Manovra flop? Dalla plastic tax incassi sovrastimati

La manovra rischia di sovrastimare gli incassi previsti dalle nuove tasse, da quella sulle auto aziendali a quelle sulla plastica. Lo scrivono i tecnici del Servizio Bilancio del Senato chiedendo una verifica su una sovrastima della plastic tax per “circa 800 milioni di euro”. Da chiarire anche perché si considera “fisso” l’incasso visto che si dovrebbero ridurre gli imballaggi monouso. Lo stesso vale per la sugar tax. Dubbi anche sulle sigarette: “in via prudenziale sarebbe opportuno non ascrivere maggiori entrate” nel 2020.

“E’ una sfida impegnativa ma sono fiducioso che siamo sulla strada giusta, sapevo che trovare 23 miliardi in 23 giorni sarebbe stato molto difficile: portare a compimento questa manovra è impegnativo ma penso che ci riusciremo e, superato questo scoglio, potremo dispiegare un’azione di governo ambiziosa”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, all’incontro ‘Metamorfosi’ di Huffpost organizzato in collaborazione con Gedi a Milano.

Si può “affrontare quel 5% di misure che vanno migliorate anche agli occhi del proponente e le risolveremo”. Tra le misure che il governo e la maggioranza potrà affrontare vi è anche lo sgravio fiscale sulle auto aziendali, chiarisce il ministro rispondendo a Lucia Annunziata, direttore della testata on line.

“Sono fiducioso che la manovra verrà approvata senza snaturarne l’impianto superando le criticità e sarà stato un risultato quasi miracoloso, straordinario, e questo verrà percepito all’esterno”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. “Sapevamo che era una manovra anche in emergenza per evitare l’aumento dell’Iva e c’era uno scoglio di finanza pubblica che ha generato crisi di governo la scorsa estate”, aggiunge.

Stefano (Pd), modificare anche sugar tax – “Dalle audizioni sulla legge di bilancio, arriva una sollecitazione ampiamente condivisa: occorre modificare la plastic tax e la sugar tax. Credo che il governo dovrà accogliere questa indicazione che viene sia dai sindacati che dalle categorie, tutte”. Lo dice il senatore Pd Dario Stefano, vicepresidente del gruppo dem al Senato e relatore di maggioranza della legge di bilancio. “C’è una questione che riguarda i tempi di applicazione” e “un rilievo che riguarda la filosofia di provvedimenti che rischiano di colpire indiscriminatamente il sistema industriale”.




Plastic tax, la manovra debutta in Senato: presto il confronto con le aziende

Il Presidente Giuseppe Conte, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, intende incontrare le aziende coinvolte e gli esperti del settore per avere un confronto volto a rendere ancora più efficaci e sostenibili queste misure riducendo eventualmente l’impatto. Nella convinzione che si tratti di misure che rappresentano la chiara volontà del governo di avviare una svolta green ma che nello stesso tempo non vogliono avere un fine punitivo.

Il premier è fortemente deciso a contrastare il tentativo di far passare questa come la “manovra delle tasse”. “È una manovra che ha evitato il già programmato aumento dell’Iva per 23 miliardi, che avrebbe avuto un impatto negativo su consumi e famiglie. Non può essere raccontata come una ‘manovra delle tasse’ solo per la presenza di alcune specifiche e limitate misure volte a tutelare l’ambiente, la salute dei cittadini e che danno un indirizzo green al paese”, è il ragionamento del premier.

Un nuovo fondo pluriennale con una dote di 2,5 miliardi complessivi dal 2021 al 2034 per ampliare l’offerta di posti negli asili nido. Lo prevede la manovra. Il fondo, destinato alla “messa in sicurezza, ristrutturazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni”, viene istituito al ministero dell’Interno con 100 milioni l’anno dal 2021 al 2023 e 200 milioni l’anno dal 2024 al 2034. Già entro gennaio 2020 saranno stabiliti i criteri per il riparto del fondo, per la verifica dell’uso dei fondi e l’eventuale riassegnazione di quelli non utilizzati.
“Per la prima volta mettiamo in capo una azione organica sugli asili nido”, con tutti i Comuni che potranno accedere ai finanziamenti anche se finora non hanno mai avuto un servizio per i bambini tra 0 e 2 anni. Lo dice il viceministro all’Economia, Laura Castelli, spiegando l’effetto combinato dei finanziamenti della manovra (2,5 miliardi fino al 2034) e il superamento dei costi standard per il riparto dei fondi, con l’eliminazione del “livello di fabbisogno pari allo 0” basato sul vecchio criterio della spesa storica.

“Sul bilancio non ci sono novità, evolve ogni giorno; mi batto per maggiori risorse alla scuola, università e alla ricerca, lo dico ogni giorno, dobbiamo fare di più, deve essere una manovra più coraggiosa. Scuola, università e ricerca sono la condizione di sviluppo per il nostro paese. In questo momento le risorse sono insufficienti”. Lo ha detto a margine di una iniziativa alla Luiss il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.