Anguillara, acquisizione aree verdi e strade a Ponton Dell’Elce: a breve un nuovo censimento

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Fra poco saranno 30 anni che a Ponton Dell’Elce si aspetta l’acquisizione delle aree verdi e delle strade. Si tratta di una questione rimasta irrisolta dai tempi della convenzione tra il Comune e i cittadini dopo lo scioglimento del consorzio che è avvenuto 27 anni fa. Naturalmente, in tutto questo lasso di tempo intercorso, il censimento di 30 anni fa va aggiornato perché nel popoloso quartiere di Anguillara che oggi conta circa duemila persone, l’edificazione è proliferata e i residenti aumentati.

Il sindaco di Anguillara Sabrina Anselmo ha annunciato importanti interventi di riqualificazione a Ponton Dell’Elce dove la manutenzione delle strade è carente: “Abbiamo vinto un bando della Città Metropolitana di 450 mila euro di interventi – dice – che prevedono la riqualificazione delle aree periferiche soprattutto per quanto riguarda il profilo della sicurezza a Ponton Dell’Elce. Provvederemo finalmente al rifacimento della parte non agibile del centro sportivo, alla sistemazione dei marciapiedi e l’installazione di telecamere per garantire sicurezza e controllo sul territorio”. Anselmo garantisce che la data inizio lavori è prevista per il 1 settembre 2018: “A Ponton Dell’Elce ci sarà anche un nuovo giardino pubblico e per quanto riguarda l’acquisizione delle aree verdi – prosegue –  è tra le priorità dare un incarico esterno affinché si possa procedere anche ad un nuovo censimento che tornerà utile e indispensabile anche ai fini della realizzazione della nuova isola ecologica nel quartiere”.




Anguillara, acquedotto Ponton Dell'Elce: ritorna l'ordinanza di non potabilità

 

Red. Cronaca


ANGUILLARA (RM) – Di nuovo acqua dichiarata non potabile nel quartiere di Anguillara di Ponton Dell'Elce. Questa volta la causa che ha portato ieri il sindaco di Anguillara ad emettere l'ordinanza di non potabilità è da ricercarsi nella manutenzione straordinaria del pozzo n. 4 che a causa di problemi meteorici ha presentato delle anomalie funzionali, tale da non rendere depurata l'acqua destinata al consumo umano. Dal Comune di Anguillara fanno sapere che dalle ore 15.30 di ieri e per tutta la durata dell’ordinanza, in prossimità del pozzo, è presente una cisterna comunale con acqua potabile ad uso della popolazione.


Solo lo scorso 13 ottobre l'amministrazione sabatina aveva rilevato "Un non adeguato trattamento dell’acqua da distribuire" dopo che le analisi chimiche, effettuate dall'Arpa Lazio sull'acquedotto di Ponton dell'Elce, evidenziavano il superamento dei limiti di arsenico ammessi per legge nell'acqua pari a 10hg/L. con la conseguente emissione dell'ordinanza del sindaco di divieto d'uso potabile. Dal Comune di Anguillara lo scorso mese di luglio si era deciso di affidare il servizio di manutenzione ordinaria dell’impianto di trattamento acqua e potabilizzazione di “Ponton dell’Elce”, precedentemente svolto dalla ditta Zilio, alla ditta Culligan italiana S.p.a. fino alla data del 30 settembre 2016. Alla scadenza contrattuale gli amministratori non procedevano  a un nuovo affidamento del servizio, a mezzo di una nuova gara di appalto, a causa di "varie situazioni organizzative (accesso ai capitoli di spesa, abilitazione portale ANAC)" e chiedevano alla Culligan italiana S.p.a., per motivi di carattere igienico sanitario, di non interrompere ed allo stesso tempo garantire la continuità del servizio scaduto in data 30/09/2016. Evidentemente l'appello degli amministratori non è stato raccolto dalla ditta in quanto il 13 ottobre la Asl Rm4 inviava una nota al Comune di Anguillara a seguito della quale il primo cittadino emetteva l'ordinanza di divieto di uso potabile dell'acqua proveniente dall'acquedotto di Ponton dell'Elce.  Così, lo scorso 2 novembre, l'amministrazione comunale di Anguillara decideva di regolarizzare il periodo trascorso con la ditta Culligan italiana S.p.a.  al prezzo di 0,160 euro per ogni metro cubo di acqua trattata e di affidare alla stessa ditta e alle stesse condizioni contrattuali applicate da luglio a settembre il servizio di manutenzione ordinaria dell’impianto di trattamento acqua e potabilizzazione di “Ponton dell’Elce” fino al 31 dicembre 2016 mettendo in bilancio come costo la presunta somma di 18.000,00 euro.
 




Anguillara, comitato di quartiere 9: quella riunione per pochi intimi


di Simonetta D'Onofrio

 

Se i comitati di quartiere sono l’espressione della democrazia partecipata, la riunione avvenuta qualche sera fa nella casa comunale di Colle Sabazio, organizzata dal Comitato di Quartiere 9, con l’annunciata presenza del sindaco, è stata la sconfitta di tale progetto, vista la scarsa partecipazione della popolazione, una ventina di persone in tutto, delle quali la metà hanno espresso posizioni fortemente critiche sull’operato dello stesso. La scarna conta dei presenti non può non essere considerata un flop. Convocazione pubblica di tutti gli abitanti del Quartiere n°9, effettuata da un direttivo evidentemente poco convincente, considerato che anche la metà dei componenti dello stesso erano in altre faccende affaccendati. 

All’ultimo momento la sindaca è stata sostituita dall’assessore Piccioni, il quale sembra non aver soddisfatto le richieste di alcune persone, che hanno instaurato un confronto dialettico abbastanza aspro, maldigerito dall’amministratore, tanto da essere costretto più volte ad alzare la voce e a battere i pugni sul tavolo per rafforzare le proprie tesi. “Io chiedevo il motivo per cui l’acqua esce marrone dai rubinetti, e lui urlava ma non forniva mai risposte”, ci ha confidato uno dei presenti al termine dell’assemblea.

A peggiorare il risultato finale, c’è stato un clima da stadio, mal gestito da una presidente che non ha dimostrato di essere in grado di saper condurre il confronto. Alcuni presenti chiedevano al referente dell’amministrazione di capire come fosse stato possibile utilizzare la stessa struttura pubblica da una “fantomatica” associazione (da nessun parte si hanno contezza del codice fiscale, del nome delle figure direttive, della sede legale) per cene a pagamento, tornei di briscola, burraco e anche come sala bingo, e di capire quali siano i legami tra la stessa associazione e il Comitato di Quartiere, poiché in molte di queste iniziative i due nomi sono apparsi affiancati.

Una polemica, quella sulla destinazione del centro, che potrebbe vedere la parola fine con l’intenzione, annunciata dall’assessore, di destinare la struttura per le situazioni di difficoltà presenti nel territorio comunale. Bisogna però a questo punto sapere quali saranno i criteri d’individuazione dei soggetti preposti a operare nel locale, chi potrà usufruire dei servizi, se potranno convivere più soggetti con progetti diversi. Su questi punti sarà probabilmente il caso che il sindaco e l’assessore ai Servizi Sociali organizzino un incontro pubblico ad hoc.

Anche la discussione che si è sviluppata durante l’assemblea ha dimostrato come, sul piano della divisione dei quartieri, siano stati fatti, negli anni scorsi, errori madornali. Alcuni anziani presenti nel locale non riuscivano a comprendere la presenza, lì a Colle Sabazio, delle persone di Ponton dell’Elce. La costruzione del “Quartiere nove” è un’operazione di fusione a freddo, non riuscita, di due realtà diverse tra loro. Il quartiere nove non è un’identificazione topografica. È un mostro transgenico partorito dalla fantasia dell’ex delegato ai quartieri, Secondo Ricci, che ha fagocitato senza digerire i quartieri preesistenti, che non riescono a riconoscersi nella nuova realtà.

Durante l’incontro, alcuni cittadini hanno contestato anche le modalità di svolgimento delle elezioni del direttivo, condotte a ridosso delle consultazioni amministrative, con candidati che erano presenti sia nelle liste comunali che in quelle del comitato. “Il problema maggiore è che hanno fatto votare per il direttivo in coincidenza con il referendum consultivo sulle cave. Molte persone sono venute qui per le cave, e poi si sono ritrovate anche una scheda con un nome da barrare. Se non ci fossero state le cave non avrebbero mai raggiunto il numero perché le elezioni fossero valide”, si sfoga un cittadino.
Il nervosismo degli organizzatori è apparso evidente durante alcuni screzi, provocati principalmente da una persona presente in sala, che ha iniziato a cercare di zittire chiunque criticasse, rivolgendosi direttamente a chi prendeva la parola anche con toni minacciosi.
A giorni è stata convocata una nuova assemblea del quartiere. Ci troviamo davanti a una ripetizione di assemblee quasi bulimica. Speriamo che le ripetute convocazioni non siano un aumento di quantità per compensare l’assenza di qualità.




Anguillara, prolungamento linea 030 a Ponton dell'Elce: dopo il danno arriva la beffa

 

di Silvio Rossi
 

ANGUILLARA (RM) – Quella disegnata con le linee gialle a terra e la scritta “BUS” in corrispondenza delle paline è stata definita dai residenti del quartiere di Anguillara di Ponton dell’Elce come "la beffa oltre il danno". La vicenda, ormai annosa, riguarda il prolungamento della linea 030 nel popoloso comprensorio sabatino. L’impresa che sta realizzando i lavori di asfaltatura per conto Acea su via di Tragliatella, come opera di ripristino della strada dove è stato realizzato il prolungamento dell’acquedotto per servire le utenze che erano allacciate ai pozzi Arsial, non era certamente a conoscenza della querelle che ha fatto credere ai residenti nel quartiere periferico di Anguillara di poter usufruire del collegamento verso La Storta e quindi verso Roma.

Ponton dell’Elce, pur essendo un quartiere del Comune di Anguillara Sabazia, ha i suoi abitanti che per la maggior parte lavorano o studiano nella capitale, per cui il collegamento Atac riveste un’importanza certamente non secondaria. Una linea che sembrava essere prossima a giungere a conclusione, ma che, ormai da più di tre anni, è caduta nel dimenticatoio.

Ci sono voluti i lavori dell’acquedotto e la conseguente risistemazione della strada per riaprire la ferita in coloro che avevano sperato di vivere in un paese normale, di credere che le paline infisse nel marciapiede fossero il preludio di una vera sosta dei bus.

Oggi invece, a questi monumenti all’inefficienza, rimasti isolati per oltre tre anni, è stata affiancata anche l’adeguata segnaletica orizzontale, testimone di ciò che avrebbe potuto essere e invece non è stato, e non certo per colpa dei cittadini che vivono nel quartiere. Anche in corrispondenza della palina buttata a terra dalla tromba d’aria dello scorso 6 novembre, lasciata adagiata da oltre un mese, senza alcun provvedimento di ripristino o di rimozione definitiva, è apparsa una bella zona con le linee gialle.

 

La storia: Nel mese di gennaio 2013, su interessamento dell’allora assessore romano Antonello Aurigemma, fu predisposto un prolungamento della linea Atac 030, per raggiungere Ponton dell’Elce, davanti al centro commerciale. Il 9 febbraio, in un sopralluogo congiunto tra Atac e Polizia Locale di Anguillara, fu stabilito che per poter far transitare i bus nelle strade interne del comprensorio era necessario istituire i sensi unici in via degli Abeti, via degli Olmi e via dei Faggi per un tratto complessivo di circa 300 metri. Se i lavori avessero avuto la conclusione la settimana successiva, dal 18 febbraio sarebbe stato possibile far partire il nuovo percorso. Ma i tempi nel comune di Anguillara Sabazia si dilatarono e ci vollero più di due mesi per istituire i sensi unici, col risultato che, viste le imminenti elezioni che portarono in Campidoglio il sindaco Ignazio Marino, il progetto fu prima rimandato, e in seguito abbandonato.
 




Anguillara, tornado: danni a Ponton Dell'Elce


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di Chiara Rai

 

ANGUILLARA – Ponton Dell’Elce in ginocchio ad Anguillara Sabazia dove si è scatenato un fortissimo tornado. Il presidente del Consiglio comunale Silvia Silvestri, raggiunta dalla nostra redazione, fa sapere che domani le scuole resteranno aperte in quanto non danneggiate dal tornado. La forte tromba d’aria infatti si è scatenata nel popoloso quartiere di Anguillara Ponton dell’Elce dove sono state danneggiate diverse auto e dove nel tardo pomeriggio sono accorsi in via Sambuchi i mezzi di soccorso: Protezione Civile, Croce Rossa, volontari dell'associazione nazionale polizia di stato gruppo di protezione civile Roma Provincia 2 e Carabinieri.

 

Dell’amministrazione, presenti alle operazioni di messa in sicurezza di alcune abitazioni, il sindaco Sabrina Anselmo insieme agli assessori Piccioni e Landolfi e ai consiglieri di maggioranza Gasperini, Pierdomenico, Silvestri e Pistola. L’amministrazione Comunale sta attentamente seguendo le operazioni di controllo e messa in sicurezza di vie e case nel territorio sabatino. In via dei Salici è caduto un albero così come sulla via Anguillarese sono crollate varie alberature proprio di fronte le case popolari. Intanto nella scuola Tommaso Tittoni di Bracciano è volata la guaina soprastante alla terrazza del tetto e sulla via Braccianese un grosso pino è caduto a ridosso delle mura di recinzione della radio Vaticana. Le immagini del tornado ad Osteria Nuova stanno facendo il giro del web. 




Anguillara: dopo due inaugurazioni e quasi un decennio la palestra è ancora chiusa


di Simonetta D'Onofrio


ANGUILLARA (RM)
– Sarebbe dovuto essere il fiore all’occhiello di Ponton dell’Elce, quartiere periferico del Comune di Anguillara Sabazia, il luogo deputato alla pratica dello sport, un vero punto d’aggregazione per la comunità che doveva diventare operativo subito dopo l’inaugurazione, avvenuta il 13 settembre 2015, con tanto di taglio dei nastri, rinfresco e consegna di targhe di riconoscimento da parte dei responsabili del centro gestito dall’associazione “Asd Boxe & Sons”, dall’allora sindaco Pizzorno, dall’ex assessore allo sport Flenghi e da altri esponenti politici. Dopo una lunga attesa e una serie di gare andate deserte, la struttura sportiva del quartiere di Anguillara è stata assegnata all’associazione, che ha presentato un progetto con una forte attenzione al sociale, grazie alla possibilità di svolgere gratuitamente gli sport da combattimento.


Ma a tutt’oggi, il centro pubblico è ancora chiuso e non usufruibile. Eppure il contratto con cui il Comune di Anguillara affidava la gestione dell’immobile alla società venne firmato il 21 aprile 2015, per una durata di sei anni rinnovabili per altri sei e l'apertura avrebbe potuto determinare quella soluzione “magica” alle varie disavventure, se così le possiamo definire, alle quali la struttura è andata incontro in questi anni.


Inaugurata nel 2008, dall’allora sindaco Emiliano Minnucci, realizzata con fondi provinciali, venne utilizzata solo sporadicamente. Un primo affidamento venne fatto nel 2010 alla società Blue In, ma l’associazione non riuscì a far decollare la struttura, principalmente per carenze organizzative, che portarono in pochi mesi alla cessazione delle attività e a una lunga trattativa condotta poi dal sindaco Pizzorno per riuscire a rientrare in possesso del plesso. Una volta libero, però, il centro non è stato disponibile perché i lavori da effettuare per mettere a norma la palestra e la dislocazione periferica, scoraggiarono le società sportive nell’investire in questa realtà. E si attese quasi tre anni per giungere a un contratto, con soddisfazione da parte del direttore sportivo dell’associazione, Giuseppe Simiele. Superate le difficoltà per arrivare al contratto che rispettasse sia le esigenze dell’Ente comunale, sia degli affidatari, sembrava che l’apertura al pubblico fosse imminente. I membri dell’associazione affidataria hanno quindi iniziato con grande entusiasmo a eseguire i lavori necessari per la messa a norma della struttura, che da previsioni degli stessi avrebbe dovuto aprire al pubblico dal mese di settembre 2015. E proprio nel mese di settembre, esattamente un anno fa, con l’inaugurazione ufficiale, la speranza che la palestra potesse finalmente aprire.

La mancanza dell'agibilità
Pochi giorni dopo, però, quando i titolari hanno chiesto le certificazioni al Comune, si è scoperto che la struttura comunale che si trova nel complesso sportivo, costruita quasi venti anni fa dal Comune di Anguillara non ha l’agibilità. Una pratica che avrebbe dovuto essere effettuata dall’Ente locale molti anni prima e che tecnicamente si poteva risolvere in poche settimane e che tiene bloccata da un anno l’associazione in una situazione che definire kafkiana è riduttivo.Inizialmente, a causa di questo imprevisto, venne riferito che l’inizio delle attività sarebbe slittato di quindici giorni. Ma a fine settembre 2015, un nuovo rinvio, a cui ne è seguito un terzo, un quarto e così via.

Lo scorso 31 gennaio, all’assemblea del Comitato di Quartiere di Ponton dell'Elce, l’argomento è stato affrontato dall'allora giunta comunale presente quasi al completo, col vicesindaco Bianchini che garantì all’associazione e ai cittadini in merito la soluzione della vicenda che avrebbe dovuto concludersi al massimo entro venti giorni.

E così, arrivati a giugno 2016, conclusa ormai la stagione sportiva e anche l’esperienza della giunta a guida Pizzorno, la palla è passata sulla nuova giunta stellonauta targata Anselmo. Il presidente dell’Associazione, Egeo Ancillai, ci ha dichiarato che lo scorso mese di luglio l’allora vicesindaco e assessore con la delega alle aree periferiche, Giovanni Chiriatti si era impegnato per la soluzione della vicenda, promettendo di adoperarsi al fine di ottenere l’agibilità entro i primi giorni di settembre 2016. Però la stranota vicenda che ha visto la sua sostituzione coatta ha lasciato ora i gestori senza un interlocutore. Neanche l’ufficio tecnico del Comune ha saputo dare risposte soddisfacenti a causa della mancanza del capo area, dopo la bocciatura dei quindici professionisti che hanno partecipato al concorso comunale.

Non sembra a questo punto di rapida soluzione la questione, che dovrà attendere il nuovo capo area, che, immaginiamo, non avrà certo come priorità l’agibilità della struttura sportiva di Ponton dell’Elce, come immaginiamo che la politica locale non sembra aver preso a cuore le richieste dell’associazione e dei cittadini del quartiere che aspettano il centro ormai da quasi un decennio.




Anguillara: "Ciambella senza buco". Salta la sagra

di Silvio Rossi
ANGUILLARA (RM)
– Dopo dodici edizioni, che hanno avuto sempre un grande successo di pubblico, quest’anno la sagra della ciambella, tradizionale appuntamento estivo nella frazione di Ponton dell’Elce ad Anguillara, organizzato dal Centro Anziani, non si svolgerà. Forte la delusione di quanti erano ormai abituati all’appuntamento di fine luglio, un’iniziativa che durante il fine settimana portava nella frazione di Anguillara un gran numero di persone, sia dal centro cittadino che dai paesi limitrofi.

Già lo scorso anno, con la cessione del centro sportivo comunale Giancarlo Terzi a un’associazione che si è assunta in carico la gestione della struttura , si erano create una serie di incomprensioni, e l’organizzazione della festa è stata in dubbio.Quest’anno invece sembra che le distanze tra i soggetti interessati non siano state superate, col risultato dell’annullamento della manifestazione.

Abbiamo cercato di sentire il parere di tutti i soggetti interessati, per cercare di avere un quadro completo della situazione. Per primo abbiamo sentito Giuseppe Simiele, direttore sportivo dell’Associazione Boxe and Sons, che gestisce il centro:

Chi vi ha chiesto di effettuare la sagra presso il centro sportivo, il Comune di Anguillara o il Centro Anziani?

Il centro anziani nella persona del presidente e del vice sono venuti in palestra a chiedere se era possibile ed abbiamo risposto come l’anno scorso fate richiesta al Comune e fatela protocollare. Poi in Comune abbiamo avuto un incontro dove hanno chiesto il nostro consenso. Abbiamo detto che per noi non è un problema ma ci devono esonerare da ogni responsabilità.

E il comune alla fine non ha concesso l’autorizzazione?
A quanto sembra no. Ho appreso la notizia con il post del presidente del centro anziani… perché anche noi eravamo in attesa

Alcune persone nel quartiere vi accusa di essere voi i responsabili della mancata realizzazione della sagra. Cosa vuoi rispondere loro?
Che non é in nessun modo nostra responsabilità quanto avvenuto, anzi i rapporti con i promotori della sagra sono più solidi di prima

E proprio al Presidente del Centro Anziani, organizzatore della manifestazione, abbiamo chiesto quali siano stati i problemi: Qual è la prima cosa che ti viene in mente, sconforto, amarezza, rabbia?
Sicuramente amarezza

Da qualche mese si capiva che la situazione centro sportivo non avrebbe avuto una facile conclusione. Avete valutato la possibilità di spostarvi, anche se posti idonei è difficile trovarli?
Non ci sono altri posti idonei a Ponton dell’Elce. Volendo avrei potuta fare sia a Tragliatella che ai Terzi ma non è la stessa cosa, per me non è solo l'aspetto merceologico, ma una sagra che ha portato prestigio e notorietà a Ponton dell’Elce e al Comune di Anguillara Sabazia
 

Dal Comune dicono che se voi aveste fatto la polizza assicurativa, avrebbe potuto essere fatta la festa. È vero, e quando ve l'hanno detto, in caso?
Io la polizza la stipulo tutti gli anni, ma come hanno scritto loro io sarei responsabile anche se qualcuno si fa male alle giostre, e non è vero che il problema è la polizza. Il problema che il Comune non mi ha affidato il centro sportivo, come potrebbe da contratto stipulato per l'affidamento all’associazione che lo gestisce ma si è completamente defilato. Gli accordi verbali con il vice sindaco Chiriatti e l'assessore Liberati erano che loro esercitavano il diritto di usare il centro sportivo per un evento istituzionale, come è la Sagra della Ciambella, prendendosi la responsabilità del posto, mentre per iscritto loro si sollevano da ogni responsabilità lasciando la palla tra me e l’associazione, che non avrebbe mai dato il suo assenso se non obbligato dal Comune.

Leggendo la lettera del Comune, però, mi sembra che le richieste fatte siano le stesse che vengono fatte alle altre associazioni quando organizzano eventi ad Anguillara.

La responsabilità di ciò che facciamo noi ce la prendiamo, ma non di tutta l'area, che deve essere comunale e assicurata da loro per problemi strutturali, non da me. Il problema però è che non è vero che avevo a disposizione l'area ma che dovevo avere il nulla osta dal gestore. E ALLORA CHE PATROCINIO È?
Respinge le accuse il vicesindaco Giovanni Chiriatti, che interpellato sulla questione ci ha scritto:
“La questione è chiara così come la mia posizione. Sono addolorato del fatto che la sagra non si faccia ma ci sono regole che vanno rispettate. Qualsiasi associazione ( il centro anziani va considerato come tale) che organizza una festa, anche se con il patrocinio del Comune, deve, oltre alle normali autorizzazioni, deve sollevare il comune da ogni responsabilità. Il centro anziani, a differenza dello scorso anno, ha chiesto al comune di farsene carico. Inizialmente abbiamo detto che avremmo verificato la fattibilità con gli uffici competenti ma, purtroppo, non è stato possibile assecondare le richieste degli organizzatori della sagra. Patrocinando l'evento il Comune ha messo  a disposizione, gratuitamente, il suolo (in questo caso il campetto di calcetto per la musica e la zona antistante per la frittura e la vendita delle ciambelle), la corrente, i bagni chimici (considerato che quelli attuali non hanno ancora l’agibilità ), l'ambulanza ed una pattuglia di vigili. Chi mi conosce – prosegue Chiriatti – sa che ho sempre apprezzato lo sforzo organizzativo di questa manifestazione. Le ciambelle preparate dalle donne di Ponton dell'Elce sono squisite e farebbe piacere a chiunque mangiarle, me per primo, ma quest'anno non sarà possibile per i motivi che vi ho sopraelencato anche se mi sono impegnato in prima persona per risolvere la questione”.

Da osservatore esterno, rileviamo come, da ciò che sembra, non c’è stato un incontro con tutte le realtà coinvolte, in modo da stabilire un programma completo su chi doveva fare cosa, e sulle reali volontà delle singole parti a superare i problemi. Negli anni scorsi, ci chiediamo, come avveniva la festa? La responsabilità per eventuali incidenti che avrebbero potuto verificarsi in occasione della sagra, di chi era? Degli organizzatori come nelle altre feste simili, o del Comune? Erano state fatte deroghe ad hoc per superare l’empasse? Oggi sono tutti contro tutti: il Centro Anziani è arrabbiato col Comune, il Comune assegna la responsabilità al Centro Anziani, alcuni cittadini se la prendono con l’associazione sportiva, dimostrando forse un’ostilità che poco c’entra con la sagra, che viene utilizzata strumentalmente per cercare di alzare inutili polveroni. Quest’anno, a Ponton dell’Elce, ci si trova nella condizione dichiarata nel vecchio proverbio, non tutte le ciambelle riescono col buco




ANGUILLARA, ACQUA PONTON DELL'ELCE: CON PIZZORNO COSTI RADDOPPIATI

di Ivan Galea
Anguillara (RM)
– Pesante l'eredità lasciata dalla precedente amministrazione di Anguillara per le tasche dei cittadini che per ora dovranno pagare all'incirca 18mila euro per il 2016 per la potabilizzazione dell'acqua relativa il depuratore di Ponton dell'Elce. A novembre 2014 fu infatti stipulato un contratto tra il Comune di Anguillara e la ditta Zilio che prevedeva un costo per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto di 0,083 euro per ogni metro cubo di acqua trattata. Ebbene a distanza di solo un anno il costo di 0,083 euro che l'amministrazione comunale di Anguillara si impegnava a pagare alla Zilio per ogni mc di acqua  raddoppiò senza colpo ferire arrivando addirittura a 0,165 euro.

L'emergenza arsenico In pratica tutto nasce nel 2013 quando per fare fronte all'emergenza arsenico, presente con valori fuori dalla norma negli acquedotti di Ponton dell'Elce e Biadaro, il Comune di Anguillara ordinava al Gruppo Zilio SpA la fornitura di due impianti provvisori di potabilizzazione presso i pozzi dei due acquedotti. E così nel luglio di quell'anno partì il servizio di noleggio e manutenzione temporaneo di due unità mobili per il trattamento dell’arsenico e del fluoruro nelle acque ad uso umano presso i pozzi degli acquedotti del Biadaro e di Ponton dell’Elce, con riserva di negoziare patti e condizioni di un riscatto finale dei due impianti. Dopo questo primo periodo di noleggio, a novembre del 2014 venne stipulato il contratto tra l'amministrazione comunale e la Zilio per l'acquisto dell'impianto di Ponton dell'Elce al prezzo di 470mila euro con un anno di gestione compresa. Nel contratto venne prevista la disponibilità a scontare i canoni di noleggio fino al mese di luglio 2014 compreso per un importo definitivo di 240 mila euro. L'acquisto da parte dell'amministrazione comunale di Anguillara fu possibile grazie al contributo di 500 mila euro da parte della Regione Lazio.

Raddoppio della tariffa Nel contratto stipulato a novembre 2014, tra l'Ente locale e la Zilio, venne quindi previsto il corrispettivo di 0,083 euro/mc per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di Ponton dell’Elce. A ottobre 2015 scade il periodo contrattuale di manutenzione gratuita dell'impianto di potabilizzazione e il Gruppo Zilio SpA formula al Comune di Anguillara una nuova offerta per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto raddoppiando il prezzo che passa d’emblée a 0,165 euro per ogni metro cubo di acqua trattata. Il Comune non batte ciglio e ritenendo congruo il nuovo prezzo di 0,165, per mano del Responsabile dell'area III (Ambiente e Manutenzione) Federico Vittori, sottoscrive un nuovo contratto semestrale, valido dal 1 ottobre 2015 al 31 marzo 2016, inserendo in bilancio le somme di 15.500,00 euro per il 2015 e impegnando la somma presunta di 17.500,00 euro per il 2016. Il contratto sarà poi prorogato ad Aprile 2016, sempre a firma del Responsabile dell'Area III del Comune di Anguillara, fino alla data del 30 giugno 2016 e contestualmente viene variata la somma in bilancio 2016 da 17.500,00 euro a 18.000,00 euro.

L'amministrazione Anselmo A questo punto subentra la nuova amministrazione comunale guidata da Sabrina Anselmo che  trovandosi sotto scadenza – 30 giugno 2016 – del contratto per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto di potabilizzazione di Ponton dell'Elce sceglie una nuova ditta, la Cullighan Italiana S.p.A. che fa l'offerta di 5 centesimi più bassa rispetto alla precedente: 0,160 mc acqua trattata e stipula un contratto valido dal 1 luglio 2016 al 30 settembre 2016, lasciando la somma di 18 mila euro per l'anno 2016 a copertura delle spese.

Le aspettative Ci si chiede se la nuova amministrazione non ritenga opportuno sottoporre alla Corte dei Conti l'atto con cui la precedente amministrazione ha acconsentito al raddoppio della tariffa. E se non sia il caso di indire una gara negoziata cercando di avvicinare il prezzo di manutenzione a quello che fu applicato la prima volta dalla Zilio, ovvero 0,083 euro mc acqua trattata. In questa maniera si potrebbero risparmiare almeno 9 mila euro rispetto al costo annuale preventivato di 18 mila euro. In fondo Raggi docet, nel senso che per ogni appalto e gara si affida all'ausilio di organi competenti in materia quali l'Anac e la Corte dei Conti. In questa maniera la pulizia è garantita. Seguiremo da vicino la vicenda e ci auguriamo a settembre di poter dare ai cittadini una buona notizia: si è risparmiato sulla manutenzione dell'acqua di Ponton dell'Elce dando il buon esempio dell'amministrazione guidata dalla buona "madre" di famiglia.

Riferimenti:

1) Contratto Comune Anguillara – Gruppo Zilio S.p.A. del 2014

2) Determina Resp. Area III del 2015 (nuova tariffa di Euro 0,165 mc acqua trattata) validità dal 01/10/2015 al 31/03/2016

3) Determina Resp. Area III del 2016 validità dal 01/04/2016 al 30/06/2016

4) Determina Resp. Area III del 2016 validità dal 01/07/2016 al 30/09/2016




ANGUILLARA, PONTON DELL'ELCE: LA PALESTRA DOPO 5 MESI DALL'INAUGURAZIONE ANCORA NON DECOLLA

Red. Politica

Anguillara (RM) – Ad Anguillara i consiglieri di opposizione Stefano Paolessi e Sergio Manciuria hanno pubblicato una nota in cui puntano il dito sul sindaco Francesco Pizzorno e sul vicesindaco Silvio Bianchini per aver mentito ai cittadini del quartiere periferico di Anguillara di Ponton dell’Elce, Colle Sabazio e Albucceto.

L'accusa riguarderebbe alcune dichiarazioni del primo cittadino e del suo vice, durante l’assemblea pubblica dello scorso 31 gennaio presso il Centro Anziani, quando annunciarono di aver affidato a un professionista l’incarico finalizzato ad ottenere il certificato di agibilità della struttura affidata all’associazione sportiva Boxe & Son’s.

“Durante l’assemblea fu proprio il vicesindaco ad affermare come, dopo alcune traversie, eravamo ormai in dirittura finale, – sottolinea Sergio Manciuria – e a chi gli chiese quanto tempo ci sarebbe voluto per avere tutti i documenti mancanti, rispose che si trattava ormai di poche settimane”. Senza voler entrare nei dettagli della vicenda, che qualora fosse confermata costituirebbe di per se un fatto molto grave per la mancata soluzione del problema, soprattutto nei confronti dei soci che hanno investito i loro soldi per i lavori di manutenzione della struttura e di adeguamento, ma, come riferisce il consigliere di opposizione: “per la sensazione di essere presi in giro che pervade i cittadini del quartiere”.

Fatto è che a tutt'oggi la palestra non riesce ancora a decollare, nonostante l’inaugurazione in pompa magna dello scorso 13 settembre quando furono consegnate a sindaco e assessore allo sport alcune targhe e sempre nel quartiere di Anguillara sembra che anche  altri progetti comunali non abbiano avuto una gestazione più semplice.

I residenti ricordano ancora che circa tre anni fa venne  annunciato, dal consigliere comunale Marco Cutillo, con delega alle aree periferiche e alla sicurezza, che nel terreno a fianco del campo pozzi si sarebbero insediati i Vigili del Fuoco, che avrebbero garantito un presidio costante nel territorio.

Un annuncio tormentone, quello del presidio, dove in ogni occasione veniva ribadito che la presenza dei Vigili del Fuoco sarebbe stata imminente e che mancava solo qualche formalità. Così come qualche formalità sembrava mancare due anni fa anche per la costruzione di una piazza, nei pressi del centro sportivo, che avrebbe dovuto realizzare la società Generali, come opera di compensazione dell’ampliamento di una cava presente nel territorio limitrofo al quartiere.

I lavori, a voce congiunta del vicesindaco Bianchini e del consigliere Cutillo, sarebbero dovuti partire entro la fine del 2014. Ma ad oggi anche per questa vicenda nulla di definitivo si è potuto scorgere né per quanto riguarda la piazza né per i vigili.

Non è andata certamete meglio con il previsto prolungamento della linea Atac 030. Con la modifica alla viabilità, con l’istituzione di trecento metri di senso unico, richiesti da Roma Mobilità, per permettere il transito dei bus. Un’operazione semplice, che avrebbe necessitato pochi giorni, ma che è stata realizzata solo quattro mesi dopo, esattamente lo stesso giorno in cui era atteso il TG Regionale Rai, che ha ripreso la protesta dei residenti. Troppo tempo, con la conseguenza che, complici le elezioni romane e il cambio del sindaco e della dirigenza, i pali delle fermate predisposti per la sosta dei bus sono rimasti a triste monumento di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato.

Un’altra opera costantemente in dirittura d’arrivo è la presa in carico di via di Tragliatella, nel tratto di competenza del Comune di Anguillara. Annunciata più volte, ma mentre il comune di Fiumicino, competente per un altro tratto di strada, ha deliberato in tal senso, ad Anguillara pare proprio che ci si sia fermati solamente alla fase del “faremo”.

Un continuo rinvio, quello dei lavori a servizio del quartiere di Ponton dell'Elce, che ormai non rappresenta una novità. Niente che possa far sorprendere i molti cittadini ormai stanchi di una amministrazione comunale che non riesce a rispettare i tempi di una promessa. Tranne una volta, quando si è trattato di vendere la Farmacia Comunale. In quel caso, nel giro di pochi mesi, l’operazione è stata conclusa. Ma non si trattava di realizzare un’opera per il quartiere. In quel caso Ponton dell’Elce ha funzionato solo da cassaforte per risolvere un problema dei debiti fuori bilancio di tutta Anguillara.
 




ANGUILLARA: A PONTON DELL'ELCE SI ACCENDONO I RIFLETTORI SUL MERCATINO DELL'USATO

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Creatività e dinamismo, insieme a un forte dose di entusiasmo sono le qualità che contraddistinguono Gabriella Di Domenico, organizzatrice dell'evento, e che le hanno permesso di realizzare l’apertura del mercatino dell’usato: “Chi cerca, trova”, dedicato a che vuole vendere oggetti usati, a chi vuole fare acquisti in modo intelligente, a costi accessibili e a bassissimo impatto ambientale.

La seconda edizione, che si terrà nella mattina di domenica 7 giugno, nei pressi dei giardini comunali di Ponton dell’Elce ad Anguillara, permetterà a chiunque di “riciclare” , abbigliamento, oggettistica, libri, in altri termini qualsiasi oggetto in buono stato e del quale ci si vuole disfare. Un modo per creare coesione nel quartiere, ci dice l’organizzatrice , per stare insieme e condividere con piacere un po’ di tempo insieme agli altri, in maniera costruttiva. Ci tiene a sottolinearlo, perché è la prima iniziativa del genere e di occasioni simili non ce ne sono nei dintorni.

Negli ultimi anni manifestazioni simili, sparse nella Penisola sono in aumento, gli operatori che si specializzano in questo settore sono ovunque, nelle piccole o grandi città, dal centro storico alle periferie. I fattori sono molteplici, in particolare incide anche la crisi e gli tabella usati forniscono la possibilità di risparmiare, senza fare troppe rinunce.

In conclusione, il primo mercatino dell'usato a Ponton dell’Elce, che permette di fare affari e trovare occasioni speciali. Per gli appassionati di vintage non mancheranno assaggi gratuiti di specialità dolciarie offerti dall’organizzatrice.
Per chi fosse interessato ad esporre e richiedere tutte le informazioni si può contattare il cellulare 349 894 9632 – via dei Larici 16 – Ponton dell’Elce Anguillara Sabazia




ANGUILLARA: FLOP TOTALE PER IL CONSIGLIERE ROBERTO FINOCCHIARO A PONTON DELL'ELCE

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Un fallimento totale. Una riunione, organizzata da un consigliere della maggioranza guidata dal Sindaco Francesco Pizzorno, Roberto Finocchiaro, delegato a “Salute e Sanità”, avente come scopo la sensibilizzazione per la popolazione dei quartieri di Ponton dell’Elce, Colle Sabazio e Abucceto (definiti nel regolamento dei comitati di quartiere con l’indicazione “n° 9”) sull’utilità, in situazioni di emergenza, del defibrillatore cardiaco, alla quale hanno partecipato soltanto sei persone (compreso l’organizzatore, il consigliere e la sottoscritta in veste di inviata del giornale).

Non possono certo essere accusati i residenti del quartiere per la scarsa partecipazione. Nessuno, tra i quasi tremila residenti del territorio interessato è stato informato della riunione, che in precedenza doveva essere svolta la settima scorsa (quindi con molto tempo a disposizione). Nessuna comunicazione preventiva sul sito istituzionale del Comune di Anguillara informava dell’incontro e cosa ancora più grave neanche il Comitato di Quartiere, che da regolamento comunale deve occuparsi, tra l’altro, della “divulgazione delle attività e delle iniziative poste in essere dall’Amministrazione Comunale”, è stato coinvolto, così come ci ha riferito la Presidente.

Infatti, quando, da altre fonti, ha saputo dell’iniziativa, chiedendo se come comitato avrebbe dovuto partecipare, le è stato risposto di “no”, che era una iniziativa rivolta a singoli cittadini. Anche in questo caso ci si chiede se l’istituzione dei nuovi comitati di quartiere, che con successo ha fatto approvare, dopo tanti anni di attesa dall’amministrazione Pizzorno, non ravvisi dei pericoli, a causa di comportamenti indipendenti, spesso tanto autonomi, che non garantiscono neanche la partecipazione democratica, favorendo ancora una volta l’incapacità di associarsi e trovare un’armonia.

Non è solo la presenza di solo tre persone interessate al progetto che fa preoccupare. Certo, la latitanza territoriale del delegato alla Sanità, che a Ponton dell’Elce, in veste di carica politica, in quasi quattro anni, non se lo ricorda nessuno, non poteva assolutamente favorire le folle oceaniche. Da quando nel 2011 è stato eletto nel Consiglio Comunale non ha mai incontrato i cittadini del quartiere, neanche quando c’è stata l’emergenza arsenico, negli incontri organizzati dal Comune o dal Comitato di quartiere, dove la presenza di suoi colleghi, con deleghe che erano sicuramente meno pertinenti, non è mai mancata. Non si è mai interessato delle richieste pervenute dalla zona, inoltrate tramite sindaco e assessori, su temi riguardanti le sue competenze, come la disinfestazione dei fossi e la lotta contro gli insetti volatili e striscianti, chiesta più volte dal territorio, dei quali, a quanto si poteva evincere dalle sue titubanze, forse non ne conosceva neanche l’esistenza.

La riunione è stata organizzata, tra l’altro, in un locale che, a detta dello stesso comune, non può essere utilizzato per eventi pubblici, in quanto non accatastato (è stato conferito l’incarico a un professionista per rimediare a ciò), e quindi formalmente non agibile.
L’approssimazione, il pressappochismo, e la collaborazione di persone che sono parimenti inadeguate a organizzare incontri pubblici, come la vicepresidente del locale comitato di quartiere, che è stata il riferimento in zona del consigliere Finocchiaro, ma che se ne è guardata bene dall’interessare l’organismo di riferimento del quartiere, è un elemento dannoso per la vita dei cittadini.

Quella di sabato non è stata solo un’occasione sprecata. È stato un danno al lavoro di chi, come il consigliere con delega ai quartieri, Secondo Ricci, si è impegnato perché questi diventino il collante tra amministrazione e cittadini. Ma soprattutto è riuscito a compromettere quanto di buono la Provincia, con la consegna di dieci DAE al Comune di Anguillara, sta facendo per migliorare la sicurezza dei cittadini in caso di emergenze sanitarie.
La prevenzione sanitaria è un aspetto importante della vita di una comunità. Affidarla a iniziative sporadiche, non programmate adeguatamente, destinate quindi a non ottenere un riscontro oggettivo, vuol dire metterne a rischio l’efficacia.