anche in realtà internazionali.
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“L’idea di donare a questo quartiere uno spazio accessibile a tutti – commentano i responsabili – e che comunque si trova vicino ad un fosso, valorizza di poco il contesto architettonico e sociale esistente, rappresenta un timidissimo segnale per gli abitanti, in particolare per i bambini , che non hanno mai avuto uno spazio idoneo per incontrarsi, ma certamente non farà dimenticare che a pochi metri (circa 5) c’è una palestra comunale costruita con tanti soldi pubblici, abbandonata a se stessa, che a tutt’oggi risulta essere uno scandalo del comune di Anguillara, uno dei più grandi ereditati dalla precedente amministrazione. Anzi, il danno e pure la beffa, visto che è stato prospettato da chi sta governando ora un indennizzo all’associazione che ha gestito lo stabile per un periodo limitato. Soldi pubblici, dei cittadini, che verranno sottratti dalle casse comunali, già compromesse. Vedremo come andrà a finire l’annosa questione. Non è solo la palestra. Grande turbamento ha provocato in questi anni nella coscienza collettiva la vicenda del passaggio ATAC 030, uno sdegno, lo scalpore suscitato nell’opinione pubblica non si dimentica, tutt’oggi la situazione rimane così, senza sapere nulla”. La piazza completata tra le altro non ha neanche un nome, noi ne proponiamo alcuni, come auspicio per effettuare un sondaggio nel Web con i cittadini di Ponton dell’Elce, sperando che, anche per questa pratica burocratica, non si dovrà aspettare l’intervento della prossima amministrazione. Diversi i nomi giunti all’associazione, in particolare ci teniamo a segnalarne uno, arrivato da un nostro socio, di professione avvocato: “Piazza dei Diritti Umani di Ponton dell’Elce”.




Anguillara, lavori a metà: le promesse spengono la prima candelina

ANGUILLARA (RM) – È trascorso un anno da quando, il 16 settembre del 2016, in un’assemblea del Comitato di Quartiere 9, vennero promessi alla cittadinanza una serie di interventi per il miglioramento del quartiere periferico di Anguillara Ponton dell’Elce. Tra questi, in particolare, si era parlato, a cura dell’assessore Andrea Piccioni, dell’acquisizione dell’immobile in via delle Palme al patrimonio comunale, ma questa ultima procedura sembra ancora alquanto difficoltosa. Una acquisizione che, un anno fa, sembrava sul punto di essere risolta, ma della quale non si sente più parlare. Il manufatto è, oggi come allora, nel più totale stato di abbandono, pericolosamente dimostrato questa estate da un incendio che ha interessato il terreno adiacente, e che ha provocato allarmi nei residenti delle case vicine, con ripetuti interventi dei Vigili del Fuoco.

Altro intervento promesso, durante l’assemblea del settembre 2016, fu l’acquisizione delle aree verdi e delle strade, annosa questione rimasta irrisolta dai tempi della convenzione tra il Comune e i cittadini dopo lo scioglimento del consorzio (ben 27 anni fa). Dopo 365 giorni nulla è dato sapere se, in questo processo, è stato realizzato qualche passo avanti, se è stato protocollato qualche documento che possa generare nei residenti del quartiere la speranza che la zona dove abitano diventi, in un futuro non troppo remoto, un quartiere “normale”.

L’intervento che, in sede di assemblea, sembrava però di più facile soluzione era il ripristino del manto stradale in via dei Faggi in seguito ai lavori di sistemazione dell’acquedotto. Lavori per cui, a quanto apprendiamo, era stata precedentemente stanziata una cifra di circa 160mila euro.

Sempre il 16 settembre di un anno fa i cittadini in assemblea chiedevano la chiusura di una buca davanti al centro commerciale e la riasfaltatura del tratto di strada tagliato. Era già qualche tempo che il lavoro sull’acquedotto, in gran parte, era stato eseguito, e non si comprendeva come mai il tratto di strada non fosse ripristinato come era prima. La risposta del consigliere alle manutenzioni, Massimo Pierdomenico, fu che prima di chiudere il tutto si attendeva la chiusura di un contenzioso con il gestore del centro per la posizione dei contatori.

Dopo alcuni articoli, di cui nel dicembre scorso: 

Anguillara, lavori non conclusi a Ponton dell’Elce: quelle domande rimaste senza risposte

e del 1 febbraio 2017 quando una vettura finì dentro la buca lasciata con una transenna, la buca lasciata vuota è stata riempita di terra, ma l’asfalto non è più stato ripristinato.

Anguillara, Ponton dell’Elce: macchina in buca nonostante le rassicurazioni

Oggi, a un anno da quell’assemblea, alcuni cittadini del quartiere di Ponton dell’Elce ad Anguillara hanno simbolicamente messo una candelina per ricordare le promesse fatte, che hanno compiuto un anno. “La speranza – ci dice uno dei presenti – è che non si debbano attendere altri compleanni prima che lavori che avrebbero dovuto essere effettuati nell’immediatezza degli interventi, vengano finalmente realizzati”.

di Silvio Rossi

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Anguillara: ennesimo incidente su via di Tragliatella

di Simonetta D’onofrio

ANGUILLARA (RM) – Giornate da incubo ad Anguillara sulle strade adiacenti il quartiere di Ponton dell’Elce. Ennesimo incidente su via di Tragliatella in pochi giorni. Questa volta è accaduto nella tarda mattinata di ieri, all’altezza della curva con via dei Sambuchi, in pieno centro abitato. Fortunatamente il manto stradale è stato sistemato adeguatamente da Acea in seguito ai lavori per la realizzazione dell’acquedotto, e non versa nelle pietose condizioni delle altre strade cittadine. Nonostante ciò, la manutenzione, praticamente inesistente da parte delle amministrazioni impegnate per competenza territoriale, che dovrebbero provvedere alla pulizia delle cunette e vigilare sulla situazione di flusso delle acque del fosso adiacente la strada, hanno reso viscido il fondo stradale, mettendo a repentaglio la sicurezza delle vetture che transitano sul tratto interessato.

A perdere il controllo della macchina, una cittadina residente ad Anguillara, che si trovava alla guida di una vettura Ford KA, è andata a schiantarsi tra gli alberi e il fosso che delimita il terreno.

L’impatto, anche se violento, per un caso fortuito non ha causato feriti gravi. Sul posto, sono intervenuti i vigili e una gru per verificare la situazione. A quanto ci risulta, sono intervenuti mezzi di rimozione dei quali, a quanto sembra, uno era guidato personalmente dal consigliere ad Anguillara delegato alle manutenzioni, che hanno superficialmente rimosso la terra che si è depositata sull’asfalto, e hanno ripristinato alcuni canali di scolo per favorire il deflusso dell’acqua, per rimediare all’emergenza.

Solo pochi giorni su questo giornale si era denunciata, per l’ennesima volta la pericolosità per gli automobilisti di passaggio e dei cittadini che vivono in quel quartiere di Anguillara, oltre duemila unità. I ragazzi che frequentano le scuole sono costretti a prendere il pulmino di zona, con disagi conclamati. Già la precedente giunta di Anguillara, con a capo l’ex sindaco Pd Francesco Pizzorno, si era attivata per mettere finalmente la parola fine a questa vicenda che vede impegnati due comuni: Anguillara e Fiumicino. Tra rimpalli vari e false promesse fatte ai cittadini, in pratica non si è ottenuto nulla di concreto.

La attuale sindaca M5s di Anguillara Sabrina Anselmo, prese personalmente nota della annosa pericolosità, ma a tutt’oggi nulla si sa del carteggio che l’amministrazione ha prodotto con l’altra interessata. Dispiace notare, riferiscono alcuni cittadini, come la differenza dell’attuale giunta rispetto alle precedenti, su cui è stata basata molto della campagna elettorale, finora non si è appalesata. Anche oggi, come ieri, la prevenzione è nulla, si interviene solo dopo che si è sfiorata la tragedia. Speriamo solo che, nonostante le inascoltate segnalazioni, non dovremo un giorno tornare su queste pagine per qualcosa di più grave.




Anguillara, via di Tragliatella: al peggio non c’è mai fine

di Silvio Rossi

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ne abbiamo parlato più volta su questa testata. Un articolo di quasi tre anni fa parlava di irresponsabilità e di incapacità. Da allora nulla è cambiato. La situazione di via di Tragliatella, nel tratto prospicente Ponton dell’Elce, è uno di quei casi esemplari per cui i cittadini hanno l’impressione che del problema a nessuno tra coloro che hanno la possibilità di intervenire interessa.

Ad ogni avvicendamento al palazzo baronale, la speranza di trovare qualcuno che finalmente provi a porre rimedio a questa situazione, ma basta che passi qualche mese, e ci se rende conto che i pensieri degli amministratori sono ben lontani dal tratto di strada che, puntualmente, diventa impraticabile alle prime piogge. Anche in questa fine d’estate, dopo almeno tre mesi di precipitazioni nulle, è bastata una pioggia di venti minuti, intensa ma non certo eccezionale, per vedere trasformarsi via di Tragliatella, proprio nel punto dove la mattina i ragazzi del quartiere attendono il bus Cotral per recarsi alle scuole superiori di Bracciano, in un lago, così come appare evidente nel video allegato, quasi a beffarda compensazione con il bacino che sta soffrendo una crisi idrica senza precedenti.

Una situazione che definire pericolosa è poco, infatti a pochi metri di distanza, a causa della strada sommersa dall’acqua, un’utilitaria è finita fuori strada. Eppure, la soluzione non è certamente complessa. Basterebbe realizzare un condotto di poche decine di metri per permettere lo sfogo della cunetta, fin dove la pendenza della strada consentirebbe all’acqua di defluire tranquillamente nel fosso. Una soluzione non estremamente costosa, ma serve volontà istituzionale, che a quanto pare non appartiene a questa amministrazione come non è appartenuta a nessuna delle sue predecessore. Dopo un’estate così siccitosa, attendersi un autunno piovoso è legittimo. Con quali speranze i residenti di Ponton dell’Elce e dei quartieri limitrofi, che devono percorrere via di Tragliatella, possono credere di vedere finalmente risolto un problema che francamente, avrebbe dovuto vedere la parola fine diversi anni fa.




Anguillara, Ponton dell’Elce: macchina in buca nonostante le rassicurazioni

ANGUILLARA (RM) – Già nel mese di dicembre era stato messo nero su bianco. Infatti, proprio su questa testata giornalistica era stata segnalata la pericolosità di una buca, a seguito dei lavori non conclusi a Ponton dell’Elce, popoloso quartiere di Anguillara, per interventi sulle tubature dell’acquedotto.

 

A nulla sono servite le rassicurazioni che aveva fatto nel mese di settembre il consigliere Cinque Stelle, con delega alle Manutenzioni, Massimo Pierdomenico, quando in un’assemblea pubblica rassicurò i cittadini che avrebbe provveduto alla sistemazione della profonda buca, per effetto degli scavi avvenuti per una perdita idrica. lunedì è acceduto qualcosa di inquietante, come si può vedere anche dall’immagine a fianco, poiché è finita una macchina dentro la grossa buca, provocando notevoli danni. Un pericolo che poteva essere evitato, la sicurezza inesistente in un tratto della strada che rappresenta un passaggio obbligato per quasi tutti i residenti, dal momento che si trova di fronte al centro commerciale del quartiere.

 

Ci dice un cittadino F.B. “Non è solo questa la buca pericolosa a Ponton dell’Elce, ridotta ormai in una sequenza di buche, crepe nell’asfalto e toppe messe a freddo, che saltano ogni volta che piove. Avevano promesso di fare molta manutenzione nel paese, parlavano di sistemare il manto stradale dissestato. Nulla hanno fatto di tutto ciò, rimane sempre il rischio che qualcuno possa farsi molto male. Nonostante siano passati oltre sei mesi da quando è stato aperto il cantiere, tutto rimane lì. Poi di fronte c’è anche la fermata dello scuolabus e del trasporto pubblico che collega il quartiere con il centro del Paese. Tutto ciò è vergognoso”.

di Simonetta D’Onofrio




Anguillara, Ponton dell'Elce: macchina in buca nonostante le rassicurazioni

 

di Simonetta D'Onofrio

 

ANGUILLARA (RM) – Già nel mese di dicembre era stato messo nero su bianco. Infatti, proprio su questa testata giornalistica era stata segnalata la pericolosità di una buca, a seguito dei lavori non conclusi a Ponton dell'Elce, popoloso quartiere di Anguillara, per interventi sulle tubature dell'acquedotto.

 

A nulla sono servite le rassicurazioni che aveva fatto nel mese di settembre il consigliere Cinque Stelle, con delega alle Manutenzioni, Massimo Pierdomenico, quando in un’assemblea pubblica rassicurò i cittadini che avrebbe provveduto alla sistemazione della profonda buca, per effetto degli scavi avvenuti per una perdita idrica. lunedì è acceduto qualcosa di inquietante, come si può vedere anche dall’immagine a fianco, poiché è finita una macchina dentro la grossa buca, provocando notevoli danni. Un pericolo che poteva essere evitato, la sicurezza inesistente in un tratto della strada che rappresenta un passaggio obbligato per quasi tutti i residenti, dal momento che si trova di fronte al centro commerciale del quartiere.

 

Ci dice un cittadino F.B. “Non è solo questa la buca pericolosa a Ponton dell’Elce, ridotta ormai in una sequenza di buche, crepe nell’asfalto e toppe messe a freddo, che saltano ogni volta che piove. Avevano promesso di fare molta manutenzione nel paese, parlavano di sistemare il manto stradale dissestato. Nulla hanno fatto di tutto ciò, rimane sempre il rischio che qualcuno possa farsi molto male. Nonostante siano passati oltre sei mesi da quando è stato aperto il cantiere, tutto rimane lì. Poi di fronte c’è anche la fermata dello scuolabus e del trasporto pubblico che collega il quartiere con il centro del Paese. Tutto ciò è vergognoso”.
 




Anguillara, lavori non conclusi a Ponton dell’Elce: quelle domande rimaste senza risposte

ANGUILLARA (RM) – Lavori ancora non conclusi a Ponton dell’Elce, popoloso quartiere di Anguillara, per interventi sulle tubature dell’acquedotto, nonostante siano passati oltre cento giorni da quando, durante un’assemblea del Comitato di Quartiere n.9 tenutasi al Centro Anziani, il consigliere con delega alle Manutenzioni, Massimo Pierdomenico, assicurò i presenti che nel giro di un paio di settimane al massimo, gli scavi effettuati nel quartiere sarebbero stati chiusi. In quell’occasione, secondo quanto riferito da alcuni intervenuti, Pierdomenico giustificò il mancato completamento dei lavori con la presenza dei contatori idrici dei negozi, che si trovano nel centro commerciale in via dei Faggi, che dovevano essere spostati all’esterno della proprietà.

“Non è possibile, – commentano alcuni residenti –  che per degli allacci si lascino oltre cento metri di strada con lo scavo ricoperto in terra in un punto che rappresenta il passaggio obbligato per almeno metà dei residenti del quartiere dove peraltro transitano i pulmini scolastici e il servizio di trasporto pubblico”.

Fatto è che dopo tre mesi dalla spiegazione del Consigliere con delega alla Manutenzione e indipendentemente dalla eventuale responsabilità dei privati in merito allo spostamento dei contatori idrici, il problema non è stato definitivamente risolto e ad ogni pioggia si formano nuove buche che mettono a rischio la sicurezza stradale. Il problema sembra quindi essere quello relativo alla competenza di chi dovrebbe provvedere a far spostare i contatori idrici. Durante la riunione venne infatti comunicato che lo spostamento spettava ai titolari delle utenze in quanto non accessibili ai tecnici comunali, mentre nel regolamento del Comune di Anguillara si parla di accessibilità degli stessi: “Gli apparecchi di misura sono collocati nel luogo e nelle posizioni ritenute più idonee dal Comune e comunque di più facile accesso dall’esterno dal personale preposto al servizio”, definendo quindi con “facile accesso dall’esterno” non necessariamente il confine della proprietà. Attualmente i contatori sono, così come concordato a suo tempo tra Amministrazione e privati, sulla rampa che porta ai sotterranei, un punto non recintato e di facile accesso dall’esterno, perfettamente rispondente alle specifiche richieste dal regolamento comunale.

I titolari degli esercizi commerciali hanno inoltre confermato che le letture avvengono regolarmente, senza bisogno che il tecnico comunale debba chiedere il permesso di ingresso a chicchessia. “I contatori rispettano i dettami del regolamento, – riferiscono – per cui non può esserne chiesto lo spostamento”.

Abbiamo chiesto una versione dei fatti al consigliere Pierdomenico che inizialmente si è dimostrato disponibile nel fornire una versione dei fatti, ma che ad oggi, dopo otto giorni di nostre reiterate richieste, non è ancora arrivata. Avremmo voluto chiedergli:
1) All’assemblea di settembre fu detto che il lavoro non si poteva chiudere perché i negozianti dovevano spostare i contatori sul muro di confine. Il regolamento comunale però non li obbliga in tal senso e  loro affermano che non devono fare nessun lavoro. Qual è la reale situazione?
2) Perché, comunque non portare il tubo a confine e chiudere la strada, che poi eventuali lavori interni alla proprietà non sono a carico del Comune?.

Domande semplici, che avrebbero potuto ricevere risposta in pochi minuti, invece, nonostante le molteplici richieste, dopo otto giorni, siamo stati completamente ignorati. Viene facile, a questo punto, supporre che, se per (non) rispondere ci si mette così tanto tempo, chissà quanto ce ne vorrà per mettere in sicurezza la strada.

Non è possibile attendere scuse non giustificabili per la sicurezza della viabilità. La storia dei contatori da spostare non può tenere in ostaggio un intero quartiere e comunque non giustifica la mancata sistemazione del resto della strada, che da mesi è stata scavata e riempita con terra, non solo in corrispondenza del centro commerciale, ma anche in altre strade di Ponton dell’Elce, dove sono state riparati altri guasti all’acquedotto, ma non è stato ripristinato adeguatamente il manto stradale.

di Silvio Rossi

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Anguillara, lavori non conclusi a Ponton dell'Elce: quelle domande rimaste senza risposte

 

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di Silvio Rossi


ANGUILLARA (RM) – Lavori ancora non conclusi a Ponton dell'Elce, popoloso quartiere di Anguillara, per interventi sulle tubature dell'acquedotto, nonostante siano passati oltre cento giorni da quando, durante un’assemblea del Comitato di Quartiere n.9 tenutasi al Centro Anziani, il consigliere con delega alle Manutenzioni, Massimo Pierdomenico, assicurò i presenti che nel giro di un paio di settimane al massimo, gli scavi effettuati nel quartiere sarebbero stati chiusi. In quell'occasione, secondo quanto riferito da alcuni intervenuti, Pierdomenico giustificò il mancato completamento dei lavori con la presenza dei contatori idrici dei negozi, che si trovano nel centro commerciale in via dei Faggi, che dovevano essere spostati all’esterno della proprietà.


"Non è possibile, – commentano alcuni residenti –  che per degli allacci si lascino oltre cento metri di strada con lo scavo ricoperto in terra in un punto che rappresenta il passaggio obbligato per almeno metà dei residenti del quartiere dove peraltro transitano i pulmini scolastici e il servizio di trasporto pubblico".


Fatto è che dopo tre mesi dalla spiegazione del Consigliere con delega alla Manutenzione e indipendentemente dalla eventuale responsabilità dei privati in merito allo spostamento dei contatori idrici, il problema non è stato definitivamente risolto e ad ogni pioggia si formano nuove buche che mettono a rischio la sicurezza stradale. Il problema sembra quindi essere quello relativo alla competenza di chi dovrebbe provvedere a far spostare i contatori idrici. Durante la riunione venne infatti comunicato che lo spostamento spettava ai titolari delle utenze in quanto non accessibili ai tecnici comunali, mentre nel regolamento del Comune di Anguillara si parla di accessibilità degli stessi: “Gli apparecchi di misura sono collocati nel luogo e nelle posizioni ritenute più idonee dal Comune e comunque di più facile accesso dall’esterno dal personale preposto al servizio”, definendo quindi con "facile accesso dall’esterno" non necessariamente il confine della proprietà. Attualmente i contatori sono, così come concordato a suo tempo tra Amministrazione e privati, sulla rampa che porta ai sotterranei, un punto non recintato e di facile accesso dall’esterno, perfettamente rispondente alle specifiche richieste dal regolamento comunale.

I titolari degli esercizi commerciali hanno inoltre confermato che le letture avvengono regolarmente, senza bisogno che il tecnico comunale debba chiedere il permesso di ingresso a chicchessia. "I contatori rispettano i dettami del regolamento, – riferiscono – per cui non può esserne chiesto lo spostamento".


Abbiamo chiesto una versione dei fatti al consigliere Pierdomenico che inizialmente si è dimostrato disponibile nel fornire una versione dei fatti, ma che ad oggi, dopo otto giorni di nostre reiterate richieste, non è ancora arrivata. Avremmo voluto chiedergli:
1) All'assemblea di settembre fu detto che il lavoro non si poteva chiudere perché i negozianti dovevano spostare i contatori sul muro di confine. Il regolamento comunale però non li obbliga in tal senso e  loro affermano che non devono fare nessun lavoro. Qual è la reale situazione?
2) Perché, comunque non portare il tubo a confine e chiudere la strada, che poi eventuali lavori interni alla proprietà non sono a carico del Comune?.

Domande semplici, che avrebbero potuto ricevere risposta in pochi minuti, invece, nonostante le molteplici richieste, dopo otto giorni, siamo stati completamente ignorati. Viene facile, a questo punto, supporre che, se per (non) rispondere ci si mette così tanto tempo, chissà quanto ce ne vorrà per mettere in sicurezza la strada.

Non è possibile attendere scuse non giustificabili per la sicurezza della viabilità. La storia dei contatori da spostare non può tenere in ostaggio un intero quartiere e comunque non giustifica la mancata sistemazione del resto della strada, che da mesi è stata scavata e riempita con terra, non solo in corrispondenza del centro commerciale, ma anche in altre strade di Ponton dell'Elce, dove sono state riparati altri guasti all’acquedotto, ma non è stato ripristinato adeguatamente il manto stradale.
 




ANGUILLARA, AMIANTO NELL'EX DISTRIBUTORE: NONOSTANTE L'ORDINANZA IL PERICOLO INCOMBE

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Un’area di servizio, quella su via Casale Sant’Angelo, nei pressi di Ponton dell’Elce, che non è mai riuscita a decollare. Più volte nel corso degli anni ha cambiato gestione, ma raramente è riuscita a offrire un servizio adeguato, nonostante tempo fa insistevano nel suo complesso anche un bar e un’edicola. Da diverso tempo, però, il distributore è ormai irrevocabilmente, potremmo aggiungere, chiuso. L’edicola e il bar non esistono più, e il prefabbricato di servizio alle pompe di benzina, si trova in un forte stato di degrado in particolare per la presenza della copertura realizzata in eternit, che rilascia fibre d’amianto, pericolose per la salute.

È ormai noto a chiunque che l’amianto, è stato riconosciuto come un cancerogeno certo per l'essere umano. Infatti le fibre contenute nel materiale hanno la caratteristica di dividersi longitudinalmente, per cui mantiene questo suo aspetto fino alla dimensione di alcuni centesimi di micron (un micron è un millesimo di millimetro). Fin dal 1992, con la legge 25 il legislatore ha vietato tutti i prodotti contenenti l’amianto, non emette radiazioni ma è molto pericoloso se inalato, infatti può entrare in profondità negli alveoli polmonari. Le fibre disperse in aria possono essere inalate dall'uomo e sono ritenute dagli esperti pericolosissime, le malattie che ne conseguono sono pertanto associate all'apparato respiratorio, principalmente il mesotelioma pleurico, con conseguenze irreversibili.

Ci si chiede, come sia possibile che in un centro abitato del comune di Anguillara Sabazia non siano salvaguardati tutti gli aspetti relativi alla tutela dell’ambiente, della salute pubblica dei cittadini residenti. Come sia possibile che ancora non sia stato fatto nulla per lo smaltimento dei rifiuti, del controllo delle attività di bonifica dell’amianto presente negli edifici e negli impianti incriminati.

Una situazione di abbandono veramente desolante, che ben rappresenta la condizione di una periferia di una città, Anguillara, che se non brilla per le attività nel centro cittadino, quando si passa la braccianese, dimostra tutto lo squallore che la caratterizza. Come si può accettare che dinanzi ad una situazione simile, l’ente preposto per la tutela dei cittadini, si limiti alla richiesta di intervento da parte del privato, senza pretenderne la rapidità d’azione? In situazioni come queste, sarebbe opportuno che il soggetto pubblico, in caso di mancato intervento da parte del proprietario del sito, operi al suo posto, imponendo in seguito le spese al privato. L’ambiente chi lo dovrebbe tutelare? Chi dovrebbe controllare?

Un pericolo evidente, reale, per cui la semplice ordinanza comunale di rimozione, emessa nel mese di settembre, non sembra essere sufficiente per la tutela dei cittadini. Questa situazione ha fatto sì che diverse persone hanno chiesto alla redazione di questo giornale di segnalare questa “bomba ecologica”. Ci dicono come sia possibile che davanti a tutto ciò, dopo due mesi, il comitato di quartiere non si adoperi per sollecitare a gran voce questo caso. Tra le istanze pubblicate dal comitato di quartiere, sulla questione non c’è scritto nulla, nella sua pagina Facebook, invece di una richiesta di intervento, di un sollecito, di un qualsiasi “segnale di vita”, per chiedere l’immediata soluzione del problema, viene pubblicata l’ordinanza comunale, peraltro scaduta da alcune settimane, quasi a giustificare il non intervento.

“Allora – si lamentano alcuni cittadini – a cosa serve un comitato così? Se dovevamo eleggere qualcuno per fare da pappagallo mediatico, potevamo risparmiarci questa farsa. Ora che si avvicinano le elezioni comunali, cosa dovremmo aspettarci, le lodi sperticate verso questo o quell’altro assessore, invece delle dovute critiche?”.