POLVERINI MINACCIA QUERELA MA NON INTIMORISCE IDV

A.P.

“Prendiamo atto che la presidente Polverini preferisce le aule di tribunale a quelle del Consiglio regionale. La querela minacciata nei confronti della consigliera Giulia Rodano è inspiegabile e ingiustificata. Ma se la presidente della Regione pensa di intimidirci con questi mezzi si sbaglia di grosso.” Lo dichiara in una nota il capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale, Vincenzo Maruccio.

“Continueremo a svolgere fino in fondo il ruolo che gli elettori ci hanno assegnato – prosegue Maruccio – e cioè quello di opporci alle politiche della Polverini e della sua Giunta, e a segnalare ai cittadini tutto quello che riteniamo sbagliato, nel loro interesse. Ci difenderemo dunque in tribunale, e per questo invitiamo la presidente a non utilizzare le risorse pubbliche per difendere sé stessa: ben venga la querela, se può servire a fare chiarezza sulle sue responsabilità – conclude il capogruppo IdV – ma la presidente la porti avanti a sue spese, non dei contribuenti.”

 




SANITÀ, REGIONE LAZIO: MANDATO QUERELA NEI CONFRONTI CONSIGLIERE RODANO

Redazione

La Presidenza della Regione Lazio in una nota divulgata ieri comunica che è stato dato mandato all’avvocatura regionale di presentare querela avente ad oggetto le dichiarazioni rilasciate alla stampa in data 22 febbraio dalla consigliera Idv Giulia Rodano.

In particolare, si legge nella nota: "la consigliera Rodano travisando completamente i rilievi mossi dalla Corte dei Conti attribuisce alla medesima in modo fuorviante e surrettizio affermazioni non ravvisabili nella relazione del procuratore regionale della sezione giurisdizionale del Lazio della Corte dei Conti, Angelo Raffaele De Dominicis, che fa riferimento ad avvenimenti precedenti all’avvento della giunta Polverini, che, vale solo la pena di ricordare, è stata la prima a predisporre un piano di riorganizzazione ed efficientamento del settore della riabilitazione sanitaria. I fatti a cui si riferisce la consigliera Rodano, e che portarono a suo tempo anche all’arresto di funzionari regionali, non hanno nulla a che vedere con l’attuale amministrazione."